Cultura & Attualità
LE CIFRE DELLA CHIESA
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 10:33:25
tratto da: " Perchè non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici) " Piergiorgio Odifreddi
Consiglio la lettura di questo libro sia ai credenti che ai non-credenti.
sdassssssssssssssssssssssssssssss
tratto da: " Perchè non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici) " Piergiorgio Odifreddi
Consiglio la lettura di questo libro sia ai credenti che ai non-credenti.
sdassssssssssssssssssssssssssssss
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 12:28:07
Consiglio la visita di questo sito a tutti quelli che hanno preso visione di questo articolo: 8xmille
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Messaggio del 04-04-2011 alle ore 12:48:00
Questo articolo è talmente parziale e di parte da essere semplice spazzatura. Non si contestano i dati ma semplicemente il modo in uci vengono presentati. Basta leggere la frase: "Piuttosto. .come ammettono le
cifre ufficiali della CEI..." ma ammettono cosa?
La pubblicità poi non è vero che parla solo di carità, anzi parla esplicitamente di aiuto e fondi ai sacerdoti sebbene molta parte vada anche ad altre voci compreso le opere caritatevoli.
Spot alla mano:
Clicca Qui
Oppure Qui
O Anche Qui
Vi consiglio io un libro da leggere che non sia da invasati antireligiosi:
"Senza Dio. Del buon uso dell'ateismo"
di Giulio Giorello
Questo articolo è talmente parziale e di parte da essere semplice spazzatura. Non si contestano i dati ma semplicemente il modo in uci vengono presentati. Basta leggere la frase: "Piuttosto. .come ammettono le
cifre ufficiali della CEI..." ma ammettono cosa?
La pubblicità poi non è vero che parla solo di carità, anzi parla esplicitamente di aiuto e fondi ai sacerdoti sebbene molta parte vada anche ad altre voci compreso le opere caritatevoli.
Spot alla mano:
Clicca Qui
Oppure Qui
O Anche Qui
Vi consiglio io un libro da leggere che non sia da invasati antireligiosi:
"Senza Dio. Del buon uso dell'ateismo"
di Giulio Giorello
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 14:34:52
E poi il bilancio della Chiesa viene pubblicato ogni anno (non solo su Avvenire, ma) sulle principali testate giornalistiche. Quelle stesse testate dove i "migliori" giornalisti italiani pubblicano fior di articoli che tentano di sbugiardare le fonti ufficiali della Chiesa, e i lettori allocchi ci abboccano e li prendono per oro colato.
Quanti luoghi comuni ci sono sulla Chiesa? Miliardi di miliardi. Molti di questi luoghi comuni sono stati partoriti dallo Stato Italiano a partire dall'800 in poi e servono per mettere ZIZZANIA tra il popolo bue e la Chiesa, e il popolo bue (che è molto interessata alla disinformazione e alla diffamazione) si disinteressa sia della verità che della sua verifica. Il popolo bue si riempe la bocca di sciocchezze e parla!
E poi il bilancio della Chiesa viene pubblicato ogni anno (non solo su Avvenire, ma) sulle principali testate giornalistiche. Quelle stesse testate dove i "migliori" giornalisti italiani pubblicano fior di articoli che tentano di sbugiardare le fonti ufficiali della Chiesa, e i lettori allocchi ci abboccano e li prendono per oro colato.
Quanti luoghi comuni ci sono sulla Chiesa? Miliardi di miliardi. Molti di questi luoghi comuni sono stati partoriti dallo Stato Italiano a partire dall'800 in poi e servono per mettere ZIZZANIA tra il popolo bue e la Chiesa, e il popolo bue (che è molto interessata alla disinformazione e alla diffamazione) si disinteressa sia della verità che della sua verifica. Il popolo bue si riempe la bocca di sciocchezze e parla!
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 14:55:49
sono d'accordo
sono d'accordo
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 14:59:07
I dati sono giusti??
e chi se ne frega se chi l'ha scritto ha romanzato un po' il tutto.
I DATI SONO VERI
I dati sono giusti??
e chi se ne frega se chi l'ha scritto ha romanzato un po' il tutto.
I DATI SONO VERI
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 15:05:59
A che scopo?
A che scopo?
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 15:16:27
X Uana
Dire che gli spot della Chiesa ingannano i cittadini ecco la differenza. Chi dona sa a cosa andranno i soldi e non c'è quindi inganno. Personalmente in quanto cittadino italiano vorrei che lo Stato facesse delle verifiche più approfondite riguardo i bilanci e le rendicontazioni e stabilisse precisamente a cosa dovrebbero essere destinati i fondi per il sostentamento del clero o altre attività religiose ed infine a dir la verità auspicherei un ritorno alla religione di stato sebbene pluralista, ma questo è un discorso di carattere culturale e nulla c'entra con il dibattito. Trovo inoltre giusto che il clero della propria Chiesa vada sostentato... soltanto un cieco e bigotto bigottismo (scusate il gioco di parole) può scambiare la povertà dello spirito con la povertà materiale e prima che qualche pseudo uaarino dell'ultim'ora mi citi Gesù ricordo anticipatamente che anche Gesù aveva un cassiere...
X Uana
Dire che gli spot della Chiesa ingannano i cittadini ecco la differenza. Chi dona sa a cosa andranno i soldi e non c'è quindi inganno. Personalmente in quanto cittadino italiano vorrei che lo Stato facesse delle verifiche più approfondite riguardo i bilanci e le rendicontazioni e stabilisse precisamente a cosa dovrebbero essere destinati i fondi per il sostentamento del clero o altre attività religiose ed infine a dir la verità auspicherei un ritorno alla religione di stato sebbene pluralista, ma questo è un discorso di carattere culturale e nulla c'entra con il dibattito. Trovo inoltre giusto che il clero della propria Chiesa vada sostentato... soltanto un cieco e bigotto bigottismo (scusate il gioco di parole) può scambiare la povertà dello spirito con la povertà materiale e prima che qualche pseudo uaarino dell'ultim'ora mi citi Gesù ricordo anticipatamente che anche Gesù aveva un cassiere...
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 15:26:42
sdas è sempre un piacere leggere una nota di Odifreddi, è rinfrancante in questo clima di ipocrisia e di appannamento mentale.........
sdas è sempre un piacere leggere una nota di Odifreddi, è rinfrancante in questo clima di ipocrisia e di appannamento mentale.........
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 15:31:16
Mur, su diversi punti mi trovi d'accordo.
Un' unica cosa:
"l'inganno".... per te non c'è, per me ci sono troppe cose non dette anche in quegli spot, non dico false, semplicemente omesse.
Mur, su diversi punti mi trovi d'accordo.
Un' unica cosa:
"l'inganno".... per te non c'è, per me ci sono troppe cose non dette anche in quegli spot, non dico false, semplicemente omesse.
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 18:03:11
io auspicherei la riapertura delle case chiuse...non si sa mai faccia bene a qualcuno
io auspicherei la riapertura delle case chiuse...non si sa mai faccia bene a qualcuno
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 18:29:09
Ricapitolando.
Non è importante se è vero,
non è importante se è verificabile,
non è importante se è falso,
è importantissimo essere disinformati,
è importantissimo diffamare la Chiesa,
perché se la Chiesa non c'è,
potete fare tutto quello che volete: URRA'!
E non mi dite che la presenza della Chiesa non è ingombrante,
perché altrimenti non scrivereste queste sciocchezze.
Se non è ingombrante...
E poi, perché dite che la Chiesa è ipocrita?
Se è ipocrita la Chiesa...
Se è un fatto assodato...
Se è un fatto palese...
L'ipocrisia è la negazione di Dio e dell'umano!
Chi nega Dio?
Chi nega l'umano?
E' forse la Chiesa che nega Dio e l'umano?
Non fatemi ridere!!!
Ricapitolando.
Non è importante se è vero,
non è importante se è verificabile,
non è importante se è falso,
è importantissimo essere disinformati,
è importantissimo diffamare la Chiesa,
perché se la Chiesa non c'è,
potete fare tutto quello che volete: URRA'!
E non mi dite che la presenza della Chiesa non è ingombrante,
perché altrimenti non scrivereste queste sciocchezze.
Se non è ingombrante...
E poi, perché dite che la Chiesa è ipocrita?
Se è ipocrita la Chiesa...
Se è un fatto assodato...
Se è un fatto palese...
L'ipocrisia è la negazione di Dio e dell'umano!
Chi nega Dio?
Chi nega l'umano?
E' forse la Chiesa che nega Dio e l'umano?
Non fatemi ridere!!!
