Messaggio del 08-08-2009 alle ore 10:48:19
«Niente bimbi al bar»,
Ossini bloccato a Porto Cervo
Il presentatore Massimiliano Ossini , con moglie e figli, voleva prendere un aperitivo: «Non hanno diritto di selezionare i clienti»
ROMA — «No children please ». Almeno non al cocktail bar di Porto Cervo. E, per favore, non in piena stagione. In vacanza sulle coste sarde, con la moglie Laura Gabrielli, e i figli di quattro e cinque anni (più il pupo di undici mesi, in albergo con la tata) il conduttore del Sabato e Domenica estate di Raiuno, Massimiliano Ossini, aveva voglia di un aperitivo prima di cena. Erano le diciannove di mercoledì sera, i locali erano ancora semivuoti e, dice Ossini: «Mio figlio, il più grande, voleva un'aranciata».
Abbronzata, serena e assetata la famiglia in vacanza si dirige al «Coast Music Bar», nel cuore di Porto Cervo «sotto la famosa piazzetta, tra i ginepri davanti al mare». Quand'ecco che il cameriere li ferma sulla porta, facendosi scudo umano davanti ai tavolini. Quindi con garbata determinazione fa: «Ci spiace ma non potete entrare».
Racconta il conduttore di Raiuno: «Io e mia moglie ci siamo scambiati uno sguardo confuso e io, un po' irritato, ho chiesto il perché. A quel punto lui aggiunge una frase che suona come la spiegazione definitiva 'La politica del locale non ammette bambini' ». Così. Il «Coast Music Bar» ieri non era telefonicamente raggiungibile ma da una struttura alberghiera gemellata, confermano che «i bambini non possono accedere al 'Coast', è vero, ma si tratta di un'eccezione, dovuta forse alla presenza della musica, non sappiamo. Possiamo solo dire che non è una politica diffusa in tutta Porto Cervo».
Fatalità, il conduttore di Raiuno ha il pallino dei diritti del consumatore («Ma come anche a Linea Verde abbiamo denunciato la vicenda del locale che aveva cacciato una madre che allattava...» si chiede sgomento Ossini) e così ha domandato perfino alle forze dell’ordine se il trattamento ricevuto fosse diffuso e censurato: «Ho ricevuto conferma che un esercizio aperto al pubblico non può selezionare i clienti da far entrare e poi, parliamoci chiaro, un bicchiere di acqua minerale viene cinque euro. Preso al banco il giorno prima. Mi pare eccessivo». L'estate, par di capire, è troppo breve per i locali di uno dei centri turistici più lussuosi d’Italia ed ecco che, qualche imprenditore si sforza di ottimizzare: «Certo io capisco che con un bicchiere di aranciata si guadagna meno che con un cocktail, però..» chiosa Ossini. Irritato annuncia: «Intendo parlarne nella mia trasmissione».
Nel frattempo, i bambini in albergo, lui e sua moglie hanno optato per un sushi restaurant a cena. Forse la serata non era quella giusta ma, anche lì, Ossini ha dovuto incassare il colpo: «Un conto da duecentocinquanta euro per due portate di sushi e un antipasto non ordinato. Tutto, guardandosi bene dal portarci il menù, pur richiesto».
Messaggio del 08-08-2009 alle ore 14:34:23
mamo vi pare che in un locale dove si paga un bicchiere d'acqua 5 euro (non è vero) possono entrare i bambini a scassare chi sta in pace? l'altra sera nel mio locale arriva un gruppo di 10 con 4 bambini al seguito: hanno dato fastidio a 80 persone. urla schiamazzi corse tra i tavoli
Messaggio del 08-08-2009 alle ore 23:52:28
mikè, a saperlo prima, ti mandavo una colonia di 250 cacacazzi....
serà per l'anno prossimo, nti preoccupà...
Messaggio del 10-08-2009 alle ore 12:19:10
vi auguro di andare a cena (dubito comunque che lo facciate ) in un bel ristorantino con una bella donna (impossibile :rofl) e che vi frantumino le palle una nidiata di pargoletti indemoniati
come al solito, ma come al solitissimo, oldtom, nj sj cAPIT NIEND
i pupi non infastidiscono me, bensi i clienti..per me abbascta ca portano soldiiiiii
ma che ne sai di ristorantini....va va a magnà la purchetta cu lu lacciu a la piazz
Messaggio del 10-08-2009 alle ore 12:33:41
e dai crasso che i cano non possono entrare e già si sa
anche se a volte qualche signora chiede la cortesia di fare entrare fufino (generlamente davvero minuscolo) garantendo calma e quiete. in genere fufino si accovaccia ai piedi della padrona/e o anche dentro una borsa e non da alcun fastidio.
i dolci pargoli invece molto spesso scatenano l'ira di Dio, garantito.
inoltre qui non si tratta di bar in senso generale, ma di qualche localino davvero esclusivo di porto cervo, dove tutto è vissuto in una dimensione u pò diversa e insolita.
non fa testo.
