Cultura & Attualità

L'arcivescovo di Milano
Messaggio del 28-12-2008 alle ore 13:10:04
Messaggio del 28-12-2008 alle ore 11:50:40
Cmq, come mai questo accento barese?
Messaggio del 28-12-2008 alle ore 11:50:11
Hai detto che quoti in tutto Hafis, lui ha elogiato la Cina Komunista, quindi hai quotato pure il suo elogio, quindi sbirindellata anche a te
Messaggio del 28-12-2008 alle ore 11:23:06
cazzo c'entro io con le guerdie rosse? io voglio solo che ci restituiscano la parte di 8X1000 che non gli spetta
Messaggio del 27-12-2008 alle ore 16:45:24
Anche a te una visita notturna delle guardie rosse omaggio, con allegato pestaggio armonico-culturale, allora
Messaggio del 27-12-2008 alle ore 10:34:55
sono allibito quasi sconvolto
cito in toto Lord Hafis
Messaggio del 27-12-2008 alle ore 00:33:01
Bene, così si fa! Fanculo alle vecchiette di ottant'anni!
Messaggio del 27-12-2008 alle ore 00:29:36
Esteri
Cina: fuma in treno, incarcerato per tre giorni
Pechino - Ha fumato in treno ed è stato incarcerato per 3 giorni. E' accaduto in Cina. Ha pagato con il carcere il suo vizio: l'uomo è stato sorpreso a fumare nella toilette del treno ad alta velocità sulla linea Tianjin-Pechino.


...'pé la madòske... la varrétta, ci vuole

Messaggio del 27-12-2008 alle ore 00:16:52
Messaggio del 27-12-2008 alle ore 00:16:24
Messaggio del 27-12-2008 alle ore 00:15:51
Giusto, un po' di modernità ci vuole


Due anziane donne di Pechino che avevano fatto domanda per tenere una manifestazione di protesta pacifica in uno dei tre parchi destinati a questo uso dalle autorita' cinesi, si sono viste condannare a un anno di "rieducazione attraverso il lavoro", secondo quanto rende noto oggi l'organizzazione Human Rights in China. Delle 77 richieste di permesso finora presentate, nessuna e' stata accolta, ha ammesso nei giorni scorsi l'ufficio municipale per la sicurezza di Pechino. Wu Dianyan, 79 anni, e Wang Xiuying, di 77, ex vicine di casa, intendevano protestare per essere state sfrattate nel 2001 dalle loro case, poi demolite per far posto agli impianti olimpici.

Dopo essere state fermate e interrogate per dieci ore, sono state condannate al periodo di rieducazione per avere "disturbato l'ordine pubblico".

Anche se non dovranno scontarlo in un campo di lavoro, sono state sottoposte a restrizioni nei movimenti, e se le violeranno saranno inviate in una di queste strutture. Giselle Davies, portavoce del Cio, ha detto di non essere a conoscenza della condanna. "Non penso comunque che possa essere messa in relazione a questi Giochi", ha aggiunto.

In merito al fatto che tutte le richieste di permesso per le proteste siano state finora respinte, il vice presidente e direttore esecutivo del Bocog, Wang Wei, ha detto che nel frattempo "molti di questi casi sono state risolti grazie al dialogo e alla mediazione", perche' "la cultura cinese predilige l'armonia".

Messaggio del 27-12-2008 alle ore 00:06:43
no, non trovo...
tra un idealista e un idiota c'è di mezzo ...tutta l'umanità

detto questo, non kredo di essere un idealista... solo razionale; Tettamanzi è un relitto della Storia, e prima si toglie di mezzo kon le sue bardature dorate meglio è, per tutti... il Medioevo è passato da un pezzo
Messaggio del 26-12-2008 alle ore 23:23:46
Hafis. il limite tra ideali ed idiozia a volte è troppo labile...
Non trovi????...
Messaggio del 26-12-2008 alle ore 22:12:11

Hafis,tu fai della beneficenza?


