Cultura & Attualità
lavorare? e perchè mai?
Messaggio del 19-10-2011 alle ore 02:02:56
allora crepa di fame
allora crepa di fame
Messaggio del 19-10-2011 alle ore 07:48:17
capì, chissè ngalera sta meje di me
capì, chissè ngalera sta meje di me
Messaggio del 19-10-2011 alle ore 10:01:43
Lavori forzati per chi sta in galera...
Lavori forzati per chi sta in galera...
Messaggio del 19-10-2011 alle ore 12:21:43
............quando si dice l piduCchie aribbivete!! La signora non nasce ricca................informatevi sulla sua salita CHE TRISTEZZA!!!!!!
............quando si dice l piduCchie aribbivete!! La signora non nasce ricca................informatevi sulla sua salita CHE TRISTEZZA!!!!!!
Messaggio del 19-10-2011 alle ore 23:26:33
ma chi glielo fa fare di gettarsi in questa bolgia e per di piu lavorare? mi sa che ne accoppo qualcuno pure io cosi la smetto di farmi un c... cosi...
ma chi glielo fa fare di gettarsi in questa bolgia e per di piu lavorare? mi sa che ne accoppo qualcuno pure io cosi la smetto di farmi un c... cosi...
Messaggio del 20-10-2011 alle ore 01:38:13
mi piacerebbe sapere dove stanno i fautori dei diritti dei carcerati, quelli che "il carcerato va rieducato" e bla bla bla...
mi piacerebbe sapere dove stanno i fautori dei diritti dei carcerati, quelli che "il carcerato va rieducato" e bla bla bla...
Messaggio del 20-10-2011 alle ore 01:45:48
Poter chiedere il ricorso alla semilibertà è un diritto e non un obbligo del carcerato quando ne sussistano i presupposti. Che vi lamentiate che la mandante di un omicidio preferisca stare in carcere invece che uscire alcune ore al giorno per lavorare e guadagnarsi dei soldi (per lei e non per l'amministrazione penitenziaria) mi sembra strano. Esiste un obbligo giuridico a guadagnare o ad avere delle ore in più di libertà? Non è interesse della collettività che la condannata si avvalga per forza di un suo diritto e non della collettività.
Poter chiedere il ricorso alla semilibertà è un diritto e non un obbligo del carcerato quando ne sussistano i presupposti. Che vi lamentiate che la mandante di un omicidio preferisca stare in carcere invece che uscire alcune ore al giorno per lavorare e guadagnarsi dei soldi (per lei e non per l'amministrazione penitenziaria) mi sembra strano. Esiste un obbligo giuridico a guadagnare o ad avere delle ore in più di libertà? Non è interesse della collettività che la condannata si avvalga per forza di un suo diritto e non della collettività.
Messaggio del 20-10-2011 alle ore 04:05:39
Ha capito tutto della vita. Il lavoro oramai rende solo liberi di suicidarsi
Ha capito tutto della vita. Il lavoro oramai rende solo liberi di suicidarsi
Messaggio del 20-10-2011 alle ore 15:19:05
Hai risposto in politichese...
No, non esiste nessun obbligo giuridico a guadagnare. Ma nella natura, e la legge della natura conta più del diritto, chi non lavora non magna
Quindi perché i contribuenti devono pagare per mantenere delle persone in carcere? Potrebbe essere il costo della sicurezza. Ma non sarebbe un deterrente ancora maggiore se chi commette dei reati, oltre a vedere soppresse alcune delle sue libertà, come punizione, si dovesse abbuscare pure la pagnotta, per di più gravando meno in questo modo sul contribuente?
Hai risposto in politichese...
No, non esiste nessun obbligo giuridico a guadagnare. Ma nella natura, e la legge della natura conta più del diritto, chi non lavora non magna
Quindi perché i contribuenti devono pagare per mantenere delle persone in carcere? Potrebbe essere il costo della sicurezza. Ma non sarebbe un deterrente ancora maggiore se chi commette dei reati, oltre a vedere soppresse alcune delle sue libertà, come punizione, si dovesse abbuscare pure la pagnotta, per di più gravando meno in questo modo sul contribuente?
Messaggio del 20-10-2011 alle ore 19:49:57
è là il problema. i soldi li dovrebbe guadagnare per pagare il soggiorno, le tasse e il cibo, come ognuno di noi. e non solo lei, ma tutti quelli che stanno in galera. e anzi, non dovrebbe essere un diritto maturante col tempo, ma un dovere imposto da subito.
è là il problema. i soldi li dovrebbe guadagnare per pagare il soggiorno, le tasse e il cibo, come ognuno di noi. e non solo lei, ma tutti quelli che stanno in galera. e anzi, non dovrebbe essere un diritto maturante col tempo, ma un dovere imposto da subito.
Messaggio del 22-10-2011 alle ore 13:55:17
dovrebbe lavorare in carcere, questo sarebbe un bene per lei e per la comunità..la vedrei bene in lavanderia, una poverina che non ha mai lavorato avrebbe molto da imparare tra lenzuola di hotel e tovaglie di ristoranti.....sai che lacrime che piangerebbe ...
dovrebbe lavorare in carcere, questo sarebbe un bene per lei e per la comunità..la vedrei bene in lavanderia, una poverina che non ha mai lavorato avrebbe molto da imparare tra lenzuola di hotel e tovaglie di ristoranti.....sai che lacrime che piangerebbe ...
Messaggio del 22-10-2011 alle ore 20:54:00
Messaggio del 23-10-2011 alle ore 02:35:50
dimenticavo...non è che la biasimo per aver accoppato il marito che quello ci puo pure stare e sicuramente meritava di essere scucuzzato molto prima quello che mi indispone è l'atteggiamento nei confronti del lavoro, da galeotta o da persona libera
VVAAA AA FATJJIIAAAAAAAAAAAAA
dimenticavo...non è che la biasimo per aver accoppato il marito che quello ci puo pure stare e sicuramente meritava di essere scucuzzato molto prima quello che mi indispone è l'atteggiamento nei confronti del lavoro, da galeotta o da persona libera
VVAAA AA FATJJIIAAAAAAAAAAAAA
Messaggio del 24-10-2011 alle ore 06:54:49
Ma se l'avevamo fatta fuori, come tutti gli assassini meriterebbero, non sarebbe stato meglio per tutti?
Ma se l'avevamo fatta fuori, come tutti gli assassini meriterebbero, non sarebbe stato meglio per tutti?
Nuova reply all'argomento:
lavorare? e perchè mai?
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