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 18:43:12
Il vero mistero della fede è l'ipocrisia dei cattolici. Un'ipocrisia soprannaturale, infinita.
Provate un po' pure voi a ragionare sull'ipocrisia dei cattolici: non ce la farete: è come pensare all'infinito dell'universo o all'eternità, concetti per i quali il cervello umano è ancora troppo limitato.
Forse servirebbe una teoria matematica apposita, analogamente al calcolo infinitesimale
Il vero mistero della fede è l'ipocrisia dei cattolici. Un'ipocrisia soprannaturale, infinita.
Provate un po' pure voi a ragionare sull'ipocrisia dei cattolici: non ce la farete: è come pensare all'infinito dell'universo o all'eternità, concetti per i quali il cervello umano è ancora troppo limitato.
Forse servirebbe una teoria matematica apposita, analogamente al calcolo infinitesimale
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 18:43:21
C'è un'altra cosa che mi fa ridere.
La verità (una cosa che disinteressa molti utenti di questo sito) ha bisogno della sua metodologia. Nel senso che un avvocato non ha gli strumenti tecnici per progettare un grattacielo. Così un ingegnere civile non ha gli strumenti tecnici per fare il medico e (come sapete!!!) un teologo non ha gli strumenti per fare l'astronomo. Ognuno ha la sua arte.
Qui dentro invece c'è gente così ignorante che crede in un professore di matematica (che come professore di matematica sarà anche bravissimo, per carità!) che sparla, sparla e sparla di teologia e la gente che crede nella scienza al posto di interpellare un teologo, crede nelle sue sciocchezze.
Credere in un matematico che parla di teologia, è come farsi curare la cacarella da una parrucchiera; è coma farsi aggiustare la testata della macchina dal direttore generale; è come andare dal sindaco di Lanciano per comprare due biglietti per la crocera.
Ma la cosa che più mi fa ridere è la gente che crede che i vignettisti, con i loro disegnini insulsi e fantasiosi, sono i depositari di una verità superiore a quella dei teologi. Sono sincero: questo mi fa proprio ridere!
------------
Editato da Dicembre 2010 il 04/04/2011 alle 18:44:25
C'è un'altra cosa che mi fa ridere.
La verità (una cosa che disinteressa molti utenti di questo sito) ha bisogno della sua metodologia. Nel senso che un avvocato non ha gli strumenti tecnici per progettare un grattacielo. Così un ingegnere civile non ha gli strumenti tecnici per fare il medico e (come sapete!!!) un teologo non ha gli strumenti per fare l'astronomo. Ognuno ha la sua arte.
Qui dentro invece c'è gente così ignorante che crede in un professore di matematica (che come professore di matematica sarà anche bravissimo, per carità!) che sparla, sparla e sparla di teologia e la gente che crede nella scienza al posto di interpellare un teologo, crede nelle sue sciocchezze.
Credere in un matematico che parla di teologia, è come farsi curare la cacarella da una parrucchiera; è coma farsi aggiustare la testata della macchina dal direttore generale; è come andare dal sindaco di Lanciano per comprare due biglietti per la crocera.
Ma la cosa che più mi fa ridere è la gente che crede che i vignettisti, con i loro disegnini insulsi e fantasiosi, sono i depositari di una verità superiore a quella dei teologi. Sono sincero: questo mi fa proprio ridere!
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Editato da Dicembre 2010 il 04/04/2011 alle 18:44:25
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 18:45:48
Per Tom naturalmente...
Per Tom naturalmente...
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 18:56:24
la chiesa è ipocrita perché predica la povertà e l'umiltà e contemporaneamente è ricca e potente. E il tutto alla luce del sole, come se fosse tutto normale.
Tu sei ipocrita perché anche tu fai finta che sia tutto normale difendendo così i capi-ipocriti
la chiesa è ipocrita perché predica la povertà e l'umiltà e contemporaneamente è ricca e potente. E il tutto alla luce del sole, come se fosse tutto normale.
Tu sei ipocrita perché anche tu fai finta che sia tutto normale difendendo così i capi-ipocriti
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 19:02:18
???
Adesso devo andare a messa. Ne riparliamo più tardi, ok?
???
Adesso devo andare a messa. Ne riparliamo più tardi, ok?
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 19:35:45
X Tom
Se tu pensi che la Chiesa predichi la povertà, due sono le cose:
1) Non hai mai letto nemmeno di sfuggita cosa predica la Chiesa Cattolica
2) Hai letto ma non hai capito una mazza della teologia cattolica
Ci sarebbe anche una terza, ovvero sei in malafede ma voglio credere che non sia così....
X Tom
Se tu pensi che la Chiesa predichi la povertà, due sono le cose:
1) Non hai mai letto nemmeno di sfuggita cosa predica la Chiesa Cattolica
2) Hai letto ma non hai capito una mazza della teologia cattolica
Ci sarebbe anche una terza, ovvero sei in malafede ma voglio credere che non sia così....
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 19:44:47
peccato che Odifreddi non ha scritto qualcosa sulla pax bank di Colonia
peccato che Odifreddi non ha scritto qualcosa sulla pax bank di Colonia
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 19:52:45
Ahhhhhhhhhhhhhh mi ero perso una chicca (ehm si vabbè avete capito) qualcuno parla di Oddifreddi come di qualcuno contro l'appannamento mentale? Ragazzi siamo arrivati davvero alla frutta eheheh....
X Deleuze
La cosa non è necessariamente in contrasto, nella Roma Pontificia (avrei scritto dei Papi ma arrischiavo qualche battutaccia ed accostamento infelice) la prostituzione era praticata mi par di ricordare ed era anche regolamentata e tassata se non erro... :- )
Ahhhhhhhhhhhhhh mi ero perso una chicca (ehm si vabbè avete capito) qualcuno parla di Oddifreddi come di qualcuno contro l'appannamento mentale? Ragazzi siamo arrivati davvero alla frutta eheheh....
X Deleuze
La cosa non è necessariamente in contrasto, nella Roma Pontificia (avrei scritto dei Papi ma arrischiavo qualche battutaccia ed accostamento infelice) la prostituzione era praticata mi par di ricordare ed era anche regolamentata e tassata se non erro... :- )
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 20:11:15
madonna quanda chiacchiere.. la chiesa come tutte le altre cose è composta da uomini, e l'uomo è avido di denaro, ci sono altre migliaia di associazioni che fatturano gli stessi miliardi, che in più non fanno, non danno e non diffondono niente di positivo, manco all'apparenza, ma di queste non si preoccupa nessuno
------------
Editato da El Treble il 04/04/2011 alle 20:13:29
madonna quanda chiacchiere.. la chiesa come tutte le altre cose è composta da uomini, e l'uomo è avido di denaro, ci sono altre migliaia di associazioni che fatturano gli stessi miliardi, che in più non fanno, non danno e non diffondono niente di positivo, manco all'apparenza, ma di queste non si preoccupa nessuno
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Editato da El Treble il 04/04/2011 alle 20:13:29
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 20:16:46
su monne è già na merd, figuremece se ngi stess la chies....
su monne è già na merd, figuremece se ngi stess la chies....
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 20:26:46
Papa Benedetto XVI
Adeesso SAPPIAMO PERCHE'
Papa Benedetto XVI
Adeesso SAPPIAMO PERCHE'
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 20:28:13
oh yes
oh yes
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 20:35:41
ELTRE' non tradirò mai, neppure con DENIRO o con DICEMBRE
ELTRE' non tradirò mai, neppure con DENIRO o con DICEMBRE
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 20:40:03
(Trad. per i sub-dotati cattivi, sporchi atei mangiapreti: "NON si governa la chiesa con le Ave Maria)
Paul Casimir Marcinkus ( su 'The Observer' , 25 maggio 1986)
E come TUTTI aappiamo, il Cardinale Marcinkus era un sant'uomo che "rubava per il partito" non per se stesso...
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Editato da Animamundi il 04/04/2011 alle 20:41:51
(Trad. per i sub-dotati cattivi, sporchi atei mangiapreti: "NON si governa la chiesa con le Ave Maria)
Paul Casimir Marcinkus ( su 'The Observer' , 25 maggio 1986)
E come TUTTI aappiamo, il Cardinale Marcinkus era un sant'uomo che "rubava per il partito" non per se stesso...
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Editato da Animamundi il 04/04/2011 alle 20:41:51
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 20:49:53
DIZIONARIO della LINGUA ITALIANA (Hoepli online)
Così, a occhio e...CROCE , mi sa che c'ha ragione il dizionario, ma FORSE....dopotutto...io sono ateo, cattivo mangiapreti che brancola nel buio del peccato e quindi posso anche sbagliarmi....
