Cultura & Attualità

quanti sono i disoccupati?
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 11:21:39
Trovo in giro sempre più persone disoccupate o in cassa integrazione, vi chiedo ma la situazione è così critica?


Cos'è che manca?
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 11:22:59
è più che critica.

come cosa manca?
ma scherzi?
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 11:26:00
no, non scherzo



io mi chiedo se manca l'iniziativa, la voglia o altro
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 11:26:58
manca la fatija.
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 11:28:18
tutela
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 11:29:20
è generica la tua risposta, che significa che manca la fatija?


non mi ti far dire che c'è tanta terra a spasso o che nei cantieri edili è difficile trovare un giovane italiano o meglio, lancianese.


Messaggio del 15-05-2009 alle ore 11:31:22
che è tutela?
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 11:33:08

non mi ti far dire che c'è tanta terra a spasso o che nei cantieri edili è difficile trovare un giovane italiano o meglio, lancianese.



ecco non me lo dire perchè sono cazzate.
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 11:36:03
dici?


conosco gente che aveva iniziato l'attività di muratore appresso al padre ma siccome era faticoso e capitava di fare lavori per cui era difficile essere pagati allora ha deciso di andare in fabbrica
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 11:36:44
e quindi?
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 11:37:33
quindi dico che manca la volontà di prendersi delle responsabilità
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 11:40:14
(e non so chi sia ma ha fatto bene)

per un ragazzo come me un lavoro oggi non vuol dire arrangiarsi come ho sempre fatto,
vuol dire avere una anche piccola sicurezza, contributi pagati, delle piccole certezze che ti possano far iniziare a costruire qualcosa volendo,
questo è un lavoro...

di sfruttatori il mondo è pieno, ma quello non è lavoro.
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 11:40:53
e quali sono le "responsabilità"?
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 11:46:21
come non è lavoro

ma che dici?

io ho fatto l'esempio del muratore ma potrebbe essere sarto, calzolaio, elettricista, ecc...

quali sfruttatori, o contributi, ma di che parli?

basta iscriversi all'artigianato e pagare le tasse, come credi siano andati avanti i nostri padri o i nostri nonni?


la crisi vera c'è stata nel 1943 1944 1945 1946 ..... ma quelli sono stati in gamba, sono stati forti, quelli non si sono messi a piangere contro questo e quello
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 11:51:59
Crasso, a lu cantiere ci po' ije chi te 16 anni(parlando di chi non l'ha mai fatto quel tipo di lavoro), stessa cosa per l'artigianato.
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 11:53:26
il lavoratore, come figura, al giorno d'oggi, non vale una ceppa! tutto il resto sono chiacchiere sbusciate!
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 11:55:31
crasso io lavoro presso un azienda con un contratto di 5 mesi assunta con collaborazione a progetto(informati ke schifo di assunzione è)facciamo 4 giorni a settimana e in questo tipo di contratto nn hai coperta ne malattia ne permessi ,ferie ecc.ecc. per percepire una miseria a fine mese....questo è lavoro...????no è sopravvivenza x me....
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 11:57:36
populisticamente e demagogicamente: il governo se ne fotte!
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 11:57:48


sci, ma il lavoro non piove dal cielo.
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 11:58:03
Non puoi paragonare le 2 epoche storiche: nel dopoguerra il 90% della popolazione era analfabeta e sotto la spinta della ricostruzione partiva da zero... oggi ci sono troppi laureati con in mano un pezzo di carta che non vale più un cazzo.
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Editato da Jena Plissken il 15/05/2009 alle 11:59:43
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:01:00
ch c'entra che il lavoro non piove dal cielo? a trovà si trova.
è il sistema che fa schifo
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:01:34
come sarebbe a dire che non posso fare paragoni



Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:01:40
crasso, machittiddì?
non so in che mondo vivi...

a me piacerebbe molto aprire una attività in privato che riguarda una mia passione,
te vuless mette nei miei panni per farti informare su cosa vuol dire aprire una attività del genere oggi...
o t'aja fà parlà con tutti quelli che ce l'avevano e l'hanno chiusa?
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:01:42
il problema è che tipo d'università scegli, tutti vogliono essere dottori o professori di scuola, ma nessuno vuole fare l'ingegnere, nessuno studia quello che manca realmente e dopo sono tante lauree inutile...
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:02:52
quant'è fregn a stà assettate a la pultrona e ddì "nen tenete a ffà nu cazz"

Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:04:51
ho lavorato fino a dicembre, poi na zambata in culo a 30 interinali e poi n'atre e tanti...e cassa integrazione a chi è fortunato.
quess è la realtà, no le chiacchiere

vatti a iscrive a una agenzia per un normale posto di lavoro nella nostra zona, poi mi fi sapè.
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:05:08
brava Luzy
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:05:28
Luzy, anche di ingegneri ce ne sono tanti, ndi preoccupà. Poi uno studia ciò che gli piace e per il quale è portato. Se uno non è portato per certe materie non da' manco un esame a ingegneria.
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:07:00
di laureati è pieno ma il mondo è pieno anke di gente che nn se le potuta permette una laurea è quelli...??? son destinati a fare i lavapiatti o il muratore..??con tutto il rispetto ma son lavori che ha poki piace e forse uno nella vita ha ben altri sogni...
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:11:12
perché i nostri nonni e i nostri padri hanno lavorato per divertimento?

se lo sono potuti scegliere il lavoro?


mio padre ha fatto il muratore per una vita e io lo ritengo un lavoro nobilissimo.

io di piatti ne ho lavati a cataste e ne sono orgoglioso e non certo me ne vergogno.
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:17:59
INDUBBIAMENTE...ma allora a ke serve sudarsi una laurea un diploma se poi nn lo puoi sfruttare.???..ke vogliamo dire ai nostri figli..??? nn studiare tanto un posto onesto e sottovalutato lo trovi ,solo ke ti daranno 4 soldi x ammollarti le mani nell acqua o abbronzarti sotto il sole...??? io il mio titolo di studio l ho sudato ma c e l ho nel casssetto ha prende polvere dimmi tu ki cavolo me la fatto fare a sto punto..?? xkè far fare grandi sacrifici ai miei genitori se poi la società nn ci offre opportunità eque al nostro sapere...saremmo rimasti anlfabeti a sto punto con la terza elementare....!!!!
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:20:27
Crasso,
l'apprendista nell'artigianato lo puoi fare a 15 anni, non a 30 o 40. Non conosci le Leggi ed il costo della vita per una persona della tua età?
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:20:28
ma devo dire che dovete cambiare mentalità, pensate che cogliere i pomodori sarà un buon lavoro, come fare il muratore o separare la spazzatura come lavorare nelle concerie, gli immigranti non ci saranno più e devo dire che non solo è un piacere per la destra ma anche per la sinistra, quando leggo i sondaggi è una idea comune allora preparati a fare questi lavori, qualcuno le dovrà pure fare, no??...
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:26:29
purtroppo in Italia attualmente non ci sono lavori "qualificati" perchè non siamo una realtà che crea questo tipo di esigenze lavorative.
nessuna politica sulle energie rinnovabili (creerebbe tanti di questidi lavoro!!); tagli alla ricerca; borse di studio ridicole per i ricercatori presso le università; ancora più vergognoso: in Italia (e ho detto ITALIA, il paese con circa il 40% di patrimonio artistico del PIANETA) chi è laureato in beni culturali NON TRVA NA FATIA MANCO SE SI SPARA...in ITALIA, capì!!
In Italia se hai una laurea in economia del tursmo (ripeto IN ITALIA!) ti sti a la casa.
Per non parlare di chi fa cinema,teatro, e spettacoli in genere.
Tutto ciò non è normale.
Secondo me.
Certo, le industrie, le produzione di beni di consumo, sono importantissime e guai se nn ce le avessimo; ma ci siamo dimenticati di diversificare e di valorizzare quello per cui l'Italia potrebbe essere altro che quello che è!
è logico, si potrebbe dire, che si sa che se ti laurei in scienze turistiche (per dire) non trovi lavoro...però non è che tutti possono essere interessati a fare l'estetista o il carrozziere o il fontaniere o l'idraulico o l'agricoltore ecc ecc....
in italia, mo come mo, solo chi fa sti mestieri campa. e campa bene.
nn mi pare bello.
tutto qua
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:26:37

