Cultura & Attualità

operai della sevel e la terra..
Messaggio del 26-07-2009 alle ore 00:22:52
Il costo insostenibile della pesca

Di solito sono due le persone interessate a una pesca. Chi la produce e chi la mangia. Il produttore riceve 10 centesimi al kg e ha costi di produzione di 45 centesimi. Per lo stesso kg il consumatore paga due euro. La domanda sorge spontanea: chi ci ha fregato la pesca e sta facendo fallire l'agricoltura? Pubblico una lunga e disperata lettera di un agricoltore romagnolo.

"Caro Beppe,
sono Samuele Bertuzzi, ho 27 anni, vivo in un paesino vicino ad Imola. Ti scrivo per raccontarti ciò che sta succedendo nel mondo nel quale lavoro e nel quale la mia famiglia, mio padre, i miei nonni hanno sempre creduto: l’agricoltura, i frutti della terra. Abito in Romagna, dove ci sono migliaia di aziende agricole forti produttrici di frutta, albicocche, pesche, nettarine, kiwi e uva da vino. La frutticoltura italiana sta vivendo un momento tragico, agli agricoltori sono riconosciuti prezzi ridicoli per i loro prodotti: 8-10 centesimi al kg (fonte Camera di Commercio di Bologna) per pesche e nettarine di prima qualità a fronte di un costo ,di produzione medio di 40/45 centesimi al kg. Nonostante questo, la frutta in negozio è venduta a prezzi dell’ordine di due euro al kg o superiori. Si trovano anche prezzi inferiori, ma per promozioni di prodotti di minor qualità e solo per alcuni giorni. Il 70% della nostra frutta viene venduto all’estero (Germania in primis, Inghilterra, Austria, Svizzera, Belgio, Est Europa) ed, anche qui i, prezzi sono incredibili. Un amico che vive a Londra mi ha comunicato che in un negozio della catena Tesco vendono quattro pesche a 1 pound ( quattro pesche sono 500 gr, quindi due pound al Kg pari a 2,32€/Kg). A conti fatti il costo della materia prima sul prezzo finale di vendita al consumatore è irrisorio: pensa, 10 centesimi contro 2€ di vendita rappresenta solo il 5%! Costano più l’imballaggio e il servizio della pesca! E’ incredibile e nessuno ne parla! Quando bisogna dare una notizia di aumenti dei prezzi, la prima cosa che si fa vedere in televisione è un bel banco allestito di frutta e verdura, perché fa scenografia, ma non si racconta ciò che ci sta dietro.
Ti voglio spiegare in breve come funziona la “filiera” dell’ortofrutta. L’attore principale è l’agricoltore: chi produce il bene, frutta o verdura che sia. Parliamo di frutta, che è quella che conosco meglio. L’agricoltore produce la frutta, ci impiega un anno e raccoglie il prodotto in soli tre mesi (da giugno a fine agosto in Romagna). Per preparare la produzione occorrono molti lavori, potatura, interventi agronomici al terreno, concimazioni, trattamenti con fitofarmaci, etc. ) con una anticipazione delle spese. L’agricoltore è un imprenditore, perché ha una proprietà, deve fare delle scelte nella sua azienda, né più e né meno di un industriale. Al momento della raccolta dei frutti c'è la vendita a chi acquista la frutta come materia prima per la sua produzione. Di solito, un magazzino ortofrutticolo (impresa privata o cooperativa) che procede a stoccaggio, refrigerazione, lavorazione, confezionamento e vendita del prodotto finito.
Il sistema creato negli ultimi 20 anni fa si che quando l’agricoltore vende il suo prodotto al magazzino, non c’è una vera e propria vendita con contrattazione del prezzo, ma un conferimento. L’agricoltore dà il suo prodotto al magazzino ad un prezzo che verrà stabilito a fine stagione quando il magazzino saprà quanto avrà incassato dalla vendita, tolte le sue spese. In altre parole l’agricoltore subisce un prezzo, non può stabilirlo lui, vende a prezzo da determinare a fine stagione.
Proseguendo per la filiera, il magazzino lavora la frutta, la imballa e la vende ad un importatore. Per contattare l'importatore si avvale spesso di un’agenzia di intermediazione, un soggetto che prende ordini dall’importatore e gli organizza la reperibilità del prodotto nei magazzini italiani. Sono agenzie che muovono SOLO carta, la frutta non la vedono nemmeno, perché va dal magazzino italiano alla piattaforma di arrivo. Spesso anche gli importatori sono in realtà delle agenzie fra il distributore estero e l’agenzia italiana! La frutta arrivata alla piattaforma viene quindi controllata, rilavorata se c’è l’esigenza, e distribuita ai punti vendita. Anche qui a volte ci sono altri intermediari che muovono solo carta. In fondo alla filiera chi fa il prezzo sono i venditori finali del prodotto: in larga maggioranza la Grande Distribuzione Organizzata (GDO) che in Italia si chiama Coop, Esselunga, Auchan, Conad; in Germania, Lidl, Metro, Edeka, Aldi, Tengelmann; in Inghilterra, Tesco, Sainsbury. La GDO stabilisce un prezzo e poi a cascata ogni soggetto partecipante alla filiera ricava il proprio guadagno, le proprie spese, nell’ordine inverso a quello che ha seguito la materia prima, nella più totale mancanza di TRASPARENZA. Gli ultimi due attori sono il magazzino di confezionamento e l’azienda agricola, che in realtà sono gli attori principali perché coloro che producono! Al magazzino la frutta viene pagata un prezzo medio per pesche e nettarine di 0,60€ dal quale toglie le proprie spese e QUELLO CHE RIMANE VIENE DATO ALLE AZIENDE AGRICOLE!
Gli agricoltori si trovano nella condizione che sanno quello che spendono per la produzione, ma non quanto incasseranno. Ma soprattutto incasseranno a un prezzo IMPOSTO, che non copre nemmeno il 20% del costo di produzione. Senza contare l’esposizione totale delle aziende agricole ai fattori meteo quali grandinate, precipitazioni troppo abbondanti, allagamenti dei campi, danni da vento. E un agricoltore al momento di raccogliere il prodotto non può permettersi di lasciarlo sulle piante perché l’80% delle spese è già stato fatto. Concludo dicendo che nemmeno associazioni Onlus o altro a scopi benefici sono interessati alla frutta, nonostante ci siano popolazioni intere senza cibo!
Beppe, io ti prego di dedicarci uno spazio nel tuo blog, perché nessuno dice niente, non ci sono articoli sui giornali, servizi in tv, radio, nessuno ne parla, l’agricoltura non fa notizia ed in Italia NON CONTA NULLA, ma rappresenta il 15% del PIL! Migliaia di imprese agricole in difficoltà (forse quelle che risentono in maniera maggiore della crisi), persone, famiglie che credono nel proprio lavoro, nei frutti della terra, che stanno “morendo” abbandonati da tutti. Anche la politica non muove un dito, si parla solo di banche, CONFINDUSTRIA, ma l'impresa agricola non esiste, gli amministratori locali sono persi nei loro cavilli burocratici, non fanno nulla per noi. Beppe, stiamo morendo, l’agricoltura così rischia di morire, i campi verranno trasformati in deserto, terreni incolti, abbandonati, sostituiti da parcheggi, ipermercati che vendono frutta estera che ha fatto migliaia di km, prodotto CO2, inquinato, poco controllata, prodotta a basso costo con spesso sfruttamento di manodopera e che farà arricchire solo qualcuno. E agli ormai ex agricoltori resterà solo di andare a sistemare frutta e verdura negli scaffali oppure dirigere il traffico nei parcheggi che hanno ricoperto le loro terre!
Ti prego Beppe, almeno tu dedica uno spazio nel blog a questo settore in grave difficoltà dimenticato da tutti, per non farci mollare mai nemmeno a noi! Con affetto." Samuele Bertuzzi

