Cultura & Attualità

ni hao
Messaggio del 07-07-2012 alle ore 13:33:34
io ci sto dentro al cistitù
Messaggio del 07-07-2012 alle ore 13:30:16
...
Messaggio del 07-07-2012 alle ore 13:28:15




cmq, comincio a capire tante cose...
Messaggio del 07-07-2012 alle ore 13:26:38
no no... ...ideologicamente sono isolato, in famiglia... ma anche su lanciano.it... perché non sono comunista, né anticomunista, né antifascista, né religioso... e ammiro gli ebrei (non sempre... )
ce n'è abbastanza per NON avere neppure un sodale...
ma se continuiamo così, qualcuno interverrà per invitarci (giustamente) a usare il Cistitù, per le considerazioni private...
Messaggio del 07-07-2012 alle ore 13:19:08
in caso di invasione nu interisti i puteme salvà
Messaggio del 07-07-2012 alle ore 13:17:30
a proposito di Inter, hai visto la nuova seconda maglia? pare che Moratti l'abbia fatto per far piacere ai cinesi (stanno sviluppando il marchio Inter in cina)
Messaggio del 07-07-2012 alle ore 13:02:30
Messaggio del 07-07-2012 alle ore 12:51:42
hai x caso uno zio MOLTO interista e che la pensa come te sulla cina e via dicendo?
Messaggio del 07-07-2012 alle ore 12:50:27
p.s. uno zio milanista che quando avevo sei mesi mi regalo' una divisa del milan, credo di avere pure qualche foto, meno male che sono in bianco e nero, e 'nzi capisce bòne... i vantaggi di essere ANZIANI...
ma nonostante questo turpe tentativo, il mio dna nerazzurro ha implacabilmente imposto la sua legge...
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Editato da Hafis il 07/07/2012 alle 12:51:29
Messaggio del 07-07-2012 alle ore 12:46:16
un'intera famiglia di zii, cugini, fratelli e nipoti, interisti per un buon 80%...
qualche pecora bianconera ci sta, ngi pozze fa' niente...
Messaggio del 07-07-2012 alle ore 12:43:15
grande interista
Messaggio del 07-07-2012 alle ore 12:40:16
e per caso hai uno zio interista?
Messaggio del 07-07-2012 alle ore 12:36:26
sono interista ma non sopporto Moratti...
ma ancor meno sopporto l'ultimo prodotto della cupola massonico-mediatico-maltese Benetazzo...
Messaggio del 07-07-2012 alle ore 12:34:46

sono stati i tibetani a chiedere nel 1951 di essere liberati dalla schiavitu'


ma non di farsi colonizzare dai cinesi
Messaggio del 07-07-2012 alle ore 12:32:26

...io vorrei semplicemente che l'Italia scoprisse finalmente il RESTO DEL MONDO, che andasse OLTRE la cortina di ferro e di propaganda della Nato, e che facesse affari liberamente con la Cina


io credo che siamo già aperti abbastanza... clicca qui ?

Hafis lasciamo perdere va... non sarò io a rovinare cotanta alleanza anti-inglese

dimmi solo una cosa, sei interista?



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Editato da El Treble il 07/07/2012 alle 12:33:14
Messaggio del 07-07-2012 alle ore 12:32:24
e ai baschi?
e ai padani?
e agli scozzesi?
e agli aborigeni australiani? ai pellerossa americani? ai Maori della nuova Zelanda? agli indigeni del Guatemala?
mi pare UN PO' pretestuosa, questa campagna tibetana... sono stati i tibetani a chiedere nel 1951 di essere liberati dalla schiavitu', e oggi la maggioranza dei tibetani è contenta di avere polsi e caviglie liberi...
sono i lama e le famiglie dei nobili in esilio che orchestrano questa manfrina internazionale che ogni tanto torna in scena; prima con la rivolta a orologeria (fallita) per boicottare le Olimpiadi, ora, con la Siria blindata dalla doppia protezione russo-cinese, si ricomincia con i lamenti tibetani e le vedove dei ricchi latifondisti che piangono perché non possono più mozzare mani e piedi ai pastori dell'altopiano...
Messaggio del 07-07-2012 alle ore 11:47:57
Lhasa ai tempi attuali, visitata da un Australis Nobilis...


appare piuttosto tranquilla..


i cinesi decidono anche chi possa visitare il Tibet o meno

Cina, bloccati visti turistici per il Tibet
La decisione rientra nelle imponenti misure di sicurezza decise dal governo di Pechino in occasione delle celebrazioni per il sessantesimo anniversario della repubblica popolare cinese. La restrizione dura fino all'8 ottobre
clicca qui

Cina: governo vieta turismo nel Tibet
clicca qui

La Cina riapre il Tibet al turismo
Via libera dal 25 giugno tranne che per norvegesi, coreani, austriaci e inglesi
clicca qui

non proprio democratico..


... rimango della mia idea, dovrebbero dare la possibilità ai tibetani di autodeterminarsi
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Editato da El Treble il 07/07/2012 alle 11:51:16
Messaggio del 07-07-2012 alle ore 11:43:38
dal blog di un deputato PD..


Dalla parte del Tibet

Da oggi e per qualche giorno, wifi permettendo, vi parlerò di diritti umani. Sono infatti in viaggio per Ottawa, in Canada, dove da domani a domenica si tiene il sesto incontro mondiale dei parlamentari sul Tibet, a cui sono stato invitato anch’io. Del Parlamento italiano dovremmo essere in quattro: tre deputati (Matteo Mecacci, Gianni Vernetti ed io) e una senatrice (Manuela Granaiola), nessuno dei quali – ci tengo a dirlo, visto il momento – a spese del contribuente (e grazie, pije 10mila euro a lu mese + esenzioni varie... Ndr. ). Il Tibet non è un tema molto presente nel dibattito pubblico italiano: un po’ per la nostra consueta indifferenza alla politica estera, un po’ perché la Cina è la Cina. Ripenso, ad esempio, alla mia richiesta nel 2008 di boicottare la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Pechino, pur partecipando regolarmente ai Giochi: trattandosi di Cina cadde naturalmente nel vuoto, ma se fosse stato l’Iran chissà come sarebbe andata a finire.

Le notizie cadono abbastanza nel silenzio, ma nell’ultimo anno si sono dati fuoco 35 tibetani, in maggioranza giovani monaci, per protestare contro la colonizzazione cinese. Il Dalai Lama – che tra l’altro ha lasciato nel 2011 il ruolo di guida politica – non chiede l’indipendenza da Pechino, ma si batte pacificamente per il riconoscimento dell’identità del Tibet. Che da 63 anni resiste a tutti i tentativi di invasione, come ricorda Elisa Borghi su Nota politica:

“La campagna cinese per l’assimilazione del Tibet va avanti dal 1949 un po’ con tutti i mezzi: dall’invasione militare a quella demografica, per finire con la colonizzazione economica e culturale. E tanto impegno ha dato i suoi frutti: nel 1959 in Tibet esistevano 6259 monasteri, oggi ne restano in piedi otto. Nel 1952 Mao lamentò il fatto che la ‘regione’ fosse scarsamente popolata e si pose l’obiettivo di quintuplicarne gli abitanti: i cinesi sterilizzano le giovani ragazze nomadi autoctone e favorirono l’ingresso dei compatrioti di etnia han sull’altopiano. Il risultato è che oggi in Tibet vivono otto milioni di cinesi e sei di tibetani, e che cosa possono fare sei milioni di tibetani di fronte all’esercito più grande del mondo? La Cina negli ultimi anni è andata aumentando in modo esponenziale il budget per la Difesa e destina una buona parte di questi soldi a quella che il governo di Pechino definisce la “sicurezza” (cioè la repressione dei moti per l’autonomia), delle provincie periferiche, come lo Xinjiang e il Tibet. Nonostante questo enorme dispiegamento di uomini e di mezzi il popolo tibetano continua a fare paura a Pechino. Per una ragione principalmente culturale: la forza di questi uomini è la loro identità, il loro credere in un mondo completamente diverso, anche dal confucianesimo. La loro religione, il buddismo tibetano, non ne permette l’assimilazione culturale. I cinesi hanno capito che solo distruggendone l’identità possono assimilarli per poi essere completamente liberi di manovrare in un territorio da cui nascono i fiumi più importanti dell’Asia (che bagnano due miliardi e mezzo di persone). Senza contare che una piattaforma di ottomila metri è l’ideale per il lancio di missili”.

Un report pubblicato ieri dall’International Campaign for Tibet ha denunciato il genocidio culturale in atto, chiedendo una reazione “robusta” della comunità internazionale. Non so quanto potremo fare davvero, ma sto andando in Canada proprio per capirlo.

