Messaggio del 27-12-2009 alle ore 15:41:33
Viviamo in una società che ha sempre più bisogno di identificarsi in degli schemi, in dei dogmi, categorie di persone che necessariamente devono collocarsi in un alveolo tipico di un grande alveare.
Una sorta di grande "terra promessa" dove tutti aspettano la chance di successoda non poter lasciarsi scappare. Ed è così che in molti,anzi in troppi, confluisconoin quella cloaca chiamato Partito elettorale. Il classico partito all'italiana dove il buon italiota prima di abbracciare il sacro Ideale e l'imprescindibile Valore, sceglie il mezzo che più potrà aiutarlo nella scalata al potere, quel potere che significherà ad esempio saltare la fila in ospedaleo essere favoritonell'assegnazione di un appalto. In questo caso il buon militante, ligio al suo cursus Honorum, sarà subito pronto a piegarsi alle direttive del suo partito: si schiererà dalla parte del popolo come ogni buon principe machiavelliano farebbe, per poi favorire le potenti banche, vere strangolatrici delle famigli; pubblicizzerà il perpetrarsi del capitalismo liberatorio, causa primaria della fine delle economie nazionali; si dichiarerà in favore dell'aiuto ai più deboli e bisognosi combattendo per il giusto prezzo dei beni del paniere nazionale e riduzione del costo della benzina, non prima però di essersi fatto accompagnare nella sua accogliente villa da un'auto blu della repubblica italiana; non ultimo si dichiarerà antifascista...d'altronde perchè essere demodè di questi tempi!?! E' lampante che le tematiche proposte dalla schiera di partiti sono più che mai sterili, e quando queste non riescono più a far presa tra la gente, ecco che cadono nel richiamo dell'antifascismo, utile mezzo per riuscire a far confluire tra le proprie fila una vastità di elementi: dal finiamo al compagno dei centri sociali! Ed il popolo italiano in tutto questo dov'è? Purtroppo non c'è! E' ancora radicato nell'idea che il politico è un amico da coltivare, ad iniziare dal voto passando al classico piacere per finire poi con l'immortale raccomandazione all'italiana. Un popolo narcotizzato dal sistema partitocratico, legato inesorabilmente all'abbuffata estiva della festa dell 'unità, del popolo delle libertà e chi più ne ha più ne metta, felice di mettersi in coda alla nuova attrazione chiamate primarie. Ancora convinto di avere nelle mani il diritto di voto, arma letale per sconfiggere i cattivi politici, quando invece esso è solo il contentino che ci viene dato dalla stessa classe politica che si alterna legislatura dopo legislatura. Il futuro non è nè a destra nè a sinistra della platea parlamentare ma nella lotta di popolo, per distruggere il sistema che condanna milioni di italiani alla povertà e ad una vita di sacrifici. Ma dove sono finiti quegli uomini in piedi sopra le rovine che hanno il coraggio di ribellarsi, che hanno l'ardore di mettere da parte i "nostalgismi" e la geometrica definizione destra-sinistra?? Quegli uomini ci sono e sono coloro che combattono gli affamatori del popolo, che non scenderanno mai a compromessi, sono quella parte di popolo che non vota...MA LOTTA!
Messaggio del 27-12-2009 alle ore 16:10:39
che tristezza, pensavo di proporre una discussione interessante...invece in questa risposta noto una superficialità disarmante.