DIZIONARIO della LINGUA ITALIANA (Hoepli online)
Così, a occhio e...CROCE , mi sa che c'ha ragione il dizionario, ma FORSE....dopotutto...io sono ateo, cattivo mangiapreti che brancola nel buio del peccato e quindi posso anche sbagliarmi....
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 21:33:37
Nella predica di ieri, un sacerdote ha detto:
"se dico una cosa e tu non la capisci, come faccio a farti capire che non l'hai capita?"
Penso che l'abbia detta apposta per Anima Mundi e per i suoi simili...
Nella predica di ieri, un sacerdote ha detto:
"se dico una cosa e tu non la capisci, come faccio a farti capire che non l'hai capita?"
Penso che l'abbia detta apposta per Anima Mundi e per i suoi simili...
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 22:29:07
X Animamundi
Infatti il problema non è la definizione del vocabolario, ma è la tua doxa rispetto all'Ente a cui attribuisci quella definizione. Insomma come al solito mischi pesci e torte e ne fai un minestrone.
clicca qui
Ti consiglio di ascoltare con attenzione. Nonostante molte sue affermazioni siano discutibili sul piano logico e sul piano scientifico nemmeno la suddetta riesce a dire SOLO fesserie.
Ah a proposito vorrei un commento anche sulla manipolazione della trasmissione chiaramente apologetica eheheh....
------------
Editato da Mur il 04/04/2011 alle 22:35:39
X Animamundi
Infatti il problema non è la definizione del vocabolario, ma è la tua doxa rispetto all'Ente a cui attribuisci quella definizione. Insomma come al solito mischi pesci e torte e ne fai un minestrone.
clicca qui
Ti consiglio di ascoltare con attenzione. Nonostante molte sue affermazioni siano discutibili sul piano logico e sul piano scientifico nemmeno la suddetta riesce a dire SOLO fesserie.
Ah a proposito vorrei un commento anche sulla manipolazione della trasmissione chiaramente apologetica eheheh....
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Editato da Mur il 04/04/2011 alle 22:35:39
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 22:38:21
Noi ciovani dovremmo inventarci un nuovo Dio..e iniziare a fare del marchandising
Noi ciovani dovremmo inventarci un nuovo Dio..e iniziare a fare del marchandising
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 22:42:39
what a balls
che palle
what a balls
che palle
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 22:45:03
E dici poco mike? Al giorno d'oggi sono rare eheheh
E dici poco mike? Al giorno d'oggi sono rare eheheh
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 22:59:47
DIO C'E'
DIO C'E'
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 23:00:08
MUR nessuno ne è piu consapevole di me
MUR nessuno ne è piu consapevole di me
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 23:04:13
Io non sono ateo ma diversamente credente. Ohibò!
Eddai, Ronnie James è morto....
Io non sono ateo ma diversamente credente. Ohibò!
Eddai, Ronnie James è morto....
Messaggio del 05-04-2011 alle ore 06:48:00
Infatti gli ipocriti (proprio perché simulano buone qualità e buone intenzioni) sono cattivissimi e in quanto tali negano sia Dio che l'umano. L'ipocrisia è comune a tre tipi di persone: le persone normali, i depressi e i depressi cronici, che sono gli schizofrenici. Tralascio le prime due e mi concentro sulla schizofrenia. I depressi diventano schizofrenici, perché negano la verità e su questo sito ci sono molte persone che (per gioco, per inzummo o per davvero?) negano la verità e affermano la menzogna. Secondo la classificazione di Rumke gli schizofrenici si dividono in pseudo-schizofrenici e schizofrenici veri, che sono quelli che non guariscono più. Queste due parti hanno molti sintomi in comune che sono l'ipocrisia che serve per nascondere i loro comportamenti primitivi e confondersi tra le persone normali; una ridotta capacità razionale; una ridotta capacità di giudizio; una ridotta capacità relazionale (sono ostici e fanno poco sesso) e nel caso fossero schizofrenici veri gesticolano alle spalle altrui (pantomima) e hanno un particolare modo di essere schizofrenici (e irrazionali) che li rende inconfondibili.
POVERACCI!!!
Infatti gli ipocriti (proprio perché simulano buone qualità e buone intenzioni) sono cattivissimi e in quanto tali negano sia Dio che l'umano. L'ipocrisia è comune a tre tipi di persone: le persone normali, i depressi e i depressi cronici, che sono gli schizofrenici. Tralascio le prime due e mi concentro sulla schizofrenia. I depressi diventano schizofrenici, perché negano la verità e su questo sito ci sono molte persone che (per gioco, per inzummo o per davvero?) negano la verità e affermano la menzogna. Secondo la classificazione di Rumke gli schizofrenici si dividono in pseudo-schizofrenici e schizofrenici veri, che sono quelli che non guariscono più. Queste due parti hanno molti sintomi in comune che sono l'ipocrisia che serve per nascondere i loro comportamenti primitivi e confondersi tra le persone normali; una ridotta capacità razionale; una ridotta capacità di giudizio; una ridotta capacità relazionale (sono ostici e fanno poco sesso) e nel caso fossero schizofrenici veri gesticolano alle spalle altrui (pantomima) e hanno un particolare modo di essere schizofrenici (e irrazionali) che li rende inconfondibili.
POVERACCI!!!
Messaggio del 05-04-2011 alle ore 06:52:08
Messaggio del 05-04-2011 alle ore 10:23:33
Credere in un matematico che sparla di teologia.......e come credere nella Chiesa quando parla di scienza, biologia, famiglia e tanto altro.
sdassssssssssssssssssssssssssssss
Credere in un matematico che sparla di teologia.......e come credere nella Chiesa quando parla di scienza, biologia, famiglia e tanto altro.
sdassssssssssssssssssssssssssssss
Messaggio del 05-04-2011 alle ore 10:26:35
e allora come mai i preti parlano di sesso matrimonio famiglia procreazione?
dovrebbero limitarsi alla simonia, alla pedofilia e alla sodomia, materie dove sono espertissimi
e allora come mai i preti parlano di sesso matrimonio famiglia procreazione?
dovrebbero limitarsi alla simonia, alla pedofilia e alla sodomia, materie dove sono espertissimi
Messaggio del 05-04-2011 alle ore 10:42:19
a mio avviso, dato che non è volontaria la tassa come si fa credere nel tacito assenzo dovrebbe essere devoluta allo stato. Solo e solo i credenti che ne hanno voglia devono devolverla se vogliono alla loro chiesa.
Che poi Cud 2011 alla mano, le scelte sono nell'ordine: Stato, Chiesa cattolica, Unione chiese cristiane avventiste del 7°giorno, Assemblea di Dio in Italia, Chiesa Valdese unione delle chiese metodiste e valdesi, Chiesa Evangelica Luterana in Italia, Unione Comunità Ebraiche Italiane.
STOP, BASTA.
è scelta????? io la voglio dare alla chiesa islamica, al culto buddista? perchè non posso????
ps. l'ho dato allo stato!
a mio avviso, dato che non è volontaria la tassa come si fa credere nel tacito assenzo dovrebbe essere devoluta allo stato. Solo e solo i credenti che ne hanno voglia devono devolverla se vogliono alla loro chiesa.
Che poi Cud 2011 alla mano, le scelte sono nell'ordine: Stato, Chiesa cattolica, Unione chiese cristiane avventiste del 7°giorno, Assemblea di Dio in Italia, Chiesa Valdese unione delle chiese metodiste e valdesi, Chiesa Evangelica Luterana in Italia, Unione Comunità Ebraiche Italiane.
STOP, BASTA.
è scelta????? io la voglio dare alla chiesa islamica, al culto buddista? perchè non posso????
ps. l'ho dato allo stato!
Messaggio del 05-04-2011 alle ore 10:47:22
Purtroppo c'è chi non ne è... "dotato"
Purtroppo c'è chi non ne è... "dotato"
Messaggio del 05-04-2011 alle ore 15:06:17
Bene Animamundi,
la tua ricerca sull'umorismo è ok. Vedi che quando ti impegni riesci a capire qualcosa anche tu? Se provassi a cercare anche il significato della parola ironia...
Bene Animamundi,
la tua ricerca sull'umorismo è ok. Vedi che quando ti impegni riesci a capire qualcosa anche tu? Se provassi a cercare anche il significato della parola ironia...
Messaggio del 05-04-2011 alle ore 15:07:38
Frechete!! Un cristiano credente DOC !!
Frechete!! Un cristiano credente DOC !!