Messaggio del 07-07-2012 alle ore 11:30:33
Hafis io non vedo comunisti ovunque... al massimo persone che non si rendono conto di cos'è il comunismo VERO..
Messaggio del 05-07-2012 alle ore 16:25:24
Raul Castro a Pechino, promessi aiuti economici a Cuba

Pechino, 5 lug - Una nuova linea di credito e aiuti nei settori della sanita' e della tecnologia. Sono le promesse ottenute oggi dal presidente cubano Raul Castro, in visita a Pechino, dal presidente cinese Hu Jintao.

''Siamo molto contenti che negli anni recenti, le relazioni fra Cina e Cuba abbiano continuato a svilupparsi'', ha detto Castro presentandosi insieme a Hu davanti alla stampa.
Dopo il meeting, le due parti hanno siglato otto accordi che dovrebbero intensificare i legami economici e politici fra i due regimi comunisti.
La visita di Castro, che e' iniziata ieri e durera' quattro giorni, arriva in un momento cruciale per Cuba, che sta cercando di trasformare il suo sistema economico incorporando alcuni elementi del capitalismo.
La Cina e' il principale partner economico di Cuba dopo il Venezuela, con scambi bilaterali per 1,8 miliardi di dollari l'anno.


sei circondato, Treble, comunisti ovunque...


p.s. su che cosa non sei d'accordo?
Messaggio del 04-07-2012 alle ore 17:02:09
Messaggio del 04-07-2012 alle ore 17:00:53
ehm Hafis... non lo so, non sono molto d'accordo...
Messaggio del 04-07-2012 alle ore 16:50:12
la cina lo sta depredando il Tibet, di tutte le sue ricchezze naturali e minerarie, e lo sta trasformando in un immenso deposito di rifiuti elettronici, chimici e radioattivi


SCORIE NUCLEARI E MILITARIZZAZIONE
L’esistenza di scorie nucleari in Tibet è stata denunciata dal Dalai Lama nel 1992, nel corso di una conferenza stampa rilasciata a Bangalore (India). In quell’occasione Pechino negò che in Tibet esistessero scorie nucleari inquinanti. Tuttavia, più recentemente, la Cina ne ha ammesso l’esistenza. Il 19 luglio 1995, l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua ha infatti dichiarato che, nella Prefettura Autonoma Tibetana di Haibei, vicino alle rive del lago Kokonor, il più grande lago dell’altopiano tibetano, vi è “una discarica di venti metri quadrati utilizzata per il deposito di materiale radioattivo”.

Nella stessa zona vi è quella che i cinesi chiamano “Nona Accademia” oppure “Fabbrica 211”: si tratta, in realtà, di un vero e proprio centro nucleare circondato dal più assoluto segreto. La dottoressa Tashi Dolma, che ha lavorato all’ospedale di Chabcha, situato a sud del centro, ha dichiarato che sette piccoli nomadi, addetti al pascolo del bestiame nelle vicinanze della città nucleare, si sono ammalati di cancro e i loro globuli bianchi sono aumentati a livelli incontrollabili. Un medico americano che ha condotto alcune ricerche presso lo stesso ospedale, ha reso noto che i sintomi erano simili a quelli dei casi di cancro causati dalle radiazioni dopo i bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki del 1945. Negli anni compresi tra il 1989 e il 1990, cinquanta persone sono morte a Thewo, nell’Amdo, per causa ancora non accertate. Nel 1990, dodici donne hanno partorito ma i piccoli sono nati morti o hanno cessato di vivere subito dopo la nascita.

Tutti i test nucleari apertamente dichiarati da Pechino, sono stati eseguiti a Lopnor, nella provincia del Xinjiang, a nord-ovest del Tibet. Questi test hanno causato un notevole aumento dei casi di cancro e di morte infantile senza che tuttavia sia stata attuata alcuna ricerca medica adeguata.

Secondo International Campaign for Tibet, la prima testata nucleare fu portata in Tibet nel 1971 e posizionata a Tsaidam, nell’Amdo del nord. Fonti diverse asseriscono la presenza di missili nucleari a Nagchuka, situata a 150 miglia da Lhasa. E’ stato inoltre confermato che nella regione dell’Amdo e, più esattamente nel bacino di Tsaidam, geograficamente isolato e a grande altezza, vi sono tre località adibite a deposito di missili nucleari.

A Drotsang, 63 chilometri a est di Siling, è sorto un nuovo centro di produzione di missili conosciuto con il numero di codice 430. I missili vengono testati nel lago Kokonor. A Nagchuka sono stati posizionati 20 missili balistici a raggio intermedio e 70 a raggio medio. Anche nella città di Payi, nella Regione Autonoma Tibetana, vi è un grande deposito sotterraneo di missili (numero di codice 809). Durante le esercitazioni, i missili vengono portati allo scoperto e lanciati sia verticalmente sia orizzontalmente contro bersagli prestabiliti.

Considerato un tempo come un pacifico stato cuscinetto tra l’India e la Cina, il Tibet è ora altamente militarizzato: ospita infatti 300.000 soldati cinesi e un quarto della forza missilistica del paese. La militarizzazione dell’altopiano tibetano costituisce una minaccia per l’equilibrio geo-politico della regione ed è causa di serie tensioni internazionali




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Editato da El Treble il 04/07/2012 alle 16:51:00
Messaggio del 04-07-2012 alle ore 16:35:57

si però eludi sempre la questione che fa pe la cina vabbone tutta s'ingerenza??



...io vorrei semplicemente che l'Italia scoprisse finalmente il RESTO DEL MONDO, che andasse OLTRE la cortina di ferro e di propaganda della Nato, e che facesse affari liberamente con la Cina, la Russia, l'India, il Venezuela e la Bolivia, senza frapporre questioni farlocche come i "diritti umani", il "comunismo", e altre chiacchiere senza contenuto...
Mussolini era socialista, e l'Italia del ventennio somigliava molto alla Cina di oggi; un Popolo unito che lavorava cooperando per accrescere la potenza del proprio Paese; se tutti i Popoli del Mondo facessero questo, si chiamassero comunisti, fascisti o contorsionisti, non me ne fregherebbe nulla; sarei contento perché l'ottimizzazione e l'armonizzazione dello sforzo collettivo produrrebbero comunque risultati positivi; lo sappiamo dalla notte dei tempi, per questo siamo organizzati in società... il risultato totale sarebbe un miglioramento delle condizioni di vita di tutti...
Messaggio del 04-07-2012 alle ore 15:54:24

e a CUSSU ' , non gliela vogliamo dare, una cittadinanza onoraria per MERITI SPECIALI? degno compare...


si però eludi sempre la questione che fa pe la cina vabbone tutta s'ingerenza??
Messaggio del 04-07-2012 alle ore 15:51:20
Mussolini iavesse sparate nghe nu cannone a sse quattre cinise... dapù natra palluttanne pe lu dalai lama
Messaggio del 04-07-2012 alle ore 15:49:39

e poi che fa, non possiamo dare la cittadinanza a chi cazzo ci pare???





e a CUSSU ' , non gliela vogliamo dare, una cittadinanza onoraria per MERITI SPECIALI? degno compare...
Messaggio del 04-07-2012 alle ore 15:38:29
omg...
Messaggio del 04-07-2012 alle ore 15:34:20
e poi che fa, non possiamo dare la cittadinanza a chi cazzo ci pare??? che dobbiamo passà pe i cinesi???
Messaggio del 04-07-2012 alle ore 15:31:05
e non c'entra un cazzo col problema posto nel post(scusa il gioco di parole), è Pisapippa che gli aveva promesso la cittadinanza e s'avute a rimagnà la parola
Messaggio del 04-07-2012 alle ore 15:26:07
Hafis a me non interessa più parlare del rapporto cina - tibet, so solo che se ne devono andare affanculo e che era meglio se c'andavano gli inglesi
Messaggio del 04-07-2012 alle ore 15:20:52
E ricordati Hafis che la NATO è nata pure (anzi soprattutto) per tutti i regimi comunisti in giro per il mondo, altrimenti l'Europa da mò che avesse fatte una brutta fine...


L'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord (in inglese North Atlantic Treaty Organization, in sigla NATO,[2] in francese: Organisation du Traité de l'Atlantique du Nord, in sigla OTAN), è un'organizzazione internazionale per la collaborazione nella difesa.
Il trattato istitutivo della NATO, il Patto Atlantico, fu firmato a Washington, D.C. il 4 aprile 1949 ed entrò in vigore il 24 agosto dello stesso anno.

Il contesto in cui si sviluppò la decisione di istituire il Patto Atlantico
l Patto Atlantico traeva origine dalla percezione che il cosiddetto mondo occidentale - costituito da USA, Canada, Regno Unito, Francia, Scandinavia, Italia e molti Paesi dell'Europa che, al termine della seconda guerra mondiale erano entrati nella sfera di influenza USA - stesse cominciando ad avere tensioni nei confronti dell'altro paese vincitore della guerra, ossia l'Unione Sovietica con suoi Paesi satellite.

