Cultura & Attualità
L'ora delle decisioni irrevocabili
Messaggio del 11-06-2011 alle ore 14:26:13
animanera,
passato il mal di testa???
animanera,
passato il mal di testa???
Messaggio del 11-06-2011 alle ore 13:22:51
Messaggio del 10-06-2011 alle ore 23:26:50
Messaggio del 10-06-2011 alle ore 22:51:01
Anima,tu sai che io quando si parla di Germania io mi alzo in piedi detto questo,secondo me quando hanno consegnato sa dichiarazione di guerra, gli Inglesi si sono pisciati sotto dalle risate,è come se tu dicessi a Mike Tyson dentro un bar,ci vediamo fuori,pi fa che? manco per pisciare
Anima,tu sai che io quando si parla di Germania io mi alzo in piedi detto questo,secondo me quando hanno consegnato sa dichiarazione di guerra, gli Inglesi si sono pisciati sotto dalle risate,è come se tu dicessi a Mike Tyson dentro un bar,ci vediamo fuori,pi fa che? manco per pisciare
Messaggio del 10-06-2011 alle ore 22:41:54
Animanera ,
COMPAGNO di mille battaglie
non aprire piú post con titoli del genere ; pensavo avessi deciso di sposarti .....
A presto, un abbraccione
Animanera ,
COMPAGNO di mille battaglie
non aprire piú post con titoli del genere ; pensavo avessi deciso di sposarti .....
A presto, un abbraccione
Messaggio del 10-06-2011 alle ore 18:46:19
Messaggio del 10-06-2011 alle ore 18:34:38
sarebbe da riproporre seduta stante ai medesimi destinatari di 61 anni fa.
quest'Uomo mi stupisce per la sua attualità
sarebbe da riproporre seduta stante ai medesimi destinatari di 61 anni fa.
quest'Uomo mi stupisce per la sua attualità
Messaggio del 10-06-2011 alle ore 18:33:27
hai ragione
perdona la mia "invasione"
hai ragione
perdona la mia "invasione"
Messaggio del 10-06-2011 alle ore 18:32:11
lasciatemi godere di questa sublime oratoria
lasciatemi godere di questa sublime oratoria
Messaggio del 10-06-2011 alle ore 18:28:03
un pò datato
guerre,nemici.....basta
la tenacia,ilcoraggio ed il valore di un popolo si dimostra senza correre alle armi
un pò datato
guerre,nemici.....basta
la tenacia,ilcoraggio ed il valore di un popolo si dimostra senza correre alle armi
Messaggio del 10-06-2011 alle ore 18:13:28
revanscismo
revanscismo
Messaggio del 10-06-2011 alle ore 17:05:29
cena indigesta???
cena indigesta???
Messaggio del 10-06-2011 alle ore 15:57:30
Messaggio del 10-06-2011 alle ore 11:25:51
Nostalgia canaglia
(Albano Carrisi - Romina Power)
LEI: Ma che cos\'è
quel nodo in gola che mi assale
che cos\'è
Sei qui con me
e questa assurda solitudine perché
LUI: Ma che cos\'è
se per gli aironi Il volo è sempre libertà
Perché per noi
Invece c\'è qualcosa dentro che non va
INSIEME: che non va
INSIEME: Nostalgia, nostalgia canaglia
che ti prende proprio quando non vuoi
Ti ritrovi con un cuore di paglia
e un incendio che non spegni mai
Nostalgia, nostalgia canaglia
di una strada, di un amico, di un bar
di un paese che sogna e che sbaglia
ma se chiedi poi tutto ti da
LEI: Chissà perché
si gira il mondo per capire un po\' di più
LUI: Sempre di più
tu vai lontano e perdi un po\' di ciò che sei
LEI: E poi perché
un\'avventura è bella solo per metà
LUI: Mentre si va
quel dolce tarlo All\'improvviso tornerà
INSIEME: tornerà
INSIEME: Nostalgia, nostalgia canaglia
Che ti prende proprio quando non vuoi
Ti ritrovi con un cuore di paglia
e un incendio che non spegni mai
Nostalgia, nostalgia canaglia
di una strada, di un amico, di un bar
di un paese che sogna e che sbaglia
ma se chiedi poi tutto ti da
Nostalgia, nostalgia canaglia
che ti prende proprio quando non vuoi
Ti ritrovi con un cuore di paglia
e un incendio che non spegni mai
Nostalgia, nostalgia canaglia
di una strada, di un amico, di un bar
di un paese che sogna e che sbaglia
ma se chiedi poi tutto ti da
(Grazie ad Anna 85 per questo testo)
LEI: Ma che cos\'è
quel nodo in gola che mi assale
che cos\'è
Sei qui con me
e questa assurda solitudine perché
LUI: Ma che cos\'è
se per gli aironi Il volo è sempre libertà
Perché per noi
Invece c\'è qualcosa dentro che non va