la società nn ci offre opportunità eque al nostro sapere



e che sai fare?


(chiaramente non è personale la domanda ma generica per chiunque si è preso una laurea del cavolo. Anche io c'è l'ho la laurea ma il mestiere l'ho imparato dopo la laurea, non certo l'ho imparato sui banchi di scuola.)
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:31:20
Crasso,
ti farei vedere che fine hanno fatto le mie amate ciliege sugli alberi, sono quasi tutte marce per le continue piogge. Vuoi sostenere le spese di una famiglia con le pazzie del tempo ed i prezzi bassi dei prodotti sui mercati?
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Editato da Il Piccioso il 15/05/2009 alle 12:36:04
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:34:48
ho un diploma di liceo artistico e x arrotondare mi davo da fare in lavoretti qua e là...ora campo con quei lavoretti imparati x tamponare nn x quello ke ho studiato e volevo fare nella vita...
cmq x tornare in tema ,credo ke studiare sia sempre la miglior cosa solo ke nn sò fino a ke punto sia utile poi...io mi kiedo ora noi più o meno ce la caviamo ma i nostri figli...???
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:35:53
mi stò eccitando....
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:36:26
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:39:03
Il Piccioso, dovresti dedicarti di più alla tua terra e ai tuoi cigliegi



i nostri figli dovranno imparare i mestieri giusti non certo mettersi a piangere perché nessuno gli da il lavoro piacevole e redditizio
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:42:13

per chiunque si è preso una laurea del cavolo



certo, se ti laurei in scienze di internet (ebbene sì, esiste questa laurea! ) sono d'accordo, ma oggi,anzi ormai da anni anni e anni, in Italia anche se ti laurei in economia e commercio, in ingegneria per nn parlare di lettere, giurisprudenza ecc,ti sti a la casa!!

ripeto: non ci sono le condizioni sociali ideali per far lavorare questo tipo di professionalità. Infatti molti fisici, matematici, ricercatori presso le università italiane di facoltà quali economia o giurisprudenza, vanno all'estero (soprattutto USA).

Non credo ci porti da nessuna parte sfornare solo gente che sa fare dei mestieri.
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:45:16
e quali saarebbero i mestieri giusti...???? e nn è un piangere è un dato di fatto,basta guardarsi intorno...
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:45:41
i nostri figli dovranno imparare i mestieri giusti

come a dire:
"giacchè da oggi in poi si mangia la plastica, cerchiamo di trovare quella più morbida, che è più facilmente masticabile e digeribile"
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:46:15
hai voglia a fare chiacchiere crasso
bisogna quotare mida al 1000/1000
in italia c'è tanta voglia di lavorare sennò non si spiega che la gente si alza alle 3 la mattina per fare l'operaio a 100 km da casa a 1000 euro al mese
lo scandalo è che sempre in italia non c'è ombra di programmazione e si è consentito ogni tipo di sfruttamento, così che ci sono ingegneri che fanno eterni stage a 500 euro al mese, senza meritare l'assunzione in tempi meno che biblici

questo è il posto dove un politico analfabeta arraffa 20000 euro al mese ( ruberie a parte ) ma un medico specialista d'ospedale prende 1800 euro al mese di cui 100 le spende per l'assicurazione ... in francia 1997 un farmacista d'ospedale prendeva 3500 euro !!

ps: nipoteme sta a fà economia del turismo a rimini, e già ha capito che se vo fatijà se ne deve andare all'estero...

Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:47:36

quant'è fregn a stà assettate a la pultrona e ddì "nen tenete a ffà nu cazz"



Ecco una delle tante verità assolute che mi piace leggere ogni tanto... Crasso, pensa a mangiare, che in quello sicuramente sei un gran maestro, ma non scrivere fregnarie...
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:48:51
un mi amico aveva un fazzoletto di terra ed era disoccupato...


pensa che ti pensa , ci ha messo un piccolo allevamento di maiali (niente mangimi)...
tra maialini da latte e porchette... dopo 2 anni non si può proprio lamentare!
adesso quando andiamo a cena , paga lui!
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:51:07
prima faceva il simil vip senza nà lira e non vedeva una topa manco con il cannocchiale ,
adesso è un porcaro con le saccocce piene e freca come un riccio
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:52:41
L'importante è che si freca no? Italianiiiiiiiiiii
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:53:22
io invece avevo un amico ingegnere
qui prendeva 650 euro al mese
se ne è andato in america a 6000 dollari al mese + assicurazione sanitaria
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:56:24

dopo 2 anni non si può proprio lamentare!
adesso quando andiamo a cena , paga lui!



e certo, è abituato a dà da magnare ai porci gne te
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Editato da Uanasgheps il 15/05/2009 alle 12:56:45
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:58:43
letame
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 12:59:56

L'importante è che si freca no?




si lavora e si fatica... per cosa?
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:01:02
baku , a sti' prezzi ci andrei pure io in america
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:01:34
Vuoi una risposta seria o una cazzata?
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:04:15
seria

se mi dici che si lavora per soddisfazione personale ti vengo a menare
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:06:41
Assolutamente no, è solo che con quel "freca" hai dimostrato ancora una volta l'indole del popolo italiano, cioè quello di frecare a prescindere... Vabbò, l'insegnamento proviene dall'alto, no? Quindi...
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Editato da Mk22 il 15/05/2009 alle 13:08:56
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:07:54
tra freCare e freGare c'è differenza


ti faccio il disegnino?
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:09:34
Ma finiscila...
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:12:51
loro freGano









lui freCa







la capisci la differenza?
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:14:56

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Editato da Nuuk il 15/05/2009 alle 13:15:30
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:17:14
Avevo sbagliato, ero col nick di mio fratello ...