Messaggio del 14-11-2005 alle ore 16:07:36
vabbò ci sta sempre qualcosa che non capisco
st'apposte skin!
Messaggio del 14-11-2005 alle ore 16:06:50
Pigro non prestare attenzione alle lamentele degli agricoltori, si lamentano sempre, ma poi quando passano all'incasso non o fanno mai saprere.

Hai ragione le spese sono elevatissime, ma non esiste agricoltore che se ne preoccupi davvero
Messaggio del 14-11-2005 alle ore 16:04:13
E nn hai nemmeno capito la battuta sullo sconto... lasciamo perdere
Messaggio del 14-11-2005 alle ore 15:57:14
Io stavo parlando di vendita al dettaglio, nn all'ingrosso. E citavo cooperative alla produzione, non alla vendita. Non creare confusione. E' vero che ho visto solo l'incasso, ma conoscevo anche il tenore di vita di quel signore.
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Editato da Skin il 14/11/2005 alle 15:59:22
Messaggio del 14-11-2005 alle ore 15:51:52


Poi ti posso assicurare che mio padre, per il lavoro che fa, di agricoltori ne conosce a bizzeffe, sono anche coloro che non chiedono mai lo sconto, con tutti i soldi che si ritrovano sotto il materasso.


ma che c'entra se uno chiede lo sconto o no?c'è gente che chiede lo sconto pure al supermercato e gente che non lo chiede nemmeno quando acquista un auto,a prescindere dal lavoro che fa!poi ci sono certi rognosi in giro tra gli agricoltori-imprenditori!


Ma i soldi vanno investiti, sennò l'economia non gira


che è lo spot del ministero dell'economia?

