Cultura & Attualità
Pensieri d'amore per Giulio
Messaggio del 05-10-2011 alle ore 17:04:27
"Lui pensa di essere un genio e crede che tutti gli altri siano dei cretini. Lo sopporto perché lo conosco da tempo e va accettato così. Ma è l'unico che non fa gioco di squadra"
(Silvio Berlusconi, 8 luglio 2011).
"Un tributarista di genio e per metà un bambino capriccioso e un colossale imbroglione"
(Giuliano Ferrara, 5 ottobre 2011).
"Una persona che predica benissimo e razzola malissimo"; "il ministro dell'Economia vuole trovare esclusivamente il modo di far saltare banco e governo. In questi tre anni ha fatto di tutto per tenere in vita il malato Paese, ma l'ha fatto tenendolo in coma farmacologico"
(Guido Crosetto, 26 giugno 2011).
"Muli, bardotti e cavalli della maggioranza, tutti presenti in aula, hanno tirato la carretta, per evitare un nuovo schiaffo forcaiolo non a Milanese, bensì al Parlamento. L'unico assente è risultato un robusto somaro eticopolitico, chiamato Giulio Tremonti"
(Giancarlo Lehner, 22 settembre 2011).
"Un brasato. O un bollito..."; "A mio avviso non ha ben chiaro il bene da fare al Paese: vorrebbe fare il bene ma non so se ci riesce"
(Guido Crosetto, 27 giugno 2011).
"Tremonti mi ha deluso anche come uomo"
(Guido Crosetto, 23 settembre 2011).
"Tremonti è il re dei codardi"
(Giorgio Stracquadanio, 23 settembre 2011).
"E' umanamente vergognoso che il ministro Tremonti oggi (al voto per salvare Marco Milanese, ndr) non fosse in aula. Nella vita, come in politica, bisogna essere uniti nella buona e nella cattiva sorte. Noi ci abbiamo messo la faccia in nome del garantismo e in difesa delle prerogative del Parlamento. Non abbiamo visto la sua ed è ingiustificabile
( Daniela Santanchè, 22 settembre 2011).
"Ora che i nodi sono venuti al pettine appare chiaro, anche ai miopi cantori di Tremonti, quanto fosse abusato il mito (falso) di salvatore dell'economia nazionale"
(Raffaele Lauro, 23 settembre 2011).
"Ci sono norme giuste ma ci sono dettagli che non hanno senso: è una manovra perfetta sui tempi e sui saldi ma è stupida nei modi. E a me pare che Tremonti cerchi proprio la stupidità"
(Renato Brunetta, 7 luglio 2011).
"Pensavamo di aver trovato un capitano coraggioso e invece ci troviamo un don Abbondio versione lapin, roba che al confronto Roger Rabbit è il discendente di un samurai"
(Mario Giordano, 23 settembre 2011).
"Dovrebbe ascoltare i suoi colleghi ministri, invece di concederci solo lezioni saccenti"
(Nunzia De Girolamo, 23 settembre 2011).
In sintesi:
abbiamo un presidente del consiglio che ha qualche problemino con la giustizia, una leggera inclinazione a frequentare escort meglio se minorenni, un ego grande quanto una mongolfiera (o quanto il suo conflitto d'interessi se preferite), una patologica inclinazione a mentire spudoratamente, un lavoro - quello di presidente del consiglio - che lui stesso definisce a "tempo perso".
E poi abbiamo un ministro delle finanze che pure ci ha i suoi guai sia privati.
L'amichetto del cuore che ha rischiato l'arresto il mese scorso, qualche conto in sospeso con la Guardia di Finanza per affitti pagati in nero, un caratterino mica male, una spiccata tendenza a favorire l'evasione fiscale, e un bel po' tra i suoi colleghi di governo e maggioranza che lo definiscono codardo, somaro ma anche bollito, imbroglione e deludente come uomo.
In pratica siamo in una botte di ferro.
E poi ci meravigliamo se l'Italia, con questi personaggi al governo, viene declassata dalle agenzie di rating un giorno si e l'altro pure.
