Cultura & Attualità

Ma che succede in America?
Messaggio del 09-05-2009 alle ore 07:37:11
io sto con l'alabama.
Messaggio del 08-05-2009 alle ore 20:11:09
mhmm...brutta aria
Messaggio del 07-05-2009 alle ore 20:15:39
Messaggio del 07-05-2009 alle ore 19:41:21

e Swarzy, che vuole risanare i debiti della california legalizzando la maria??
Messaggio del 07-05-2009 alle ore 18:52:47

Se anche il Senato dell’Oklahoma voterà a favore della proposta, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama potrà vedere arrivare presto sulla sua scrivania una legge che riconoscerà la sovranità allo stato americano e che di fatto dirà a Washington di conformarsi ai poteri federali e di non andare oltre a interferire negli stati.

L’ultimo vento di "secessione" soffia questa volta, per l’appunto, in Oklahoma. Nonostante il governatore democratico Brad Henry abbia esercitato il diritto di veto su un disegno di legge simile appena 10 giorni fa, la Camera dello stato ha infatti approvato una proposta che ribadisce la sovranità dell’Oklahoma; e che, apparentemente - stando a quanto spiega il sito Newsok.com - non ha bisogno del sì del governatore. Kris Steel, presidente pro tempore della Camera dello stato, è ottimista, e ritiene che la risoluzione "HCR 1028" sarà approvata anche dal Senato dell’Oklahoma. La norma ha lo scopo, ha spiegato il suo autore, il repubblicano Charles Key, di dire al Congresso di «tornare a esercitare i propri ruoli stabiliti dalla Costituzione».

La richiesta, rivolta al governo federale, è anche quella di «smettere e desistere» dall’esercitare poteri che vanno al di là di quelli stabiliti dalla Costituzione. Secondo Key le leggi federali violerebbero infatti spesso il decimo emendamento, che afferma che i poteri non espressamente delegati al governo degli Stati Uniti «sono riservati ai rispettivi stati». Un esempio di come il Congresso starebbe travalicando i suoi confini, ha precisato il repubblicano, è rappresentato dagli stessi piani di aiuto a favore dei produttori di auto e delle istituzioni finanziarie. «Stiamo dando tutti questi soldi a entità diverse, inclusi i produttori di auto, e ora stanno anche dicendo: Beh, forse è meglio che vadano in amministrazione controllata», ha precisato Key (e il riferimento qui è alla vicenda Chrysler). «Bene, forse avremmo dovuto permettere a queste aziende di scivolare nella condizione di amministrazione controllata prima di dar loro i soldi» dei contribuenti.



Dopo il Texas, la Louisiana e il South Carolina, anche l'Oklahoma parla di secessione?

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