Messaggio del 05-04-2011 alle ore 15:53:14
Bakunin,
ho 43 anni. Frequento le parrocchie sin da quando ero bambino, prima nell'Azione Cattolica e poi in Comunione e Liberazione. Vado a messa tutti i giorni e posso testimoniarti che i sacerdoti migliori parlano delle cose positive della vita: del vangelo. Ma non ho mai visto un solo sacerdote che si è messo a predicare sul sesso e sulla procreazione. Non ho mai assistito a simonie; non ho mai sentito un solo genitore che si lamentava per le molestie sessuali di un prete a suo figlio e, anche se non sono un bel ragazzo, non ho mai ricevuto proposte sessuali da parte di nessun sacerdote. Ma se sei convinto del contrario, ti invito a dare una testimonianza più dettagliata delle tue esperienze. Chi è il prete che parla di sesso e di procreazione? E' di Ortona? E' di Caldari? E' di San Vito? E' di Iconicella? Raccontami pure che cosa ti hanno fatto: PARLA! Sai che potresti rivolgerti da un avvocato? Sai che potresti rivolgerti al GRIS di Chieti, la compagnia della POLIZIA di STATO e dei CARABINIERI che si occupa di abusi nel campo delle religioni e delle sette? Non siamo più nel medioevo...
Per quanto mi riguarda, quando apro il giornale e leggo una notizia sul clero, mi metto sempre a ridere. Non tanto per come il clero viene ridicolizzato dalla stampa, ma perché sono cosciente che ci sono 1.000.000 lettori su 1.000.000 che credono in quello che dice il giornale. Sono cosciente che ci sono 1.000.000 lettori su 1.000.000 che prendono un solo caso isolato (accaduto chissà dove) e sono convinti che accada la stessa cosa in tutto il mondo, anche sotto casa loro. Questi lettori li definirei EBETI e in qualche caso anche FURBI, perché cavalcano i luoghi comuni della gente per diffamare la Chiesa. Ma per fortuna ci sono anche le persone PIU' INTELLIGENTI che affidano i loro figli al sacerdote per il catechismo o per servire la messa e che se li vengono a riprendere dopo un'ora, senza che abbiano dato testimonianza di chissà quali violenze. Anzi sono stati felicissimi di andare al catechismo, di servire la messa e di passare un buona oretta con il sacerdote che a scanso di equivoci, è molto più simpatico e colto di quello che pensi.
Naturalmente tu avrai scherzato nel dire quelle cose. Io invece anche se faccio dell'ironia parlo seriamente, perché, anche se scherzi, ci potrebbe essere qualcuno che ti crede e questo sarebbe molto grave.
Bakunin,
ho 43 anni. Frequento le parrocchie sin da quando ero bambino, prima nell'Azione Cattolica e poi in Comunione e Liberazione. Vado a messa tutti i giorni e posso testimoniarti che i sacerdoti migliori parlano delle cose positive della vita: del vangelo. Ma non ho mai visto un solo sacerdote che si è messo a predicare sul sesso e sulla procreazione. Non ho mai assistito a simonie; non ho mai sentito un solo genitore che si lamentava per le molestie sessuali di un prete a suo figlio e, anche se non sono un bel ragazzo, non ho mai ricevuto proposte sessuali da parte di nessun sacerdote. Ma se sei convinto del contrario, ti invito a dare una testimonianza più dettagliata delle tue esperienze. Chi è il prete che parla di sesso e di procreazione? E' di Ortona? E' di Caldari? E' di San Vito? E' di Iconicella? Raccontami pure che cosa ti hanno fatto: PARLA! Sai che potresti rivolgerti da un avvocato? Sai che potresti rivolgerti al GRIS di Chieti, la compagnia della POLIZIA di STATO e dei CARABINIERI che si occupa di abusi nel campo delle religioni e delle sette? Non siamo più nel medioevo...
Per quanto mi riguarda, quando apro il giornale e leggo una notizia sul clero, mi metto sempre a ridere. Non tanto per come il clero viene ridicolizzato dalla stampa, ma perché sono cosciente che ci sono 1.000.000 lettori su 1.000.000 che credono in quello che dice il giornale. Sono cosciente che ci sono 1.000.000 lettori su 1.000.000 che prendono un solo caso isolato (accaduto chissà dove) e sono convinti che accada la stessa cosa in tutto il mondo, anche sotto casa loro. Questi lettori li definirei EBETI e in qualche caso anche FURBI, perché cavalcano i luoghi comuni della gente per diffamare la Chiesa. Ma per fortuna ci sono anche le persone PIU' INTELLIGENTI che affidano i loro figli al sacerdote per il catechismo o per servire la messa e che se li vengono a riprendere dopo un'ora, senza che abbiano dato testimonianza di chissà quali violenze. Anzi sono stati felicissimi di andare al catechismo, di servire la messa e di passare un buona oretta con il sacerdote che a scanso di equivoci, è molto più simpatico e colto di quello che pensi.
Naturalmente tu avrai scherzato nel dire quelle cose. Io invece anche se faccio dell'ironia parlo seriamente, perché, anche se scherzi, ci potrebbe essere qualcuno che ti crede e questo sarebbe molto grave.
Messaggio del 05-04-2011 alle ore 15:56:44
E tu pensi che se i preti parlassero di sesso e di procreazione, i bambini non lo racconterebbero?
E tu pensi che se i preti parlassero di sesso e di procreazione, i bambini non lo racconterebbero?
Messaggio del 05-04-2011 alle ore 16:01:05
Può anche piacere, ma questo forum tratta il cattolicesimo così:
Può anche piacere, ma questo forum tratta il cattolicesimo così:
Messaggio del 05-04-2011 alle ore 21:14:44
Perdi tempo Dice'. Ngi sta nisciune!
Quando morirò mi piacerebbe essere sotterrato senza la cassa, come mamma m'ha fatto! Così potrò vivere in eterno! Le mie membra, compreso il mio membro, diverranno nutrimento per la terra e per la vita di altri, di altre creature, piante, fiori, vermi, batteri, uomini e donne! E poi queste altre creature faranno la stessa cosa... Questa è la vita eterna! La nostra morte è il nostro dono alle generazioni future, alla vita del domani! La morte che predicate voi, quella del paradiso e dell'inferno affianco a lu papozz, è solo un atto di egoismo! No sapete donarvi! Il vostro non è amore...
Perdi tempo Dice'. Ngi sta nisciune!
Quando morirò mi piacerebbe essere sotterrato senza la cassa, come mamma m'ha fatto! Così potrò vivere in eterno! Le mie membra, compreso il mio membro, diverranno nutrimento per la terra e per la vita di altri, di altre creature, piante, fiori, vermi, batteri, uomini e donne! E poi queste altre creature faranno la stessa cosa... Questa è la vita eterna! La nostra morte è il nostro dono alle generazioni future, alla vita del domani! La morte che predicate voi, quella del paradiso e dell'inferno affianco a lu papozz, è solo un atto di egoismo! No sapete donarvi! Il vostro non è amore...
Messaggio del 06-04-2011 alle ore 18:16:40
quando moriro (se morirò, potrei essere eterna state attenti) vorrei essere conservata a lungo e bene in una bara di cristallo swarosky, vorrei che fossero particolarmente curate alcune parti anatomiche (poppe), la mia persona esposta quindi in un luogo di pellegrinaggio e culto, dove possibilmente per accedervi si paghi un dazio (a mio figlio). solo cosi riposerò in pace (santa)
quando moriro (se morirò, potrei essere eterna state attenti) vorrei essere conservata a lungo e bene in una bara di cristallo swarosky, vorrei che fossero particolarmente curate alcune parti anatomiche (poppe), la mia persona esposta quindi in un luogo di pellegrinaggio e culto, dove possibilmente per accedervi si paghi un dazio (a mio figlio). solo cosi riposerò in pace (santa)
Messaggio del 06-04-2011 alle ore 18:18:16
JENA scatenati, non perdere questa occasione slurp
JENA scatenati, non perdere questa occasione slurp
Messaggio del 06-04-2011 alle ore 18:28:26
guarda Mikè, con quello che costano quelle di legno secondo me ci vai pure a risparmiare
guarda Mikè, con quello che costano quelle di legno secondo me ci vai pure a risparmiare
Messaggio del 06-04-2011 alle ore 18:46:17
ELTRE non baderò a spese, e poi mica mi posso esporre da dentro il legno, scusa....
ELTRE non baderò a spese, e poi mica mi posso esporre da dentro il legno, scusa....