Iniziava, infatti, a svilupparsi nelle opinioni pubbliche occidentali, il timore che il regime comunista sovietico potesse "non accontentarsi" della spartizione geografica generata, al termine della Guerra, da varie conferenze di pace e che, radicalizzando i contenuti ideologici della dottrina socialista, volesse iniziare una politica espansionista per l'affermazione globale del Socialismo di Stato.

clicca qui
Messaggio del 04-07-2012 alle ore 15:13:23
Dalai Lama??....


La verità è che il Dalai Lama rappresenta il marketing di stile americano adattato alla politica. E’ famoso e celebre come lo sono i Mc Donald’s, Adidas e Nike

Messaggio del 04-07-2012 alle ore 15:01:49
il buddismo esiste in tutta la Cina e in gran parte dell'Asia, Treble... in Cina portano le scolaresche a visitare i Buddha restaurati, dopo gli anni della virulenza iconoclasta della rivoluzione...
ma il buddismo lamaista tibetano era uno dei più oscurantisti, oppressivi e decisamente dei MENO spirituali, tra i buddismi...


pelli UMANE, di bambini e adulto, usate dai LAMA per le loro cerimonie...

il regno della spiritualità e del disinteresse per i beni materiali esiste solo nei film di propaganda hollywoodiani, finanziati dalla Cia...
in realtà la maggioranza dei Tibetani apprezza ASSAI la civiltà, i trasporti, la sanità pubblica e l'istruzione, e NON rivorrebbe un dio-re sponsorizzato da una cricca di monarchie europee, che li riprecipitasse allo stato di OGGETTI, di proprietà dei lama e dei nobili di corte...

e allora come per la Libia, la Siria, il Kosovo, l'occidente finanzia guerriglieri, bande armate e teatranti che si stracciano le vesti e urlano in diretta tv...


in ultimo, non ti sei mai chiesto PERCHE' i Cinesi, le migliaia, i milioni di cinesi che vivono all'estero, anche in Italia, non strappino il loro passaporto non appena varcata la frontiera e non si gettino tra le braccia del "democratico" occidente? PERCHE' i Cinesi di Milano difendano la Madrepatria dalle menzogne di un fantoccio manovrato dai servizi segreti a migliaia di chilometri di distanza dal Partito Comunista e da Pechino?

Perché i Cinesi nel Mondo hanno protestato a migliaia, nelle piazze, contro il Dalai Lama e contro la rivolta di Lhasa, organizzata appositamente (con la fervente attività di Pannella) per cercare di boicottare, con la frottola a orologeria del Tibet oppresso, quella che è poi stata una delle più belle Olimpiadi degli ultimi anni?



Messaggio del 04-07-2012 alle ore 14:23:36
Nicolae Ceaușescu
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Nicolae Ceaușescu (pronuncia rumena [ˌnikoˈlae ʧauˈʃesku][1]) (Scornicești, 26 gennaio 1918 – Târgovişte, 25 dicembre 1989) è stato un politico rumeno. Segretario generale del Partito Comunista Rumeno dal 1965, fu il dittatore della Romania dal 1967 al dicembre 1989, anno in cui fu deposto e processato[2][3][4] con le accuse di crimini contro lo stato, genocidio e "distruzione dell'economia nazionale"[5]. Il 22 dicembre 1989, con decreto di Ion Iliescu (CFSN), fu istituito il Tribunale Militare Eccezionale. Il 25 dicembre i coniugi Ceaușescu furono giudicati a seguito di un processo sommario e condannati a morte. La loro esecuzione fu effettuata alcuni minuti dopo la pronuncia della sentenza. La sua condanna a morte fu l'atto finale della rivoluzione rumena del 1989.

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Securitate
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La Securitate (Sicurezza in rumeno; nome completo ufficiale del Departamentul Securităţii Statului, Dipartimento di Sicurezza dello Stato), è stato il servizio segreto della Romania Comunista. Precedentemente la polizia segreta rumena era chiamata Siguranţa Statului (Sicurezza dello Stato). Fondata il 30 agosto 1948, con l'aiuto dell'NKVD Sovietico, la Securitate è stata abolita nel dicembre 1989, immediatamente dopo la caduta del regime del presidente Nicolae Ceauşescu.

La Securitate era, in proporzione alla popolazione della Romania, una delle più grandi e più brutali polizie segrete del blocco orientale. La prima formazione della Securitate nel 1948 prevedeva un numero di 4.641 addetti, dei quali 3.549 furono reclutati nel febbraio 1949. Dal 1951 l'organico della Securitate era quintuplicato, mentre nel gennaio 1956 la Securitate contava 25.468 addetti. Sotto il regime di Nicolae Ceauşescu la Securitate impiegava quasi 11.000 agenti e circa mezzo milione di informatori[1].

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Messaggio del 04-07-2012 alle ore 14:18:43

La prigione dove cancellavano l’anima
In un libro di Dario Fertilio l’agghiacciante vicenda dell’”esperimento Pitesti” compiuto tra il 1949 e il ’52 Un carcere, affidato a sadici aguzzini, fu trasformato in girone infernale. Per creare l’uomo nuovo

Ben oltre i Gulag, oltre ancora Pol Pot. Ma anche oltre Auschwitz e Mengele. L’apice dell’orrore del comunismo, l’orrore del totalitarismo, è stato toccato fra il 1949 e il 1952 nel carcere speciale di Pitesti, in Romania, a nord di Bucarest. Senza dubbio fu così, come documenta Musica per lupi. Il racconto del più terribile atto carcerario nella Romania del dopoguerra di Dario Fertilio (Marsilio, pagg. 172, euro 15) appena uscito in libreria. A Pitesti, sotto la guida di Eugen Turcanu (anch’egli detenuto, caratterizzato da acuta intelligenza, prestanza fisica e istruito allo scopo) il neonato regime comunista cercò, al fine di creare l’uomo nuovo, di azzerare l’anima dei prigionieri: intellettuali, borghesi, religiosi, persone comuni. «Soprattutto studenti universitari», come annota Fertilio, «d’opposizione al regime instauratosi, in Romania, sulla punta delle baionette sovietiche». Erano in gran parte legionari dell’Arcangelo Michele, o Guardie di Ferro: insomma, ex allievi del leader di estrema destra (e filo-nazista) Corneliu Codreanu. Lo strumento utilizzato erano le torture continue, giorno e notte, senza pausa. Queste torture, in un crescendo senza fine, potrebbero ricordare quanto descritto nelle 120 giornate di Sodoma del marchese De Sade, poi ripreso nel celebre film di Pier Paolo Pasolini. Ma furono molto peggio. Al punto che per leggere questo libro durissimo, bisogna mentire a se stessi e convincersi del fatto che non è possibile siano accadute simili atrocità.

Invece fu proprio così, come dimostrano i documenti raccolti da Dario Fertilio, giornalista del Corriere della Sera e autore di libri e romanzi. Ecco le torture praticate, così come appaiono nell’elenco degli atti penalmente rilevanti sulla base del quale verrà istruito il processo di cui diremo: «pestaggi eseguiti per mezzo di fruste da mandriani, cinture, lance, e barramine; sospensioni al soffitto con pesi da 40 chili per ore e giorni consecutivi; torture agli occhi dei detenuti per mezzo della esposizione prolungata alla luce elettrica; strappo dei capelli alle radici; rottura delle dita delle mani e dei piedi; tortura con il metodo della goccia cinese; nutrizioni forzate a base di sale con divieto di bere; cozzi procurati delle teste, al modo delle incornate tra cervi; bruciature delle piante dei piedi; percosse alle tibie per mezzo di barre metalliche; costrizione a leccare il contenuto dei buglioli; partecipazione obbligatoria a torture collettive, induzione a commettere reciprocamente atti di sodomia; sospensioni al soffitto per le ascelle con zaini sulla schiena carichi di pietre; schiacciamento sotto il peso di corpi, varianti fra il numero di quindici e diciassette; sbattimento di crani contro cemento o pareti delle celle; costrizione a dormire in posizioni fisse; perforazione delle piante dei piedi per mezzo di aghi; posizioni obbligate contro il muro, puntando l’uno o l’altro piede, per la durata di tutta la notte; ordine di produrre masse fecali dove successivamente si depongono gli alimenti; induzione a orinare nelle bocche dei compagni; disposizioni di mangiare direttamente dalle gavette cibo bollente, a quattro zampe e senza ricorrere alle mani; immersioni prolungate delle teste nei buglioli; percosse alle casse toraciche sino alla frattura delle costole…».
Alla fine questo spaventoso campionario di disumane brutalità non giunge al fondo della questione. Lo scopo era annientare le anime dei reclusi di Pitesti: la famiglia, i genitori, il proprio passato non solo dovevano essere rinnegati appunto a seguito della tortura che durava giorno e notte, ma si doveva arrivare a un livello per cui si accusavano i propri genitori, i propri figli, la propria moglie delle peggiori nefandezze. Così il giovane studente arriva a confessare di avere avuto rapporti sessuali con la madre, il padre e persino con gli animali, e di averne tratto grande piacere. Oppure, il religioso deve partecipare alla processione in cui a Gesù e Maria vengono rivolti insulti irripetibili e ricevere l’eucaristia intingendo il pane nell’urina. Così si arriva al paradosso che il torturato stesso cerchi Eugen Turcanu al fine di denunciare il proprio passato, rivelare di aver compiuto o pensato le cose più inimmaginabili. Il tutto in un’atmosfera che sconfina addirittura in un misticismo folle e blasfemo.