Dicevo... Casomai lui ti fotte, magari ti ci piace anche Justino...
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:19:45
non parliamo lo stesso slang

sei proprio un meticcio chietino
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:22:38
meticcio chietino vallo a dire a tutta la razza te, e poi fino a prova contraria, siete voi a far parte di quel territorio da secoli... Mo avast, buon proseguimento e mettiti i guanti per pulire il pesce, altrimeni la puzza non va via...
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:25:32
Umbè la mia risposta la sai...ne abbiamo parlato la scorsa volta di persona
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:26:42
il pesce fresco è profumato e fà bene



da voi cafoni arriva che già puzza






PS: il "cafoni" non è un'offesa ai lancianesi in generale eh , si riferisce ad il re ed ai cafoni come lui
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Editato da Just il 15/05/2009 alle 13:28:04
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:27:44
Sempre nu mezz chietin si...

Cmq lo conosci?
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:28:22
just siii proprio pescarese
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:28:31
i tempi sono duri, lo sappiamo tutti, ma molti non sanno nemmeno come si scrive la parola "lavoro"

Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:29:44
gli unici ingegneri che conosco che non lavorano già da un mese dalla laurea soo quelli che manco lo cercano il lavoro

Per il resto, si danno per dovute troppe cose
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:31:17
sonyca , su FB al test mi è uscito "pescarese addavere!!!"
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:32:10
Just lo conosci o no?
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:35:22
mio cugino che si stà laureando in qualcosa che ha a che fare con i software (non so come si chiama) a roma , dopo un periodo di lavoro per pagarsi gli studi in una piccola azienda che aveva bisogno x un lavoro a tempo determinato , non riesce a scrivere neanche la tesi xchè le aziende se lo litigano .
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:36:44
lo conosci a chi?
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:37:19
A stu cazz...
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:38:19
gli ingegneri informatici tirano di brutto, è vero, conosco gente assunta in IBM dopo la triennale, ma ci vuole un cervello ed un'etica "lavorativa" molto superiore alla media.
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:39:53
mk , ai piccoli calibricome il tuo non gli dedico manco il saluto
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:41:46
per molti di loro l'etica lavorativa significa "quanda si và in ferie?"

ok , posso cominciare , ma tra 2 settimane che mò c'ho il torneo di zichinitt
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:43:51
Etica? Domanda al padrone se ne ha da vendere...

Cmq sia fammi capire, si danno per dovute troppe cose del tipo? Non credo che un padre di famiglia possa accettare da uno che non ha mai alzato un ceppo da terra una considerazione del genere, così, non a caso, posso anche ricollegarmi al discorso di Bobrock...
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:48:00
ti faccio un disegnino...
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:52:08
Almeno specifica a cosa o chi ti riferisci... Scrivendo così, prendi troppa gente in esame, anche quelli che magari, e mi ripeto, per tutta la vita si son fatti un culo tanto, hanno moglie e figli e come d'incanto si son trovati senza lavoro... E permettimi di ripeterlo... Mi sembra abbastanza buffo sentir dire cose del genere da uno che non sa nemmeno come si scrive la parola "lavoro"... Ringrazio Bobrock per la frase...
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:54:07
Come al solito mida sta un secolo avanti!!!
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:57:00
Tra un po' dai disoccupati si passerà alle mignotte
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 13:59:07
appunto, si da per scontato che d'incanto non si possa perdere il lavoro. E' ingiusto, fa schifo, purtroppo succede. Come può succedere morire di cancro o investito da una macchina.

Certo, fa ancora più schifo pensando a chi il lavoro non lo perderà mai nemmeno se fa le cose più turpi o se semplicemente non fa un cazzo. Che ci vogliamo fare?
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 14:14:09

un mi amico aveva un fazzoletto di terra ed era disoccupato...




pajiaccio pesciarlo perchè non mi regali un fazzoletto di terra pure a me?
poi ti invito pure io a cena, anche se credo che è mej'a ttenè un porcio a convitto che a dà da magnà a tè.
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 14:15:03
Papi Papi, non finirai mai di stupirmi...
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 14:15:54
il bello tra l'altro è che io facevo anche un lavoro piuttosto specializzato
l'industria ci ha pure mandati in 30 a Rovigo a fare un corso di specializzazione per un mese a loro carico e anche PAGATO.

per poi farci lavorare 6 mesi e mandarci a casa...
a me tutto questo non sembra normale....
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 14:29:37
Credo ci sia una bella differenza tra un incidente di auto o un cancro e perdere il lavoro.

l'incidente di auto e il cancro non sono un diritto.

tanto per dirti la prima che mi passa in mente...

Non si possono lasciare migliaia e migliaia di persone senza un lavoro da un giorno all'altro, 10, 50, 100, ma non migliaia.
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Editato da Uanasgheps il 15/05/2009 alle 14:30:53
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 14:43:45
Per quel che riguarda la mia situazione personale...beh...finite le medie, non avendo idee ben chiare, dal momento che andavo bene in tutte le materie ( non lo dico per vantarmi ) mi sono iscritta al Liceo Scientifico convinta che la matematica sarebbe stata il mio futuro. Ma una volta arrivata lì ho ricevuto una bella batosta...
Non solo non mi piaceva ma era tutt'altro rispetto a quello che avevo immaginato...
Da lì ho dedotto che: A 13-14 ANNI SI è TROPPO PICCOLI PER POTER SCEGLIERE UN DETERMINATO TIPO DI SCUOLA
credo sarebbe meglio che finite le medie i ragazzi frequentassero una sorta di biennio comune, dove si fa un po' di tutto, senza prediligere un indirizzo rispetto ad un altro, e successivamente scegliere quello che più ci piace.

Comunque, dopo i faticosi 5 anni, ho voluto scegliere qualcosa che mi potesse piacer davvero, e così mi sono iscritta a beni culturali (anche se ero indecisa, le altre opzioni erano filosofia e lingue )

Non ho pensato troppo agli sbocchi effettivi che mi poteva offrire quel tipo di laurea...e così ora sono anch'io disoccupata.

Certo non mi aspettavo di trovare subito lavoro ma purtroppo in Abruzzo in questo campo di lavoro non c'è molto, ma non perchè manca la materia prima...

Qualcuno potrebbe dire...perché non vai fuori?

Vero, questo è un mio limite, però è vero anche che, non ci dovremo sentire costretti a recarci altrove per lavorare, bisognerebbe valorizzare le risorse del posto...

Cmq, poiché ho questo limite, ho cercato, provato dei concorsi pubblici...e qui stendo un velo pietoso senza entrare nei dettagli (concorsi non nel mio ramo)

Potrei "adattarmi" a fare altro...e ho usato il termine adattarmi non in maniera negativa, ma semplicemente per dire, che dopo aver studiato diversi anni, prima di arrivare a fare un lavoro che non mi piace e che non mi da soddisfazione a livello personale, voglio provare altre strade.

