usando lo stesso linguaggio di un certo signore, riferendosi agli elettori dell' altra sponda:

"chi non vede nulla di strano in questa storia, è un coglione."

***perchè andare in un ospedale più distante,quando ne hai uno li vicino..???PERCHè IL SUO MEDICO PERSONALE STA AL SAN RAFFAELE

Ate... adesso la colpa é di chi ha abituato "parte dei cittadini" A "PENSAR MALE"?

Tartaglia mentalmente fragile? Certo. E come lui lo è la grande maggioranza della popolazione. Il controllo mentale delle persone è una realtà, lo è già da tempo, anche se in pochi si rendono conto dei livelli di degradazione psichica collettiva cui siamo arrivati.

Berlusconi vittima? Stanno girando dei video su youtube con delle domande sensate a cui non è stato risposto. Ci sono passaggi oggettivamente poco chiari, e ci sono foto fatte sparire dal web. E c'è una scorta che, invece di portare via il più velocemente possibile il suo protetto, lo alza sul predellino dell'auto esponendolo in tutta tranquillità alla mira di eventuali complici. Un presidente sotto tiro i suoi sostenitori può tranquillizzarli anche dall'ospedale piuttosto che rischiare un altro attacco. E' una procedura talmente normale...

E infine il più sorprendente dei miracoli: un egocentrico totale che scompare dalla vista dei media! Berlusconi sta meglio, no? Come mai non si è ancora fatto avvicinare da qualcuno dei suoi sgaloppini giornalai per parlare alla "nazione" dell'accaduto? No, invece lui che fa? Si eclissa! Berlusconi, uno che starebbe sotto i riflettori 24 ore su 24! Volatilizzato.

Dietrologia? Forse. Probabilmente. Ma che problema c'è? Sarà ancora possibile in questo paese di zombie pensare? Sollevare dubbi, tenere in movimento i neuroni cerebrali? Pensare e anche sbagliare ed esprimere anche pensieri sbagliati epperò esprimerli? Oppure dobbiamo acriticamente "prendere per buone le verità della televisione" come cantava qualche decennio orsono Fabrizio De André?

Personalmente non nutro simpatia alcuna per questa o quell'altra parte dell'emiciclo parlamentare. Non sono berlusconiano né antiberlusconiano perché profondamente disgustato dalla povertà politica di ambedue le posizioni. Non credo nel voto, non applaudo Travaglio né Feltri, i giornali tendo a non leggerli neanche salvo sbirciare ogni tanto il Corriere della Sera. Non credo nella libertà che ci regalano i nostri cari governi corrotti e corruttori, gli stessi che appoggiano campagne di sterminio in Medio Oriente e trafficano in oppio e petrolio per conto delle multinazionali, che rubano i soldi di chi lavora per pagare il pizzo alle cricche dei banchieri internazionali. Non credo alle loro parole, alle loro ideologie o religioni. Sono per una libertà reale, da esercitare nella propria esistenza giorno per giorno, senza lasciarsi piegare dalle circostanze.

Qualsiasi sistema di credenze finisce inevitabilmente per compromettere un punto di vista aperto sulla realtà. La mia distanza dalle diatribe politicanti di opposte fazioni in guerra fra loro per questioni condominiali, mi porta ad essere molto sospettoso di fronte a tutte le verità preconfezionate nella scatoletta magica digitale terrestre. Berlusconi vittima? In tutta franchezza non credo al Berlusconi vittima che, in una miracolosa trasmutazione mistica, osserva il crocifisso pronunciando frasi degne di un asceta. Non ci credo alle conversioni estemporanee a uso e consumo di una platea credulona e (soprattutto) spaventata. Posso credere o nell'inganno organizzato ad arte (del resto dopo la favoletta demente conculcata dalla "verità ufficiale" sull'11 settembre tutto è possibile!), oppure potrei prendere in considerazione una faida interna fra opposte fazioni dell'élite politica italiana.

