Cultura & Attualità
Una lettera anonima al proprio indirizzo privato con minacce di morte. Questo è quello che Sandro Ruotolo, giornalista della redazione di AnnoZero, uno dei più stimati nel campo del giornalismo d'inchiesta, ha trovato nella buca delle lettere al proprio domicilio.
La Digos sta indagando sul caso, subito denunciato dal giornalista, in quanto Ruotolo sarebbe il secondo di una lista di nomi poco graditi al mittente della missiva, probabilmente collegata con l'inchiesta che andrà in onda giovedì sera su AnnoZero dal titolo 'Mafia e Politica', in cui si sta lavorando per portare in trasmissione Massimo Ciancimino oggi al centro delle indagini di mafia riguardanti appunto i rapporti di Cosa Nostra con la politica.
Da segnalare, per meglio capire il motivo della lettera ed il destinatario scelto, è proprio la lunga inchiesta che Ruotolo ha svolto per AnnoZero, ed alcuni passaggi che vedrebbero approfondita l'analisi sul ruolo dei servizi segreti nelle stragi degli anni '90, con una lunga serie di intervista, tra cui quella a Michele Riccio, colonnello dei carabinieri in pensione, che accusa i suoi ex colleghi (Mori e Obinu su tutti) per la mancata cattura di Provenzano nel 1995. Un'inchiesta scomoda, soprattutto se mandata in onda durante la requisitoria dell'appello del porcesso che vede implicato il Senatore e fondatore di Forza Italia Marcello Dell'Utri per l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.
La lettera inviata al giornalista fa pensare con tutta certezza che Ruotolo sia stato pedinato nei giorni scorsi, dal momento che nessuno dei suoi recapiti (numeri di telefono o indirizzi civici) compaiono su elenchi telefonici, nè cartacei, nè sul web. La missiva non comprenderebbe comunque altri nomi legati ad AnnoZero
Nella lettera sono indicati anche una serie di altri obiettivi, con una lista, in cui Ruotolo, come detto prima, sarebbe il secondo dei nomi sgraditi ai mittenti. Di più, non è dato sapere, in quanto la lettera è oggetto di indagine della Digos, quindi ancora coperta da segreto investigativo.
Ruotolo, a cui va tutto l'appoggio e la solidarietà della categoria, tuttavia non rinuncia al suo mestiere ed al modo in cui lo ha sempre svolto: "Mi fido degli investigatori, quello che loro dicono mi va bene, sono dei professionisti", l'unico commento di Ruotolo alla richiesta di informazioni.
"Non posso dire di più - spiega - per ovvie ragioni di riserbo legate alle indagini. L'unica cosa che posso sicuramente affermare è che continuerò a fare il giornalista con la schiena dritta, queste cose non mi fermano".
hmmmmmmm........
cazz so sbajate il titolo

non fa niente!!!

ROTUOLO ALLENA LU LIVORNO


se volevano ammazzarlo non gli mandavano niente
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Minacce a Rotuolo
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