Messaggio del 09-09-2009 alle ore 14:08:43
One questo fa parte del fatto che mike fa parte della storia della tv, in questo senso allora il tipo che faceva lezioni di italiano in tv (mi sfugge il nome) in quegli anni sarebbe da santificare.
casomai questa puntualizzazione mi rende ancora più triste pensando a quello che poi è diventata la tv...
Messaggio del 09-09-2009 alle ore 14:02:40
Mico però non fermarti a quello che può essere un quiz adesso o 10 anni fa, nell'Italia di adesso o di 10 anni fa.
Fai un salto di 45 anni indietro... con un'Italia con alta percentuale di analfabetismo e poche televisioni...
I suoi quiz erano motivo di aggregazione ed anche innalzamento di cultura... ^_*
ma, dall'altro lato, bisogna soltanto ammettere, senza tessere le tipiche tele di lodi al momento della morte (che in Italia è l'unica cosa che nobilita pienamente l'uomo), che è stato servo incodizionato del potere mediatico e commerciale dell'Italia moderna e contemporanea, aiutando il potere (con la p minuscola) a (sub)educare le attuali generazioni consumistiche, il cui arrivismo e fervore da arrampicata sociale è figlia, anche, dei quiz milionari.
amen,
questo era il mio punto
poi checchè ne dicano le stupide, mi potrebbe dispiacere in maniera generica per la morte di un uomo con famiglia e 3 figli
ma al mondo muoiono tutti
e muoiono pure quelli che non hanno avuto una vita fortunata come la sua, percui non vedo perchè dovrebbe dispiacermi più di qualunque altro morto del mondo.
Messaggio del 09-09-2009 alle ore 11:43:44
gran bel discorso e magari c'è anche un fondo di verità ma, dal mio punto di vista, ha vissuto una vita splendida, ricca di gratificazioni professionali e contratti miliardari, gode di una popolarità spaventosa ed è unico nel suo genere.
ha venduto/offerto un prodotto che il consumatore medio (e non solo) ha sempre gradito, dagli esorti della tv, quando per milioni di italiani l'appuntamento con Lascia o raddoppia e poi Rischiatutto (mia generazione mai lo dimenticherò) era imperdibile.
Messaggio del 09-09-2009 alle ore 08:10:45
nella vita si fanno delle scelte. lui l'aveva fatta, essere schiavo.
gli riconosco la grande intelligenza "temporale" di saper prendere sempre la tv nel momento del cambiamento, come quando scelse telemilano (poi canale5) scaricando la rai o quando recentemente ha scelto sky piuttosto che continuare l'elemosina in mediaset.
ma, dall'altro lato, bisogna soltanto ammettere, senza tessere le tipiche tele di lodi al momento della morte (che in Italia è l'unica cosa che nobilita pienamente l'uomo), che è stato servo incodizionato del potere mediatico e commerciale dell'Italia moderna e contemporanea, aiutando il potere (con la p minuscola) a (sub)educare le attuali generazioni consumistiche, il cui arrivismo e fervore da arrampicata sociale è figlia, anche, dei quiz milionari.
Messaggio del 08-09-2009 alle ore 15:28:56
non è che mi dispiaccia molto, devo essere sincero, anzi, per niente.
Non come uomo ovviamente, ma in televisione era la sintesi dell'inutilità, del leccaculismo e del falso perbenismo.