Cultura & Attualità
La Resistenza
Messaggio del 28-04-2009 alle ore 09:15:49
Cofferati si è scelto il ruolo di Sindaco di Bologna
azz
Cofferati si è scelto il ruolo di Sindaco di Bologna
azz
Messaggio del 27-04-2009 alle ore 23:56:50
All'origine del ricorso presentato al giudice del Lavoro dalle sigle sindacali Fistel-Cisl e Fisals-Cisal la decisione da parte della presidenza della Fondazione del Teatro Comunale di comunicare ai dipendenti, mediante avviso affisso in bacheca e firmato dal direttore del personale, che nessuno, sia scioperante, sia non, sarebbe stato retribuito per i giorni di sciopero. In particolare, si tratta della protesta nazionale proclamata il 20 marzo per il rinnovo del contratto di lavoro. Ad avviso del giudice, dunque "il comportamento del datore di lavoro appare idoneo - recita la sentenza - ad arrecare offesa alla libertà di sciopero, a prescindere dall'elemento intenzionale; gli avvisi di cui è causa, in quanto effettuati preventivamente rispetto all'esercizio del diritto di sciopero, appaiono dotati di una valenza dissuasiva, tale peraltro da ripercuotersi sull'esercizio futuro del diritto costituzionalmente tutelato".
Il giudice del Lavoro, Filippo Palladino, del Tribunale di Bologna, ha dunque giudicato "antisindacale", tale comportamento e ha ordinato alla Fondazione Teatro Comunale di Bologna di "astenersi da tali comportamenti". Ha condannato inoltre al pagamento delle spese processuali, liquidate in 1300 euro. "Una condanna simbolica, ma che ci appaga" hanno dichiarato i sindacati, rilevando un elemento fondamentale della sentenza, il fatto che essa, cioè, costituisce un precedente importante per il futuro delle relazioni sindacali. Al punto che se si dovesse verificarsi la medesima fattispecie una seconda volta sarebbe il presidente della Fondazione, ovvero Cofferati, a pagarne direttamente le conseguenze.
FIGLI DI BUONADONNA, BUGIARDI E INFINGARDI
All'origine del ricorso presentato al giudice del Lavoro dalle sigle sindacali Fistel-Cisl e Fisals-Cisal la decisione da parte della presidenza della Fondazione del Teatro Comunale di comunicare ai dipendenti, mediante avviso affisso in bacheca e firmato dal direttore del personale, che nessuno, sia scioperante, sia non, sarebbe stato retribuito per i giorni di sciopero. In particolare, si tratta della protesta nazionale proclamata il 20 marzo per il rinnovo del contratto di lavoro. Ad avviso del giudice, dunque "il comportamento del datore di lavoro appare idoneo - recita la sentenza - ad arrecare offesa alla libertà di sciopero, a prescindere dall'elemento intenzionale; gli avvisi di cui è causa, in quanto effettuati preventivamente rispetto all'esercizio del diritto di sciopero, appaiono dotati di una valenza dissuasiva, tale peraltro da ripercuotersi sull'esercizio futuro del diritto costituzionalmente tutelato".
Il giudice del Lavoro, Filippo Palladino, del Tribunale di Bologna, ha dunque giudicato "antisindacale", tale comportamento e ha ordinato alla Fondazione Teatro Comunale di Bologna di "astenersi da tali comportamenti". Ha condannato inoltre al pagamento delle spese processuali, liquidate in 1300 euro. "Una condanna simbolica, ma che ci appaga" hanno dichiarato i sindacati, rilevando un elemento fondamentale della sentenza, il fatto che essa, cioè, costituisce un precedente importante per il futuro delle relazioni sindacali. Al punto che se si dovesse verificarsi la medesima fattispecie una seconda volta sarebbe il presidente della Fondazione, ovvero Cofferati, a pagarne direttamente le conseguenze.
FIGLI DI BUONADONNA, BUGIARDI E INFINGARDI


Messaggio del 27-04-2009 alle ore 23:24:39
Cofferati????..., ho sempre pensato ch'era un pezzo di merda!!!!...
Cofferati????..., ho sempre pensato ch'era un pezzo di merda!!!!...
Messaggio del 27-04-2009 alle ore 23:11:57
qui si vaneggia
qui si vaneggia


Messaggio del 27-04-2009 alle ore 20:25:25
Cofferati ha resistito al sindacato
Cofferati ha resistito al sindacato