Ho un amico il cui nonno coltiva le pesche(solo le pesche) a piazzano, un giorno gli ho fatto compagnia mentre vendeva al mercato di ortona. Sai quanti soldi si è fatto in una mattinata?


skin sai tutte le cose da fare prima di portare le pesche a vendere?
allora te le elenco
prima di tutto ci vuole il terreno
preparazione del terreno(scasso)
impianto
dall'impianto alla prima raccolta passano almeno tre anni in cui ci sono solo spese per la cura e le varie lavorazioni al terreno e alle piante
dal 4° anno comincia una discreta raccolta,ma prima della raccolta c'è da fare prima la potatura invernale,poi lo sfoltimento delle pesche in primavera,i vari trattamenti antiparassitari(costosissimi),
poi c'è da sperare che non arrivi una grandinata che ti rovina tutto il raccolto,
infine arriva la raccolta,
a questo punto,le pesche possono essere consegnate alle tanto da te osannate cooperative (che ti pisciano in mano)oppure destinate alla vendita al'ingrosso ai commercianti(che praticamente raddoppiano e a volta triplicano il prezzo pagato all'agricoltore senza che essi abbiano effettuato alcuna lavorazione sul prodotto).
dopo 15 anni dall'impianto il frutteto è buono per metterlo al caminetto
tu hai visto l'incasso del tuo amico di piazzano ma non il guadagno!
spero di essere stato esauriente questa volta skin!
Messaggio del 12-11-2005 alle ore 01:35:22
t'illuminerò domani che adesso ho sonno,prego!
Messaggio del 12-11-2005 alle ore 01:32:51
Illuminami illustrissimo
Messaggio del 12-11-2005 alle ore 01:31:33
skin,ma che cazze ti di!
si sparate na serie di cazzate una dietro l'altra!
Messaggio del 11-11-2005 alle ore 22:47:55

ragazzi ma c'è una legge che vieta questo tipo di doppio lavoro? no e quindi?



Ma infatti non è una questione di legalità, ma una semplice questione di competenze, e sappiamo che la parola competenze o know how qui non vale nulla. Ognuno dovrebbe essere specializzato per quel che fa.


quello che si fa un POPO' quadrato in fabbrica, magari col mutuo, per comprarsi una casa, lo criticate...


chi lo avrebbe criticato?


ma se uno si compra l'audi A6...7 9 o 100.. e fa un doppio lavoro, vi viene a tagliere il pane di bocca? e quindi il problema qual è?


Ma infatti ho specificato che non è un mio problema. Io conosco(personalmente ed vista) tanti ragazzi che scelgono il lavoro in fabbrica,quando il loro primo(e forse unico) problema è proprio quello di farsi il fuori-serie. Tanto la casa ce l'hanno, non pagano le spese di luce acqua e riscaldamento. Allora nn ti sembra giusto dare, piuttosto, la priorità a chi nijn te manghe nu sbisciue per durmì, piuttosto a chi ha la possibilità di gestirsi in proprio?


non mi pare che dalle nostre parti non ci sia lavoro....


Il lavoro c'è, ma sotto forma di precariato, e anche per entrare in fabbrica devi essere raccomandato. In fondo la cosa ci sta pure bene, per le ragioni spigate più su. Ma sai che ti dico? La cuccagna non durerà molto a lungo.


"le nostre campagne sono improduttive semplicemente perché gestite male"

questo lo dici tu?

ci sei dentro? non penso...



Il fatto che io non sia un agricoltore o che non abbia parenti agricoltori aiuta ad essere obiettivi. Perchè è vero che la mentalità agricola locale è un problema di "tradizione", cosa che è molto difficile cambiare. Poi ti posso assicurare che mio padre, per il lavoro che fa, di agricoltori ne conosce a bizzeffe, sono anche coloro che non chiedono mai lo sconto, con tutti i soldi che si ritrovano sotto il materasso. Ma i soldi vanno investiti, sennò l'economia non gira.


secondo te chi vende al mercato, apparte quel proprietario di un fazzoletto di terra, che si coltiva l'orticello, che è un metro per un metro, al più!!!! e che ti fa pagare un cespo di insalata due o tre euro, secondo te chi coltiva molta terra, dove vende? non vende all'ingrosso??


Ho un amico il cui nonno coltiva le pesche(solo le pesche) a piazzano, un giorno gli ho fatto compagnia mentre vendeva al mercato di ortona. Sai quanti soldi si è fatto in una mattinata? E a parlo del periodo della lira. Cmq tutto il discorso era centrato sul fatto che la cooperativa, dalle nostre parti, è pura utopia, proprio perchè siamo ancora rimasti a Totò e Mezzacapa, che litigano per un cm di terra. E' una questione di mentalità, la potremmo riscontrare anche in settori diversi dall'agricoltura.

Messaggio del 11-11-2005 alle ore 21:55:58
ragazzi ma c'è una legge che vieta questo tipo di doppio lavoro? no e quindi?

dite e disdite nello stesso tempo
quello che si fa un POPO' quadrato in fabbrica, magari col mutuo, per comprarsi una casa, lo criticate...

quello che fa altrettanto nei campi e in fabbrica lo criticate?

ma se uno si compra l'audi A6...7 9 o 100.. e fa un doppio lavoro, vi viene a tagliere il pane di bocca? e quindi il problema qual è?

non mi pare che dalle nostre parti non ci sia lavoro....

Santo cielo per trovare operai durante il periodo della vendemmia, si devono fare salti mortali!!!!!!!

forse manca il lavoro comodo, poco faticoso, quello che tutti vorrebbero....

ma credo sia tutt'altro discorso

è giusto il discorso di Mida, quando dice che

"manca il sentimento di coscienza operaia"
sono pochi per fortuna dalle ns parti operai che vivono solo del lavoro in fabbrica...
e poi skin

"le nostre campagne sono improduttive semplicemente perché gestite male"

questo lo dici tu?

ci sei dentro? non penso...

fidati non sempre è così

"Ho saputo anche che la frutta e la verdura che vengono vendute al mercato sono in realtà acquistate all'ingrosso"

secondo te chi vende al mercato, apparte quel proprietario di un fazzoletto di terra, che si coltiva l'orticello, che è un metro per un metro, al più!!!! e che ti fa pagare un cespo di insalata due o tre euro, secondo te chi coltiva molta terra, dove vende? non vende all'ingrosso??