Messaggio del 10-08-2009 alle ore 13:16:03
in grecia in un locale trovammo scritto "vietato l'ingresso agli italiani". era gestito da anglopitechi. mikemio, mica avevi una % in partecipazione? ------------ Editato da Atelkin33 il 10/08/2009 alle 13:16:35
Messaggio del 10-08-2009 alle ore 16:23:06
se trovo un locale che vieta l'ingresso ai bambini vi giuro che mi calo le braghe e "caco" davanti al suo ingresso e ci faccio "cacare pure le mie figlie e ci porto tutti i giorni pure i miei cani.
Messaggio del 11-08-2009 alle ore 17:14:29
io i bimbi li porto nei bar e nei ristoranti, i cani li tengo a casa, comunque non sono assolutamente contrario ai cani nei locali; però, mentre posso capire che un locale possa essere non accessibile agli animali ma non posso proprio capire il vietare i ristoranti o i bar ai bambini. ------------ Editato da Crasso il 11/08/2009 alle 17:16:24
Messaggio del 11-08-2009 alle ore 19:06:01
se i genitori fossero tanto gentili da tenere a bada i pargoli non ci sarebbero grossi problemi.
il cane è in genere addestrato/educato, non corre fra i tavoli, non lancia cibo per aria, non rovescia le bottiglie, non gioca a palline, non urla a squarciagola..ecc.ecc
ecco perchè spesso è preferibile un cane (no san bernardo no doberman no pittbull) tranquillo ad un bambino rompiballe (con al seguito i degni genitori)
alcuni miei dipendenti possono ancora testimoniare che una dolce bimba di circa 6 anni (non 6 mesi) defecò sotto il tavolo sul quale cenavano i genitori
Messaggio del 11-08-2009 alle ore 19:39:51
tutto ciò è pazzesco.
è chiaro che i bambini devono comportarsi in modo educato e non "defecare" sotto il tavolo, e non urlare, e non lanciare cibo, ecc..., ma è chiaro che non tutti i bambini sanno comportarsi da adulti ma si comportano da bambini.
comunque un locale pubblico non può non essere aperto al pubblico qualunque sia la sua età o razza.
Messaggio del 12-08-2009 alle ore 10:25:25
la differenza tra un bambino educato e un bambino vivace è chiara,
uno ha come causa i genitori, l'altra la natura del bambino
il problema è che mentre sono d'accordo col vietare l'ingresso (o fare uscire) non i bambini maleducati, ma i genitori che non sanno educare, non posso accettare che degli adulti non sappiano tollerare dei bambini vivaci.
E' sintomo che sono bestie.
Ho qui i miei nipotini e il grande di 6 anni è vivacissimo, lo porto anche con me in giro e se si comporta male sono molto duro, ma non certo lo castigo se è allegro o vivace.
Ah...i bambini sono per natura allegri vivaci e giocherelloni, pretendere che si comportino come noi è anormale, magari qualciuno non ci arriva.
Messaggio del 12-08-2009 alle ore 10:45:41
crasso non confondiamo età e razza. poi siccome non puoi sapere che tipo di gente entra nel locale (a meno che non la si conosca) come fai a stabilire a priori se si tratta di bimbo educato e tranquillo o di scheggia impazzita?
micolao qua non si colpevolizza alcun bambino, è normale che siano vivaci e non si pretende che si comportino come noi, però ritengo altresi normale che alcuni locali siamo riservati solo agli adulti.
Messaggio del 12-08-2009 alle ore 11:24:34
i ristoranti condotti da gente civile sono attrezzati con seggioloni per bambini, menu per bambini e carta e pennarelli per farli giocare
Messaggio del 12-08-2009 alle ore 14:58:35
allora i miei ristoranti sono condotti da gente civile..
ma chi non conosce bene i bambini forse non sa che a volte si lanciano giù dai seggioloni, rovesciano le bevande sui menu o li usano per fare areoplanini di carta e si cavano gli occhi con i pennarelli.