INSIEME: che non va
INSIEME: Nostalgia, nostalgia canaglia
che ti prende proprio quando non vuoi
Ti ritrovi con un cuore di paglia
e un incendio che non spegni mai
Nostalgia, nostalgia canaglia
di una strada, di un amico, di un bar
di un paese che sogna e che sbaglia
ma se chiedi poi tutto ti da
LEI: Chissà perché
si gira il mondo per capire un po\' di più
LUI: Sempre di più
tu vai lontano e perdi un po\' di ciò che sei
LEI: E poi perché
un\'avventura è bella solo per metà
LUI: Mentre si va
quel dolce tarlo All\'improvviso tornerà
INSIEME: tornerà
INSIEME: Nostalgia, nostalgia canaglia
Che ti prende proprio quando non vuoi
Ti ritrovi con un cuore di paglia
e un incendio che non spegni mai
Nostalgia, nostalgia canaglia
di una strada, di un amico, di un bar
di un paese che sogna e che sbaglia
ma se chiedi poi tutto ti da
Nostalgia, nostalgia canaglia
che ti prende proprio quando non vuoi
Ti ritrovi con un cuore di paglia
e un incendio che non spegni mai
Nostalgia, nostalgia canaglia
di una strada, di un amico, di un bar
di un paese che sogna e che sbaglia
ma se chiedi poi tutto ti da
Nostalgia canaglia
(Albano Carrisi - Romina Power)
LEI: Ma che cos\'è
quel nodo in gola che mi assale
che cos\'è
Sei qui con me
e questa assurda solitudine perché
LUI: Ma che cos\'è
se per gli aironi Il volo è sempre libertà
Perché per noi
Invece c\'è qualcosa dentro che non va
INSIEME: che non va
INSIEME: Nostalgia, nostalgia canaglia
che ti prende proprio quando non vuoi
Ti ritrovi con un cuore di paglia
e un incendio che non spegni mai
Nostalgia, nostalgia canaglia
di una strada, di un amico, di un bar
di un paese che sogna e che sbaglia
ma se chiedi poi tutto ti da
LEI: Chissà perché
si gira il mondo per capire un po\' di più
LUI: Sempre di più
tu vai lontano e perdi un po\' di ciò che sei
LEI: E poi perché
un\'avventura è bella solo per metà
LUI: Mentre si va
quel dolce tarlo All\'improvviso tornerà
INSIEME: tornerà
INSIEME: Nostalgia, nostalgia canaglia
Che ti prende proprio quando non vuoi
Ti ritrovi con un cuore di paglia
e un incendio che non spegni mai
Nostalgia, nostalgia canaglia
di una strada, di un amico, di un bar
di un paese che sogna e che sbaglia
ma se chiedi poi tutto ti da
Nostalgia, nostalgia canaglia
che ti prende proprio quando non vuoi
Ti ritrovi con un cuore di paglia
e un incendio che non spegni mai
Nostalgia, nostalgia canaglia
di una strada, di un amico, di un bar
di un paese che sogna e che sbaglia
ma se chiedi poi tutto ti da
(Grazie ad Anna 85 per questo testo)
LEI: Ma che cos\'è
quel nodo in gola che mi assale
che cos\'è
Sei qui con me
e questa assurda solitudine perché
LUI: Ma che cos\'è
se per gli aironi Il volo è sempre libertà
Perché per noi
Invece c\'è qualcosa dentro che non va
INSIEME: che non va
INSIEME: Nostalgia, nostalgia canaglia
che ti prende proprio quando non vuoi
Ti ritrovi con un cuore di paglia
e un incendio che non spegni mai
Nostalgia, nostalgia canaglia
di una strada, di un amico, di un bar
di un paese che sogna e che sbaglia
ma se chiedi poi tutto ti da
LEI: Chissà perché
si gira il mondo per capire un po\' di più
LUI: Sempre di più
tu vai lontano e perdi un po\' di ciò che sei
LEI: E poi perché
un\'avventura è bella solo per metà
LUI: Mentre si va
quel dolce tarlo All\'improvviso tornerà
INSIEME: tornerà
INSIEME: Nostalgia, nostalgia canaglia
Che ti prende proprio quando non vuoi
Ti ritrovi con un cuore di paglia
e un incendio che non spegni mai
Nostalgia, nostalgia canaglia
di una strada, di un amico, di un bar
di un paese che sogna e che sbaglia
ma se chiedi poi tutto ti da
Nostalgia, nostalgia canaglia
che ti prende proprio quando non vuoi
Ti ritrovi con un cuore di paglia
e un incendio che non spegni mai
Nostalgia, nostalgia canaglia
di una strada, di un amico, di un bar
di un paese che sogna e che sbaglia
ma se chiedi poi tutto ti da
Messaggio del 10-06-2011 alle ore 11:06:48
Una scelta lungimirante, e poi abbiamo fatto un figurone!