Chiaramente stando a casa dai miei vivo in una situazione privilegiata,e se avessi veramente la necessità impellente di guadagnare per sopravvivere, non mi potrei concedere questo "lusso"

Tutto questo discorso per dire che non credo manchi la voglia di lavorare

Se avessi una famiglia a carico, spese e affitto da pagare sicuramente il mio ragionamento sarebbe diverso e accetterei qualsiasi tipo di lavoro (o quasi...certamente non potrei fare il muratore...mi manca il fisico ), e molte famiglie so che vanno avanti in questa maniera e a loro va tutta la mia ammirazione e rispetto.

Detto questo però, mi piacerebbe pensare anche che, i raggazzi che possono permettersi di studiare, dopo anni passati sui libri, abbiano la possibilità di continuare su quella strada, ma spesso per farlo devono addirittura lasciare l'Italia e gli affetti più cari.


MA PERCHé PER REALIZZARMI IN CIò CHE VOGLIO DEVO ESSERE COSTRETTA A FARE QUESTO???

C'è qualcosa che non va in me (qualcosa forse sì ) o è il "sistema" che non funziona come dovrebbe???


Messaggio del 15-05-2009 alle ore 14:51:28


Ecco qual e' stata la mia soluzione dopo aver passato 18 mesi avendo una laurea in informatica ed una tesi pubblicata all'ICCSA (International Conference on Computer Science Applications) 2006 nel seguente modo:

- sfruttato (10h o piu' di lavoro)
- sottopagato (4-5 euro l'ora - manco a pulire i cessi)
- senza possibilita' di carriera alcuna
- sentendomi dire "lei fa uno stage e FORSE le rimborsiamo le spese"
- scontrandomi ogni giorno con una mentalita' retrograda, tu proponi innovazione e la gente ti dice: ma oramai noi siamo abituati cosi'.

Adesso vaffanculo mi ritrovo:

- 7,25 h di lavoro effettivo al giorno (se lavoro di piu' e i controlli mi beccano l'azienda potrebbe passare i guai)
- fanculo al malocchio , strapagato. e' vero che la vita forse costa di piu' (non piu' di una metropoli come Milano) ma prendo 5 volte quello che prendevo prima all'ora..
- con un CV che finalmente e' piu' che degno di nota
- lavoro fianco a fianco con aziende di calibro mondiale come Nokia e Siemens e ho conosciuto persone veramente con i controcazzi
- rimborso per qualunque cosa spendo a causa del lavoro
- innovazione cosi' rapida che non finisco a fare qualcosa che gia' e' vecchio

mo questo discorso non e' assolutamente per vanto personale, ma per far capire a molti (che ahime' gia' se ne rendono conto) che siamo noi da terzo mondo, non gli altri che stanno avanti. e io invito i ragazzi come me soprattutto di andarsene se possono. fanculo salvare un paese che in fondo non merita, dove i vecchi vogliono che i giovani rimangono solo perche' possono poi continuare a pulirgli il culo. quanto potenziale sprecato nel nostro paese, che tristezza..
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Editato da Aktarus il 15/05/2009 alle 14:51:59
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Editato da Aktarus il 15/05/2009 alle 14:53:41
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 14:57:21

Messaggio del 15-05-2009 alle ore 14:57:32
Sono d'accordo con te Aktarus nel dire che simo noi che per tanti aspetti stiamo indietro...

ma perché per trovare un lavoro decente molti laureati si devono sentir "costretti" ad andare all'estero???

Se da un lato per alcuni è un desiderio, un sogno quello di andarsene, di trasferisri, altri, per svariate ragioni vorrebbero rimanere in Italia.

Già anche solo il dottorato molti lo fanno all'estero perché prendono il doppio...

Ciò che non trovo giusto, è che non vi sia possibilità di scelta...o meglio: o vai fuori oppure rimani ma ti adatti...

Se andare fuori è anche un tuo desiderio ok...ma quando invece non è così...

Purtroppo credo che andrà sempre peggio
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 15:16:38
Lo so Medusa. Forse all'estero ci sarei andato comunque per curiosita', ma sicuramente l'Italia e' il posto dove sono cresciuto e mi ritengo molto legato ai posti dove ho passato i miei 25 anni di vita. Tuttavia ad un certo punto capisci che se non ti vuoi accontentare arriva l'aut-aut. Credi che se io avessi avuto le stesse chances in Italia me ne sarei andato? Forse come gia' detto, solo per curiosita', ma srei comunque ritornato. Diciamo che in parte mi sento esiliato pero' va bene cosi'..io ora sto bene, mi dispiace per le persone a cui voglio bene che si ritrovano a convivere con questa triste realta' ogni giorno della loro vita. Pero' sinceramente io la luce in fondo al tunnel "italiano" non la vedo..
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 15:26:49

baku , a sti' prezzi ci andrei pure io in america


sci, ti tenn'aspettà!!!!affrettati!!!!!!!!!!!

druso, e lo saaaiiii????
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 15:33:28
mi sembra più che giusto che se uno ha una professionalità o delle aspirazioni che non riesce a soddisfare nel proprio paesello vada fuori a cercare lavoro e sfogo alle proprie idee e forze ed energie.
Se poi si reca in Germania o in fillandia o in inghilterra o francia, beh direi che è rimasto in Europa. Siamo o no europei?
Se poi ci si reca negli USA direi che non ha fatto altro che seguire l'esempio di milioni di italiani.

Quando sento che un italiano ha scalato le vette dell'ingegno o che ha vinto il nobel, non posso che essere felice per lui.

Certamente non sono felice se vedo il lancianese di turno che sta lì a piangersi addosso perché nessuno gli da il posto da bibliotecaio a tempo indeterminato + assicurazione sanitaria .
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 15:35:39
Tu hai fatto benissimo
La mia, è "semplicemente" una considerazione, o se vogliamo, un guardare in faccia alla realtà, ed è questo che mi rende triste.

Io, ripeto, sono fotunata, perché posso permettermi il lusso, per il momento, di cercare ciò che più potrebbe piacermi o almeno darmi soddisfazione, e per questo magari mi prendo del tempo per approfondire le mie conoscenze anche in altri settori che possono essermi utili nella ricerca di un lavoro attraverso corsi di formazione o altro e sperare poi di trovare qualcosa di buono

Ma c'è cmq l'altra faccia della medaglia: sentirsi dipendente a 28 anni dai tuoi genitori per qualsiasi cosa non è il massimo, e non solo per una questione economica ma anche a livello di autostima, di soddisfazione personale...

E poi ci sono quelle persone che dopo un percorso di studi, portato avanti, con sacrificio, si trovano di fronte a quell' aut-aut di cui parlavi tu, e non essendo "fortunati" come me, sono costretti a fare quella scelta, ad andare fuori non per scelta ma per necessità.