Quanto a tutto quel che è stato detto dopo l'accaduto, ai fiumi d'inchiostro versati, mi sento di dire che ill più delle volte si crede di esporre un proprio parere personale, quando in realtà non si ripetono che parole e pensieri già detti e pensati per noi da altri. E allora "siamo detti" invece di dire, come direbbe Carmelo Bene. Ma nel nostro caso, lungi dal divagare in una considerazione sul linguaggio e suoi suoi buchi neri, ci limitiamo solo a tornare al discorso iniziale: la programmazione. Tantissima gente è mentalmente sofferente, scissa, isolata in una realtà che non riesce a compenetrare al meglio, da cui è anzi terrorizzata conosciamente o (peggio ancora) inconsciamente. Tantissima gente è programmata senza neanche immaginarlo! E' succube dell'archetipo, del simbolo che annienta la volontà dell'individuo dal fondale oscuro dell'inconscio. Ciò che non esperisci lucidamente, nel conscio, finisce col dominarti, perché il tuo inconscio lo assorbe.

Ecco perché le multinazionali e i governi infarciscono di messaggi subliminali tutto ciò che vendono al popolo. Il procedimento è messo in atto fin dalla tenera età: i cartoni animati della Walt Disney sono pieni zeppi di riferimenti occulti alla lascivia, alla violenza e alla paura sotto forma di immagini nascoste che l'occhio non si accorge di vedere. La moviola può svelarci assai poco rassicuranti scenari annidati in quello che si considera un innocuo filmetto a cartoni. Basta fare una piccola ricerca sul web. L'archetipo. Non tanto quello di cui parla Jung, ereditato dai primordi della storia collettiva delle stirpi, bensì l'immagine deformante sedimentataci dal potere nella parte nascosta della nostra mente per il controllo delle nostre azioni.

Avete presente il sonnambulismo? Un sonnambulo è capace di espletare le stesse faccende che svolge nello stato di veglia. Dorme, ma in realtà il suo corpo è perfettamente attivo. Il mattino dopo si sveglia e non ricorda niente. Anche l'ubriaco fa e dice cose che poi dimenticherà dopo la sbronza. Questi esempi chiariscono abbastanza il meccanismo dell'archetipo nell'inconscio: molto spesso noi agiamo e parliamo del tutto inconsapevolmente, come se qualche altra forza in realtà ci stesse muovendo. E non ce ne rendiamo conto. Questo accade di continuo in una società automatizzata come quella che ci è stata costruita intorno. Siamo come sonnambuli. Un giorno ci sveglieremo, sperando che non sarà troppo tardi. Le élites dominanti questo lo sanno benissimo, e lo attuano scientificamente. E' così dirigono le plebi esattamente dove vogliono loro, che le mantengono più o meno in uno stato di servitù. Avete mai sentito parlare di Bernays, cognato di Freud, autore di un libello ('Propaganda') sul controllo delle masse da cui attinsero a piene mani sia i nazisti che gli americani e gli inglesi?

Tartaglia, per certi aspetti, è stato "istigato". Nel senso che stiamo intendendo possiamo parlare senz'altro di istigazione vera e propria. Che la mano dello psicolabile Tartaglia sia stata armata se non da qualcuno da qualcosa, questo lo dò per certo. Non mi riferisco assolutamente ai Travaglio o ai Santoro come vanno dicendo i tribuni della parte politica avversa alla loro: intendo piuttosto i malsani meccanismi della società multimediale, il bombardamento isterico e paranoico compiuto da organi di informazione che hanno distrutto la verità, da un'educazione che ha distrutto la personalità, mi riferisco a una medicina e un'economia che hanno distrutto il benessere e l'integrità della persona a vantaggio dell'industria e della disumanizzazione.

