Cultura & Attualità

Lecco, 4 preti rapinati e picchiati
Messaggio del 25-11-2008 alle ore 11:27:05
Ho molta più paura di un ragioniere con il pisello di 3 mm. e una P38 nel pratico borsello omaggio.

Lui sì che è pericoloso...

...E per chiunque.

Soprattutto per la moglie e i figli.

Attenzione a mettere in giro voci tipo "quelli fatti così picchiano per scelta religiosa, quelli fatti colì mangiano i bambini, quegli altri non hanno il buco del culo"...

...Perché poi un barista di Rimini un giorno dice: "Vabbè, ma se è così, diamogli fuoco, no?" :0)

Attenti ai dementi...

...Sono ovunque.

Spesso anche nell' immagine riflessa dallo specchio di fronte a voi. :0)



Un saluto
Messaggio del 25-11-2008 alle ore 10:32:40
Ma perchè, c'è bisogno di picchiare i frati? Oppure qualche anziano nel caso di una rapina in villa? Questi picchiano a prescindere gente indifesa per il solo gusto di farlo, perchè così gli è stato insegnato fin da piccoli e sempre quando sono in vantaggio...
Il caso del barbone è totalmente diverso. E' sempre violenza gratuita, certo, ma di tutt'altro genere.
Messaggio del 24-11-2008 alle ore 13:31:09
scherzi a parte Bruce hai colto nel segno.
Messaggio del 24-11-2008 alle ore 13:29:53
vabbè ma a quattro poveri preti che cosa avranno mai rubato?
immagino non avranno avuto tanti soldi nel portafogli
poi qualche oroleggetto da poco...
qualche cellulare giusto per chè ormai serve a tutti..

o no?
Messaggio del 24-11-2008 alle ore 13:23:51
La distinzione c'è...

...Poi sempre di violenza si tratta.

Decidiamo di cosa parlare e parliamone.

Anche sparare a vista è violenza, violenza ingiustificata e illegale, per la precisione.



Saluti
Messaggio del 24-11-2008 alle ore 12:44:20
Bruce,mi hai anticipato,fermorestando che io darei 30 anni di carcere sia ai primi che ai secondi anzi ai secondi l'ergastolo,proprio perchè si tratta di violenza gratuita
Messaggio del 24-11-2008 alle ore 12:38:23
questa è violenza gratuita...


RIMINI - La posizione di quattro giovani riminesi poco più che diciottenni, incensurati e di famiglie "modeste ma normalissime" è al vaglio degli inquirenti che stanno indagando sul tentativo di omicidio di Andrea Severi, 44 anni, il clochard tarantino che fu dato alle fiamme mentre dormiva su una panchina a Rimini lo scorso 10 novembre e che fu ridotto in fin di vita, per poi cominciare una lenta guarigione.

Li ha individuati la squadra mobile della questura di Rimini, anche attraverso una serie di intercettazioni telefoniche grazie alle quali gli investigatori hanno potuto ricostruire con maggiore precisione i ruoli dei singoli. "Si conoscevano tutti, possiamo definirli una banda, e al telefono tra loro commentavano con soddisfazione sia il risultato del loro gesto sia la risonanza ottenuta", ha spiegato a Radio Capital il capo della squadra mobile di Rimini Nicola Vitali.

"Sono ragazzi di famiglie modeste, ma normali, con genitori che lavorano. In passato avevano già preso di mira la vittima con altri episodi" ha aggiunto il funzionario di polizia. Per loro si ipotizza un fermo di polizia giudiziaria con l'accusa di tentato omicidio. Andrea Severi, che ha riportato ustioni di secondo e terzo grado sul cinquanta per cento del corpo, è ancora ricoverato al centro grandi ustionati di Padova.

Messaggio del 24-11-2008 alle ore 12:23:49
Violenza pagata?????

tarzané mo si fatt un lancio da una liana a l'altra?
Messaggio del 24-11-2008 alle ore 12:14:22
Come violenza gratuita?

Ma non li hanno rapinati?



???
Messaggio del 24-11-2008 alle ore 10:02:06
Arrestati due dei rapinatori

Ore di terrore per quattro sacerdoti nel Lecchese, aggrediti, picchiati e rapinati da quattro malviventi armati che hanno fatto irruzione nella canonica della parrocchia di Rovagnate (Lecco) dopo essere riusciti a farsi aprire con una scusa. I quattro rapinatori hanno picchiato violentemente i religiosi e si sono poi impossessanti di orologi, telefonini e portafogli. Due aggressori, due rom italiani di origine slava, sono già stati catturati.

A dare l'allarme poco dopo l'assalto è stato un giovane parrocchiano; i carabinieri hanno subito dato vita a una vera e propria caccia all'uomo dopo che i quattro banditi erano riusciti a fuggire in sella a due moto

L'inseguimento è partito dal Meratese, zona nella quale si trova Rovagnate, e i due sospetti sono stati fermati in provincia di Monza, nella zona di Busnago. Sono in corso altre battute e ricerche in tutto il territorio.

***

Ci risiamo. Violenza gratuita.
Sparare a vista no?

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