è questo che trovo veramente triste...ma la bacchetta magicanon esiste

So che esistono problemi più gravi, che c'è gente che non può scegliere neanche tra due opportunità e che ogni giorno lotta per sipravvivere e che la mia e quella di tante altre persone, in confronto è una situazione rosea, però alla fine ognuno vive la SUA vita e ha i SUOI problemi.

L'importante credo sia affrontare i problemi a mente aperta...

per questo alla fine, pur sapendo che mi dovrò adattare, mi dico che non ho poi molto da lamentarmi...

Però i dati di fatto restano: per molte persone il problema della disoccupazione è reale e non solo, per chi perde il lavoro dall'oggi al domani con famiglia e spese varie a carico, è forse "IL PROBLEMA"
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 15:41:18
eh, crasso, ma è proprio perchè rosico che l'Italia è diventata (o forse lo è sempre stata...)un "paesello", che dico quel che dico!

poi per quella gente che va cercando di fare solo lo svernatore a cacche via (che è un altro discorso) sono d'accordo con te!
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 15:42:58
Eh, appunto, Mia

truvete na fatija e mantienimi, ca sennò cacce a te e quel bastardo di un cane
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 15:45:39
c'è qualcuno che si dice "tanto ci stanno mamma e papà" ma lo negano a se stessi, è come quando io mi guardo allo specchio e penso di essere magro e bello
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 15:51:33
Crasso, non se il tuo intervento è la risposta al mio...ma se è così forse o non mi sono spiegata bene o mi hai frainteso

Io non vedo nulla di sbagliato nel fatto che, poiché non ci sono possibilità in Italia, ci si rechi all'estero.
E sono la prima a dire che non si possono avanzare assurde pretese

Ciò che critico, o forse è meglio dire, ciò che mi da dispiacere, è vedere che l'Italia non è in grado di offrire le stesse opportunità di altri Paesi e di conseguenza a volte si è "costretti" a determinate scelte.

Le mie parole, non sono dettate, da sentimenti di patriottismo o campanilismo, o della serie si nasce e si muore in Italia.
Anzi, ho sempre contestato chi parla a volte del suolo nazionale quasi fosse una sua proprietà o chi non vuole varcare i confini del suo amato paese perché a suo dire "non esiste al mondo paese più bello ecc ecc" e tutto questo senza aver messo il naso fuori casa.

La ia riflessione scaturisce semplicemente dai dati di fatto che mi dicono che purtroppo spesso il lavoro manca e quando c'è la maggior parte delle volte non è quello per cui hai studiato o cmq non corrisponde alle tue aspirazioni per cui sei "costretto" poi a fare determinate scelte...tutto qui

Spero di non risultare pretenziosa e di non essere mal interpretata
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 15:57:56
Purtroppo l'Italia e' schiava di una mentalita' arretrata.
Questa mentalita' si manifesta in tutti i campi della vita sociale ma in quello del lavoro purtroppo eccelle.
Il lavoro, che e' un diritto ma anche un dovere, in Italia molto spesso e' il risultato di conoscenze, sotterfugi, raccomandazioni ed ignora invece totalmente quelle che sono la preparazione, la disponibilita', l'attitudine e le motivazioni a svolgere un lavoro piuttosto che un altro o, per contro, a rimanere fuori dal mondo del lavoro per evidenti limiti culturali, formativi e/o caratteriali.
Questo vale nel pubblico e nel privato, nell'impiego in azienda o nella libera professione.

Fortunatamente ho contribuito al PIL italiano solo per 4 anni.
Dopo la laurea, e questo rimane il mio piu' grande rammarico, avrei dovuto partire subito evitando cosi' di svolgere il servizio militare e quattro anni di lavoro per una nota azienda della Val di Sangro.
Per fortuna, poco prima dei trent'anni, ho preso la decisione poiche' decisamente insoddisfatto del lavoro, dei colleghi, della mentalita' e delle poche opportunita' di carriera.
Ho lasciato la mia ragazza, ho fatto le valigie sono partito, come tanti altri prima e dopo di me (anche molti - a quanto pare - su questo forum).
Arrivato a destinazione mi sono preso le qualifiche necessarie per poter svolgere il mio lavoro anche qui (spendendo circa 12mila euro) e poi me la sono giocata a pari livello con altri, attraverso colloqui e concorsi.
Dopo sette anni all'estero posso dire di essere soddisfatto di cio' che ho ottenuto. Lavoro in un ambiente dove c'e' molta competizione, che mi permette di viaggiare in tutto il mondo e dove il mio rendimento viene valutato annualmente.
Se non rendo come si aspettano sono fuori. Lo so e questo mi sta bene.
Per contro mi pagano bene, ricevo premi quando lo merito ed ho assistenza medica e dentistica gratuite oltre ad un fondo pensione.

L'Italia e Lanciano, a dire il vero, mi mancavano un po' all'inizio. Adesso ci torno una, al massimo due, settiname all'anno. Magari ci torno quando saro' pensionato.
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 16:04:30
dove vivi, thompson? se è lecito chiedere...
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 16:05:45
no, no Medusetta , non era riferito per niente a te perdonami se ti ho lasciato pensare questo
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 16:07:50
Non hai nulla da farti perdonare

Messaggio del 15-05-2009 alle ore 16:08:18
Mida Thompson sta sulle Isole Tremiti del nord


e ne approfitto per salutarlo visto che non sta mai sul cistitú

uno dal tuo terzino sinistro..quello bastaro bastardo e forte
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 16:08:48
Uana il diritto di avere un lavoro non è un'assicurazione sul lavoro stesso.
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 16:10:23
Vivo appena fuori Londra, nel Surrey.
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 16:11:53
Crasso, con quell'esempio mi hai eccitato un bel po'
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 16:18:45
le isole tremiti del nord???!!!
bob, ma come ci pensi???

Messaggio del 15-05-2009 alle ore 16:28:35
White Rabbit non eccitarti troppo, è pericoloso
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 18:13:35

il lancianese di turno che sta lì a piangersi addosso perché nessuno gli da il posto da bibliotecaio a tempo indeterminato + assicurazione sanitaria .




quindi crasso secondo te la categoria dei disoccupati a Lanciano è fatta solo di queste persone vero?
ma voglio credere che non è così...

allora mi sto ancora domandando il punto della tua questione quale mai può essere...
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 18:14:51

il lancianese di turno che sta lì a piangersi addosso perché nessuno gli da il posto da bibliotecaio a tempo indeterminato + assicurazione sanitaria .



ps: in ogni caso preferisco questo tipo di soggetto a chi il lavoro ce l'ha, e non fa un cazzo dalla mattina alla sera e magna pane a tradimento col culo coperto.
Messaggio del 16-05-2009 alle ore 09:48:29
Purtroppo ci sono studi e studi economici su ciò che accade in Italia!
Mi riferisco alla migrazione della popolazione!