Messaggio del 04-07-2012 alle ore 14:04:41

dalla mancata concessione della cittadinanza onoraria al dalai lama


che poi ripeto, non è questo il problema, ma il fatto che abbiamo dovuto soggiogare alla volontà cinese. non capisco perchè continui a parlarmi di schiavismo buddista.. il punto non è se sia giusto dare o meno la cittadinanza al dalai lama, ma che non possiamo proprio scegliere e se già si è scelto, va corretto
Hafis non fare finta di non capire... che fa quando l'ingerenza è inglese è un problema quando è cinese va bene? ...
Messaggio del 04-07-2012 alle ore 10:02:13
dalla mancata concessione della cittadinanza onoraria al dalai lama (CHE GLI ERA STATA PROMESSA), si è passati al comunismo di stato, e alla sua bontà...

Hafis non li conosci qualche rumeno? perchè non gli provi a chiedere come si viveva ai tempi di ceaucescu e della MILITIA ...
Messaggio del 04-07-2012 alle ore 09:41:27
lu comunisme, a uno dei popoli più spirituali al mondo...


non c'è nulla di peggio al mondo dell'ateismo di stato. non potresti mettere neanche il papozzo (avatar) che hai ...
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Editato da El Treble il 04/07/2012 alle 09:44:25
Messaggio del 04-07-2012 alle ore 09:29:00
e speriamo che la mantenghino per altri 100 millenni, invasione forzata cinese permettendo
Messaggio del 04-07-2012 alle ore 09:22:35
io non faccio propaganda al buddismo, non è mia intenzione fare propaganda al buddismo... ne al dalai lama... lo rispetto perchè è una cultura millenaria e molto profonda, che MANTEGONO E HANNO MANTENUTO, INDFFERENTEMENTE DALLA PRESENZA O MENO DEL DALAI LAMA, tutto qui. poveri tibetani, solo lu comunismo ateo gli ci manchè...
Messaggio del 04-07-2012 alle ore 09:10:20
Uanasgheps lascia perdere sara tommasi e i pazzi che le girano intorno... queste cose le dice in ogni spettacolo (se così si possono ancora chiamare) tant'è vero che s'è attirato pure le simpatie di gruppi di "estrema" destra. Sul suo blog c'è pure un sondaggio sulla nazionalizzazione delle banche col 90% delle preferenze...


il Tibet è GIA' stato liberato... dal dalailama e dalla schiavitù


Hafis, e su questo siamo d'accordo... ma dalla cina? guardati il video Hafis e capirai perchè delle entrate fiscali a qyesta gente non gliene frega niente...
mo ci manca solo che li definiamo portatori di benessere.. Hafis, l'anti-natoismo ti sta distruggendo



Messaggio del 03-07-2012 alle ore 15:45:43
ah, dimenticavo... dato che il dalailama nei primi anni del suo esilio le sparava MOLTO più grosse, aveva parlato di una carneficina di un milione di persone, praticamente TUTTI i tibetani presenti in Tibet nel 1951,

"Popolazione e benessere: La popolazione tibetana è aumentata molto lentamente prima del 1950, quando erano assenti sistemi di protezione sociale per i tibetani. La popolazione tibetana nel corso di 200 anni prima del 1950 era rimasta ferma a circa un milione di abitanti. Un censimento del governo regionale nel 1953 attestava la popolazione a un milione di abitanti, con un incremento di 58.000 persone in 200 anni. Dall'ultimo censimento è emerso che il totale della popolazione in Tibet ha raggiunto 2,8 milioni sul finire del 2007, 31.500 persone in più rispetto l'anno precedente, e molto più del doppio rispetto la situazione prima del 1950. Attualmente, i 330.000 residenti in città nel Tibet sono coperti dall'assicurazione sociale."
Messaggio del 03-07-2012 alle ore 15:40:05
il Tibet è GIA' stato liberato... dal dalailama e dalla schiavitù

Sviluppo del Tibet dal 1951 ad oggi:

"Reddito fiscale: il governo della Regione autonoma del Tibet ha rotto la sequenza record di entrate fiscali a zero nel 1988. Nel 2007 la regione ha realizzato 2,3 miliardi di yuan (328 milioni di dollari) in entrate fiscali.

Assistenza sanitaria: L'aspettativa media di vita del popolo tibetano è aumentata da 35,5 anni prima della riforma democratica del Tibet nel 1959, a 67 anni. La mortalità alla nascita è scesa da 5.000 ogni 100.000 gravidanze prima del 1950 a 247,49 ogni 100.000 gravidanze.

Istruzione: Non c'era l'istruzione pubblica in Tibet prima del 1951, quando meno del due per cento dei bambini in età scolare aveva l'accesso all'istruzione scolastica e il tasso di analfabetismo tra le persone in età lavorativa superava il 95 per cento. Allo stato attuale, in tutte le 73 contee del Tibet, sono previsti sei anni di istruzione obbligatoria. 63 contee hanno superato il traguardo raggiungendo nove anni di istruzione obbligatoria, eliminando sostanzialmente l'analfabetismo tra le persone in età lavorativa. I nove anni di istruzione obbligatoria riguardano il 90,2 per cento dei bambini in questi paesi, dove la qualità della scuola è in continuo miglioramento. Finora, i tassi di iscrizione nelle scuole primarie, scuole medie, superiori e universitarie, hanno raggiunto rispettivamente il 98,2 per cento, 90,7 per cento, 42,96 per cento e 17,4 per cento. Il tasso di analfabetismo tra le persone in età lavorativa è sceso al 4,76 per cento.

Diritti democratici: nel 1961 si sono svolte le elezioni generali in tutto il Tibet, inedite nella storia tibetana. Per la prima volta, ex servi della gleba e schiavi poterono godere dei diritti democratici dei loro padroni. Dal momento della fondazione del governo regionale nel 1965, i tibetani hanno esercitato i loro diritti, riconosciuti dalla Costituzione e dalle leggi, di eleggere ed essere eletti. L'organo di governo autonomo della regione autonoma del Tibet è stato eletto e guidato principalmente dai tibetani e altri gruppi etnici. In base ai dati forniti dal dipartimento demografico della regione, il 69,36 per cento dei leader del governo regionale sono tibetani o di altri gruppi etnici, mentre i tibetani, e le altre etnie, costituiscono il 74,39 per cento dei professionisti della regione.

Cultura: la Cina ha stanziato 700 milioni di yuan (100 milioni di dollari) dal bilancio dello Stato per la conservazione dei beni culturali in Tibet. Più di 4.000 luoghi religiosi sono stati conservati e aperti al pubblico. Il bilancio per questo anno è stato fissato a 570 milioni di yuan (81 milioni di dollari), che verranno utilizzati per la conservazione di 22 siti culturali. Tra i 4.000 operatori culturali, il 90 per cento sono tibetani, perlopiù giovani di talento."



Messaggio del 03-07-2012 alle ore 14:38:49
solo una cosa... Grillo sta diventando anche lui l'ennesima marionetta...

chissà perchè non risponde a queste cose.

LEGGI

Messaggio del 03-07-2012 alle ore 07:06:30
Free Tibet
Messaggio del 03-07-2012 alle ore 06:54:07
... intanto il marito della donna cinese costretta ad abortire al settimo mese è scomparso
clicca qui
Messaggio del 01-07-2012 alle ore 14:47:26
Vaffanculo Grillo. Sei un prevedibile un clown, un incoerente con la mentalità limitata. Sei una vera delusione.

Vaffanculo pure allo zar del Tibet. Il dalai lama medioevale. Star mondiale dell'affarismo finanziario.


Messaggio del 01-07-2012 alle ore 11:32:08
Insha'Allah?
Messaggio del 30-06-2012 alle ore 16:18:58

non c'è nulla di religioso nel tuo esempio



boh... sono bambini addestrati al sacrificio (proprio) e alla distruzione di Israele in nome di Allah...
non ti sembra abbastanza esplicativo?

di questi che te ne pare?

