Cultura & Attualità

Nel ghetto da giugno 2007
Messaggio del 02-12-2008 alle ore 19:41:32
Il Governo israeliano ha trasformato la Striscia di Gaza in un vero e proprio campo di concentramento, costringendo un milione e mezzo di Palestinesi a vivere in condizioni miserabili, privi di luce, acqua, cibo, medicinali nelle quantità necessarie ad una vita civile, sana, dignitosa, ponendo in essere una inaudita punizione collettiva che è insieme un crimine per il diritto e un abominio morale.

Nella Striscia scarseggiano molti alimenti essenziali, tra cui cereali, olio, frutta fresca, verdura, zucchero, farina, e 7 bambini su 10 sono destinati alla morte sicura se non dovesse cessare l'apartheid più vergognoso e criminale di quello nel Sudafrica.

La storia palestinese è una combinazione di continui massacri, di crimini e di umiliazioni, di tentativi di pulizia "etnica" e di cancellazione d'identità, di persistenti distruzioni di case e di campi, di devastazioni, di negazione storica e politica, di denigrazione socio-culturale. È così che i palestinesi sono divenuti profughi in casa propria.

Con il rafforzamento della repressione israeliana, i territori palestinesi sono diventati delle prigioni a cielo aperto: quasi continuamente è vietato qualsiasi movimento di persone e merci.

Uccidere e distruggere, incarcerare, terrorizzare, affamare ed umiliare è la prassi quotidiana alla quale il "democratico" Governo d'Israele sottopone i più di tre milioni di persone, che costituiscono la società civile palestinese dei Territori Occupati.

Il silenzio del mondo e dei media è imbarazzante e assordante.

72 sono le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che esprimono condanna all'operato di Israele.

Nessuno è riuscito a farle rispettare.

Ne è bastata una per invadere l'Iraq e distruggere la Jugoslavia.




Messaggio del 02-12-2008 alle ore 22:16:32
Che ne dite?
Lo chiedo a quelli che vorrebbero che si provasse (giustamente) vergogna per le risoluzioni dell'ONU non firmate dal Vaticano...non provate vergogna ora?












Messaggio del 03-12-2008 alle ore 00:27:16
Messaggio del 03-12-2008 alle ore 02:03:28
si Ki è una storia commovente, è realtà, però la ragione non sta tutta da na parte.. e quelli ragione o no rispondono pure le bombe e attentati all'ordine del giorno
gli israeliani non sono tutti da condannare, anzi; tel aviv fa paura, queste cose li non le crea la popolazione israeliana, ma i soliti 4-5 potenti della minchia come sempre per chissà quale ragione socio-culturale-economica-religiosa sti cazzi.
Israele è questo, sopratutto i giovani lo sono, sono i dominatori della scena psy-trance nel mondo (chi le sa capisce): o_O



Messaggio del 03-12-2008 alle ore 10:09:03
Frechete...e poi io sono il fascista cattivo
Messaggio del 04-12-2008 alle ore 22:36:53
Forse Dio è malato!




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