Cultura & Attualità
morto LUCIO DALLA.
Messaggio del 05-03-2012 alle ore 17:01:15
Gipsy,
non mi permetterei mai di ciucciare il tuo fruscetto.
Gipsy,
non mi permetterei mai di ciucciare il tuo fruscetto.
Messaggio del 04-03-2012 alle ore 11:10:18
il calzino
il calzino
Messaggio del 04-03-2012 alle ore 10:26:01
Se la pensi così ciucciamelo...
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Editato da Gipsy il 04/03/2012 alle 10:26:19
Se la pensi così ciucciamelo...
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Editato da Gipsy il 04/03/2012 alle 10:26:19
Messaggio del 03-03-2012 alle ore 23:07:17
Von Hagens felicissima di ricevere i tuoi complimenti
Gipsy,come escono a babbo morto? casomai tu vieni a sapere ora che ha detto quelle cose,la sottoscritta le aveva lette anni e anni fa:SVEGLIA!!!!
Terzo: io pubblico ciò che voglio e tu leggi ciò che vuoi. Massima libertà.
Von Hagens felicissima di ricevere i tuoi complimenti
Gipsy,come escono a babbo morto? casomai tu vieni a sapere ora che ha detto quelle cose,la sottoscritta le aveva lette anni e anni fa:SVEGLIA!!!!
Terzo: io pubblico ciò che voglio e tu leggi ciò che vuoi. Massima libertà.
Messaggio del 03-03-2012 alle ore 09:38:23
daccordissimo con Gipsy! in quanto a te Monique i tuoi ripetuti tentativi di proselitismo lasciano il tempo che trovano; ognuno pensa cio che vuole (i pensieri sono come l'oceano, non li puoi recintare....) ma essendo il post un omaggio all'artista credo che il tuo intervento sia quanto meno fuori luogo. La tua visione monotematica, integralista e ultraconservatrice dell'esistenza non appartiene, fortunatamente, alla grande maggioranza dei frequentatori di questo sito per cui faresti bene ad allargare gli orizzonti. Saluti e good luck
daccordissimo con Gipsy! in quanto a te Monique i tuoi ripetuti tentativi di proselitismo lasciano il tempo che trovano; ognuno pensa cio che vuole (i pensieri sono come l'oceano, non li puoi recintare....) ma essendo il post un omaggio all'artista credo che il tuo intervento sia quanto meno fuori luogo. La tua visione monotematica, integralista e ultraconservatrice dell'esistenza non appartiene, fortunatamente, alla grande maggioranza dei frequentatori di questo sito per cui faresti bene ad allargare gli orizzonti. Saluti e good luck
Messaggio del 03-03-2012 alle ore 09:12:18
Messaggio del 03-03-2012 alle ore 02:38:26
Che coglioni... proprio un cazzo da fare
Che coglioni... proprio un cazzo da fare
Messaggio del 02-03-2012 alle ore 23:25:10
Monique... a parte il fatto che non c'entra un cazzo col post...
Ma perché tutte ste cazzate escono sempre a babbo morto? (E non mi interessa che siano vere o meno... sono, anzi erano stracazzacci suoi se credeva o non credeva... )
Monique... a parte il fatto che non c'entra un cazzo col post...