Messaggio del 11-11-2005 alle ore 21:04:18
mi sembrava strano che ci mancava un tuo intervento in questo post!
Messaggio del 11-11-2005 alle ore 20:53:12
Mi era sfuggito so post,io ho sempre ragione,lu cafone si deve uccidere
Messaggio del 09-11-2005 alle ore 13:19:47
VIVA LA NETIQUETTE!!!
Messaggio del 09-11-2005 alle ore 13:16:49
è vero skin forse hai ragione ma non l'ho fatto apposta
Messaggio del 09-11-2005 alle ore 12:56:55
frentania, scrivere in maiuscolo costituisce una grave violazione della netiquette, perchè equivale a urlare e a imporre il proprio pensiero su quello degli altri. Scusa ma c'ho la murite
Messaggio del 09-11-2005 alle ore 12:54:39
ADDIRITTURA C'HANNO FATTO UNO STUDIO PARTICOLARE ALL'UNIVERSITA' DI ROMA, PER VALUTARE LA POSSIBILITA' DI OVVIARE A QUESTA SITUAZIONE E PER SVILUPPARE UN ADEGUATO PIANO DI SVILUPPO SOCIOECONOMICO CHE TENESSE CONTO DI QUESTA SITUAZIONE.
Messaggio del 09-11-2005 alle ore 12:17:28
Bob, le persone che tu condanni sono solo "vittime" della mentalità che vige dalla notte dei tempi. Intendiamoci, sono d'accordo sul fatto che in fabbrica debba andarci chi nn ha altra fonte di sostentamento... ma il problema a cosa è dovuto? Al fatto che le nostre campagne servono solo a coje l'uva e la liva una volta all'anno. Ho saputo anche che la frutta e la verdura che vengono vendute al mercato sono in realtà acquistate all'ingrosso... infatti, cirt prizz! Per non parlare dei nostri agriturismi, dove può capitare che il cibo non sia di produzione propria e dove il vino è quasi sempre imbevibile.
Messaggio del 09-11-2005 alle ore 12:05:01
a monte ci sta quella gente seconde me,che vuole avere sempre di +,che non si accontenta mai di quello che ha,sia il contadino con la terra che l´altro con l' impresa,fregando posti e diritti a gente che ne ha
VERAMENTE BISOGNO.
Messaggio del 09-11-2005 alle ore 12:00:37
Ma che deviare, ho solo espresso la mia opinione, cioè che il problema sta a monte
Messaggio del 09-11-2005 alle ore 11:52:37
Skin si cuminzate a deviá lu discorse?
Messaggio del 09-11-2005 alle ore 11:24:11
Dean Corso da chi sono gestite le cantine sociali del nostro comprensorio?
Messaggio del 09-11-2005 alle ore 10:58:01
Guarda che rispondevo in generale ai diversi interventi, mica ti stavo a mette alla gogna.
Cmq dell’operaio che si indebita per comprarsi il fuoriserie non me ne può fregar de meno, ma non venirmi a parlare di rivendicazione di classe.
Tornando al discorso, io credo che il problema sia un altro. Le nostre campagne sono improduttive semplicemente perché gestite male: c’è poca imprenditorialità, soprattutto poca cooperazione… le nuove generazioni preferiscono molto di più uno stipendio fisso e un orario di lavoro ben limitato, piuttosto che assumersi il rischio di portare avanti un’impresa. D’altronde, il nostro contesto locale continua ad essere dominato dal clientelismo, da proclami “cafoneschi” del tipo “il miglior investimento è il materasso” o “lo straniero è nemico, ma il vicino di casa lo è ancora di più”. So che ora qualcuno si incazzerà , ma è così. Siamo ben lungi dalla magnifica realtà delle campagne emiliane e venete. Domanda un po a Dean Corso da chi sono gestite le cantine sociali del nostro comprensorio. Naturalmente tutto ciò vale anche per l’imprenditore industriale locale.
Dal mio punto di vista, se la mentalità fosse leggermente diversa, sicuramente chi ha il pezzo di terra dedicherebbe tutto il suo tempo per farlo fruttare, piuttosto che rinchiudersi dentro una fabbrica per avere un sostentamento fisso.
Messaggio del 09-11-2005 alle ore 10:38:48
porca p... mi è zombato il papiro
Messaggio del 09-11-2005 alle ore 10:26:01
skin, relax yourself!
l'ho detto che ho usato parole da retorica, nn era mia intenzione però farla! volevo solo sottolineare l'aspetto problematico che un metalmezzadro può arrecare in una fabbrica che di solito è "frequentata" da operai che lavorano per il proprio sostentamento (come tutti, d'altra parte) ma che hanno solo quell'entrata e che quindi ci tengono molto di più di quelli che invece la spesa per mangiare nn la devono fare.
inoltre, io farò retorica, ma tu mi sembri al festival della banalità!
il tuo problema nei confronti di chi va a lavorare per comprarsi una fantomatica audi A6 qual è???! l'operaio dovrebbe spendere i suoi soldi come, per non essere tacciato da parveneu??illuminaci!
poi, che le nostre fabbriche e le nostre aziende siano indietro di anni luce e che siano disorganizzate e gestite da gente incapace è un altro discorso. e su questo credo che siamo tutti d'accordo!
Messaggio del 09-11-2005 alle ore 10:11:37
Ma quanta retorica... coscienza operaia, rivendicazione di classe... sembra che le nostre fabbriche siano affollate dagli immigrati degli anni 70. La realtà è che a un operaio medio (a meno che non si tratti di un extracomunitario) non gliene frega niente di tutto ciò, interessa solo una cosa: accendere subito un mutuo per comprarsi l'audiA6. Semmai il problema, come ben focalizzato da MrHome e Dean, è che, qui da noi,  sia le fabbriche sia le aziende agricole stanno indietro di 30 anni, basta vedere da chi sono gestite. Spesso la tessera politica pesa molto di più dell'effettivo know-how. Sicuramente la parola competitività e la parola investimenti non compaiono nel vocabolario di questi signori.