Messaggio del 06-04-2011 alle ore 20:08:02
Mr home....Chapeau
Mr home....Chapeau
Messaggio del 07-04-2011 alle ore 06:03:51
Quando morirò, voglio essere messo in una bara di legno, riposta in un loculo di cemento armato con il mio nome e cognome scritto su una lapide di plastica, in mezzo a tanti. Non ho molte pretese. Dopo moltissime trasgressioni ho voluto una vita normale e, quando sarà il momento, voglio essere trattato come tutti, come una persona normale.
Ma questo sito serve solo per inzummare? Non so se si capisce, ma inzummo di fino...
Quando morirò, voglio essere messo in una bara di legno, riposta in un loculo di cemento armato con il mio nome e cognome scritto su una lapide di plastica, in mezzo a tanti. Non ho molte pretese. Dopo moltissime trasgressioni ho voluto una vita normale e, quando sarà il momento, voglio essere trattato come tutti, come una persona normale.
Ma questo sito serve solo per inzummare? Non so se si capisce, ma inzummo di fino...
Messaggio del 07-04-2011 alle ore 11:10:41
DICE' tesoro mio, io lo dissi subito: figghju n'drocchja (riconosco la mia specie )
DICE' tesoro mio, io lo dissi subito: figghju n'drocchja (riconosco la mia specie )
Messaggio del 07-04-2011 alle ore 12:15:59
le tue sise sempre concime per i vermi diverranno
le tue sise sempre concime per i vermi diverranno
Messaggio del 07-04-2011 alle ore 12:17:09
Io voglio essere cremato... e offrirò le mie ceneri a dicembre per fumarsele
Io voglio essere cremato... e offrirò le mie ceneri a dicembre per fumarsele
Messaggio del 07-04-2011 alle ore 12:26:38
come direbbe un saggio sto topic stà cariato
come direbbe un saggio sto topic stà cariato
Messaggio del 07-04-2011 alle ore 13:43:11
Messaggio del 07-04-2011 alle ore 14:33:14
Il più vasto patrimonio immobiliare del mondo? È il patrimonio immobiliare della Chiesa!!
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Editato da Uanasgheps il 07/04/2011 alle 14:34:10
Il più vasto patrimonio immobiliare del mondo? È il patrimonio immobiliare della Chiesa!!
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Editato da Uanasgheps il 07/04/2011 alle 14:34:10
Messaggio del 07-04-2011 alle ore 14:48:59
toh stesso articolo sul giornale dei berluscujoni
povera chiesa...
toh stesso articolo sul giornale dei berluscujoni
povera chiesa...
Messaggio del 07-04-2011 alle ore 15:30:22
il topic cariato
JENA sarebbe un vero peccato, al giorno d'oggi con tutte ste cose finte, quelle poche vere rimaste è opportuno conservarle bene affinchè i posteri (sommersi dal silicone) possano immaginare..sognare...invidiare chi nacque prima della tecnologia
il topic cariato
JENA sarebbe un vero peccato, al giorno d'oggi con tutte ste cose finte, quelle poche vere rimaste è opportuno conservarle bene affinchè i posteri (sommersi dal silicone) possano immaginare..sognare...invidiare chi nacque prima della tecnologia
Messaggio del 07-04-2011 alle ore 16:27:25
Bene. Questo capitolo è tratto dal libro "Come funziona il Vaticano" di Enzo Romeo, ed. Ancora. Il costo del libro è di 13,00 euro e la sua lettura è molto spassosa.
Pecunia non olet (forse)
La storiella è nota: Tito, figlio dell’imperatore Vespasiano, rimproverò suo padre di aver messo una tassa sull’uso dei bagni pubblici. Pecunia non olet, fu la riposta del genitore. Da allora il nome di Vespasiano non è legato alle sue grandi imprese militari o alla costruzione del Colosseo, ma... ai servizi igienici. Dunque, se è vero che «il denaro non puzza», è altrettanto vero che bisogna maneggiarlo con saggezza e distacco, ricordandosi sempre che esso è un mezzo e non il fine dell’agire. Altrimenti, come Vespasiano, ci si gioca la reputazione. Ciò vale tanto più in campo religioso. I proverbi di solito contengono briciole di saggezza popolare e uno che riguarda l’argomento recita: «Senza soldi non si canta messa». Ovvero, anche in ambito sacro è necessario procurarsi quanto serve per poter svolgere il proprio ruolo. Stando però sempre molto attenti al quanto e al suo uso. Dante, nel IX Canto del Paradiso, fa dire a Folco da Marsiglia che «l’Evangelio e i dottor magni / son derelitti, e solo ai Decretali / si studia, sì che pare a’ br vivagni». E promette poi la cacciata di chi si ostina e ridurre il tempio sacro in un mercato: «Ma Vaticano e l’altre parti elette / di Roma che son state cimitero / alla milizia che Pietro seguette, / tosto libere fien dell’avoltero».
Vediamo ora, in rapida successione, quali sono gli organismi vaticani che hanno l’«ingrato» compito di «maneggiare denaro».
La Camera Apostolica deve curare e amministrare i beni e i diritti temporali della Santa Sede nel periodo di vacanza papale, cioè nel periodo compreso tra la morte del pontefice e l’elezione del suo successore. E presieduta dal cardinale camerlengo di Santa Romana Chiesa.
Gli uffici sono nel Palazzo Apostolico. Tel. 06 69883554.
All’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA) spetta di amministrare i beni di proprietà della Santa Sede, destinati a fornire i fondi necessari al funzionamento della Curia Romana. Si potrebbe dire, impropriamente, che e l’APSA che dà lo «stipendio» al papa, nel senso che provvede alle spese per la sua persona e per il personale addetto all’appartamento pontificio. Si tratta un po’ del ministero del tesoro vaticano, presieduto da un cardinale, assistito da altri porporati, ed è formato da una sezione ordinaria e da una straordinaria, ognuna sotto la guida di un prelato segretario. La prima sezione sovrintende alle direzioni amministrative e provvede all’attività dei dicasteri, cura gli aspetti tecnici (ad esempio, internet) e la contabilità con la redazione dei bilanci preventivo e consuntivo. La sezione straordinaria amministra i beni mobili propri o affidati a essa da altri enti della Santa Sede.
Obiettivo dell’Amministrazione non è il profitto fine a se stesso, ma la conservazione e il consolidamento del patrimonio ricevuto in dote. Le scelte di investimento ufficialmente non possono che attenersi ai principi della dottrina sociale della Chiesa, e dunque si deve tener conto della connotazione morale di una determinata attività economica e finanziaria. Una fetta importante del patrimonio è costituito dagli immobili, tanto che la Santa Sede nel panorama immobiliare italiano risulta tra i principali proprietari. Una parte di questi immobili consiste in edifici di culto o palazzi istituzionali, dunque fuori mercato. Ma molti altri sono affittati, spesso a dipendenti vaticani.
Gli uffici dell’APSA si trovano nel Palazzo Apostolico. Sezione ordinaria: tel. 06 69893403, fax 06 69883141. Sezione straordinaria: tel. 06 69883247, fax 06 69883591, e-mail [email protected].
La Prefettura degli Affari Economici, composta da otto cardinali, è chiamata a vigilare sulle amministrazioni che dipendono dalla Santa Sede. Il cardinale presidente è coadiuvato da un prelato segretario e da un ragioniere generale. La Prefettura esamina lo stato patrimoniale ed economico e i bilanci delle amministrazioni, redige il preventivo e il bilancio consolidato della Santa Sede, vigila sulle iniziative ed esprime parere sui progetti delle amministrazioni, indaga sui danni che in qualunque modo siano stati apportati al patrimonio della Santa Sede e promuove eventuali azioni legali.
Gli uffici si trovano nel Palazzo delle Congregazioni, in Largo del Colonnato, 3. Tel. 06 69884263, fax 06 69885011.