Ergo, se parlo di Tartaglia e Berlusconi, mi sento obbligato ad allargare la visuale: siamo un tutto, un tutto dissociato da sé però. Ma cosa ci aspettiamo nel momento in cui smettiamo di essere umani coscienti e consapevoli per lasciarci trattare come sottoprodotti e beni di consumo? Cosa ci aspettiamo da valori astratti fabbricati a uso e consumo dei cinici, dei bari, degli apatici che puntualmente salgono i gradini del successo a scapito degli onesti? Andrà sempre peggio, le cose sono destinate a precipitare perché mentalmente siamo deboli, paralizzati, troppo impegnati a sopravvivere per poter vivere. Perché questo sistema, per chi conservi ancora un barlume di autocoscienza, è diventato un luogo ostile e pericoloso. Le nostre città, sporche e immalinconite, sono diventate tutt'altro che rassicuranti. I luoghi in cui viviamo rispecchiano il nostro umore profondo.

Eppure basterebbe davvero poco: un risveglio è ancora possibile per chi non si lasci fregare dalla telenoia, dai suoi martiri e dai suoi assassini.

accomunando persone che non c'entravano nulla l'uno con l'altro e che hanno fatto di tutto per farsi favori a vicenda cercando di mantenere un quieto vivere, pur di mantenere il culo attaccato alla sedia, a varie riprese....

abbia scritto anche altro sottolineando (SOPRATTUTTO.....) un altro aspetto del "classico" naso rotto

ah mo le so lett!
professò, mi sa ca a te ti piace a legge e interpretare a modo tuo.
rileggi bene e dimmi dove parlo di SANGUE dal naso.

TUO

penso che l'unica cosa da sottolineare, qui, sia il fatto che si possa solo pensare che un premier possa aver fatto un complotto del genere. credo che altrove, nessun cittadino si sarebbe mai sognato di pensare ad una cosa del genere, ma in Italia il grottesco (come il filmato qui citato) fa parte della quotidianità, e non può essere più oggetto di critica e di analisi sociale.

CONDANNO IL GESTO AMMESSO CHE FOSSE VERO....!!!

Il fatto ignobile e che ci sia gente che per PARTITO PRESO cerca, e se non trova inventa, il marcio laddove magari sarebbe più giusto esser solidali o se vuoi compatire o magari stare semplicemente ZITTI (come avrei voluto fare io!)!

a me quel sangua ha dato la conferma che almeno lui non e' rettiliano almeno questo...

non sanno più cosa inventarsi x dirgli male... quando morirà che faranno???

2/10/2007 «Attacchi privi di fondamento»
Fn respinge le accuse: solo un alterco verbale, fatti gonfiati per coinvolgere il sindaco


LANCIANO. «Attacchi pretestuosi e privi di fondamento dei rappresentanti dei partiti della sinistra locale»: così il segretario regionale di Forza nuova, Fiorello Mastrocola, definisce la vicenda che ha avuto come protagonista un esponente del partito di destra, e sulla quale sono intervenuti alcuni rappresentanti locali dell’Unione (leggi l’articolo).

«Fatti artatamente gonfiati che si riducono in realtà a un alterco verbale che nulla ha di politico», ribatte Mastrocola, «ma che scaturisce da lunghi mesi di provocazioni e diffamazioni, comprovate da testimonianze e affermazioni scritte accluse nella querela già presentata alle autorità competenti».

Secondo Forza nuova quindi non ci sarebbe stata nessuna violenza fisica. Il partito inoltre ha dato mandato all’avvocato aquilano Paolo Vecchioli di «adire le vie legali nei confronti dei firmatari di un documento ritenuto diffamatorio nei confronti del movimento e del suo dirigente».

«L’attacco pretestuoso ha come fine evidente e dichiarato il tentativo velleitario di coinvolgere in questa vicenda il sindaco di Lanciano Filippo Paolini», conclude Mastrocola, «"colpevole" di essere stato votato dai forzanovisti nella elezione che lo ha visto trionfante contro la sinistra».

manca l'acca