Ciao Bananas
"Lui pensa di essere un genio e crede che tutti gli altri siano dei cretini. Lo sopporto perché lo conosco da tempo e va accettato così. Ma è l'unico che non fa gioco di squadra"
(Silvio Berlusconi, 8 luglio 2011).
"Un tributarista di genio e per metà un bambino capriccioso e un colossale imbroglione"
(Giuliano Ferrara, 5 ottobre 2011).
"Una persona che predica benissimo e razzola malissimo"; "il ministro dell'Economia vuole trovare esclusivamente il modo di far saltare banco e governo. In questi tre anni ha fatto di tutto per tenere in vita il malato Paese, ma l'ha fatto tenendolo in coma farmacologico"
(Guido Crosetto, 26 giugno 2011).
"Muli, bardotti e cavalli della maggioranza, tutti presenti in aula, hanno tirato la carretta, per evitare un nuovo schiaffo forcaiolo non a Milanese, bensì al Parlamento. L'unico assente è risultato un robusto somaro eticopolitico, chiamato Giulio Tremonti"
(Giancarlo Lehner, 22 settembre 2011).
"Un brasato. O un bollito..."; "A mio avviso non ha ben chiaro il bene da fare al Paese: vorrebbe fare il bene ma non so se ci riesce"
(Guido Crosetto, 27 giugno 2011).
"Tremonti mi ha deluso anche come uomo"
(Guido Crosetto, 23 settembre 2011).
"Tremonti è il re dei codardi"
(Giorgio Stracquadanio, 23 settembre 2011).
"E' umanamente vergognoso che il ministro Tremonti oggi (al voto per salvare Marco Milanese, ndr) non fosse in aula. Nella vita, come in politica, bisogna essere uniti nella buona e nella cattiva sorte. Noi ci abbiamo messo la faccia in nome del garantismo e in difesa delle prerogative del Parlamento. Non abbiamo visto la sua ed è ingiustificabile
( Daniela Santanchè, 22 settembre 2011).
"Ora che i nodi sono venuti al pettine appare chiaro, anche ai miopi cantori di Tremonti, quanto fosse abusato il mito (falso) di salvatore dell'economia nazionale"
(Raffaele Lauro, 23 settembre 2011).
"Ci sono norme giuste ma ci sono dettagli che non hanno senso: è una manovra perfetta sui tempi e sui saldi ma è stupida nei modi. E a me pare che Tremonti cerchi proprio la stupidità"
(Renato Brunetta, 7 luglio 2011).
"Pensavamo di aver trovato un capitano coraggioso e invece ci troviamo un don Abbondio versione lapin, roba che al confronto Roger Rabbit è il discendente di un samurai"
(Mario Giordano, 23 settembre 2011).
"Dovrebbe ascoltare i suoi colleghi ministri, invece di concederci solo lezioni saccenti"
(Nunzia De Girolamo, 23 settembre 2011).
In sintesi:
abbiamo un presidente del consiglio che ha qualche problemino con la giustizia, una leggera inclinazione a frequentare escort meglio se minorenni, un ego grande quanto una mongolfiera (o quanto il suo conflitto d'interessi se preferite), una patologica inclinazione a mentire spudoratamente, un lavoro - quello di presidente del consiglio - che lui stesso definisce a "tempo perso".
E poi abbiamo un ministro delle finanze che pure ci ha i suoi guai sia privati.
L'amichetto del cuore che ha rischiato l'arresto il mese scorso, qualche conto in sospeso con la Guardia di Finanza per affitti pagati in nero, un caratterino mica male, una spiccata tendenza a favorire l'evasione fiscale, e un bel po' tra i suoi colleghi di governo e maggioranza che lo definiscono codardo, somaro ma anche bollito, imbroglione e deludente come uomo.
In pratica siamo in una botte di ferro.
E poi ci meravigliamo se l'Italia, con questi personaggi al governo, viene declassata dalle agenzie di rating un giorno si e l'altro pure.
Ciao Bananas
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