Ma perché tutte ste cazzate escono sempre a babbo morto? (E non mi interessa che siano vere o meno... sono, anzi erano stracazzacci suoi se credeva o non credeva... )
Messaggio del 02-03-2012 alle ore 20:41:23
buon vento marinaio
buon vento marinaio
Messaggio del 02-03-2012 alle ore 19:31:03
Questo e' davvero un anno funesto
Questo e' davvero un anno funesto
Messaggio del 02-03-2012 alle ore 18:42:22
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Messaggio del 02-03-2012 alle ore 18:00:12
Quando qualcuno scrive cose che non ci piacciono sono FARNETICAZIONI RELIGIOSE (vero Von Hagens?):
«Non sono un convertito perché credo in Dio da quando ero bambino»
«credo che abbia a che fare con la creatività. Non ho mai pensato che dall’uomo potessero uscire risorse e fantasie che non dipendessero da un’apertura dell’anima verso le cose che non sono visibili». Disse anche di aver apprezzato molto l’ultimo libro del Papa, Gesù di Nazareth: «Mi ha colpito più di quanto immaginassi. È un libro potente anche se non mi trova d’accordo quando affronta le parabole cercando di dare una logica storica e teologica alle storie del Buon Samaritano e del Figliol Prodigo. Io sento il bisogno di interpretazioni più semplici. Invece mi è piaciuto quando parla del Discorso della Montagna, che assieme alla Crocifissione è il momento più straordinario del Vangelo»
«non sono mai stato né marxista, né comunista. Se mi sono esibito alle manifestazioni di sinistra è perché sono un professionista: gli organizzatori mi hanno pagato ed io ho cantato. Punto. Non credo che un cattolico – perché io tale sono – debba rifiutare le offerte che gli vengono fatte solo per una questione ideologica. Detto ciò, reputo che il marxismo, come ha sottolineato il Papa nella sua ultima Enciclica, contenga alcuni elementi in comune con il cristianesimo, anche se ha fatto, sbagliando, un mito dell’economia»
«Reputo l’aborto, ad esempio, una cosa negativa. La vita va difesa sempre e comunque, dal suo momento inziale sino alla fine naturale»
«Benedetto XVI ha dimostrato ancora una volta di essere un grande e fine intellettuale. Qualche ‘bello spirito’ vuol farlo passare per nemico della ragione, ma il livello della sua catechesi è così elevato da sfuggire a quelle menti che ricercano, nel mondo attuale, solo l’insulto. Il Papa afferma, saggiamente, che fede e ragione devono e possono essere amiche e che non sono affatto categorie contrapposte. Io la penso come lui»
«Sono cristiano, sono cattolico, credo fermamente in Dio e professo la mia fede sempre. La fede cristiana è il mio unico punto fermo, è l’unica certezza che ho. La fede è una grande certezza in una società come la nostra che diviene ogni giorno più complessa, più enigmatica. La nostra società moderna ha un grande bisogno di fede. Nelle mie canzoni ci sono molti valori cristiani. Metterei l’accento sulla parte umanistica della vita, quello che cerco attraverso le mie canzoni è invitare ad aumentare la propria coscienza. Ho trovato una grande forza nelle parole dei Salmi, non lasciano indifferenti»
CHI HA DETTO QUESTE PAROLE, CIOE' IL GRANDE LUCIO, E' LO STESSO CHE HAI SCRITTO CAPOLAVORI E PER IL QUALE E' APPREZZATO (ovviamente non per tutti).
FARNETICAZIONI MENTALI Von Hagens, solo mentali
Quando qualcuno scrive cose che non ci piacciono sono FARNETICAZIONI RELIGIOSE (vero Von Hagens?):
«Non sono un convertito perché credo in Dio da quando ero bambino»
«credo che abbia a che fare con la creatività. Non ho mai pensato che dall’uomo potessero uscire risorse e fantasie che non dipendessero da un’apertura dell’anima verso le cose che non sono visibili». Disse anche di aver apprezzato molto l’ultimo libro del Papa, Gesù di Nazareth: «Mi ha colpito più di quanto immaginassi. È un libro potente anche se non mi trova d’accordo quando affronta le parabole cercando di dare una logica storica e teologica alle storie del Buon Samaritano e del Figliol Prodigo. Io sento il bisogno di interpretazioni più semplici. Invece mi è piaciuto quando parla del Discorso della Montagna, che assieme alla Crocifissione è il momento più straordinario del Vangelo»
