Cultura & Attualità
L'ORTO da Fante stasera a San Vito
Messaggio del 09-07-2011 alle ore 09:37:05
Divo
Per chi se lo fosse perso gli comunico che lo spettaclo sarà dato nuovamente e gratuitamente il 30 luglio alla fonta grande di civitanova presso la contrada Sant'Egidio di Lanciano alle ore 21:00.
Non ve lo potete perdere per nulla al mondo.
Vi ricordo che in quella serata non c'è bisogno che vi portiate la "stozza" o da bere, la serata prevede la degustazione dei prodotti dell'orto e vino a volontà.
Vi aspetto.
Rinnovo i complimenti a Stafano Angelucci Marino: Sei un fenomeno.
Divo
Per chi se lo fosse perso gli comunico che lo spettaclo sarà dato nuovamente e gratuitamente il 30 luglio alla fonta grande di civitanova presso la contrada Sant'Egidio di Lanciano alle ore 21:00.
Non ve lo potete perdere per nulla al mondo.
Vi ricordo che in quella serata non c'è bisogno che vi portiate la "stozza" o da bere, la serata prevede la degustazione dei prodotti dell'orto e vino a volontà.
Vi aspetto.
Rinnovo i complimenti a Stafano Angelucci Marino: Sei un fenomeno.
Messaggio del 09-07-2011 alle ore 04:00:52
bellissimo spettacolo
bellissimo spettacolo
Messaggio del 08-07-2011 alle ore 20:18:16
è gratuito
il teatro sta nel centro storico (basta percorrere la strada verso la balconata sul mare e prima di arrivare in fondo a destra c'è il teatro due pini.)
Ci vediamo fra poco.
è gratuito
il teatro sta nel centro storico (basta percorrere la strada verso la balconata sul mare e prima di arrivare in fondo a destra c'è il teatro due pini.)
Ci vediamo fra poco.
Messaggio del 08-07-2011 alle ore 20:16:09
adò sta sto teatro?
adò sta sto teatro?
Messaggio del 08-07-2011 alle ore 19:57:15
mi piace perchè è all'aperto
mi piace perchè è all'aperto
Messaggio del 08-07-2011 alle ore 19:56:05
ho capito, chi prima arriva s'assetta speriamo, sennò me ne vaje a lu bar affianco
ho capito, chi prima arriva s'assetta speriamo, sennò me ne vaje a lu bar affianco
Messaggio del 08-07-2011 alle ore 19:43:06
cmq serio, quanto costa, come funziona, lo spettacolo teatrale intendo
cmq serio, quanto costa, come funziona, lo spettacolo teatrale intendo
Messaggio del 08-07-2011 alle ore 19:35:00
ma è gratis? no perchè mi sta a venì voglia pure a me di andarci
cmq sci, tanto io so chi sei, tu no
ma è gratis? no perchè mi sta a venì voglia pure a me di andarci
cmq sci, tanto io so chi sei, tu no
Messaggio del 08-07-2011 alle ore 19:18:50
certo, caro El Treble, quando vedrai uno con passeggini e bimbi e moglie, sono io, vieni a salutarmi.
certo, caro El Treble, quando vedrai uno con passeggini e bimbi e moglie, sono io, vieni a salutarmi.
Messaggio del 08-07-2011 alle ore 11:38:45
addavè?
addavè?
Messaggio del 08-07-2011 alle ore 11:05:59
ci sarò
ci sarò
Messaggio del 08-07-2011 alle ore 10:10:44
L'ORTO
da John Fante
con Oscar Strizzi e Stefano Angelucci Marino
progetto scenico,testo e regia Stefano Angelucci Marino
collaborazione alla regia Rossella Gesini
ombre a cura di Oscar Strizzi
luci e suono Globster - produzione Teatro del Sangro - i guardiani dell'oca
Venerdì 8 luglio alle ore 22.00 presso il Teatro Due Pini di San Vito Chietino debutta “L’Orto”, il nuovo spettacolo teatrale di Stefano Angelucci Marino tratto dall’opera di John Fante. In scena lo stesso Angelucci Marino e Oscar Strizzi. Lo spettacolo è stato commissionato da Slow Food Abruzzo e Molise e inserito all’interno di “Cala Lenta”, la prestigiosa manifestazione enogastronomica e culturale che si svolgerà a San Vito e sulla Costa dei Trabocchi dall’8 al 10 luglio.
Si tratta di un nuovo racconto teatrale che, tra rimandi ai nodi tematici più significativi dell’opera di John Fante e visioni di un Abruzzo sospeso tra le pratiche e i simboli del mondo tradizionale, tenta di mostrare lo smarrimento della generazione degli under 30 di oggi a partire dal cibo e dal loro rapporto con il cibo. In questo spettacolo teatrale Santo Molise, un giovane abruzzese dei giorni nostri, racconta la sua storia: un giovane operaio in cassa integrazione costretto a tornare a vivere in campagna a casa dei genitori. Lì con il padre, Nicola Molise (bizzoso, testardo, dongiovanni, beone, giocatore incallito, ubriacone, ma grande lavoratore e raffinato contadino), e il fratello Mario si ri-occuperà dell’orto di famiglia: inizierà per loro un’ avventura alla ricerca delle produzioni lente, ricche di tradizione e in armonia con gli ecosistemi,per difendere i saperi lenti, che scompaiono insieme alle culture del cibo.