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Editato da Skin il 09/11/2005 alle 10:18:58
Messaggio del 09-11-2005 alle ore 09:54:17
scì, mr home! a magnà pane onto e fafe ngh phar lap....e dapò la terr chi li zapp????
fuss fregn sci accusci!!! ci meness pur ij a pià lu fresc sott all'alber di ficar!!!!!
tu però, mr, mi paragoni esercitare un'attività di azienda agricola (come tu stesso l'hai descritta) con un'atività da operaio. ed è qui che ti sbagli, IMHO perchè le 2 cose nn si trovano sullo steso piano: una cosa è zappare un'altra è essere proprietario terriero e lavorare la propria terra con mezzi e capacità elevati; una cosa è schiacciare un bottone in fabbrica, un'altra cosa è tipo gestire un processo produttivo!
detto questo, credo che i metalmezzadri siano "pericolosi" per una fabbrica come la sevel proprio per quel discorso, che io condivido, di °.
Sono operai che vanno in fabbrica per "arrotondare" non sono operai "veri", non possono incarnare quel sentimento di coscienza operaia e di rivendicazione di classe propria della categoria!!! nn voglio fare retorica, però è logico che a loro nn gliene frega di fa sciopero e di indispettire i capi per 100 euro di aumento al mese, per es,perchè per loro il gioco nn vale la candela...tanto hanno altre enrtrate per tamponare...
con questo nn voglio criminalizzare nessuno, ma la problematica che ha sollevato bobrock va analizzata...

w le pimmadore, cmq!
Messaggio del 09-11-2005 alle ore 00:04:57
mr home,fusse accuscì belle!
Messaggio del 08-11-2005 alle ore 22:03:03
grado, vallo a di a chi a voluto levar l'adeguamento del salario con il sistema della scala mobile.......
Messaggio del 08-11-2005 alle ore 21:53:51
Ben detto Mr Home sono d'accordo con te,la vita di "fravica"è una vitaccia di merda lo puo sapere solo chi ci lavora a cominciare dall'ambiente,tu vuoi mettere a stare all'aria aperta gia ti fa campa' qualche anno in piu'........
Messaggio del 08-11-2005 alle ore 21:42:44
Io le fabbriche le frequento tutti i giorni, visto il lavoro che faccio; le giro tutte, in lungo ed in largo... e mi so rotte lu strummende!
Se avessi qualche bell'ettaro di terra da coltivare farei solo quello. In modo intelligente, ma farei solo quello...
Ma vulete mette!? Stai sulla tua terra, ti gestisci il lavoro, ti mègne lu panine nghe la prisuttelle allungate sotte a nu pete di live... atre che ji a preme li bettune cipuf cipuf cipuf...
E non cominciamo col fatto che è faticoso e patapim e patapam pecchè nisciune ta rigale nijènde a nisciuna vije, e poi siamo nel 2005... con tutta la tecnologia che abbiamo è solo un luogo comune.
A me mi piacerebbereqqueresse di andare a zappare, ma non ho la terra. E se ce l'avessi... col cazzo che andrei a premere i bottoni in fabbrica ed a respirare olio da taglio e refrigerante tutto il giorno! Occò si li premene isse li bbettune!
E staremmo tutto il giorno, io e Farlàp, a mangiare il pane onto con le fafe ed il pestato e messo...
Messaggio del 08-11-2005 alle ore 19:24:30
Ragazzi calma la ragione deve prevalere!!!! Ognuno è libero di esprimere le sue opinioni ci mancherebbe,ma è anche vero e questo è rivolto a Cati che non puoi paragonare le 2 cose in sevel si produce furgoni che costano 20 mila euro ognuno, se ne produce al giorno sui 900 - 950 mi spieghi perchè un povero operaio che gia prende una miseria deve scioperare contro un colosso ( ti faccio presente che il contratto metalmeccanico è gia scaduto da anni e non è stato mai rifirmato quando doveva essere automatico considerato la svalutazione della moneta corrente!!!!!!!!)e come se non bastasse scioperare anche per fare un favore a dei ruffiani che dicevo prima.Non vi sembra un po troppo?............
Messaggio del 07-11-2005 alle ore 23:41:15
Cati ma chi parla di critiche? ma non sai dove attaccarti ora...ti ho detto solo di rileggere quello che ha scritto HOME...cmq buonanotte
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Editato da Bobrock il 07/11/2005 alle 23:42:44
Messaggio del 07-11-2005 alle ore 23:37:56
bobbe, non mi pare di aver criticato il tuo post...
anzi se sto intervenendo è perchè lo trovo interessante.... poi se come al solito ti piacciono discorsi in cui te la suoni e te la canti fa pure....non intervengo più....
Messaggio del 07-11-2005 alle ore 23:37:05
che cazzo di discorsi fai ora? vedo che hai capito molto di questo post...rileggiti quello che ha scritto MR HOME
Messaggio del 07-11-2005 alle ore 23:34:07
sci, allora un agricoltore che a causa di cattive condizioni metereologiche perde il raccolto, contro chi deve scioperare????????