«non sono mai stato né marxista, né comunista. Se mi sono esibito alle manifestazioni di sinistra è perché sono un professionista: gli organizzatori mi hanno pagato ed io ho cantato. Punto. Non credo che un cattolico – perché io tale sono – debba rifiutare le offerte che gli vengono fatte solo per una questione ideologica. Detto ciò, reputo che il marxismo, come ha sottolineato il Papa nella sua ultima Enciclica, contenga alcuni elementi in comune con il cristianesimo, anche se ha fatto, sbagliando, un mito dell’economia»
«Reputo l’aborto, ad esempio, una cosa negativa. La vita va difesa sempre e comunque, dal suo momento inziale sino alla fine naturale»
«Benedetto XVI ha dimostrato ancora una volta di essere un grande e fine intellettuale. Qualche ‘bello spirito’ vuol farlo passare per nemico della ragione, ma il livello della sua catechesi è così elevato da sfuggire a quelle menti che ricercano, nel mondo attuale, solo l’insulto. Il Papa afferma, saggiamente, che fede e ragione devono e possono essere amiche e che non sono affatto categorie contrapposte. Io la penso come lui»
«Sono cristiano, sono cattolico, credo fermamente in Dio e professo la mia fede sempre. La fede cristiana è il mio unico punto fermo, è l’unica certezza che ho. La fede è una grande certezza in una società come la nostra che diviene ogni giorno più complessa, più enigmatica. La nostra società moderna ha un grande bisogno di fede. Nelle mie canzoni ci sono molti valori cristiani. Metterei l’accento sulla parte umanistica della vita, quello che cerco attraverso le mie canzoni è invitare ad aumentare la propria coscienza. Ho trovato una grande forza nelle parole dei Salmi, non lasciano indifferenti»
CHI HA DETTO QUESTE PAROLE, CIOE' IL GRANDE LUCIO, E' LO STESSO CHE HAI SCRITTO CAPOLAVORI E PER IL QUALE E' APPREZZATO (ovviamente non per tutti).
FARNETICAZIONI MENTALI Von Hagens, solo mentali
Messaggio del 02-03-2012 alle ore 09:30:57
DALLA è STATO UN GRANDE ARTISTA E DA CHI LO HA CONOSCIUTO SOLO ATTRAVERSO LA SUE CANZONI ANDREBBE GIUDICATO COME TALE; LASCIAMO PERDERE LE FARNETICAZIONI RELIGIOSE E I GUSTI SESSUALI CHE NON INTACCANO MINIMAMENTE LA GRANDEZZA DI UN UOMO CHE HA FATTO LA STORIA DELLA MUSICA ITALIANA.
DALLA è STATO UN GRANDE ARTISTA E DA CHI LO HA CONOSCIUTO SOLO ATTRAVERSO LA SUE CANZONI ANDREBBE GIUDICATO COME TALE; LASCIAMO PERDERE LE FARNETICAZIONI RELIGIOSE E I GUSTI SESSUALI CHE NON INTACCANO MINIMAMENTE LA GRANDEZZA DI UN UOMO CHE HA FATTO LA STORIA DELLA MUSICA ITALIANA.
Messaggio del 02-03-2012 alle ore 00:37:51
Lenin, questa foto ti piacerà
Lenin, questa foto ti piacerà
Messaggio del 01-03-2012 alle ore 21:53:07
Crasso.... senti il testo di questa canzone
Crasso.... senti il testo di questa canzone
Messaggio del 01-03-2012 alle ore 20:37:32
Messaggio del 01-03-2012 alle ore 18:36:35
questa l'ascoltavo e la riascoltavo da piccolo,cercando di ricordare il testo,difficile e bellissimo che ancora so a memoria
questa l'ascoltavo e la riascoltavo da piccolo,cercando di ricordare il testo,difficile e bellissimo che ancora so a memoria
Messaggio del 01-03-2012 alle ore 18:27:38
Messaggio del 01-03-2012 alle ore 18:20:54
Messaggio del 01-03-2012 alle ore 18:19:55
il mio primo cantautore....se ne va un grandissimo della musica italiana.
ciao Lucio
il mio primo cantautore....se ne va un grandissimo della musica italiana.
ciao Lucio
Messaggio del 01-03-2012 alle ore 17:11:51
Tra i suoi migliori lavori c’è da ricordare il brano “I.N.R.I.”, l’espressione dell’incontro con il Crocifisso risorto, di un’etica conosciuta e vissuta dal Lucio nazionale, testimoniata senza imbarazzo.
Lucio Dalla è sempre stato cattolico, si avvicinò particolarmente alla Chiesa negli ultimi anni. Lui non la chiamava conversione: «Non sono un convertito perché credo in Dio da quando ero bambino». Frequentava la messa a San Domenico a Bologna, a pochi metri dalle Due Torri.