L’Istituto per le Opere di Religione (IOR) è in sostanza la banca centrale del Vaticano e nel contempo un istituto di credito ordinario. Una banca senza sportelli gestita da professionisti bancari (attualmente tra i digerenti ci sono uomini vicini a istituti di credito come la Deutsche Bank, il Banco di Bilbao e l’Unione Banche Svizzere). In base agli statuti entrati in vigore nel 1990, la dirige un presidente, non necessariamente un religioso, che riferisce direttamente ad un collegio di cinque cardinali, nominati dal papa e in carica per un quinquennio con lo scopo di vigilare sulla fedeltà dell’istituto agli obblighi statutari. Fu papa Pio XII nel 1942 a trasformare in un vero e proprio istituto bancario la precedente Commissione delle Opere Pie, che aveva avuto tra l’altro la gestione del miliardo di lire che l’Italia si impegnò a versare alla Santa Sede con il Concordato. Il Vaticano, che fino ad allora s’era dibattuto tra molte difficoltà economiche, ebbe improvvisamente l’esigenza di investire l’enorme capitale riconosciutole dall’Italia a titolo di indennizzo per gli espropri dell’epoca unitaria. Il denaro della Santa Sede venne usato, ad esempio, per acquistare pacchetti azionari, a volte con troppa disinvoltura e avventurandosi in campi minati: dall’industria bellica, al Casinò di San Remo, fino a società farmaceutiche produttrici di pillole contraccettive... Quando nel 1962 in Italia entrò in vigore una legge che portava al 30% la cedolare secca, cioè l’imposta sugli interessi e i redditi da capitale, alcuni esponenti politici dissero che la tassazione doveva essere estesa anche al capitale mobiliare vaticano. La polemica durò a lungo e nel ‘64 il presidente del consiglio Aldo Moro chiese alla Santa Sede la lista delle azioni in proprio possesso. Il segretario di Stato Amleto Cicognani oppose un rifiuto alla richiesta poiché, sostenne, uno Stato sovrano non era chiamato a rendere conto delle sue finanze a un altro Stato sovrano.
Del resto, la discrezione è una regola da sempre imperante in Vaticano, tanto più in questo settore. Lo IOR a ogni cliente fornisce una tessera di credito con un numero codificato, senza nome né foto. Il conto può essere aperto in euro o in valuta straniera e il cliente può ricevere o trasferire i soldi in qualsiasi momento da e verso qualunque banca estera. I passaggi di denaro avvengono nella massima riservatezza, senza vincoli né limiti. La banca non emette assegni e non concede prestiti. Chi vuole un libretto d’assegni deve appoggiarsi alla Banca di Roma, convenzionata con l’istituto vaticano. La sua principale finalità è quella di investire e far fruttare i patrimoni per poi disporre di denaro da impiegare in opere religiose. Parte delle rendite vengono messe a disposizione del papa, che le utilizza per offrire aiuti a popolazioni in difficoltà. Possono depositare i loro averi allo IOR le diocesi, le parrocchie, gli ordini religiosi, gli organismi della Santa Sede, i diplomatici accreditati presso di essa, i cittadini e i dipendenti vaticani, gli enti privati con finalità religiose. Ma la banca vaticana amministra anche capitali privati e possiede numerosi pacchetti azionari di altri istituti di credito.
Dello IOR si parlò molto agli inizi degli anni ‘80 per il fallimento del Banco Ambrosiano, di cui era il maggiore azionista. Il Banco Ambrosiano fu accusato di riciclaggio di denaro della mafia, in connessione con la loggia massonica deviata P2. Il numero uno dell’Ambrosiano, Roberto Calvi, venne trovato morto sotto il ponte dei Frati Neri, a Londra, in circostanze mai ben chiarite. La magistratura italiana inquisì, tra gli altri, il presidente dello IOR, il vescovo americano Paul Marcinkus, che però non poté essere perseguito in quanto cittadino vaticano. L’istituto per le Opere di Religione non ammise le responsabilità per il fallimento del Banco Ambrosiano, ma riconobbe la responsabilità morale e pagò 241 milioni di dollari ai creditori. Attraverso lo IOR passarono, tra l’altro, gli aiuti alla Polonia nei primi anni del pontificato di Wojtyla e della resistenza al comunismo, in particolare i finanziamenti al sindacato libero Solidarnosc. La leggenda vuole che quando Giovanni Paolo II, dopo lo scandalo Calvi, chiese l’elenco di tutti i correntisti dello IOR, si sentì rispondere: «Spiacenti, santità, ma la riservatezza dei clienti è sacra».
Anche la sede (tel. 06 69883354, fax 06 69883809), che si trova nel quattrocentesco Torrione di Niccolò V, a pochi passi dalla Porta di Sant’Anna, accentua involontariamente l’immagine di un’istituzione difficilmente penetrabile per i non addetti ai lavori. Gli uffici sono sobri e silenziosi. Vi si accede attraverso il Cortile di San Damaso e da qui passando dal Cortile del Maresciallo (così detto perché lì era di stanza il maresciallo custode del conclave).
L’Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica (ULSA) è competente per i rapporti di lavoro dello Stato della Città del Vaticano o degli organismi amministrati in modo diretto dalla Sede Apostolica. Nel motu proprio con cui nel 1994 Giovanni Paolo II ne specificava le funzioni si legge che l’Ufficio «è preposto alla tutela dei legittimi interessi degli appartenenti alla comunità di lavoro della Santa Sede, per assicurare armonia e perequazione, nella pluralità, diversità e specificità delle mansioni, favorendo una corretta applicazione dei principi della giustizia sociale». L’ULSA si articola in presidenza, consiglio, direzione generale e collegio di conciliazione e arbitrato. La presidenza ha il potere di proposta legislativa e sui regolamenti in modo da dare unità di indirizzo all’attività delle varie amministrazioni. Il consiglio è organo di consulenza ed elaborazione della normativa in materia di lavoro e svolge funzioni di conciliazione delle controversie di lavoro, sia individuali che collettive.
Nel dicembre 2007 è stata approvata una nuova legge sulla sicurezza e la salute dei lavoratori vaticani, che istituisce tra l’altro presso il presidente del Governatorato un apposito Servizio per la Sicurezza e la Salute dei Lavoratori nei Luoghi di Lavoro, a cui le varie amministrazioni devono far pervenire le informazioni sui rischi e sulle esigenze del lavoratori. Una centralizzazione governativa ispirata dalla necessità di snellire la macchina burocratica in questa materia. Il Servizio e in effetti concepito come un organo snello, ma efficace ed autorevole, capace di adottare provvedimenti immediati vincolanti per i destinatari.
Gli uffici sono in Via della Conciliazione 1. Tel. 06 69884449, fax 06 69883800, e-mail [email protected].
In Vaticano opera anche il Fondo Pensioni, istituito nel 1992. Si tratta di un ente autonomo rispetto allo Stato e alle altre amministrazioni della Santa Sede. Provvede al pagamento delle pensioni ai dipendenti collocati a riposo. I suoi uffici si trovano presso la prima loggia del Palazzo Apostolico. Dal 1954 c’è il Fondo di Assistenza Sanitaria (FAS) in favore del personale che dipende dal punto di vista amministrativo dalla Sede Apostolica (tel. 06 69883636, fax 06 69883815).
Lontana dai grandi affari finanziari, ma più vicina alla piccola carità cristiana, è l’Elemosineria Apostolica. Un nome arcaico, che Paolo VI aveva modificato in Servizio Assistenziale del Santo Padre, ma che Giovanni Paolo II ha riportato all’antica denominazione. Si tratta di modeste «elargizioni» — elemosine, appunto — messe a disposizione dai fedeli e che il papa destina ai poveri. Eppure questo rivolo di offerte consente di donare ogni anno in media 1 milione di euro a singole persone bisognose e 400 mila euro a istituzioni assistenziali, a favore di piccoli progetti di carità e anche a monasteri di clausura in difficoltà economiche. In tutto sono circa 10 mila le elargizioni. Tutti i giorni all’Elemosineria arrivano domande pressanti di aiuto da parte di ammalati, immigrati, disoccupati, studenti, di gente che non è in grado di pagare l’affitto o le bollette di luce e gas. Ed ogni giorno da questo ufficio partono un centinaio di missive con una somma in denaro e un assegno, accompagnati da una lettera che spiega che il gesto di carità giunge direttamente dal papa.
Il «gruzzolo» è gestito dall’elemosiniere di Sua Santità, che ha dignità arcivescovile. Chi ha ricevuto una pergamena del Santo Padre (di solito in occasione di matrimoni o altre ricorrenze solenni) avrà notato che è proprio l’elemosiniere il delegato a concedere la benedizione papale (tel. 06 69883135, fax 06 69883132, e-mail [email protected]). Vengono rilasciate circa 122 mila pergamene all’anno, mentre altre 180 mila vengono diffuse da enti convenzionati.