Messaggio del 27-04-2009 alle ore 19:12:25
anvè..spiegami l'attinenza col tema del post.
anvè..spiegami l'attinenza col tema del post.
Messaggio del 27-04-2009 alle ore 19:11:22
Cofferati condannato per comportamento antisindacale. Il sindaco: faremo reclamo
Condannato per comportamento antisindacale, lui che per anni è stato il leader del principale sindacato nazionale: la Cgil. Sergio Cofferati, oggi sindaco di Bologna, si è visto arrivare la brutta notizia a pochi giorni dalla fine del suo mandato come primo cittadino. Il sindaco, che ha già comunicato che non si ricandiderà, è stato ritenuto colpevole circa un esposto dei rappresentanti dei lavoratori del Teatro Comunale di Bologna, nel suo ruolo di presidente della Fondazione Lirica. A dare la notizia sono state la Fistel-Cisl e Fisals-Cisal, che hanno convocato una conferenza stampa.
Resistenza sempre
Cofferati condannato per comportamento antisindacale. Il sindaco: faremo reclamo
Condannato per comportamento antisindacale, lui che per anni è stato il leader del principale sindacato nazionale: la Cgil. Sergio Cofferati, oggi sindaco di Bologna, si è visto arrivare la brutta notizia a pochi giorni dalla fine del suo mandato come primo cittadino. Il sindaco, che ha già comunicato che non si ricandiderà, è stato ritenuto colpevole circa un esposto dei rappresentanti dei lavoratori del Teatro Comunale di Bologna, nel suo ruolo di presidente della Fondazione Lirica. A dare la notizia sono state la Fistel-Cisl e Fisals-Cisal, che hanno convocato una conferenza stampa.
Resistenza sempre

Messaggio del 27-04-2009 alle ore 19:07:57
Ki, vallo a dire a cofferati
Ki, vallo a dire a cofferati

Messaggio del 25-04-2009 alle ore 16:14:28
Vedo che vi piace farvi belli con le spoglie degli altri
Vedo che vi piace farvi belli con le spoglie degli altri
Messaggio del 25-04-2009 alle ore 16:09:57
vedi di andare a fareinculo!
vedi di andare a fareinculo!


Messaggio del 25-04-2009 alle ore 16:03:14
E tu invece che hai fatto?
E tu invece che hai fatto?
Messaggio del 25-04-2009 alle ore 15:55:51
Pietro Benedetti: anni 41 — ebanista — nato ad Atessa (Chieti) il 29 giugno 1902. Fucilato a Roma il 29 aprile 1944.
11 aprile 1944
Ai miei cari figli.
Amatevi l'un l'altro, miei cari, amate vostra madre e fate in modo che il vostro amore compensi la mia mancanza. Amate lo studio e il lavoro. Una vita onesta è il miglior ornamento di chi vive. Dell'amore per l'umanità fate una religione e siate sempre solleciti verso il bisogno e le sofferenze dei vostri simili.
Amate la libertà e ricordate che questo bene deve essere pagato con continui sacrifici e qualche volta con la vita. Una vita in schiavitù è meglio non viverla.
Amate la madrepatria, ma ricordate che la patria vera è il mondo e, ovunque vi sono vostri simili, quelli sono i vostri fratelli.
Siate umili e disdegnate l'orgoglio; questa fu la religione che seguii nella vita.
Forse, se tale è il mio destino, potrà sopravvivere a questa prova; ma se così non può essere io muoio nella certezza che la primavera che tanto io ho atteso brillerà presto anche per voi. E questa speranza mi dà la forza di affrontare serenamente la morte.
(da Lettere dei condannati a morte della Resistenza Europea)
Pietro Benedetti: anni 41 — ebanista — nato ad Atessa (Chieti) il 29 giugno 1902. Fucilato a Roma il 29 aprile 1944.
11 aprile 1944
Ai miei cari figli.
Amatevi l'un l'altro, miei cari, amate vostra madre e fate in modo che il vostro amore compensi la mia mancanza. Amate lo studio e il lavoro. Una vita onesta è il miglior ornamento di chi vive. Dell'amore per l'umanità fate una religione e siate sempre solleciti verso il bisogno e le sofferenze dei vostri simili.
Amate la libertà e ricordate che questo bene deve essere pagato con continui sacrifici e qualche volta con la vita. Una vita in schiavitù è meglio non viverla.
Amate la madrepatria, ma ricordate che la patria vera è il mondo e, ovunque vi sono vostri simili, quelli sono i vostri fratelli.
Siate umili e disdegnate l'orgoglio; questa fu la religione che seguii nella vita.
Forse, se tale è il mio destino, potrà sopravvivere a questa prova; ma se così non può essere io muoio nella certezza che la primavera che tanto io ho atteso brillerà presto anche per voi. E questa speranza mi dà la forza di affrontare serenamente la morte.
(da Lettere dei condannati a morte della Resistenza Europea)

Messaggio del 25-04-2009 alle ore 15:47:04
Ci vuole una resistenza per sopportare tutte ste stronzate
Ci vuole una resistenza per sopportare tutte ste stronzate
Messaggio del 25-04-2009 alle ore 15:18:16
La Resistenza è sostanzialmente un esempio di dignità, coraggio e speranza di chi rifiutò allora l’ingiustizia ma anche di chi la rifiuta ora e sempre.

La Resistenza è sostanzialmente un esempio di dignità, coraggio e speranza di chi rifiutò allora l’ingiustizia ma anche di chi la rifiuta ora e sempre.

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