E' noto infatti che in Italia, abbiamo una buona formazione di base( diplomi, lauree di primo livello), ma una volta conseguiti molte menti brillanti guardano all'estero, andando a conseguire Master e Dottorati in altri paesi e rimanendo li a vita x gli ovvi motivi che avete ricordato già voi!
Purtroppo quindi l'Italia non fa altro che spendere per la formazione di individui da cui non ne ricaverà nulla in termini di ritorno economico e innovativo.
Del resto però siamo bravissimi ad attirare manodopera poco, anzi, per nulla qualificata, come romeni polacchi ecc ecc, creando uncircolo vizioso in cui le menti vanno via e la bassa cultura e l'inefficienza si istaura.

E' noto quindi che regioni e paesi, ma ci riferisce più a regioni d'europa, che attirano maggiormente CAPITALE UMANO, sono le regioni che crescono di più e con tassi più elevati, potendo contare su menti giovani e brillanti. Queste regioni sono definite REGIONI VINCENTI!!!

L'Italia dal suo lato è definita come Regione indietreggiante, ovvero ricca ma che non riesce più a tenere il passo dello sviluppo e sta tornando a essere un PAESELLO del buon vino e buon cibo!! Forse l'unica regione che si salva è la LOMBARDIA, che è il vero motore di questo paese!

Con questo cosa voglio dire: che l'Italia se non la smette di contare sempre su vecchi elefanti che hanno ormai conoscenze obsolete, se non la smette con il clientelarismo, se non la smette con la politica del demerito, tra qualche anno si troverà a essere considerata al pari della Gracia ( che è veramente una munnezza), economicamente parlando.

E chiaro quindi che in una situazione in cui tutti sono manodopera a basso livello ( non sto dicendo male agli operai) appena compare una crisi del genere iniziano a essere tagliati posti di lavoro a più non posso... e aivoglia a sentire el cazzate che dicono la CISL CGIL, na fabbrica deve taglia e basta senno se ne va all'aceto!

Una soluzione che vi posso proporre io: chiunque è lavoratore dipendete e si sente frustrato, sfruttato, sottopagato, come veramente è, provi a sfruttare le proprie conoscenze acquisite per mettersi in proprio.
Ormai è l'unica soluzione, non esisteranno più posti di lavoro a tempo indeterminato come per i nostri genitori.
Lo so può essere un'impresa ardua, sopratutto x i fondi nello Start-up, ma se uno vuole le cose si fanno...
Giorni fa ho aperto un post su un'associazione che si chiama Abruzzo for Growth, che fornisce fondi e consulenze nella fase di start-up delle aziende, e lo fa in modo gratuito partecipando al capitale, sensa garanzia alcuna...

Quindi scusatemi lavoratori ,oggi in cassa DISINTEGRAZIONE e domani non si sa, scusatemi se mi permetto di farvi una critica... il lavoro a volte va anche creato e non solo aspettato e cercato..

Esemplare ne è l'esempio che ha fatto JUST.... allevare porci non è un lavoro nobile? Bene intanto quello li magari tra qualche anno andrà in giro con una Ferrari e voi sarete ancora li a cercare di sbarcare il lunario!
Messaggio del 16-05-2009 alle ore 09:56:15
Messaggio del 16-05-2009 alle ore 09:57:12
fuma fuma...
Messaggio del 16-05-2009 alle ore 10:02:06
Messaggio del 16-05-2009 alle ore 14:01:03
Non rispondo come vorrei perchè sarei sicuramente offensivo verso qualcuno.
Non perchè me ne freghi qualcosa ( ) ma non mi dice core a stare appresso a un discorso infinito.

Condivido quasi tutto quanto detto da Aktarus. Siamo sempre più vicini ad essere il fanalino di coda d'europa.

Concludo dicendo che chi ha veramente fame sogna pane e olio, non il caviale. Evidentemente, nonostante tutto, si sta bene, o ci si accontenta

Simm' 'e Napule Paisa'.

Messaggio del 17-05-2009 alle ore 13:27:18
Aspiramo al caviale perchè al caviale ci hanno abituati.
Siamo la generazione cha potuto e ha avuto tutto: Ha avuto la possibilità di studiare( compreso il lusso degli anni fuori corso), di viaggiare, di fare esperienze all'Estero.
Abbiamo, giustamente, ambizioni proporzionate al tipo di investimento economico e temporale che abbiam fatto scegliendo di studiare.
Credo che non sia sbagliato essere ambiziosi ma la parola d'ordine deve essere comunque UMILTA'.
Purtroppo l'università Italiana con la sua impostazione accademica e assolutamente non pratica non ci da la preparazione giusta per il lavoro, quindi per intraprendere qualsiasi carriera bisogna essere disposti a farela gavetta, a imparare da chi ha + esperienza di noi anche se magari non ha gli stessi titoli.
Quindi in definitva non accontentarsi ma nemmeno pretendere che il lavoro un bel giorno ci bussi alla porta e si presenti sotto casa con un mazzo di rose in mano.
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Messaggio del 17-05-2009 alle ore 15:44:15
Ma chi ve lo fa fare a rimanere..
Messaggio del 17-05-2009 alle ore 20:53:05
Mi sento di quotare Penelope ma guarderei ancora più indietro! La scuola è diventata un parcheggio...scegliere tra percorsi che non ti insegnano a fare niente! Impari a sgobbare, a rabattare materiale sbobinato o dispense o addirittura libri scritti dagli stessi docenti. Difficile fare una domanda sul lavoro e sui disoccupati, e non aprire ferite putrificate da tutte le parti!
Se proprio vogliamo guardare più indietro... guarderei a come siamo cresciuti...All'epoca dei nostri genitori, bastava un diploma e la voglia di fare per realizzarsi e prendersi qualche soddisfazione. Adesso questo non basta....
Mida wrote: "ripeto: non ci sono le condizioni sociali ideali per far lavorare questo tipo di professionalità. Infatti molti fisici, matematici, ricercatori presso le università italiane di facoltà quali economia o giurisprudenza, vanno all'estero (soprattutto USA)."
E la quoto, ma è la filosofia di vita italiana quella che non funziona! Queste condizioni sociali ideali non esistono, e non solo perchè la politica di oggi è affidata a burattinai e a chirurghi estetici, siamo noi! Quello che pensiamo e facciamo tutti i giorni! Nulla più ci indigna o ci offende...è diventato normale: è normale frodare, uccidere, corrompere...Siamo malati tutti, chi + chi - dell'arte di arrangiarsi, a seconda delle possibilità e della coscienza!
Il valore italiano supremo è la furbizia. Guai a non essere furbo, nn vai da nessuna parte! Ci ho messo 2 anni per far capire a mia figlia (4 anni) che non si usa la violenza soprattutto contro gli altri, ed ora le prende da tutti. Le maestre mi dicono che mia figlia è una dei pochissimi bimbi educati della scuola. Che se ne fa mia figlia di questa educazione????
Cosa le insegno? Quello che è giusto? Oppure i metodi furbi per sopravvivere e non arrivare sempre secondi?
Questo a 4 anni e dopo? Posso insegnarle cosa sono i compromessi?
Oddio forse sono uscita un tantinello fuori dai binari, ma scusatemi tanto ma ho la febbre e divento logorroica!!!!!!!! Sorry!