Una scelta lungimirante, e poi abbiamo fatto un figurone!
Messaggio del 10-06-2011 alle ore 11:01:59
lo so...è terribile svegliarsi col mal di testa...
lo so...è terribile svegliarsi col mal di testa...
Messaggio del 10-06-2011 alle ore 10:57:53
La dichiarazione di guerra è stata consegnata agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia
10 giugno 1940, XIX E.F,
Combattenti di terra, di mare e dell'aria.
Camicie nere della rivoluzione e delle legioni.
Uomini e donne d'Italia, dell'Impero e del Regno d'Albania.
Ascoltate! (Acclamazioni)
Un'ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra patria. (Acclamazioni vivissime)
L'ora delle decisioni irrevocabili. (Un urlo di acclamazione)
La dichiarazione di guerra è già stata consegnata (Acclamazioni, grida altissime di: «Guerra! Guerra!») agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia. (Acclamazioni)
Scendiamo in campo contro le democrazie plutocratiche e reazionarie dell'Occidente, che, in ogni tempo, hanno ostacolato la marcia, e spesso insidiato l'esistenza medesima del popolo italiano.
Alcuni lustri della storia più recente si possono riassumere in queste frasi: promesse, minacce, ricatti e, alla fine, quale coronamento dell'edificio, l'ignobile assedio societario di cinquantadue Stati.
La nostra coscienza è assolutamente tranquilla. (Applausi)
Con voi il mondo intero è testimone che l'Italia del Littorio ha fatto quanto era umanamente possibile per evitare la tormenta che sconvolge l'Europa; ma tutto fu vano.
Bastava rivedere i trattati per adeguarli alle mutevoli esigenze della vita delle nazioni e non considerarli intangibili per l'eternità; bastava non iniziare la stolta politica delle garanzie, che si è palesata soprattutto micidiale per coloro che le hanno accettate.
Bastava non respingere la proposta che il Führer fece il 6 ottobre dell'anno scorso, dopo finita la campagna di Polonia.
Ormai tutto ciò appartiene al passato.
Se noi oggi siamo decisi ad affrontare i rischi ed i sacrifici di una guerra, gli è che l'onore, gli interessi, l'avvenire ferreamente lo impongono, poiché un grande popolo è veramente tale se considera sacri i suoi impegni e se non evade dalle prove supreme che determinano il corso della storia.
Noi impugnamo le armi per risolvere, dopo il problema risolto delle nostre frontiere continentali, il problema delle nostre frontiere marittime; noi vogliamo spezzare le catene di ordine territoriale e militare che ci soffocano nel nostro mare, poiché un popolo di quarantacinque milioni di anime non è veramente libero se non ha libero l'accesso all'Oceano
Questa lotta gigantesca non è che una fase dello sviluppo logico della nostra rivoluzione.
È la lotta dei popoli poveri e numerosi di braccia contro gli affamatori che detengono ferocemente il monopolio di tutte le ricchezze e di tutto l'oro della terra.
È la lotta dei popoli fecondi e giovani contro i popoli isteriliti e volgenti al tramonto.
È la lotta tra due secoli e due idee.
Ora che i dadi sono gettati e la nostra volontà ha bruciato alle nostre spalle i vascelli, io dichiaro solennemente che l'Italia non intende trascinare altri popoli nel conflitto con essa confinanti per mare o per terra. Svizzera, Jugoslavia, Grecia, Turchia, Egitto prendano atto di queste mie parole e dipende da loro, soltanto da loro, se esse saranno o no rigorosamente confermate.
Italiani!
In una memorabile adunata, quella di Berlino, io dissi che, secondo le leggi della morale fascista, quando si ha un amico si marcia con lui sino in fondo. (« Duce! Duce! Duce! »)
Questo abbiamo fatto e faremo con la Germania, col suo popolo, con le sue meravigliose Forze Armate.
In questa vigilia di un evento di una portata secolare, rivolgiamo il nostro pensiero alla Maestà del re imperatore (la moltitudine prorompe in grandi acclamazioni all'indirizzo di Casa Savoia), che, come sempre, ha interpretato l'anima della patria. E salutiamo alla voce il Führer, il capo della grande Germania alleata. (Il popolo acclama lungamente all'indirizzo di Hitler)
L'Italia, proletaria e fascista, è per la terza volta in piedi, forte, fiera e compatta come non mai.
(La moltitudine grida con una sola voce: « Sì! »)
La parola d'ordine è una sola, categorica e impegnativa per tutti.
Essa già trasvola ed accende i cuori dalle Alpi all'Oceano Indiano: VINCERE!
(Il popolo prorompe in altissime acclamazioni)
E vinceremo, per dare finalmente un lungo periodo di pace con la giustizia all'Italia, all'Europa, al mondo.
