Cultura & Attualità
Loro si, noi NO
Messaggio del 08-12-2011 alle ore 17:39:23
Giovedì 08 Dicembre 2011 - 09:46
NAPOLI - Attende di essere operato, dopo essere stato trasportato di corsa in ospedale, un ragazzo 23enne di Marano (Napoli) che ha cercato di resistere ad una rapina. I malviventi non hanno esitato a far fuoco ferendolo al petto. Il 23enne, A. M., ora si trova ricoverato all«ospedale di Giugliano in attesa di essere operato: i medici dovranno estrargli un proiettile dal petto. Il fatto - sul quale indagano gli agenti del commissariato di Giugliano - è avvenuto nella tarda serata di ieri a Napoli in via Santa Maria a Cubito, nei pressi della stazione 'Chiaianò della metropolitana. Il giovane era alla guida della sua auto quando è stato avvicinato da due malviventi in sella ad uno scooter che, armi in pugno, gli hanno intimato di scendere dalla macchina. Il giovane ha resistito. Uno dei rapinatori ha quindi fatto fuoco ferendo il 23enne. Il giovane ha quindi raggiunto da solo il presidio Asl di Marano per essere poi trasferito con una autoambulanza all'ospedale 'San Giulianò di Giugliano.
Giovedì 08 Dicembre 2011 - 09:46
NAPOLI - Attende di essere operato, dopo essere stato trasportato di corsa in ospedale, un ragazzo 23enne di Marano (Napoli) che ha cercato di resistere ad una rapina. I malviventi non hanno esitato a far fuoco ferendolo al petto. Il 23enne, A. M., ora si trova ricoverato all«ospedale di Giugliano in attesa di essere operato: i medici dovranno estrargli un proiettile dal petto. Il fatto - sul quale indagano gli agenti del commissariato di Giugliano - è avvenuto nella tarda serata di ieri a Napoli in via Santa Maria a Cubito, nei pressi della stazione 'Chiaianò della metropolitana. Il giovane era alla guida della sua auto quando è stato avvicinato da due malviventi in sella ad uno scooter che, armi in pugno, gli hanno intimato di scendere dalla macchina. Il giovane ha resistito. Uno dei rapinatori ha quindi fatto fuoco ferendo il 23enne. Il giovane ha quindi raggiunto da solo il presidio Asl di Marano per essere poi trasferito con una autoambulanza all'ospedale 'San Giulianò di Giugliano.
Messaggio del 28-11-2011 alle ore 10:33:40
Lunedì 28 Novembre 2011 - 10:25
NOVARA - È morta stamani, nell'ospedale «Maggiore» di Novara, la gioielliera Ida Lagrutta, di 45 anni, ferita lo scorso 18 novembre durante una rapina nel suo negozio nella città piemontese. La donna era stata colpita al capo con un corpo contundente, forse il calcio di una pistola, e aveva subito una serie di fratture per le quali è rimasta in coma farmacologico nel reparto rianimazione.
Lunedì 28 Novembre 2011 - 10:25
NOVARA - È morta stamani, nell'ospedale «Maggiore» di Novara, la gioielliera Ida Lagrutta, di 45 anni, ferita lo scorso 18 novembre durante una rapina nel suo negozio nella città piemontese. La donna era stata colpita al capo con un corpo contundente, forse il calcio di una pistola, e aveva subito una serie di fratture per le quali è rimasta in coma farmacologico nel reparto rianimazione.
Messaggio del 28-11-2011 alle ore 09:52:31
Venerdì 25 Novembre 2011 - 15:13
LATINA - Gli hanno sparato dopo che ha reagito al tentativo di furto nel suo ristorante.La vittima è un uomo di 64 anni, che da poco aveva preso in gestione il ristorante. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri l'uomo, svegliato intorno alle 3 da alcuni rumori provenienti dall'ingresso del locale, ha affrontato i ladri. Ne è nata una violenta colluttazione nella quale sono partiti due colpi di pistola che hanno raggiunto e ferito il ristoratore all'addome.
Venerdì 25 Novembre 2011 - 15:13
LATINA - Gli hanno sparato dopo che ha reagito al tentativo di furto nel suo ristorante.La vittima è un uomo di 64 anni, che da poco aveva preso in gestione il ristorante. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri l'uomo, svegliato intorno alle 3 da alcuni rumori provenienti dall'ingresso del locale, ha affrontato i ladri. Ne è nata una violenta colluttazione nella quale sono partiti due colpi di pistola che hanno raggiunto e ferito il ristoratore all'addome.
Messaggio del 07-11-2011 alle ore 06:43:39
VASTO. Potrebbe avere le ore contate il giovane che venerdì sera, poco prima dell'ora di chiusura, ha rapinato la titolare del "Market da Maria", in piazza Fiume, alla Marina. Un cappuccio nascondeva il suo volto, ma alcuni particolari nell'abbigliamento hanno indirizzato la polizia verso una pista ben precisa. La rapina è avvenuta qualche minuto prima delle 20. Nel locale c'era solo una cliente...L'unica certezza è che la gente e i negozianti sono sempre più spaventati. Le armi vengono usate con frequenza sempre maggiore. Anche per poche decine di euro.
VASTO. Potrebbe avere le ore contate il giovane che venerdì sera, poco prima dell'ora di chiusura, ha rapinato la titolare del "Market da Maria", in piazza Fiume, alla Marina. Un cappuccio nascondeva il suo volto, ma alcuni particolari nell'abbigliamento hanno indirizzato la polizia verso una pista ben precisa. La rapina è avvenuta qualche minuto prima delle 20. Nel locale c'era solo una cliente...L'unica certezza è che la gente e i negozianti sono sempre più spaventati. Le armi vengono usate con frequenza sempre maggiore. Anche per poche decine di euro.
Messaggio del 05-11-2011 alle ore 14:29:12
NAPOLI - Si chiamava Carlo Cannavacciuolo lo studente ventisettenne che è stato ucciso, in provincia di Napoli, durante un tentativo di rapina compiuto da due malviventi.
Il giovane si era appartato in una Panda, a Santa Maria La Carità, con la fidanzata venticinquenne quando si sono avvicinati i banditi armati. Cannavacciuolo ha tentato invano una disperata fuga dai rapinatori che gli hanno sparato ma è riuscito a percorrere solamente una cinquantina di metri a retromarcia prima di morire.
L'unica difesa era la fuga, anzi il tentativo di fuga.
NAPOLI - Si chiamava Carlo Cannavacciuolo lo studente ventisettenne che è stato ucciso, in provincia di Napoli, durante un tentativo di rapina compiuto da due malviventi.
Il giovane si era appartato in una Panda, a Santa Maria La Carità, con la fidanzata venticinquenne quando si sono avvicinati i banditi armati. Cannavacciuolo ha tentato invano una disperata fuga dai rapinatori che gli hanno sparato ma è riuscito a percorrere solamente una cinquantina di metri a retromarcia prima di morire.
L'unica difesa era la fuga, anzi il tentativo di fuga.
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