Cultura & Attualità
Occupy Our Homes
Messaggio del 13-12-2011 alle ore 16:57:33
USA
Mentre, all'esterno, la campagna mediatica contro il "dittatore" Putin raggiunge picchi da guerra fredda, all'interno degli "steits" arresti a centinaia, retate della polizia a notte fonda contro gli indignati accampati nelle tende, cariche e rastrellamenti nei campus che se avvenissero a Pechino scatenerebbero le prefiche dei diritti umani, le Ong, le Bonino, i Pannella e i Tribunali Penali Internazionali...
tutto questo, invece, sta avvenendo nel più perfetto silenzio, nel Paese della Libertà
dal Corriere
"Costretti a lasciare Zuccotti Park, culla del movimento nel cuore di New York. Cacciati dalle piazze di Los Angeles e Atlanta. Mercoledì, poi, è toccato a San Francisco: un accampamento con cento tende in mezzo alla città smantellato dagli agenti senza preavviso. E alla mezzanotte di ieri è scaduto anche l' ultimatum dato dalla polizia agli «occupanti» di Boston.
E mentre in Virginia gli «indignati», tra i quali ci sono molti radicali di sinistra e anarchici, avviano un imbarazzato dialogo con la destra «dura» dei Tea Party alla ricerca di un' improbabile alleanza tattica, buona parte del movimento si sposta a Washington, dove ieri la polizia ha arrestato sessanta attivisti."
"A New York «Occupy Wall Street» si trasforma in «Occupy Our Homes» con l' obiettivo di impedire lo sfratto dei proprietari di case che non riescono più a pagare il mutuo. Martedì la marcia di 500 «ribelli» in un quartiere di Brooklyn dove le case pignorate dai creditori (e quindi ormai vuote) sono più numerose di quelle ancora abitate non ha avuto i titoli dei giornali. "
una rivoluzione proletaria in piena regola, non marxista, neppure ideologica, che i media, non solo americani, si sforzano di ignorare, ma che può avere sviluppi imprevedibili...
USA
Mentre, all'esterno, la campagna mediatica contro il "dittatore" Putin raggiunge picchi da guerra fredda, all'interno degli "steits" arresti a centinaia, retate della polizia a notte fonda contro gli indignati accampati nelle tende, cariche e rastrellamenti nei campus che se avvenissero a Pechino scatenerebbero le prefiche dei diritti umani, le Ong, le Bonino, i Pannella e i Tribunali Penali Internazionali...
tutto questo, invece, sta avvenendo nel più perfetto silenzio, nel Paese della Libertà
dal Corriere
"Costretti a lasciare Zuccotti Park, culla del movimento nel cuore di New York. Cacciati dalle piazze di Los Angeles e Atlanta. Mercoledì, poi, è toccato a San Francisco: un accampamento con cento tende in mezzo alla città smantellato dagli agenti senza preavviso. E alla mezzanotte di ieri è scaduto anche l' ultimatum dato dalla polizia agli «occupanti» di Boston.
E mentre in Virginia gli «indignati», tra i quali ci sono molti radicali di sinistra e anarchici, avviano un imbarazzato dialogo con la destra «dura» dei Tea Party alla ricerca di un' improbabile alleanza tattica, buona parte del movimento si sposta a Washington, dove ieri la polizia ha arrestato sessanta attivisti."
"A New York «Occupy Wall Street» si trasforma in «Occupy Our Homes» con l' obiettivo di impedire lo sfratto dei proprietari di case che non riescono più a pagare il mutuo. Martedì la marcia di 500 «ribelli» in un quartiere di Brooklyn dove le case pignorate dai creditori (e quindi ormai vuote) sono più numerose di quelle ancora abitate non ha avuto i titoli dei giornali. "
una rivoluzione proletaria in piena regola, non marxista, neppure ideologica, che i media, non solo americani, si sforzano di ignorare, ma che può avere sviluppi imprevedibili...
Messaggio del 15-12-2011 alle ore 23:38:09
mio figlio è a Los Angeles
sta da Dio
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sta da Dio
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