Popolo italiano!
Corri alle armi, e dimostra la tua tenacia, il tuo coraggio, il tuo valore!
memorabile. la pelle d'oca.
La dichiarazione di guerra è stata consegnata agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia
10 giugno 1940, XIX E.F,
Combattenti di terra, di mare e dell'aria.
Camicie nere della rivoluzione e delle legioni.
Uomini e donne d'Italia, dell'Impero e del Regno d'Albania.
Ascoltate! (Acclamazioni)
Un'ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra patria. (Acclamazioni vivissime)
L'ora delle decisioni irrevocabili. (Un urlo di acclamazione)
La dichiarazione di guerra è già stata consegnata (Acclamazioni, grida altissime di: «Guerra! Guerra!») agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia. (Acclamazioni)
Scendiamo in campo contro le democrazie plutocratiche e reazionarie dell'Occidente, che, in ogni tempo, hanno ostacolato la marcia, e spesso insidiato l'esistenza medesima del popolo italiano.
Alcuni lustri della storia più recente si possono riassumere in queste frasi: promesse, minacce, ricatti e, alla fine, quale coronamento dell'edificio, l'ignobile assedio societario di cinquantadue Stati.
La nostra coscienza è assolutamente tranquilla. (Applausi)
Con voi il mondo intero è testimone che l'Italia del Littorio ha fatto quanto era umanamente possibile per evitare la tormenta che sconvolge l'Europa; ma tutto fu vano.
Bastava rivedere i trattati per adeguarli alle mutevoli esigenze della vita delle nazioni e non considerarli intangibili per l'eternità; bastava non iniziare la stolta politica delle garanzie, che si è palesata soprattutto micidiale per coloro che le hanno accettate.
Bastava non respingere la proposta che il Führer fece il 6 ottobre dell'anno scorso, dopo finita la campagna di Polonia.
Ormai tutto ciò appartiene al passato.
Se noi oggi siamo decisi ad affrontare i rischi ed i sacrifici di una guerra, gli è che l'onore, gli interessi, l'avvenire ferreamente lo impongono, poiché un grande popolo è veramente tale se considera sacri i suoi impegni e se non evade dalle prove supreme che determinano il corso della storia.
Noi impugnamo le armi per risolvere, dopo il problema risolto delle nostre frontiere continentali, il problema delle nostre frontiere marittime; noi vogliamo spezzare le catene di ordine territoriale e militare che ci soffocano nel nostro mare, poiché un popolo di quarantacinque milioni di anime non è veramente libero se non ha libero l'accesso all'Oceano
Questa lotta gigantesca non è che una fase dello sviluppo logico della nostra rivoluzione.
È la lotta dei popoli poveri e numerosi di braccia contro gli affamatori che detengono ferocemente il monopolio di tutte le ricchezze e di tutto l'oro della terra.
È la lotta dei popoli fecondi e giovani contro i popoli isteriliti e volgenti al tramonto.
È la lotta tra due secoli e due idee.
Ora che i dadi sono gettati e la nostra volontà ha bruciato alle nostre spalle i vascelli, io dichiaro solennemente che l'Italia non intende trascinare altri popoli nel conflitto con essa confinanti per mare o per terra. Svizzera, Jugoslavia, Grecia, Turchia, Egitto prendano atto di queste mie parole e dipende da loro, soltanto da loro, se esse saranno o no rigorosamente confermate.
Italiani!
In una memorabile adunata, quella di Berlino, io dissi che, secondo le leggi della morale fascista, quando si ha un amico si marcia con lui sino in fondo. (« Duce! Duce! Duce! »)
Questo abbiamo fatto e faremo con la Germania, col suo popolo, con le sue meravigliose Forze Armate.
In questa vigilia di un evento di una portata secolare, rivolgiamo il nostro pensiero alla Maestà del re imperatore (la moltitudine prorompe in grandi acclamazioni all'indirizzo di Casa Savoia), che, come sempre, ha interpretato l'anima della patria. E salutiamo alla voce il Führer, il capo della grande Germania alleata. (Il popolo acclama lungamente all'indirizzo di Hitler)
L'Italia, proletaria e fascista, è per la terza volta in piedi, forte, fiera e compatta come non mai.
(La moltitudine grida con una sola voce: « Sì! »)
La parola d'ordine è una sola, categorica e impegnativa per tutti.
Essa già trasvola ed accende i cuori dalle Alpi all'Oceano Indiano: VINCERE!
(Il popolo prorompe in altissime acclamazioni)
E vinceremo, per dare finalmente un lungo periodo di pace con la giustizia all'Italia, all'Europa, al mondo.
Popolo italiano!
Corri alle armi, e dimostra la tua tenacia, il tuo coraggio, il tuo valore!
memorabile. la pelle d'oca.
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