adesso cominciamo a scioperare contro il cielo
Messaggio del 07-11-2005 alle ore 23:24:28
io non lavoro alla Sevel precisiamo,ma mi basta sentire le storie dei amici per aprire un post del genere
Messaggio del 07-11-2005 alle ore 23:23:32

e quindi decidere se scioperare o meno e quindi decidere se rinunciare al salario di quel giorno...
non trovate???



scioperano per non farsi fregare il salario mensile.....e tutto il resto
Messaggio del 07-11-2005 alle ore 23:19:54
CATI MA LAVORI ALLA SEVEL??
Messaggio del 07-11-2005 alle ore 23:18:07
mr Home:
"Continuano a fare quello che facevano i loro nonni ed i loro padri..."

non esagerare proprio.....stai indietro di parecchio se pensi cose del genere...

bobbe

"allora si parla di DOPPIO lavoro in generale degli operai della SEVEL"
sarebe meglio....sicuramente più costruttivo come discorso... secondo me...

e concordo con pigro...e con °

quando dice che non è giusto essere ruffiani e-o leccaculo

anche se in qualità di operaio, potrei condividere o meno..le motivazioni di uno scipero.... e quindi decidere se scioperare o meno e quindi decidere se rinunciare al salario di quel giorno...
non trovate???
Messaggio del 07-11-2005 alle ore 20:13:13
Oddio!!! Ho appena scoperto che dovrei essere un frustrato!
Messaggio del 07-11-2005 alle ore 19:37:12
chi li vo cotte e chi li vo crude, sempre arrete te la ritruve
Messaggio del 07-11-2005 alle ore 19:33:51
Ragazzi secondo me si sta andando fuori dal discorso,non si vuole criminalizzare chi ha la terra oppure chi fa' il doppio lavoro (figuriamoci con i tempi che corrono),il problema è un altro,tu puoi anche fare 10 lavori ma non puoi fare il "ruffiano"quando c'è uno sciopero in corso per un aumento di contratto solo perchè il capo ti da i giorni quando vuoi tu.Puoi anche lavorare dignitosamente e partecipare agli scioperi come alcuni fanno credo che non ci sia nulla di male ma se vai contro la povera gente che con 1000 euro al mese si vede costretta a campare una famiglia allora non ci siamo ragazzi,qui credo che non andremo molto lontano,ed in effetti io che la vivo da 19 anni quella realta' mi sto accorgendo che stiamo andando sempre piu' in basso.E questo quello che si vuole ok facciano pure.
Messaggio del 07-11-2005 alle ore 17:54:54
c'è anche da dire che quando le fabbriche mettono in cassa integrazione gli operai,non è che si fanno molti problemi!
Messaggio del 07-11-2005 alle ore 15:43:53
il METALMEZZADRO e' ormai una figura da anni presente alla Sevel!!!
se nessuno fa niente, evidentemente o nn arreca troppo danno alla produzione o fa comodo a troppa gente!!!
Messaggio del 07-11-2005 alle ore 12:34:54
L'errore non è di colui che "lavora" la terra, ma è dei capi che permettono tutto ciò.

Purtroppo siamo arrivati al punto che non si riesce a vivere più con un solo stipendio, e allora si cerca altro da fare... anche se ci vorrebbe un po' di buonsenso e farlo non durante le ore di lavoro... visto che c'è chi paga per un servizio che non ottiene!!!
Messaggio del 07-11-2005 alle ore 03:30:42
in quanto agli "automi frustrati" la mia intenzione non è offensiva. sono stato anch'io operaio di fabbrica in passato.
Messaggio del 07-11-2005 alle ore 03:28:00
la colpa è, tanto per cambiare, del sistema. un sistema che ti vuole ben vestito, con l'abbonamento a sky, l'audi A6 e tutte le varie carte in regola. pena la frustrazione... rientrano poi altri fattori, senz'altro più "legittimi": il suocero che ti rompe i coglioni se non cogli l'ulivo, la terra che certo non puoi lasciare "a spasso"..ecco che l'operaio si prende il permesso. e fidatevi: il permesso non se lo prende solo il proprietario terriero, ma anche chi non ha nemmeno un mezzetto di terra, per andare a giornata ad aiutare l'amico. la fabbrica è un mostro. cambia le persone. crea automi frustrati che rincorrono il consumismo più sfrenato. mettici pure la moneta che non vale più un cazzo..per questi motivi ritengo ingiusto criminalizzare l'operaio che fa "campagna" come secondo lavoro.
Messaggio del 07-11-2005 alle ore 01:12:54
Cati, rompersi l'imbuto per campare è una cosa... per l'Audi A6 è un'altra. Non mi sembra che questi operai-contadini se la passino così male: basta guardare che belle case che hanno e che belle macchine pure!
E guarda che abitavo a Mozzagrogna... cirt puveritte!!!