L’Obolo di San Pietro è l’aiuto economico che i fedeli offrono al papa per le necessità della Santa Sede e della Chiesa universale, compresi gli interventi a favore dei poveri. La pratica è antichissima e si trova traccia di essa negli Atti degli Apostoli. Alla fine dell’VIII secolo gli anglosassoni, dopo la loro conversione, si sentirono tanto legati al vescovo di Roma che decisero di inviargli in maniera stabile un contributo annuale. Così nacque il Denarius Sancti Petri (Elemosina a San Pietro), che ben presto si diffuse nel resto d’Europa. Questa e altre pratiche analoghe vennero «ufficializzate» da Pio IX nel 1871 con l’enciclica Saepe venerabilis. «Aiutiamo il Santo Padre ad aiutare», questo è lo slogan coniato in Vaticano per incrementare l’Obolo. Il 29 giugno o la domenica più vicina alla solennità dei Santi Pietro e Paolo viene promossa in tutte le Chiese cattoliche del mondo una colletta a favore dell’Obolo. Il versamento può essere inoltrato per posta indirizzandolo direttamente al papa (00120 Città del Vaticano) o attraverso conto corrente postale (n. 75070003 intestato a Obolo di San Pietro) o bonifico bancario (Unicredit Banca iban: IT04B0322603202000005329965, swift UNCRIT2VRMX). O ancora tramite carte di credito con notifica via fax in cui si indicano il nome del titolare, il numero e la data di scadenza della carta e la somma che si intende versare.
Per contattare l’Ufficio dell’Obolo: tel. 06 69884851, fax. 06 69883954, e-mail [email protected].
Bene. Questo capitolo è tratto dal libro "Come funziona il Vaticano" di Enzo Romeo, ed. Ancora. Il costo del libro è di 13,00 euro e la sua lettura è molto spassosa.
Pecunia non olet (forse)
La storiella è nota: Tito, figlio dell’imperatore Vespasiano, rimproverò suo padre di aver messo una tassa sull’uso dei bagni pubblici. Pecunia non olet, fu la riposta del genitore. Da allora il nome di Vespasiano non è legato alle sue grandi imprese militari o alla costruzione del Colosseo, ma... ai servizi igienici. Dunque, se è vero che «il denaro non puzza», è altrettanto vero che bisogna maneggiarlo con saggezza e distacco, ricordandosi sempre che esso è un mezzo e non il fine dell’agire. Altrimenti, come Vespasiano, ci si gioca la reputazione. Ciò vale tanto più in campo religioso. I proverbi di solito contengono briciole di saggezza popolare e uno che riguarda l’argomento recita: «Senza soldi non si canta messa». Ovvero, anche in ambito sacro è necessario procurarsi quanto serve per poter svolgere il proprio ruolo. Stando però sempre molto attenti al quanto e al suo uso. Dante, nel IX Canto del Paradiso, fa dire a Folco da Marsiglia che «l’Evangelio e i dottor magni / son derelitti, e solo ai Decretali / si studia, sì che pare a’ br vivagni». E promette poi la cacciata di chi si ostina e ridurre il tempio sacro in un mercato: «Ma Vaticano e l’altre parti elette / di Roma che son state cimitero / alla milizia che Pietro seguette, / tosto libere fien dell’avoltero».
Vediamo ora, in rapida successione, quali sono gli organismi vaticani che hanno l’«ingrato» compito di «maneggiare denaro».
La Camera Apostolica deve curare e amministrare i beni e i diritti temporali della Santa Sede nel periodo di vacanza papale, cioè nel periodo compreso tra la morte del pontefice e l’elezione del suo successore. E presieduta dal cardinale camerlengo di Santa Romana Chiesa.
Gli uffici sono nel Palazzo Apostolico. Tel. 06 69883554.
All’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA) spetta di amministrare i beni di proprietà della Santa Sede, destinati a fornire i fondi necessari al funzionamento della Curia Romana. Si potrebbe dire, impropriamente, che e l’APSA che dà lo «stipendio» al papa, nel senso che provvede alle spese per la sua persona e per il personale addetto all’appartamento pontificio. Si tratta un po’ del ministero del tesoro vaticano, presieduto da un cardinale, assistito da altri porporati, ed è formato da una sezione ordinaria e da una straordinaria, ognuna sotto la guida di un prelato segretario. La prima sezione sovrintende alle direzioni amministrative e provvede all’attività dei dicasteri, cura gli aspetti tecnici (ad esempio, internet) e la contabilità con la redazione dei bilanci preventivo e consuntivo. La sezione straordinaria amministra i beni mobili propri o affidati a essa da altri enti della Santa Sede.
Obiettivo dell’Amministrazione non è il profitto fine a se stesso, ma la conservazione e il consolidamento del patrimonio ricevuto in dote. Le scelte di investimento ufficialmente non possono che attenersi ai principi della dottrina sociale della Chiesa, e dunque si deve tener conto della connotazione morale di una determinata attività economica e finanziaria. Una fetta importante del patrimonio è costituito dagli immobili, tanto che la Santa Sede nel panorama immobiliare italiano risulta tra i principali proprietari. Una parte di questi immobili consiste in edifici di culto o palazzi istituzionali, dunque fuori mercato. Ma molti altri sono affittati, spesso a dipendenti vaticani.
Gli uffici dell’APSA si trovano nel Palazzo Apostolico. Sezione ordinaria: tel. 06 69893403, fax 06 69883141. Sezione straordinaria: tel. 06 69883247, fax 06 69883591, e-mail [email protected].
La Prefettura degli Affari Economici, composta da otto cardinali, è chiamata a vigilare sulle amministrazioni che dipendono dalla Santa Sede. Il cardinale presidente è coadiuvato da un prelato segretario e da un ragioniere generale. La Prefettura esamina lo stato patrimoniale ed economico e i bilanci delle amministrazioni, redige il preventivo e il bilancio consolidato della Santa Sede, vigila sulle iniziative ed esprime parere sui progetti delle amministrazioni, indaga sui danni che in qualunque modo siano stati apportati al patrimonio della Santa Sede e promuove eventuali azioni legali.
Gli uffici si trovano nel Palazzo delle Congregazioni, in Largo del Colonnato, 3. Tel. 06 69884263, fax 06 69885011.
L’Istituto per le Opere di Religione (IOR) è in sostanza la banca centrale del Vaticano e nel contempo un istituto di credito ordinario. Una banca senza sportelli gestita da professionisti bancari (attualmente tra i digerenti ci sono uomini vicini a istituti di credito come la Deutsche Bank, il Banco di Bilbao e l’Unione Banche Svizzere). In base agli statuti entrati in vigore nel 1990, la dirige un presidente, non necessariamente un religioso, che riferisce direttamente ad un collegio di cinque cardinali, nominati dal papa e in carica per un quinquennio con lo scopo di vigilare sulla fedeltà dell’istituto agli obblighi statutari. Fu papa Pio XII nel 1942 a trasformare in un vero e proprio istituto bancario la precedente Commissione delle Opere Pie, che aveva avuto tra l’altro la gestione del miliardo di lire che l’Italia si impegnò a versare alla Santa Sede con il Concordato. Il Vaticano, che fino ad allora s’era dibattuto tra molte difficoltà economiche, ebbe improvvisamente l’esigenza di investire l’enorme capitale riconosciutole dall’Italia a titolo di indennizzo per gli espropri dell’epoca unitaria. Il denaro della Santa Sede venne usato, ad esempio, per acquistare pacchetti azionari, a volte con troppa disinvoltura e avventurandosi in campi minati: dall’industria bellica, al Casinò di San Remo, fino a società farmaceutiche produttrici di pillole contraccettive... Quando nel 1962 in Italia entrò in vigore una legge che portava al 30% la cedolare secca, cioè l’imposta sugli interessi e i redditi da capitale, alcuni esponenti politici dissero che la tassazione doveva essere estesa anche al capitale mobiliare vaticano. La polemica durò a lungo e nel ‘64 il presidente del consiglio Aldo Moro chiese alla Santa Sede la lista delle azioni in proprio possesso. Il segretario di Stato Amleto Cicognani oppose un rifiuto alla richiesta poiché, sostenne, uno Stato sovrano non era chiamato a rendere conto delle sue finanze a un altro Stato sovrano.
Del resto, la discrezione è una regola da sempre imperante in Vaticano, tanto più in questo settore. Lo IOR a ogni cliente fornisce una tessera di credito con un numero codificato, senza nome né foto. Il conto può essere aperto in euro o in valuta straniera e il cliente può ricevere o trasferire i soldi in qualsiasi momento da e verso qualunque banca estera. I passaggi di denaro avvengono nella massima riservatezza, senza vincoli né limiti. La banca non emette assegni e non concede prestiti. Chi vuole un libretto d’assegni deve appoggiarsi alla Banca di Roma, convenzionata con l’istituto vaticano. La sua principale finalità è quella di investire e far fruttare i patrimoni per poi disporre di denaro da impiegare in opere religiose. Parte delle rendite vengono messe a disposizione del papa, che le utilizza per offrire aiuti a popolazioni in difficoltà. Possono depositare i loro averi allo IOR le diocesi, le parrocchie, gli ordini religiosi, gli organismi della Santa Sede, i diplomatici accreditati presso di essa, i cittadini e i dipendenti vaticani, gli enti privati con finalità religiose. Ma la banca vaticana amministra anche capitali privati e possiede numerosi pacchetti azionari di altri istituti di credito.