In un’intervista per “Il Giornale” nel 2007, spiegò che il fatto che ci siano molti artisti cattolici (bolognesi) praticanti, come Luca Carboni, Biagio Antonacci, Paolo Cevoli… «credo che abbia a che fare con la creatività. Non ho mai pensato che dall’uomo potessero uscire risorse e fantasie che non dipendessero da un’apertura dell’anima verso le cose che non sono visibili». Disse anche di aver apprezzato molto l’ultimo libro del Papa, Gesù di Nazareth: «Mi ha colpito più di quanto immaginassi. È un libro potente anche se non mi trova d’accordo quando affronta le parabole cercando di dare una logica storica e teologica alle storie del Buon Samaritano e del Figliol Prodigo. Io sento il bisogno di interpretazioni più semplici. Invece mi è piaciuto quando parla del Discorso della Montagna, che assieme alla Crocifissione è il momento più straordinario del Vangelo».
Per anni Dalla si esibì ai Festival dell’Unità e ai raduni comunisti-marxisti. Sempre nel 2007 volle chiarire la questione: «non sono mai stato né marxista, né comunista. Se mi sono esibito alle manifestazioni di sinistra è perché sono un professionista: gli organizzatori mi hanno pagato ed io ho cantato. Punto. Non credo che un cattolico – perché io tale sono – debba rifiutare le offerte che gli vengono fatte solo per una questione ideologica. Detto ciò, reputo che il marxismo, come ha sottolineato il Papa nella sua ultima Enciclica, contenga alcuni elementi in comune con il cristianesimo, anche se ha fatto, sbagliando, un mito dell’economia». Apprezzò anche il messaggio del fondatore dell’Opus Dei, San Josemaria. Qualcuno interpretò male e lui rettificò dicendo che apprezzava il messaggio ma non era iscritto al noto movimento ecclesiale. Risposte anche a domande su tematiche bioetiche: «Reputo l’aborto, ad esempio, una cosa negativa. La vita va difesa sempre e comunque, dal suo momento inziale sino alla fine naturale». Ancora sul Papa: «Benedetto XVI ha dimostrato ancora una volta di essere un grande e fine intellettuale. Qualche ‘bello spirito’ vuol farlo passare per nemico della ragione, ma il livello della sua catechesi è così elevato da sfuggire a quelle menti che ricercano, nel mondo attuale, solo l’insulto. Il Papa afferma, saggiamente, che fede e ragione devono e possono essere amiche e che non sono affatto categorie contrapposte. Io la penso come lui». Se dovesse dedicargli una canzone avrebbe scelto «senza dubbio la mia ‘Inri’». L’esibizione del 1997 davanti a Giovanni Paolo II la definì invece: «uno dei più grandi momenti della mia vita».
Il quotidiano “Repubblica” in un articolo nel 1994 riportò alcune frasi di Dalla: «Sono cristiano, sono cattolico, credo fermamente in Dio e professo la mia fede sempre. La fede cristiana è il mio unico punto fermo, è l’unica certezza che ho. La fede è una grande certezza in una società come la nostra che diviene ogni giorno più complessa, più enigmatica. La nostra società moderna ha un grande bisogno di fede. Nelle mie canzoni ci sono molti valori cristiani. Metterei l’accento sulla parte umanistica della vita, quello che cerco attraverso le mie canzoni è invitare ad aumentare la propria coscienza. Ho trovato una grande forza nelle parole dei Salmi, non lasciano indifferenti».
Arrivederci Lucio, e grazie.
Tra i suoi migliori lavori c’è da ricordare il brano “I.N.R.I.”, l’espressione dell’incontro con il Crocifisso risorto, di un’etica conosciuta e vissuta dal Lucio nazionale, testimoniata senza imbarazzo.
Lucio Dalla è sempre stato cattolico, si avvicinò particolarmente alla Chiesa negli ultimi anni. Lui non la chiamava conversione: «Non sono un convertito perché credo in Dio da quando ero bambino». Frequentava la messa a San Domenico a Bologna, a pochi metri dalle Due Torri.