Islamici: "Distruggeremo mausolei a Timbuctù
proclamati patrimonio dell'umanità da Unesco"



Messaggio del 28-06-2012 alle ore 16:45:47

esercito forzatamente religioso...


non c'è nulla di religioso nel tuo esempio. già se solo si attenessero agli antichi comandamenti non potrebbero fare ciò che fanno.. ma non si attengono nemmeno a quello, figuriamoci al Nuovo Testamento o una qualsiasi filosofia di pace e amore di qualsiasi altra religione.
Messaggio del 28-06-2012 alle ore 16:19:21

Non c'è cosa peggiore al mondo che un esercito forzatamente ateo



pensaci bene, Treble... c'è una cosa di gran lunga peggiore e più pericolosa...



è un esercito forzatamente religioso...



Messaggio del 28-06-2012 alle ore 14:20:13

Quanto al caso dell'aborto forzato, le autorità della città di Ankang hanno annunciato punizioni, senza specificare quali oltre alla rimozione, per i funzionari che hanno costretto la donna, Feng Jianmei, ad abortire al settimo mese di gravidanza.



clicca qui

Una nazione che uccide i propri figli figuriamoci cosa sarebbe capace di fare a quelli altrui.

Non c'è cosa peggiore al mondo che un esercito forzatamente ateo.
Messaggio del 28-06-2012 alle ore 13:22:52

Comunicato politico numero cinquantuno

Il MoVimento 5 Stelle parteciperà alle prossime elezioni politiche qualunque sia la legge elettorale. Non ci sarà alcuna alleanza con i partiti. I candidati saranno votati in Rete che rimarrà centrale durante il mandato elettorale sia come supporto agli eletti che come garanzia del rispetto del programma. Non dico nulla di nuovo, ma è opportuno ribadirlo. Le elezioni si possono vincere o perdere, in realtà in Italia si pareggiano da sempre, sono elezioni truccate. Vincono tutti, si spartiscono rimborsi elettorali, testate giornalistiche, canali televisivi, banche, concessionari. Tutto. Il MoVimento 5 Stelle partecipa per vincere e vincerà in ogni caso. Sia nel caso straordinario che venga chiamato a responsabilità di governo, sia che, come forza di opposizione, faccia da sentinella per i cittadini. Il MoVimento 5 Stelle non prenderà un solo euro di rimborsi elettorali, così come ha fatto per le elezioni regionali e proporrà l'abolizione di ogni contributo diretto e indiretto ai giornali. Dopo le recenti proiezioni di voto al 20% e la vittoria di Parma, il M5S è diventato il mostro da abbattere. Ogni problema del Paese viene in secondo piano rispetto a una guerra mediatica che sta assumendo proporzioni così gigantesche da farla apparire ridicola. L'obiettivo dichiarato del MoVimento 5 Stelle è di dare ai cittadini la responsabilità delle scelte attraverso strumenti come il referendum propositivo senza quorum, l'obbligatorietà della discussione delle leggi popolari in Parlamento con voto palese e la votazione diretta del candidato. I partiti hanno fatto della legge elettorale carne da porco e ne discutono ogni giorno sopra le spalle della Nazione, come se fosse roba loro, con il solo intento di spartirsi i voti. Discutono sul nulla. Un 4-4-2 all'italiana o un 3-5-1 alla tedesca o un fritto misto dalemacasinibersani o, ultimo nato, un provincellum. La partecipazione diretta degli italiani alla cosa pubblica è il motivo di esistenza del MoVimento 5 Stelle. I partiti sono un muro che ogni giorno ha una nuova crepa. Nessun partito governerà a lungo sulle macerie che ha creato. La cura Monti ha fatto aumentare il debito pubblico e lo spread continua salire, e di conseguenza gli interessi che paghiamo sui titoli pubblici. Il PIL è sceso a meno 2,4 e scenderà ancora. Nel cratere ci siamo già dentro. Una precisazione sull'euro. Io non sono contrario all'euro in principio. Ho detto che bisogna valutare i pro e i contro e se è ancora fattibile mantenerlo. Ma, se usciremo dall'euro, sarà solo a causa del nostro enorme debito pubblico. Chi oggi accusa il sottoscritto di anti europeismo farebbe bene a guardarsi allo specchio e sputarsi in faccia. Il debito lo hanno creato i partiti, Pdl e pdmenoelle in testa, e lo stanno facendo pagare ai cittadini con l'aumento delle tasse, la disoccupazione e il taglio dei servizi. Ci vediamo in Parlamento, sarà un piacere".

Messaggio del 28-06-2012 alle ore 13:11:28

LAVORO E CRISI
Confindustria: «Crisi come una guerra
Sono colpite le parti vitali del Paese»
Tagliate le stime del Pil: per il 2012 al -2,4% (dal -1,6%); per il 2013 al -0,3% (dal +0,6%) Video
ECONOMIA Le previsioni di Viale Astronomia: 1,5 milioni di posti lavoro persi a fine 2013.

L'EUROPA E LE MISURE ANTICRISI
Eurocrisi, Merkel: «Situazione seria»
ECONOMIA Oggi il vertice Ue a Bruxelles. Il premier italiano condiziona il sì alla Tobin tax a misure per tutelare i Paesi virtuosi. La cancelliera tedesca dopo il bilaterale con Hollande: «Summit di grandissima importanza per il futuro dell'Ue. Ma diciamo no a soluzioni facili»

FIAT:APRE LA FABBRICA IN CINA
Fiat apre la prima fabbrica in Cina
e aumenta la quota in Chrysler
CRONACHE Inaugurato lo stabilimento Fiat di Changsha dove è prodotta la berlina Viaggio. Marchionne: «Siamo arrivati tardi c'è tanto da fare». E annuncia l'acquisto di un altro 3,3% della Chrysler



28-06-2012, le buone notizie di oggi...


Messaggio del 27-06-2012 alle ore 16:05:57

Bersani è troppo complesso, ha un pensiero elaborato, difficile da capire per le persone normali. Per questo è diventato segretario del pdmenoelle. Lo ascoltavano e, non capendo una mazza di quello che diceva, hanno attribuito alle sue rughe frontali profondità oceaniche, che neppure la Fossa delle Marianne. Quando dice: "Il Pd è un partito senza padroni ad Arcore o che ci arrivano via Internet" faccio fatica a seguirlo come quando leggo Hawking o Kant. Cosa vorrà mai dire? Che il web è proprietà privata di qualcuno e lui, pur sapendolo, non lo vuole dire in pubblico? Dietro Grillo c'è un blog, dietro il pdmenoelle ci sono la Repubblica e l'Espresso e altro ancora della tessera numero uno pdmenoellina, lo svizzero De Benedetti, e poi cooperative, telegiornali, fondazioni bancarie e non. Bersani non andartene ancora per un po'. Rimani con noi e stravinci le primarie. Abbiamo bisogno di schiattare dalle risate.

Messaggio del 27-06-2012 alle ore 16:03:04
questi sono i portaborse istituzionali...
non si sporcano le mani con i missili anticarro...




ci mancava...

Messaggio del 27-06-2012 alle ore 15:54:19
Messaggio del 27-06-2012 alle ore 15:53:28
Messaggio del 27-06-2012 alle ore 15:36:36





Messaggio del 27-06-2012 alle ore 15:27:38
Messaggio del 27-06-2012 alle ore 15:14:12
Beppe Grillo è un portaborse oscuro però è l'unico che parla di signoraggio bancario e di sovranità nazionale, e a Montecitorio (per ora) non ci vuole andare. Se lui è un portaborse oscuro ed è l'unico che ne parla, gli altri che non dicono niente allora cosa sono?
Messaggio del 27-06-2012 alle ore 14:59:58
vabbè cmq non giustifichiamo le porcate che fanno i cinesi...
Messaggio del 27-06-2012 alle ore 14:47:52
la Libia di Gheddafi non aveva debito estero... né protettori internazionali... e si è visto... la Cina russava, e la Russia dormiva, mentre la Nato massacrava...

la Nato ha finanaziato dal 1956, tramite Cia, uno dei buddhismi più medioevali e oscurantisti, quello lamaista tibetano, che prevedeva ancora nel 1951 lo schiavismo e la tortura nella propria legge costituzionale, con assegni annuali al Dalai Lama, certificati nei bilanci della Cia, e con campi di addestramento e forniture di armi per la guerriglia, e questo per pure ragioni geopolitiche... ha generato mediaticamente una religione dell'amore, una disneyland di monaci felici con messinscene patetiche come il film "Sette anni in Tibet" e con gran sostegno di starlette e divetti hollywoodiani, solo per insinuare una spina nel fianco dell'emergente e pericoloso dragone cinese...