“L’Orto” è un lavoro teatrale “alimentato” dalla scrittura di John Fante: una comicità trafelata e plateale, l’inquietudine visionaria e ispirata,l’attenzione profonda,eppure mai compiaciuta,al mondo degli ultimi- degli immigrati- e chiaramente la scoppiettante presenza dell’ambiente domestico, cioè etnico, come sempre nei romanzi di Fante descritto nel momento della sua implosione, del suo scardinamento a causa delle forze contrapposte che lo abitano,generazionali e culturali.
Al centro di questa pièce teatrale si erge massiccia, granitica, ingombrante la figura del padre, il vecchio tirannico e orgoglioso primo ortolano d’Abruzzo - cosí almeno lui crede di essere. Angelucci Marino racconta in questo spettacolo la sua piú dissacrante e commovente elegia alla figura paterna: il contadino Nicola Molise classe 1935, figura emblematica della campagna abruzzese del Novecento,un mondo di uomini di incontenibile e testarda virilità.
Stefano Angelucci Marino da dieci anni costruisce personaggi ispirati e tratti da diversi romanzi fantiani (“Chiedi alla Polvere”,”Un anno terribile”,”Aspetta Primavera, Bandini”,”Le strade per Los Angeles”, “La confraternita dell’uva”).
Considerato oggi uno degli scrittori americani più importanti della sua generazione, alla stregua di Hemingway, Faulkner e Steinbeck, John Fante è secondo Bukowsky il narratore più maledetto d’America. La scrittura scarna e lineare, l’ironia tragicomica, l’uso dello slang urbano, l’autobiografismo esasperato, la reinterpretazione del disagio etnico e sociale delle classi subalterne, l’introspezione dei suoi personaggi simultaneamente eroi e antieroi ne fanno un autore inclassificabile. Spesso visto come capostipite degli scrittori italoamericani, padre del romanzo losangelino, John Fante è un indiscusso maestro per molti scrittori e artisti contemporanei.
L'ORTO
da John Fante
con Oscar Strizzi e Stefano Angelucci Marino
progetto scenico,testo e regia Stefano Angelucci Marino
collaborazione alla regia Rossella Gesini
ombre a cura di Oscar Strizzi
luci e suono Globster - produzione Teatro del Sangro - i guardiani dell'oca
Venerdì 8 luglio alle ore 22.00 presso il Teatro Due Pini di San Vito Chietino debutta “L’Orto”, il nuovo spettacolo teatrale di Stefano Angelucci Marino tratto dall’opera di John Fante. In scena lo stesso Angelucci Marino e Oscar Strizzi. Lo spettacolo è stato commissionato da Slow Food Abruzzo e Molise e inserito all’interno di “Cala Lenta”, la prestigiosa manifestazione enogastronomica e culturale che si svolgerà a San Vito e sulla Costa dei Trabocchi dall’8 al 10 luglio.
Si tratta di un nuovo racconto teatrale che, tra rimandi ai nodi tematici più significativi dell’opera di John Fante e visioni di un Abruzzo sospeso tra le pratiche e i simboli del mondo tradizionale, tenta di mostrare lo smarrimento della generazione degli under 30 di oggi a partire dal cibo e dal loro rapporto con il cibo. In questo spettacolo teatrale Santo Molise, un giovane abruzzese dei giorni nostri, racconta la sua storia: un giovane operaio in cassa integrazione costretto a tornare a vivere in campagna a casa dei genitori. Lì con il padre, Nicola Molise (bizzoso, testardo, dongiovanni, beone, giocatore incallito, ubriacone, ma grande lavoratore e raffinato contadino), e il fratello Mario si ri-occuperà dell’orto di famiglia: inizierà per loro un’ avventura alla ricerca delle produzioni lente, ricche di tradizione e in armonia con gli ecosistemi,per difendere i saperi lenti, che scompaiono insieme alle culture del cibo.
“L’Orto” è un lavoro teatrale “alimentato” dalla scrittura di John Fante: una comicità trafelata e plateale, l’inquietudine visionaria e ispirata,l’attenzione profonda,eppure mai compiaciuta,al mondo degli ultimi- degli immigrati- e chiaramente la scoppiettante presenza dell’ambiente domestico, cioè etnico, come sempre nei romanzi di Fante descritto nel momento della sua implosione, del suo scardinamento a causa delle forze contrapposte che lo abitano,generazionali e culturali.
Al centro di questa pièce teatrale si erge massiccia, granitica, ingombrante la figura del padre, il vecchio tirannico e orgoglioso primo ortolano d’Abruzzo - cosí almeno lui crede di essere. Angelucci Marino racconta in questo spettacolo la sua piú dissacrante e commovente elegia alla figura paterna: il contadino Nicola Molise classe 1935, figura emblematica della campagna abruzzese del Novecento,un mondo di uomini di incontenibile e testarda virilità.
Stefano Angelucci Marino da dieci anni costruisce personaggi ispirati e tratti da diversi romanzi fantiani (“Chiedi alla Polvere”,”Un anno terribile”,”Aspetta Primavera, Bandini”,”Le strade per Los Angeles”, “La confraternita dell’uva”).
Considerato oggi uno degli scrittori americani più importanti della sua generazione, alla stregua di Hemingway, Faulkner e Steinbeck, John Fante è secondo Bukowsky il narratore più maledetto d’America. La scrittura scarna e lineare, l’ironia tragicomica, l’uso dello slang urbano, l’autobiografismo esasperato, la reinterpretazione del disagio etnico e sociale delle classi subalterne, l’introspezione dei suoi personaggi simultaneamente eroi e antieroi ne fanno un autore inclassificabile. Spesso visto come capostipite degli scrittori italoamericani, padre del romanzo losangelino, John Fante è un indiscusso maestro per molti scrittori e artisti contemporanei.
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