Cmq per quotare la 3° e ultima persona:
Simm' 'e Napule Paisa'
Messaggio del 18-05-2009 alle ore 07:32:52
tanto per proseguire con gli esempi del lavoro che ci sarebbe e delle persone che non si sprecano + di tanto:

la mia collega l'altro giorno stava cercando una hostess x un convegno e ha qualche difficoltà a trovarne una sapete perché? Bisogna presentarsi al lavoro alle 6:30! "è troppo presto, impossibile..."
Messaggio del 18-05-2009 alle ore 17:01:54
vedo che l'argomento è molto sentito e questo mi fa piacere, chiaramente nessuna risposta è esaustiva.

io vedo però che in alcuni è rimasta la voglia di lottare e di darsi da fare (tipica degli italiani volenterosi) ma rimangono le pecche degli italiani pigri e superficiali (tipica ).


in pratica c'è chi alza tutte le mattine alle 6:30 e fa un lavoro umile aspirando a qualcosa di più ma c'è pure chi non si alza alle 6:30 per fare qualcosa di più perché non gli basta neanche quello.
Messaggio del 18-05-2009 alle ore 17:17:37
la tua sintesi è troppo superficiale e non la condivido.
Messaggio del 18-05-2009 alle ore 18:17:33
io sono italiano


è impossibile fare una sintesi di un argomento del genere però se ne può fare una discussione
Messaggio del 18-05-2009 alle ore 19:37:19
diciamo che se proprio vogliamo fare una sintesi (per me banale e riduttiva) ci sono quelli che:

- volenterosi lottano per cercare di cambiare le cose (1-2%)
- ne hanno le palle piene, ma causa famiglia-affetti e anche un po' di paura msita a pigrizia non si muovono da dove stanno
- si piangono addosso e sono pure sfigati
- si piangono addosso perchè non hanno il calcio in culo (50%)
- hanno già avuto il calcio in culo e gli sta bene così
- sono i più volenterosi a chiacchiere ma producono e fanno meno di un fermacarte da studio medico, solitamente appartengono alle 4° categoria per passare alla 5° dopo il calcio in culo

Ad maiora
Messaggio del 19-05-2009 alle ore 10:40:43
Crasso, ma davvero cercavi risposte esaustive?? ... nn ci credo...
Se pensi che la tua sintesi sia esaustiva, bè a me è sembrata banale, riduttiva, di parte, superficiale e senza valore aggiunto.
Potevi almeno aggiungerci tutti quelli che si alzano alle 4 e quelli che non si alzano proprio....
Messaggio del 19-05-2009 alle ore 12:10:55



ma quando mai ho fatto una sintesi?
Messaggio del 19-05-2009 alle ore 12:16:12
io mi sono solo fatto delle domande ad alta voce qui sopra sperando di portare avanti una discussione seria su un argomento di cui si parla per strada.

Io sono uno di quelli che non sopporta quelli che si piangono addosso o non sono mai contenti, e non parlo del governo, Berlusconi, lo stato, ecc...; non sono contente e basta.
non sono contente neanche di loro stessi.
io dal mio conto il lavoro me lo creo ogni giorno, ho avuto il coraggio di affrontare un lavoro da libero professionista e vi posso assicurare che non c'è nulla di più precario. Se nessuno viene a bussare alla tua porta per richiedere un servizio non lavori.

Messaggio del 19-05-2009 alle ore 12:37:36
ma tu crasso ti sei mai trovato in difficoltà?
l'architetto è un lavoro sicuro e non è che ti devi inventare tanto. Studi, apri uno studio e se sei uno bravo sei a posto. Per essere uno bravo non è che devi per forza essere una persona eccezionale, un genio. Basta essere un buon professionista.
Ma immagina di rimanere a culo per terra da un giorno all'altro...Per motivi indipendenti dalla tua volontà non hai più clienti.
Hai famiglia, devi pagare l'affitto, devi fare la spesa e i risparmi diminuiscono ogni giorno. Che fai? come reagisci?

Devi sapere caro crasso che non tutti sono capaci di reagire bene alle avversità. C'è chi non ce la fa, chi va in depressione...Non sono tutti bravi come te
Messaggio del 19-05-2009 alle ore 13:44:31
Ci sono altre considerazioni da fare e non si puo' limitare il discorso solo a chi ha voglia di fare e chi no.

Per esempio, a parita' di voglia di lavorare c'e' un abisso tra chi ha un titolo di studio, delle conoscenze linguistiche e/o informatiche e chi - per esempio - seppur con altrettanta voglia di lavorare sa soltanto fare -per esempio- il carrellista o il piastrellista.

Mi spiego. Se hai degli strumenti adeguati puoi sempre trovare un lavoro in cui queste tue conoscenze le puoi sfruttare ugualmente e, al massimo, se proprio non trovi nulla di adeguato ai tuoi titoli si studio e alle tue capacita', puoi sempre svolgere delle mansioni piu' basse in attesa di tempi migliori.
L'opposto invece non e' possibile. Cioe', se non sai usare il computer o rispondere al telefono nessuno ti prendera' mai nemmeno in un call-center a 400 € al mese.

Inoltre, anche se puo' sembrare anacronistico, c'e' gente che non e' capace di trovare un lavoro via internet e, una volta perso il proprio lavoro, deve rassegnarsi ad aspettare la chiamata dall'agenzia per il prossimo lavoro a termine. Sempre che questa chiamata arrivi.
Messaggio del 19-05-2009 alle ore 18:36:06
scusa crasso, ma se dici che in pratica ci sono 2 tipologie di persone mi sembra una sintesi, se non lo era ti chiedo scusa.
Queste domande non te le sei fatte da solo, ci sono altre persone che si interrogano, e che pensano di trovare o non trovare soluzioni immediate o meno.
E non tutti riescono a trarre soddisfazioni dal lavoro, e non perchè il lavoro che fanno non piaccia, ma perchè oggi è tutto + complicato, è tutto esasperato. Pensa a tutte quelle bellissime ragazze che fanno le commesse in negozi o boutique. Raffinate, sempre senza nulla fuori posto, e che non solo lavorano 56 ore settimanali, ma lavono per terra e pure i vetri.... tutto questo senza neanche avere neanche il più squallido contratto atipico. Che dici saranno felici? Ma si...che stupida! Potrebbero fare delle belle vertenze sindacali..... per poi non lavorare + in zona! Questa è l'Italia, è piena di italiani!