Johnny F... c'è anche da considerare che pochi agricoltori riescono a creare un'azienda agricola competitiva e moderna. Continuano a fare quello che facevano i loro nonni ed i loro padri...
Quei pochi che hanno saputo "creare" qualcosa ci campano e stracampano alla grande!
Eppure sarebbe sufficiente guardare agli agricoltori del nord Italia: natru passe!
Messaggio del 07-11-2005 alle ore 00:50:10
Bene,allora si parla di DOPPIO lavoro in generale degli operai della SEVEL
Messaggio del 07-11-2005 alle ore 00:36:43
perchè non si parla di seconda attività al posto di terra?c'è gente che lavora in fabbrica e ha qualche attività commerciale magari intestata alla moglie!
conosco persone che lavorano in fabbrica e hanno fatto investimenti di miliardi per le proprie aziende,questo vi sembra giusto?
poi se uno è leccaculo c'entra poco col fatto che abbia la terra!
Messaggio del 06-11-2005 alle ore 23:59:44
caro bob in teoria il discorso fila ma il problema come dice dean è che nella realta della nostra vallata con la terra non ci fai un piffero, molti la coltivano sol perchè qualcuno prima di lui o lei ha fatto enormi sacrifici per averla. es pratico nel mio circondario quest'anno i costi dell'ulivo sono 50\60 € al giorno per chi va a racogliere le olive compreso di vitto, 14 € al q per macinare le olive, più tutto il lavoro ed i prodotti tra anti parassitari e concimi durante l'anno (che non sono pochi) , vengono pagate 35 € il q. A conti fatti su una spesa di circa 600\700 € se ne ricavano 800\1000€ lavoro e tasse escluse.
Quindi per il lavoro di un anno ti entrano in tasca (se ti entrano in tasca) pochi euro.
Di cose positive ce ne sono senza dubbio ma non così tante come sembrano.
Il problema sevel è che è un putt***** i favoritismi ci sono ovunque anche per andare in bagno (se non vai a genio a chi ti comanda in cambio per andare in bagno arriva moooolto tardi) molti mariti hanno trovato le loro mogli in macchina con i loro caposquadra dopo il lavoro (per dirne una), quando io, appena diplomato, cercavo lavoro, un signore, (impiegato comunale) mi ha detto " perchè non fai la domanda per entrare in sevel, se vuoi io ti posso dare una mano, solo che l'aggancio che ho in sevel vuole 11.000.000 £ ed il contratto di formazione per 18 mesi è assicurato".
In sevel c'è di tutto, e nel tutto c'è anche chi si mette in malattia per lavorare i campi ma io queste persone le metto alla pari di tutti gli altri che pagano (in vari modi) o vengono pagati per un posto di lavoro, che infamano i colleghi per fare carriera, che rubano perchè conoscono qualcuno che li protegge( nel 2004 sono stati rubati 2 FURGONI, o meglio "sono spariti" ) mentre se un operaio esterno prende un sapone liquido da un bagno per usarlo altrove viene licenzioato per furto. Non si può dire male di una sola cosa che accade in sevel, in sevel c'è tutto che non va!
Ci tengo a precisare che il mio discorso non è indirizzato contro nessuno, non tutti conoscono le varie sfaccettature, ma cerca di spiegare a chi, come bob, non sa, qual'è l'ambiente sevel!
Messaggio del 06-11-2005 alle ore 23:21:12