Dello IOR si parlò molto agli inizi degli anni ‘80 per il fallimento del Banco Ambrosiano, di cui era il maggiore azionista. Il Banco Ambrosiano fu accusato di riciclaggio di denaro della mafia, in connessione con la loggia massonica deviata P2. Il numero uno dell’Ambrosiano, Roberto Calvi, venne trovato morto sotto il ponte dei Frati Neri, a Londra, in circostanze mai ben chiarite. La magistratura italiana inquisì, tra gli altri, il presidente dello IOR, il vescovo americano Paul Marcinkus, che però non poté essere perseguito in quanto cittadino vaticano. L’istituto per le Opere di Religione non ammise le responsabilità per il fallimento del Banco Ambrosiano, ma riconobbe la responsabilità morale e pagò 241 milioni di dollari ai creditori. Attraverso lo IOR passarono, tra l’altro, gli aiuti alla Polonia nei primi anni del pontificato di Wojtyla e della resistenza al comunismo, in particolare i finanziamenti al sindacato libero Solidarnosc. La leggenda vuole che quando Giovanni Paolo II, dopo lo scandalo Calvi, chiese l’elenco di tutti i correntisti dello IOR, si sentì rispondere: «Spiacenti, santità, ma la riservatezza dei clienti è sacra».
Anche la sede (tel. 06 69883354, fax 06 69883809), che si trova nel quattrocentesco Torrione di Niccolò V, a pochi passi dalla Porta di Sant’Anna, accentua involontariamente l’immagine di un’istituzione difficilmente penetrabile per i non addetti ai lavori. Gli uffici sono sobri e silenziosi. Vi si accede attraverso il Cortile di San Damaso e da qui passando dal Cortile del Maresciallo (così detto perché lì era di stanza il maresciallo custode del conclave).
L’Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica (ULSA) è competente per i rapporti di lavoro dello Stato della Città del Vaticano o degli organismi amministrati in modo diretto dalla Sede Apostolica. Nel motu proprio con cui nel 1994 Giovanni Paolo II ne specificava le funzioni si legge che l’Ufficio «è preposto alla tutela dei legittimi interessi degli appartenenti alla comunità di lavoro della Santa Sede, per assicurare armonia e perequazione, nella pluralità, diversità e specificità delle mansioni, favorendo una corretta applicazione dei principi della giustizia sociale». L’ULSA si articola in presidenza, consiglio, direzione generale e collegio di conciliazione e arbitrato. La presidenza ha il potere di proposta legislativa e sui regolamenti in modo da dare unità di indirizzo all’attività delle varie amministrazioni. Il consiglio è organo di consulenza ed elaborazione della normativa in materia di lavoro e svolge funzioni di conciliazione delle controversie di lavoro, sia individuali che collettive.
Nel dicembre 2007 è stata approvata una nuova legge sulla sicurezza e la salute dei lavoratori vaticani, che istituisce tra l’altro presso il presidente del Governatorato un apposito Servizio per la Sicurezza e la Salute dei Lavoratori nei Luoghi di Lavoro, a cui le varie amministrazioni devono far pervenire le informazioni sui rischi e sulle esigenze del lavoratori. Una centralizzazione governativa ispirata dalla necessità di snellire la macchina burocratica in questa materia. Il Servizio e in effetti concepito come un organo snello, ma efficace ed autorevole, capace di adottare provvedimenti immediati vincolanti per i destinatari.
Gli uffici sono in Via della Conciliazione 1. Tel. 06 69884449, fax 06 69883800, e-mail [email protected].
In Vaticano opera anche il Fondo Pensioni, istituito nel 1992. Si tratta di un ente autonomo rispetto allo Stato e alle altre amministrazioni della Santa Sede. Provvede al pagamento delle pensioni ai dipendenti collocati a riposo. I suoi uffici si trovano presso la prima loggia del Palazzo Apostolico. Dal 1954 c’è il Fondo di Assistenza Sanitaria (FAS) in favore del personale che dipende dal punto di vista amministrativo dalla Sede Apostolica (tel. 06 69883636, fax 06 69883815).
Lontana dai grandi affari finanziari, ma più vicina alla piccola carità cristiana, è l’Elemosineria Apostolica. Un nome arcaico, che Paolo VI aveva modificato in Servizio Assistenziale del Santo Padre, ma che Giovanni Paolo II ha riportato all’antica denominazione. Si tratta di modeste «elargizioni» — elemosine, appunto — messe a disposizione dai fedeli e che il papa destina ai poveri. Eppure questo rivolo di offerte consente di donare ogni anno in media 1 milione di euro a singole persone bisognose e 400 mila euro a istituzioni assistenziali, a favore di piccoli progetti di carità e anche a monasteri di clausura in difficoltà economiche. In tutto sono circa 10 mila le elargizioni. Tutti i giorni all’Elemosineria arrivano domande pressanti di aiuto da parte di ammalati, immigrati, disoccupati, studenti, di gente che non è in grado di pagare l’affitto o le bollette di luce e gas. Ed ogni giorno da questo ufficio partono un centinaio di missive con una somma in denaro e un assegno, accompagnati da una lettera che spiega che il gesto di carità giunge direttamente dal papa.
Il «gruzzolo» è gestito dall’elemosiniere di Sua Santità, che ha dignità arcivescovile. Chi ha ricevuto una pergamena del Santo Padre (di solito in occasione di matrimoni o altre ricorrenze solenni) avrà notato che è proprio l’elemosiniere il delegato a concedere la benedizione papale (tel. 06 69883135, fax 06 69883132, e-mail [email protected]). Vengono rilasciate circa 122 mila pergamene all’anno, mentre altre 180 mila vengono diffuse da enti convenzionati.
L’Obolo di San Pietro è l’aiuto economico che i fedeli offrono al papa per le necessità della Santa Sede e della Chiesa universale, compresi gli interventi a favore dei poveri. La pratica è antichissima e si trova traccia di essa negli Atti degli Apostoli. Alla fine dell’VIII secolo gli anglosassoni, dopo la loro conversione, si sentirono tanto legati al vescovo di Roma che decisero di inviargli in maniera stabile un contributo annuale. Così nacque il Denarius Sancti Petri (Elemosina a San Pietro), che ben presto si diffuse nel resto d’Europa. Questa e altre pratiche analoghe vennero «ufficializzate» da Pio IX nel 1871 con l’enciclica Saepe venerabilis. «Aiutiamo il Santo Padre ad aiutare», questo è lo slogan coniato in Vaticano per incrementare l’Obolo. Il 29 giugno o la domenica più vicina alla solennità dei Santi Pietro e Paolo viene promossa in tutte le Chiese cattoliche del mondo una colletta a favore dell’Obolo. Il versamento può essere inoltrato per posta indirizzandolo direttamente al papa (00120 Città del Vaticano) o attraverso conto corrente postale (n. 75070003 intestato a Obolo di San Pietro) o bonifico bancario (Unicredit Banca iban: IT04B0322603202000005329965, swift UNCRIT2VRMX). O ancora tramite carte di credito con notifica via fax in cui si indicano il nome del titolare, il numero e la data di scadenza della carta e la somma che si intende versare.
Per contattare l’Ufficio dell’Obolo: tel. 06 69884851, fax. 06 69883954, e-mail [email protected].
Messaggio del 08-04-2011 alle ore 18:05:02
madò è una tesi di laurea
madò è una tesi di laurea
Messaggio del 09-04-2011 alle ore 08:54:22
MLM PD MC
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Messaggio del 09-04-2011 alle ore 14:23:12
E' solo un capitolo di un libro, anche abbastanza spassoso. I "più saputi" sono quelli che lo chiamano "papiro" e non lo leggono (e poi sparano sentenze a cazzo di cane!).
E' solo un capitolo di un libro, anche abbastanza spassoso. I "più saputi" sono quelli che lo chiamano "papiro" e non lo leggono (e poi sparano sentenze a cazzo di cane!).
Messaggio del 09-04-2011 alle ore 18:08:34
lo sto leggendo a piu riprese
lo sto leggendo a piu riprese
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LE CIFRE DELLA CHIESA
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