In un’intervista per “Il Giornale” nel 2007, spiegò che il fatto che ci siano molti artisti cattolici (bolognesi) praticanti, come Luca Carboni, Biagio Antonacci, Paolo Cevoli… «credo che abbia a che fare con la creatività. Non ho mai pensato che dall’uomo potessero uscire risorse e fantasie che non dipendessero da un’apertura dell’anima verso le cose che non sono visibili». Disse anche di aver apprezzato molto l’ultimo libro del Papa, Gesù di Nazareth: «Mi ha colpito più di quanto immaginassi. È un libro potente anche se non mi trova d’accordo quando affronta le parabole cercando di dare una logica storica e teologica alle storie del Buon Samaritano e del Figliol Prodigo. Io sento il bisogno di interpretazioni più semplici. Invece mi è piaciuto quando parla del Discorso della Montagna, che assieme alla Crocifissione è il momento più straordinario del Vangelo».
Per anni Dalla si esibì ai Festival dell’Unità e ai raduni comunisti-marxisti. Sempre nel 2007 volle chiarire la questione: «non sono mai stato né marxista, né comunista. Se mi sono esibito alle manifestazioni di sinistra è perché sono un professionista: gli organizzatori mi hanno pagato ed io ho cantato. Punto. Non credo che un cattolico – perché io tale sono – debba rifiutare le offerte che gli vengono fatte solo per una questione ideologica. Detto ciò, reputo che il marxismo, come ha sottolineato il Papa nella sua ultima Enciclica, contenga alcuni elementi in comune con il cristianesimo, anche se ha fatto, sbagliando, un mito dell’economia». Apprezzò anche il messaggio del fondatore dell’Opus Dei, San Josemaria. Qualcuno interpretò male e lui rettificò dicendo che apprezzava il messaggio ma non era iscritto al noto movimento ecclesiale. Risposte anche a domande su tematiche bioetiche: «Reputo l’aborto, ad esempio, una cosa negativa. La vita va difesa sempre e comunque, dal suo momento inziale sino alla fine naturale». Ancora sul Papa: «Benedetto XVI ha dimostrato ancora una volta di essere un grande e fine intellettuale. Qualche ‘bello spirito’ vuol farlo passare per nemico della ragione, ma il livello della sua catechesi è così elevato da sfuggire a quelle menti che ricercano, nel mondo attuale, solo l’insulto. Il Papa afferma, saggiamente, che fede e ragione devono e possono essere amiche e che non sono affatto categorie contrapposte. Io la penso come lui». Se dovesse dedicargli una canzone avrebbe scelto «senza dubbio la mia ‘Inri’». L’esibizione del 1997 davanti a Giovanni Paolo II la definì invece: «uno dei più grandi momenti della mia vita».
Il quotidiano “Repubblica” in un articolo nel 1994 riportò alcune frasi di Dalla: «Sono cristiano, sono cattolico, credo fermamente in Dio e professo la mia fede sempre. La fede cristiana è il mio unico punto fermo, è l’unica certezza che ho. La fede è una grande certezza in una società come la nostra che diviene ogni giorno più complessa, più enigmatica. La nostra società moderna ha un grande bisogno di fede. Nelle mie canzoni ci sono molti valori cristiani. Metterei l’accento sulla parte umanistica della vita, quello che cerco attraverso le mie canzoni è invitare ad aumentare la propria coscienza. Ho trovato una grande forza nelle parole dei Salmi, non lasciano indifferenti».
Arrivederci Lucio, e grazie.
Messaggio del 01-03-2012 alle ore 15:57:24
Un grande artista.
Un grande artista.
Messaggio del 01-03-2012 alle ore 15:55:59
Messaggio del 01-03-2012 alle ore 15:21:26
Messaggio del 01-03-2012 alle ore 12:55:59
oh mamma
e perchè? cosa gli è successo? non era mica vecchio...
oh mamma
e perchè? cosa gli è successo? non era mica vecchio...
Messaggio del 01-03-2012 alle ore 12:54:10
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Messaggio del 01-03-2012 alle ore 12:44:27
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Nuova reply all'argomento:
morto LUCIO DALLA.
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