Pannella, vicepresidente del parlamento tibetano in esilio a Dharmsala, in India, ha già elogiato Grillo nel suo blog come l'uomo che "aveva sempre aspettato"...
ovvero l'erede al ruolo di portaborse oscuro della Nato e della Cia... quello che porta i soldi e le armi alla guerriglia, e urla e strepita insieme alle mogli e alle figlie degli ex proprietari terrieri, e di schiavi, pecore e capre dell'intero tibet, che, in esilio tra texas e india, aspettano di riappropriarsi del vecchio, e del nuovo, come i cubani di Miami...
Messaggio del 27-06-2012 alle ore 14:47:02


o che si stessero calmi quiss
Messaggio del 27-06-2012 alle ore 14:45:17
clicca qui
Messaggio del 27-06-2012 alle ore 14:31:54
un aereo turco è stato abbattuto dai siriani per violazione dello spazio aereo
i turchi si sono lamentati con la NATO e hanno chiesto il loro intervento
i russi hanno dato alla Siria ingenti quantità di armi
i russi e i cinesi hanno fatto una dimostrazione di forza e appoggio alla Siria nelle acque siriane
la NATO (inglesi in primis) vuole intervenire
che succede?
------------
Editato da El Treble il 27/06/2012 alle 14:33:00
Messaggio del 27-06-2012 alle ore 14:04:48
...non direi che la altera...

direi che la ANNULLA proprio...



Gheddafi
Messaggio del 27-06-2012 alle ore 13:51:42
Hafis anche l'antiNATOismo altera la percezione della realtà
Messaggio del 27-06-2012 alle ore 13:46:18
lo possono ristampà sto manifesto, con l'euro
Messaggio del 27-06-2012 alle ore 13:42:51


Messaggio del 27-06-2012 alle ore 13:41:06
dai...
Messaggio del 27-06-2012 alle ore 13:38:35
l'anticomunismo è un virus LETALE, Treble...



altera la percezione della realtà... è quasi peggio del comunismo...

Messaggio del 27-06-2012 alle ore 12:01:55
sia chiaro che a me non frega nulla nemmeno di Grillo (certi punti nel suo programma sono risibili), non c'è un partito che mi piace
Messaggio del 27-06-2012 alle ore 11:53:32
« Il vecchio sistema dei gulag sovietici (un sistema penale) è reputato come uno dei metodi più abietti e repressivi che storicamente un regime totalitario abbia mai instaurato contro la sua stessa popolazione. Quel sistema raggiunse il suo orrendo apice con Stalin. In Occidente le atrocità perpetratevi cominciarono a essere conosciute grazie ad Arcipelago Gulag, un libro del Premio Nobel Alexander Solzhenitsyn.
Mentre il sistema dei gulag sovietici appartiene al passato, oggi un sistema altrettanto repressivo ed abietto è all'opera contro i cittadini della Repubblica Popolare Cinese (RPC). Nella RPC i dissidenti politici, insieme a persone colpevoli di reati minori o comuni, sono terrorizzati allo stesso modo da un sistema simile chiamato sistema dei laogai. Colpiti sono soprattutto minoranze etniche come tibetani, mongoli ed uiguri, e minoranze religiose, specialmente i fedeli Falun Gong. In oltre 1.000 prigioni, campi di lavoro e cosiddette cliniche psichiatriche, istituite fin dai tempi di Mao, i dissidenti subiscono la carcerazione e la "rieducazione politica" senza aver avuto un regolare processo.[17] » 2007 Bundestag tedesco

clicca qui

Messaggio del 27-06-2012 alle ore 11:49:35
El Treble, la mia posizione nei riguardo di Grillo è anche più radicale: basta che si fa piazza pulita dello scempio attuale, mi va bene anche l'imperatore Palpatine
O un suo sosia come Bonifacio VIII... ehm, scusate Benedetto XVI

Ovviamente scherzo, tranne che sulla necessità di rinnovare la politica attuale, che si è rivelata fallimentare
Messaggio del 27-06-2012 alle ore 11:44:38
Nella Repubblica Popolare Cinese

Il cosiddetto Tibet storico (territori in cui vivono anche popolazioni tibetane) aveva una superficie quasi doppia rispetto a quella della regione autonoma locale odierna. Con 3,8 milioni di chilometri quadrati di superficie, quanto l'Europa occidentale, il Tibet storico occupa un terzo della Repubblica popolare cinese, ma i suoi sei milioni di abitanti sono appena lo 0,5 per cento della popolazione cinese. Questa immensa regione di montagne e altipiani ha sempre attirato gli appetiti dei vicini per la sua posizione strategica (fra Cina e India), perché controlla riserve d'acqua vitali per tutto il continente (lo Yangze, il Fiume Giallo, il Mekong, l'Indo, il Brahmaputra nascono qui), e giacimenti di minerali preziosi dall'oro all'uranio.

Le mire coloniali della Cina sul Tibet sono una costante nella storia: l'indipendenza del Tibet, i cui abitanti sono linguisticamente affini anche ai birmani con cui condividono il ceppo di lingue sino-tibeto-birmane, non venne accettata dalla Cina repubblicana, che dopo il 1911 prese il posto della dinastia mancese (1644 - 1911), l'ultima delle dinastie imperiali. Il fondatore della Repubblica di Cina, Sun Yat Sen (1866-1925) non solo non ammise la secessione della Mongolia, del Tibet e del Tannu Tuva, ma si propose di riconquistare tutti i territori storicamente appartenuti alla Cina, vale a dire la Corea, il Vietnam settentrionale, l'isola di Sakhalin, i territori settentrionali di India e Pakistan (l'India venne costretta a rinunciare ai monti Kunlun ed alle Pianure della Soda - "Soda Plains"- nel 1962, ed il Pakistan ai contrafforti himalayani nel 1963), il Nepal, il Sikkim, il Bhutan, la regione del Wakkan (Afghanistan), la regione russa dei fiumi Ussuri ed Amur, le regioni settentrionali della Birmania e del Laos (i territori Shan), nonché quelle orientali del Tagikistan, dell'Uzbekistan, del Turkmenistan, del Kazakhistan e del Kirghizistan. Nel periodo tra il 1914 ed il 1949 il caos dominava la Cina, con una guerra civile sanguinosa tra i nazionalisti del Guomindang (allora al potere) ed i comunisti di Mao Zedong (1893 - 1976), in concomitanza con l'aggressione nipponica del 1931 - 1945. La vittoria di Mao, nel 1949, e la proclamazione della Repubblica popolare cinese il 1º ottobre di quell'anno, fecero tornare alla ribalta la questione dei "Territori separati dalla madrepatria". Durante il discorso del 1º ottobre, Mao citò, appunto, uno ad uno i territori che sarebbero stati ricondotti alla Cina: l'isola di Hainan (occupata tra il marzo ed il maggio del 1950), l'isola di Taiwan, le isole Pescadores, Spratley, Quemoy, Matsu, la regione indiana dell'Aksai Chin (Ladakh, conquistato nella guerra del 1962), la regione indiana controllata dalla britannica Agenzia della frontiera nordorientale (North East Frontier Agency, NEFA, regione dell'alto corso del fiume Brahmaputra) ed, appunto il Tibet.

Già il 1º gennaio 1950 Radio Pechino annunciò per il Tibet l'imminente "liberazione dal giogo dell'imperialismo britannico" (l'influenza britannica in realtà era finita con la seconda guerra mondiale e l'indipendenza dell'India, nel 1947). Il Dalai Lama e il Panchen Lama, allora adolescenti, firmarono messaggi in cui chiedevano l'intervento della Cina per proteggere il Tibet dalle potenze straniere nemiche. Nel contempo iniziarono frenetiche trattative diplomatiche tra cinesi e tibetani al fine di evitare l'invasione cinese. Una delegazione tibetana di alto livello era attesa l'8 ottobre 1950 alla stazione ferroviaria di Pechino, allorquando la radio cinese dette la comunicazione ufficiale dell'ingresso di 80.000 uomini in Tibet.

La Guerra di Corea, scoppiata all'alba di domenica 25 giugno 1950, e l'intervento americano a sostegno della Corea del Sud attaccata dalla comunista Corea del Nord di Kim Il Sung (1912-1994) dettero alla Cina l'occasione sperata per occupare il Tibet. Distolta dai fatti di Corea, l'opinione pubblica mondiale venne colta di sorpresa allorché, il 7 ottobre 1950, quarantamila soldati dell'Esercito di liberazione popolare attraversarono il corso superiore dello Yangtze e dilagarono in tutto il Tibet orientale, il Kham, oggigiorno in gran parte incorporato nelle provincie cinesi del Sichuan, del Gansu e del Qinghai, uccidendo ottomila male armati soldati tibetani, e senza praticamente incontrare resistenze di sorta. Una settimana dopo l'attuale Dalai Lama, Tenzin Gyatso (1935-vivente) venne dichiarato maggiorenne e diventò sovrano del Tibet a tutti gli effetti.

