Cultura & Attualità
Salari italiani tra i più bassi Ocse
1200 euro al mese, 23esimo posto
ROMA - Gli italiani guadagnano poco e sono, per giunta, tartassati dal fisco. Fra i trenta paesi ricchi, riuniti nell'Ocse, le buste paga italiane sono al ventiduesimo o al ventitreesimo posto, sia che si consideri il lordo (cioè quanto pagano le aziende), sia che si consideri il netto (cioè quanto entra effettivamente in tasca al lavoratore). Nonostante il gran parlare, in Italia, di famiglia, la situazione è la stessa, forse peggiore, se si guarda ad una coppia con due figli e due stipendi. In Europa occidentale, solo i portoghesi stanno peggio. Dato che la classifica dell'Ocse, relativa al 2008, è calcolata in dollari, a parità di potere d'acquisto, i risultati raccontano non la cifra in euro, scritta sulla busta paga, ma quanto effettivamente ci si può comprare. Se ne ricava che anche greci e spagnoli sono più ricchi, in termini reali, dei lavoratori dipendenti italiani, con famiglia o no. Lo stipendio netto di un single italiano è i tre quarti della media dei 15 paesi della vecchia Ue. A parte i portoghesi, più poveri di noi sono solo i salariati dell'Est Europa, turchi e messicani. In Corea, la busta paga è fra il 50 e il 100 per cento più grassa, a seconda dei casi, della nostra.
Il "cuneo fiscale", cioè la differenza fra il costo di un lavoratore per l'azienda e quanto effettivamente incassa quel lavoratore, racconta, insomma, solo una parte della storia. Già gli stipendi lordi pagati dalle aziende, infatti, sono bassi. Un lavoratore dipendente single senza figli guadagna, mediamente, in Italia, l'equivalente, in termini di potere d'acquisto, di 30.245 dollari l'anno. Alle aziende, in Spagna, un lavoratore costa poco di più: 30.422 dollari. Un greco, parecchio di più, quasi 34 mila dollari. All'altro capo, il salario lordo di un single tedesco o inglese è oltre i 51 mila dollari. Sopra i 40 mila dollari ci sono americani, danesi, belgi e olandesi, mentre francesi e svedesi stanno intorno a 36-37 mila dollari. La situazione cambia poco, se si considerano i salariati con famiglia.
Il caso fatto dall'Ocse è quello di una famiglia con due figli, in cui un coniuge prende lo stipendio medio nazionale e l'altro i due terzi della media. Per l'Italia, significa un reddito lordo di 50.408 dollari. Ancora una volta di poco inferiore a quello spagnolo (50.704 dollari), ma drasticamente più basso della famiglia greca, che supera i 71 mila dollari. Anche qui, sono tedeschi e inglesi a guidare la classifica, seguiti da olandesi, belgi, austriaci e danesi.
Il dato che più interessa, tuttavia, è quello dello stipendio al netto di tasse e contributi. Anche perché, dato che l'Ocse ce lo fornisce a parità di potere d'acquisto, equilibrando il numero scritto sulla busta paga con il livello dei prezzi, ci dice cosa c'è davvero nel portafoglio. E le differenze si fanno più marcate.
Nel portafoglio di un single italiano entrano, in media, 21.374 dollari l'anno, grosso modo 1.200 euro per tredici mensilità. Il single spagnolo può spendere assai di più: 24.632 dollari. Quello greco 26.512 dollari, anche più del francese (26 mila). Sono coreani i single più ricchi, seguiti dagli inglesi. Al netto, i single stanno meglio negli Usa che in Germania.
La mamma e il papà italiana che, al lordo, mettevano insieme un po' più di 50 mila dollari, si ritrovano, invece, con 11 mila di meno l'anno, da spendere davvero: 39.072 dollari. Oltre 4 mila in meno della coppia spagnola, 14 mila in meno di quella greca. Una famiglia tedesca ne ha 56 mila, una francese 46 mila.
Quella americana 55 mila. Lo svantaggio con gli altri paesi sembra, in effetti, più pronunciato per le famiglie che per i single. Frutto del fatto che il cuneo fiscale (la differenza fra lordo e netto, in base a tasse e contributi sociali) lavora perversamente contro le coppie. L'Italia, dice l'Ocse, è fra i paesi in cui l'impatto di tasse e contributi sfavorisce più pesantemente le famiglie rispetto ai single.
una domanda sui dati e non sui sindacati (di cui mi frega ben poco): quanto incide il manifatturiero in Italia rispetto agli altri paesi Ocse, sarebbe interessante vedere questo dato, se qualcuno lo sa
Vorresti dire che in italia si guadagna meno perchè si lavora meno...
non lo so, però mi chiedo quante Sevel ci sono in Italia e quante negli Stati Uniti. Alla fine la delocalizzazione della manodopera in Italia esiste ma credo sia più contenuta che altrove...
Il giornale di Via Solferino (Corriere della Sera) presenta i risultati del "rapporto Schumann sull'Europa", dal quale emerge che l'Italia, contrariamente agli stereotipi comuni, ha una produttività maggiore della media europea e più alta di nazioni ritenute più avanzate come Svezia, Danimarca e Finlandia. Gli italiani sarebbero decisamente più laboriosi, sotto il profilo della "produttività della manodopera per ora lavorata", anche di Spagna, Portogallo e di tutte le nazioni dell'est europeo.
dal Corriere del 6 maggio 2009.

che può pure essere, ma se raccolgono le olive o fanno bulloni, con tutto il rispetto per carità...
FC. I sindacati (per lo meno quelli che non vanno a laute cene col padrone, gli altri non so) chiedono da tempo un adeguamento.
più rispetto white... sai quanti bulloni ci sono su un SUV?
ho capito, ma non puoi pretendere che chi avvita i bulloni prenda quanto un programmatore a Cupertino.
Qua il discorso più sul livello dei salari sarebbe da fare sul livello delle produzioni e del lavoro in generale.
ma non puoi pretendere che chi avvita i bulloni prenda quanto un programmatore a Cupertino
no, ma puoi e devi pretendere che chi progetta e mette la sua firma su quel bullone venga retribuito il giusto e non sia stagista a 500 euro per 18 mesi.
quanto incide il manifatturiero in Italia
quando scrissi la tesi di specialistica due anni e mezzo, l'ultimo dato che avevo era il 20,5% di incidenza sul totale della produzione poco più del 21% sulla ricchezza prodotta, considerando anche tutti i distretti e le PMI.
dubito che i progettisti e chi ha depositato i brevetti siano in Italia, per quel bullone
dubito che i progettisti e chi ha depositato i brevetti siano in Italia, per quel bullone
dipende dal settore, WR. metti ad esempio un distretto produttivo come quello dello sport system, pienamente manifatturiero, è invece all'opposto, cioè: progettazione, design, marketing, ricerca, innovazione ecc. sottopagate a stagisti italiani e produzione delocalizzata. risultato: scarponi da sci meravigliosi, leggeri, ultramoderni e con forme eccelse progettate in italia a due soldi, fabbricate in romania a due soldi e rivendute a prezzi elevatissimi su tutti i mercati occidentali.
la verità è sempre un caleidoscopio e gli elementi di valutazione personale sono sempre nulli, a mio avviso, contro il dato incrociato.
Nuova reply all'argomento:
MA SU QUESTO I SINDACATI?
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