QUESTO NON È POST PER  OFFENDERE IL LAVORO DEL CONTADINO,CHE SIA CHIARO QUESTA COSA


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Editato da Bobrock il 06/11/2005 alle 23:21:55
Messaggio del 06-11-2005 alle ore 23:18:55
mo ti spiego il motivo cara mia per questa discussione ....
la maggiorparte delle persone che fanno entrambi quei lavori se ne sbattono dei problemi seri della sevel,non manifestano contro cosa o chi si dovrebbero manifestare...tanto la terra li tenne e lu pane ni ji manghe .....
mettiti insieme a quel povero operaio che deve cambá na fatija a combattere per i tuoi diritti,ma siccome non ti fá comodo te ne freghi....altrimenti non ti darebbero le ferie per questo periodo o per altre cose..si capite cosa voglio dire?
Ma questo credo che ti verrá spiegato anche DA qualche altra persona che lavora li dentro e vive queste storie tutti i giorni.
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Editato da Bobrock il 06/11/2005 alle 23:23:42
Messaggio del 06-11-2005 alle ore 23:17:45
infinito, fidati dalle mie parti il 70% dei ragazzi che lavora in fabbrica, sevel o altre qualsiasi..... finito il loro turno, poi escono e si spesso( luce permettendo) si fanno il culo a lavorare nei campi...
e forse come dici perchè con uno stipendio da operaio non ci si vive, come non si vive solo con la resa di pochi ettari di terreno...
e concedetemelo... so bene che significa vivere solo di rendita agricola
Messaggio del 06-11-2005 alle ore 23:08:51
si bobbe, perdonami ma quale potrebbe essere il problema di chi lavora la terra e lavora anche alla sevel?
al semplice dipendente, cosa gliene importa????
è un problema di chi dirige al più?
è per legge possibile, ossia non è vietato...quindi??
se io ho per via ereditaria della terra ed è cosa giusta, che tale terra venga lavorata, perchè lasciandola improduttiva... ti comporta anche il rischio di perderne il possesso, e rischiarne il relativo diritto.... e volessi lavorare alla SEVEL, perchè non dovrei????
e poi se io in qualità di dipendente, posso scegliere il periodo in cui godere delle ferie, perchè non potrei o dovrei chiederle nel periodo della raccola delle olive?
Messaggio del 06-11-2005 alle ore 23:07:36
io dico, che ogni persona a la sua realta.....purtroppo capita anche cio che a detto l'amico qui sopra, ma e anche vero che chi a del terreno e non fa come primo lavoro l'agricoltore xche e poko l'estensione del terreno che ha ,deve scender a compromessi con chi lo fa "campare"....e non x questione di esser ,come fanno molte persone, ma x non far andar in malora quel po di terreno che hanno....e non mi dite che sono da disprezzare, xche raga, vorrei vede io chi e di voi che finito il turno in fabbrica si arrotola le maniche e va a lavorar in campagna dopo aversi fatto dalle 6 alle 14 in fabbrica....ok, scioperar x aver una posto di lavoro migliore e un sacrosanto diritto,x riuscir a viver con uno stipendio da operaio e difficile e bisogna dar un premio in economia domestica a chi ci riesce....ma ripeto, non son da discriminare queste persone.....anche perche da quello che so io son quelli che nella maggior parte dei casi si fanno il cosidetto cul* sul lavoro.
Messaggio del 06-11-2005 alle ore 22:57:33
concordo con bobtheparend..... la storia la conosco pure io... e cmq terra o non terra... il lavoro serve a tutti!!!!!
Messaggio del 06-11-2005 alle ore 22:49:23
Quoto Dean
Messaggio del 06-11-2005 alle ore 21:56:07
Ragazzi ho letto l'argomento e siccome vivo la realta' della sevel giorno per giorno perchè ci lavoro volevo dire la mia.Il problema è molto piu' complesso visto dal di dentro perchè è vero quello che a detto infinito che non si campa con un solo stipendio ma è anche vero che la buona parte e sottolineo buona parte di quelli che hanno la terra si prestano alle piu bassezze dei compromessi con i capi e di consequenza con l'azienda .Ad esempio quello che ha la terra (senza offesa per amor del cielo)si tiene buono il capo perchè quando gli servono i giorni lui glie lo da,un'altro esempio e che non fa sciopero sempre per lo stesso motivo,e questo vi lascio immaginare a cosa porta nei confronti di chi purtroppo campa solo con quel misero stipendio.
Messaggio del 06-11-2005 alle ore 21:29:09
bob, ma forse chi va a fatica alla sevel e ha la terra e xche oggi come oggi non ci campa solo con la terra?????...non credi???....
zitt che mi sa che mo li faccè pure io la domanda alla sevel
Messaggio del 06-11-2005 alle ore 21:26:06
Tutto vero!
E' il fenomeno del Part time, tipico delle nostre campagne, dove le diemnsioni aziendali non permettono di campare di sola terra, se non a costo di grossi investiemtnic che non tutti possono o vogliono fare
Messaggio del 06-11-2005 alle ore 21:14:40
Ho appena finito di parlare con un' amico sulla Sevel e si é lamentato del fatto che in questo periodo molte linee sono scese nella produzione perché molti mancano visto che é periodo della raccolta delle olive.
Questi operai hanno preso giorni di ferie ora,e non ad agosto,ma a quando pare con l' aiuto di qualcuno é possibile.
E non finisce qui,visto che dopo le ferie naturalmente e strano caso, qualcuno si mette in malattia.
Poi mi dice che molti di loro si lamentano del loro posto alla catena di montaggio perché é duro... é pesante e fanno di tutto tramite certificati,per cambiare posto, ma a quando pare la forza per lavorare la terra l' hanno ancora.

non é un post per criticare il lavoro del contandino,ci mancherebbe,ma mi chiedo io,se avete tutte se terre da lavorare,che cazzo ci andate a fare alla Sevel? per Hobby? perché non lasciate il posto a chi veramente ne ha bisogno?

Ne sapete qualcosa voi? é vero quello che mi hanno raccontato?
Vorrei sentire anche le altre campane in merito

Nuova reply all'argomento:

operai della sevel e la terra..

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