Nel 1950 40.000 soldati dell'Esercito di Liberazione Popolare, con una campagna bellica pianificata dal futuro leader Deng Xiaoping, entrarono in Tibet frantumando il presidio militare tibetano, ed occuparono la parte occidentale del Kham a cui venne dato il nome di Qamdo ed assegnato la status di territorio a statuto speciale.[27]

Nessuno stato sovrano ha mai riconosciuto l'indipendenza del Tibet e anche i paesi europei, coerentemente con il diritto internazionale, trattarono l'invasione come una questione interna cinese (del resto, allora, la Repubblica popolare cinese non era diplomaticamente riconosciuta dagli Stati Uniti e dall'Europa Occidentale) e l'America, già duramente impegnata contro le truppe cinesi (i cinesi accorsero in aiuto alla Corea del Nord appena due settimane dopo aver invaso il Tibet, il 19 ottobre 1950) a difendere la Corea, non osò sfidare Mao. Ancora oggi tutti i paesi del mondo riconoscono il Tibet come una regione della Cina e non come un'entità indipendente.

Sardar Vallabhbhai Patel (1875-1950), il vice primo ministro dell'India di allora, così si espresse: "La recente e amara vicenda (l'invasione cinese del Tibet) ci dice anche che il comunismo non è uno scudo contro l'imperialismo e che i comunisti sono buoni o cattivi imperialisti come tutti. Le ambizioni cinesi sotto questo aspetto non riguardano solo i fianchi himalayani dalla nostra parte ma includono anche importanti parti dell'Assam. Hanno anche ambizioni sulla Birmania". Anche il Dr. Rama Manohar Lohia (1910-1967), leader comunista indiano, dopo aver fortemente condannato la violazione, così si espresse: "Il governo cinese invadendo il Tibet ha portato offesa non solo contro il senso morale internazionale, ma anche contro gli interessi dell'India: il Tibet rappresenta il palmo della mano ed ora la Cina vuole pure le dita, ovvero Nepal, Bhutan, Sikkim ed i territori indiani ad oriente ed occidente della Linea McMahon".

Per contro uno dei più grandi sinologi, Joseph Needham, inglese figlio di genitori scozzesi, ha sottolineato come i tibetani rispetto ai cinesi han sono come i gallesi rispetto agli inglesi: come i gallesi non sono inglesi ma sono certamente britannici, i tibetani non sono han ma certamente sono a tutti gli effetti cinesi.

Negli annali delle Nazioni Unite, a quella data, l'unico Paese che invano sollevò la questione fu El Salvador.

Il 17 novembre 1950 il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso (l'attuale Dalai Lama) assunse i pieni poteri spirituali e temporali come Capo dello Stato, nonostante avesse appena compiuto il sedicesimo anno. Fu lui a firmare l'"accordo dei 17 punti" del 23 maggio 1951 noto come "Trattato di liberazione pacifica",[36] e successivamente sarebbe diventato vicepresidente del comitato permanente dell'Assemblea Nazionale del Popolo. In seguito la Cina usò questo documento per attuare il piano di trasformare il Tibet in una colonia cinese senza tenere alcun conto della forte resistenza del popolo tibetano.

Privato dei suoi territori settentrionali ed orientali, il 9 settembre 1951 il Tibet dovette accogliere 3.000 soldati cinesi da acquartierare nella capitale Lhasa e dovette cambiare il proprio nome adottando quello cinese di Xizang. Questa data segna effettivamente la fine dell'indipendenza tibetana.

Il Tibet doveva rinunciare, tra l'altro, ad una politica estera autonoma, a batter moneta e a stampare francobolli. Poiché alcune riforme del nuovo governo, tra le quali quella di una redistribuzione delle terre, sarebbero risultate impopolari tra monaci e aristocratici, l'accordo dei 17 punti previde un graduale inserimento di tali riforme nell'arco di sei anni. Con la sorpresa dei tibetani, da tale piano furono escluse le regioni periferiche del Kham e dell'Amdo, nelle quali le pesanti riforme furono imposte con risoluzione immediata e con l'uso della forza.[26]

Le pesanti imposizioni nelle due regioni provocarono locali rivolte duramente sedate dai cinesi, che arrivarono a bombardare con l'aviazione i monasteri in cui si erano asserragliati i ribelli khamba. Vennero anche imposte pesanti tasse sui monasteri sia per indebolirli come centri di potere, sia per finanziare le costose campagne di occupazione.

Già nel 1952 i cinesi vennero economicamente incentivati a trasferirsi in massa in Tibet dalle regioni limitrofe, tanto che oggigiorno i tibetani, sei milioni, sono in minoranza nel proprio paese nei confronti degli immigrati han. Il Dalai Lama chiese due anni dopo un incontro con Mao Tse Tung (1893 - 1976) e con Deng Xiaoping (1904 - 1997) per negoziare invano una soluzione pacifica.

Nel 1954, contemporaneamente al riconoscimento indiano dell'annessione cinese del Tibet, il Dalai Lama e il Panchen Lama, invitati a Pechino, rimasero affascinati da Mao e dagli altri leader comunisti e solo alla fine del loro soggiorno questi ultimi gettarono la maschera accusando il Buddhismo di essere un "veleno". Tornati in patria i due giovani leader religiosi scoprirono che lontano da Lhasa, nelle provincie di Amdo e Kham, le milizie comuniste avevano già cominciato a svuotare i monasteri ed a perseguitare il clero buddista. La colonizzazione "pacifica" del Tibet si scontrava con una reale e sistematica distruzione del culto tibetano e dei monasteri, nella completa indifferenza mondiale. Repressione e arresti di massa scatenarono nel 1955 le prime fiammate di insurrezione armata, a cui partecipano i monaci buddisti. A quel punto, gli Stati Uniti, che avevano già combattuto direttamente contro i cinesi in Corea, presero l'iniziativa e la CIA venne incaricata di addestrare la resistenza tibetana. L'aiuto verrà interrotto un quindicennio dopo da Richard Nixon (1913-1994) e da Henry Kissinger (1923) nel 1971 dopo il disgelo con la Cina al fine di trovare una via d'uscita alla guerra del Vietnam.

Approfittando dei dissidi in seno al Partito comunista cinese in seguito alla fallimentare e tragica esperienza del "grande balzo in avanti" e con il supporto della CIA, il 10 marzo 1959 il movimento di resistenza tibetano, ormai esteso a tutto il Paese, culminò in una sollevazione che fu repressa col dispiegamento da parte del governo cinese di 150.000 uomini e di unità aeree. Migliaia di uomini, donne e bambini vennero massacrati nelle strade di Lhasa e in altri luoghi. Il 17 marzo 1959 il Dalai Lama abbandonò Lhasa per cercare asilo politico in India seguito da oltre 80.000 profughi tibetani, negli anni successivi la diaspora continuò fino a toccare il numero odierno di 130.000 profughi dispersi in tutto il mondo. La sollevazione si stima abbia comportato una strage di almeno 65.000 persone (cifre più attendibili indicano in 80.000 vittime e 300.000 profughi). Per il Tibet iniziò un periodo tragico, privato com'era del suo capo di stato e guida spirituale.

Tenzin Gyatso (il XIV Dalai Lama) e altri funzionari del governo si stabilirono a Dharamsala in India, ma sparuti gruppi di resistenza continuarono la lotta in patria fino al 1969. Più volte il ministro cinese Zhou Enlai (1898-1976) chiese all'India l'estradizione del Dalai Lama.

Nel 1965, con la proclamazione della nascita della "T.A.R." ("Regione Autonoma del Tibet"), il paese perde ogni forma seppur velata d'indipendenza, divenendo una regione autonoma della Cina amministrata direttamente da Pechino, con questo atto il Tibet venne annesso alla Cina de facto, come annunciò l'allora presidente della Repubblica popolare, Liu Shaoqi (1898-1969).

Il biennio 1966-1968 fu tragico per il Tibet. Durante la Grande rivoluzione culturale, i rivoluzionari cinesi organizzarono campagne di vandalismo contro monasteri e siti simbolo della cultura antica. Dal 1950 venne distrutta la quasi totalità dei monasteri, oltre 6.000, di cui molti secolari. Un gran numero di tibetani venne ucciso e molte migliaia furono arrestate. Anche oggi si contano tibetani, soprattutto monaci e monache, nelle carceri cinesi per reati politici legati alla richiesta di indipendenza.

La nuova resistenza ha inizio nel 1977 e dura tuttora, dopo due dure repressioni, rispettivamente nel 1980 e nel 1989. Nel 1978, 1979, 1981, 1984 e 1991 la stampa mondiale si occupò dell'irrisolto problema tibetano. Il Governo tibetano in esilio denuncia la volontà del Governo cinese di cancellare definitivamente la cultura del paese con la repressione e con una propaganda martellante sui mass media e per le strade. Il Dalai Lama ormai non richiede più l'indipendenza del Tibet, ma una vera autodeterminazione che possa preservare ciò che è rimasto della sua cultura e garantire ai tibetani i diritti umani fondamentali.