...io trovo ke la beneficienza sia una forma ipokrita di solidarietà sociale... io non voglio ke un prete mi restituiska sottoforma di elemosina ciò ke mi prende kon una tassa, un dazio, una decima, una gabella... se è kondiviso il principio di solidarietà sociale, ebbene, ke sia PUBBLIKO, kiaro, alla luce del sole... tanto, le imprese, le banke e le grandi aziende stanno GIA' usufruendo di questo principio BOLSCEVICO, prendendo danaro pubbliko in un momento di krisi... di fatto le ekonomie occidentali in krisi elargiskono AIUTI DI STATO alle banke e alle imprese, sancendo un principio ke kiamare komunista è un eufemismo... e allora ke sia lo STATO ad assistere le famiglie in diffikoltà, non la pietà pelosa di un kardinale rikoperto d'oro...

Messaggio del 26-12-2008 alle ore 12:42:50
Ecco, questo volevo dire: Tettamanzi non rassomiglia in niente al tedesco.



Messaggio del 26-12-2008 alle ore 12:23:06
Don Dionigi...Papa mancato..., purtroppo...
Messaggio del 26-12-2008 alle ore 12:20:54
Hafis,tu fai della beneficenza?
Messaggio del 26-12-2008 alle ore 12:00:46
Borghezii!




Messaggio del 26-12-2008 alle ore 00:22:41
Se la Cina non affamasse mezza Africa, altro che povertà nel mondo
Messaggio del 26-12-2008 alle ore 00:16:59
...se Tettamanzi pagasse l'Ici, altro ke milione di euro, ci uscirebbe, per le famiglie in diffikoltà...

Messaggio del 25-12-2008 alle ore 23:46:12

L'arcivescovo di Milano stanza un milione di euro per chi rischia il lavoro: «È una goccia nel mare delle necessità»


Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano (Ap)MILANO -

Un fondo dalla dotazione iniziale di un milione di euro per le famiglie in difficoltà. Lo ha annunciato l'arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, durante l'Omelia pronunciata nella messa di Natale al Duomo di Milano. «In questa Notte Santa, come Arcivescovo di Milano mi appello alla responsabilità dei singoli e delle comunità cristiane della diocesi e propongo di costituire il "Fondo famiglia-lavoro" - ha detto Tettamanzi - per venire incontro a chi sta perdendo l’occupazione. Come avvio di questo fondo, attingendo dall’otto per mille destinato per opere di carità, dalle offerte pervenute in questi giorni "per la carità dell’Arcivescovo", da scelte di sobrietà della diocesi e mie personali metto a disposizione la cifra iniziale di un milione di euro».


IL FONDO - L'arcivescovo di Milano, che ha incentrato la sua Omelia sul significato solidaristico del Natale cristiano, ha auspicato una nuova «primavera sociale» e «gesti concreti di solidarietà»: «Chiedo a tutte le comunità cristiane della diocesi di riflettere sulle conseguenze della crisi economica, di prestare particolare attenzione alle famiglie in difficoltà a causa del lavoro, di aderire con generosità a questo fondo». Riguardo al Fondo di solidarietà avviato, afferma che «sarà compito insieme dei sacerdoti e dei laici - attraverso i consigli pastorali, per gli affari economici e gli altri organismi competenti - operare un serio discernimento e decidere come parteciparvi». «Anticipo già da ora - ha proseguito Tettamanzi - che la distribuzione dei fondi non avverrà immediatamente ma nei prossimi mesi e non sarà a pioggia ma a destinazione mirata». Si tratta, ha spiegato, di risorse che non devono costituire «una forma di assistenzialismo, affinché chi perde il lavoro non perda anche la propria dignità». Tettamanzi è consapevole che l’iniziativa «è poco più di una goccia rispetto al mare delle necessità». Vuol essere però un segno con cui la Chiesa ambrosiana manifesta il suo impegno di sobrietà e di solidarietà e, soprattutto, «vive e testimonia la sua fede nel Signore che si è fatto uomo tra gli uomini, servo tra i poveri e per i poveri. Un dono che vogliamo portare alla grotta di Betlemme, contemplando nel Bambino Gesù tutti i poveri e sofferenti del mondo».


25 dicembre 2008



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