Dopo la morte di Mao, è continuata la resistenza attiva e passiva dei tibetani. Il nuovo leader cinese, Deng Xiaoping (1904-1997), ha promosso a partire dal 1983 massicci trasferimenti di cinesi in Tibet ed il trasferimento forzato è stato incrementato dopo il fallimento dei colloqui segreti tra il governo cinese ed il Dalai Lama nel 1987, quando quest'ultimo propose agli Stati Uniti un accordo di mediazione con la Cina che salvaguardasse l'identità culturale del suo Paese (21 settembre). Tuttavia questo "trasferimento forzato" non è provato da nessun documento. Alle manifestazioni in Tibet la Cina rispose con un'ennesima repressione che fece due morti.

La morte del Panchen Lama nel 1994 ha aggravato la tensione. Nel marzo del 2008, con l'approssimarsi dell'apertura a Pechino dei giochi olimpici, sono scoppiate nuove manifestazioni a Lhasa, promosse da elementi estremisti tibetani contestatori della linea "morbida" del Dalai Lama, che sono state represse con mano inizialmente cauta. Tali scontri hanno provocato grande imbarazzo al governo cinese, che su pressione della comunità internazionale ha ripreso i colloqui poche settimane più tardi in un incontro a Pechino con i rappresentanti designati dal Dalai Lama.

Nel frattempo, lo stile di vita sempre più "occidentale" della gioventù cinese nelle grandi città, ha fatto scoprire agli adolescenti il messaggio pacifico del Dalai Lama, tanto che nella primavera del 2010, ad un dibattito organizzato da una televisione statunitense, hanno potuto partecipare senza limitazioni della censura anche giovani cinesi della Repubblica Popolare, i quali hanno potuto porre in diretta domande anche politiche al Dalai Lama, ricevendo risposte dal tono molto pacato.
Messaggio del 27-06-2012 alle ore 11:43:54
(...)La società del periodo imperiale prevedeva tre tipi di proprietà: quella della nobiltà, quella del clero buddhista e quella libera, che esercitavano il loro potere sulla popolazione, la cui condizione era paragonabile a quella dei medievali servi della gleba in occidente.



L'invasione cinese

A partire dal 1950, con l'esercito guidato da Chang Kuo-hua [4], i cinesi occuparono parte del Tibet, data la sua importanza strategica soprattutto nel momento in cui le tensioni fra Cina ed India andavano acuendosi e quando sul fronte interno, per limitare il malcontento delle nazionalizzazioni, occorreva distrarre il popolo dai problemi quotidiani con una "guerra di liberazione popolare"[5]. Diversi dettagli sono stati in seguito rivelati da opere di narrativa come "La spia sul tetto del Mondo"[6], nella quale l'autore inglese Sydney Wignall racconta la sua missione di spionaggio del 1955 e rivela che il buddhismo, le istituzioni e le pratiche religiose erano fatte oggetto di attacco da parte della forza occupante [7], e si ebbero stragi e distruzioni di monasteri e opere d'arte.

Il regime cinese ha operato per affievolire il rapporto tradizionalmente esistente tra i monasteri e la popolazione. Ogni monastero ha oggi bisogno di un atto ufficiale di registrazione, a concedere o a rifiutare il quale sono le autorità cinesi.

Diventare monaco e andare a vivere in un monastero, secondo una ricerca del giornale italiano "L'Avvenire", sarebbe quindi una decisione che spetta al governo. Inoltre, è il partito e solo il partito che decide se si è "ufficialmente" monaci. Esiste una sorta di "numero chiuso" dei religiosi. E c'è persino una lista d'attesa. Si entra solo alla morte o in sostituzione di un altro monaco: e il "subentro" è deciso o respinto dal regime. Gli stessi orari di apertura dei monasteri sono decisi dall'autorità burocratica. Infine, sempre secondo lo stesso studio, il regime si avvale dello strumento della "rieducazione patriottica": sedute di indottrinamento forzato a cui sono sottoposti periodicamente i religiosi tibetani[8].



Messaggio del 27-06-2012 alle ore 11:04:30
o almeno ne parla, e già è tanto.
Messaggio del 27-06-2012 alle ore 11:01:55

Beppegrillo degno erede di Pannella



Beppe Grillo è l'unico (unico che ha una buona fetta di elettorato) che voglia ridarti una sovranità nazionale
Messaggio del 27-06-2012 alle ore 10:47:54
Se il Nepal è uno Stato, merita di esserlo anche il Tibet.
Messaggio del 27-06-2012 alle ore 09:45:50
Non vedo il collegamento con il post (non che tu non possa postare altro ci mancherebbe), ma qui si voleva solo sottolineare il pecorinaggio a mandorla di una nazione sovrana(?), cosa che sei solito tu fare...
la cittandinanza onororaria gli era stata promessa dal Comune di Milano, non da me. A me del buddismo non frega nulla, io ce l'ho la mia religione, non ho bisogno di uno pseudo cinese new age
Messaggio del 27-06-2012 alle ore 09:35:06
Scusa hafis ma questo che c'entra? Credi che Tensin Gyatso qualora doversse ristabilirsi in Tibet sarebbe capace di staccare braccia e gambe alla gente? Il sistema imperiale tibetano funzionava allo stesso modo del sistema imperiale europeo, il lama attuale all'epoca dell'invasione cinese era poco più che un ragazzino. Con l'occidentalizzazione del tibet e lo spropositato aumento del turismo probabilmente l'avrebbe instaurata lui la democrazia, senza aspettare l'esercito di "liberazione"...
Messaggio del 25-06-2012 alle ore 19:34:55
Buono a sapersi
Messaggio del 24-06-2012 alle ore 08:43:38






Messaggio del 24-06-2012 alle ore 07:45:51
Beppegrillo degno erede di Pannella

un altro buffone finanziato dai Cavalieri del Tempio per propagandare sciocchezze reazionarie;

in Tibet, fino all'unificazione con la Cina Popolare, nel 1951, c'era la SCHIAVITU'; il Popolo era DI PROPRIETA' di Tenzin Gyatso e dei suoi lama; erano in uso la pratica della mutilazione punitiva, (taglio dei piedi e delle mani, accecamento) e l'utilizzo degli schiavi per pagare debiti o per compravendita. Un centinaio di famiglie dominava su 1.400.000 tibetani senza NESSUN DIRITTO.


Messaggio del 23-06-2012 alle ore 14:07:31
“Una figura di merda per Pisapippa”
22/06/2012 - Beppe Grillo all'attacco del sindaco di Milano

“Il Comune di Milano, una volta capitale morale, in seguito Milano da bere, e oggi senza neppure una qualunque identita’, ha rifiutato la cittadinanza onoraria al Dalai Lama. Gli era stata promessa”. Beppe Grillo sul suo blog attacca il il sindaco di Milano, in un post dal titolo eloquente ‘Pisapippa e il Dalai Lama’.

SECONDO GRILLO – Secondo Grillo “per ragioni di bottega gli e’ stata negata con il solito teatrino all’italiana e la nuova maschera lombarda a far la figura di merda: il facondo Pisapippa, una via di mezzo tra Balanzone e Arlecchino, il ‘vorrei ma non posso’ di piazza della Scala, il dimissionario dall’Expo, ma anche no. La Cina, oltre ad aver occupato il Tibet, ha occupato anche Palazzo Marino. I neo maoisti meneghini hanno bocciato l’onorificenza a Tenzin Gyatso in nome dei dane’. La Cina ha infatti minacciato di non partecipare all’Expo 2015 e pressioni di ogni genere sono arrivate in questi giorni al Comune di Milano da parte degli investitori cinesi”.

LA NUOVA BANDIERA – “La nuova bandiera comunale dovrebbe essere un paio di mutande rosse -attacca Grillo- io ho avuto l’onore di incontrare il Dalai Lama nella sua ultima visita a Milano. Mi concesse mezz’ora del suo prezioso tempo e, alla fine del colloquio, mi dono’ una sciarpa bianca e un forte abbraccio. Gli promisi il mio appoggio. Il Tibet e’ occupato, straziato, e l’Italia fa affari con chi lo occupa senza provare vergogna e si lascia ricattare nelle sue decisioni politiche per motivi economici. A questo punto e’ arrivato il Paese di Michelangelo e Giulio Cesare, di Leonardo e di Marconi, a farsi condizionare come un pezzente nei suoi rapporti internazionali. La dignita’ ce la siamo messa nel culo”.

LA TELEFONATA – Grillo poi aggiunge: “Mi e’ arrivata notizia di una telefonata direttamente al presidente del Consiglio Comunale di Milano da alte autorita’ cinesi perche’ dissuadesse Pisapia dalla cittadinanza onoraria al Dalai Lama. Spero che non sia vero e che, nel caso, si sia risposto con un vaffanculo in cinese. Ma senza dubbio mi illudo. In Tibet sta avvenendo qualcosa di inaudito, contro l’occupazione cinese si stanno dando fuoco le giovani madri. Finora era successo solo per gli uomini. Il Tibet e’ circondato da un muro di omerta’ alla cui costruzione partecipa anche l’Italia. Buttiamo giu’ il muro. I muri sono da sempre impastati con il sangue dei popoli”.

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