p.s. é sempre la febbre... non vi preoccupate che tra un pò torno nell'ombra!!!!! :asd
Messaggio del 20-05-2009 alle ore 13:44:04
la tentazione di non uppare questo post e' grande, pero una cosa mi preme dirla.
se tutti pensassero come crasso, o luzy o altri saremmo in pieno medioevo,non ci sarebbe possibilita' di cambiare la propria situazione, il figlio del medico farebbe il medico, il figlio del muratore farebbe il muratore il figlio della puttana farebbe il figlio della puttana. COMODO per chi sta seduto sulla poltrona!
e' sacrosanto il diritto a sperare in un futuro migliore o diverso (a volte peggiore) ed e' necessaria questa spinta per un'evoluzione sociale .
qualcuno di voi ha detto che vogliamo il caviale, si qualcuno lo vuole, e ne ha diritto tanto quanto il figlio del medico o dell'ingegnere. il lavoro non c'e' anche per questo motivo...le caste.
io personalmente ho molta difficolta a lavorare , anche se per fortuna ho qualche spiraglio, ho piu difficolta' a farmi pagare perche non ci sono soldi, perche nessuno investe sui giovani altamente qualificati, molte persone ti chiudono la porta del salotto buono per conservare il proprio posto.
la mia filosofia e' questa, provarci sempre e comunque. e' un momento di crisi, ma dovrà passare, e non accontentarsi (ovvio bisogna mangiare) ma non dobbiamo mollare i nostri sogni, ne mortificare le nostre attitudini. e' una gara lunga e in salita ma chi starà tosto ce la fara'.
eppoi per carita' non paragoniamo epoche storiche diverse e luoghi diversi. io ho deciso di stare in italia, non in un paesetto ma sempre nella mia nazione, perche' la amo e la aiutero nel mio piccolo ad uscire dalla crisi. se scappassimo tutti non migliorerebbe sicuro la situazione. sono sicuro che ne usciremo a testa alta .
si voglio il caviale e cazzo me lo sto andando a prendere. (o almeno c provo)
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Editato da Tuttobene il 20/05/2009 alle 13:49:18
Messaggio del 20-05-2009 alle ore 14:04:45

si voglio il caviale e cazzo me lo sto andando a prendere. (o almeno c provo)


Se questo è l'atteggiamento che hai nella vita, e non solo sul forum non posso che dirti :

In bocca al lupo
Messaggio del 20-05-2009 alle ore 14:13:55
chi mi conosce lo sa, e infatti sono tuttobene
anche se certe volte capisco che sono fortunato, non ho moglie e figli da mantene' pago l'affitto e per ora mangio pane e fame altro che caviale ....MA SENNO CHE DEVO FA? mi mett a piagne?
Messaggio del 20-05-2009 alle ore 14:27:00
tuttobene mi fa piacere leggere le tue parole, ti manca solo un mitra in mano perche' purtroppo senza quello la vedo dura ribaltare la situazione, purtroppo..seppur tu abbia una grande ambizione nel volerlo fare devi renderti conto che sei in minoranza (di numero e di armi) e cio' non vuol dire mollare, anzi. pero' devi essere realista, in bocca al lupo e spero che un giorno molti come te metteranno a ferro e fuoco la "bastiglia" italiana
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Editato da Aktarus il 20/05/2009 alle 14:29:24
Messaggio del 20-05-2009 alle ore 16:03:45
Tuttobene, mi fai ridere, tu parli di me e non sai niente, parli di caste proprio a me, informati prima di parlare.
Messaggio del 20-05-2009 alle ore 17:16:28
crasso, non mi pare che tuttobene abbia parlato di nessuno in particoalare... quindi nemmeno di te.
poi:

io dal mio conto il lavoro me lo creo ogni giorno, ho avuto il coraggio di affrontare un lavoro da libero professionista e vi posso assicurare che non c'è nulla di più precario


perdonami se ti sembrerò un po' sarcastica, ma non resisto nel commentare così: e mo? che vu? l'appaluse??!
Non tutti fanno lo stesso percorso nella vita professionale
e cmq hai avuto il coraggio di affrontare un lavoro da libero professionista che, mi sembra di capire, non è quello del fontaniere o dell'installatore di condizionatori.
Messaggio del 20-05-2009 alle ore 17:28:36
Mida29, mi pare proprie, invece, che l'amico tuo ha fatto nomi



se tutti pensassero come crasso, o luzy o altri saremmo in pieno medioevo




io non voglio nessun applauso, e sapevo che era meglio non parlare di esperienze personali, chiedo venia.
Messaggio del 20-05-2009 alle ore 17:56:58
crasso ora sei tu che fai ridere me!
io tuttobene non ho la più pallida idea di chi sia! figurati se lo puoi definire mio amico.
punto primo.
punto secondo tu hai detto che ha parlato di te riferendosi alle caste. questo non lo ha fatto, invece.come dsi evince dal pezzetto che hai quotato. ha solo detto, in pratica, che non è d'accordo con te, questo sì.

poi, è logico che si può parlare di esperienze personali, ci mancherebbe.
quello che non mi va giù è che si dica"rimboccatevi le maniche, che la fatija se vi dic cor, li truvèt"
è troppo riduttivo ed è una soluzione placebo
secondo me

Messaggio del 20-05-2009 alle ore 18:33:46
e vabbè facciamoci due risate
Messaggio del 20-05-2009 alle ore 18:33:49
crasso per carita' non conosco quasi nessuno qui e non mi riferivo certo a te, che nn so manco che fai.
mi riferivo al tuo pensiero
, non sono d'accordo perche mi sembra troppo reazionario e conservatore( e da come ti leggo sul forum credo che tu lo sia certe volte (altre volte sono stato d'accordo con te)

Messaggio del 20-05-2009 alle ore 18:35:56
x quanto riguarda le caste te lo spiego subito, sono un giornalista e mi riferivo all'ordine ( ma cmq e' cosi' un po ovunque) sono sicuro che nn sei un giornalista (m sembra di aver capito che sei un architetto) per cui non ti ho tirato in ballo
Messaggio del 21-05-2009 alle ore 09:40:15
che ci sono le caste lo sappiamo ma bisogna combattere, tirare fuori la grinta, la forza, farsi trovare pronti nel momento in cui passa il treno giusto e non farsi trovare impreparati, distratti.

Io dico: prendi la tua vita e fanne quello che vuoi, non lasciare che gli eventi atmosferici la portino nel fango.
Messaggio del 21-05-2009 alle ore 10:11:20


Ecco qual e' stata la mia soluzione dopo aver passato 18 mesi avendo una laurea in informatica ed una tesi pubblicata all'ICCSA (International Conference on Computer Science Applications) 2006 nel seguente modo:

- sfruttato (10h o piu' di lavoro)
- sottopagato (4-5 euro l'ora - manco a pulire i cessi)
- senza possibilita' di carriera alcuna
- sentendomi dire "lei fa uno stage e FORSE le rimborsiamo le spese"
- scontrandomi ogni giorno con una mentalita' retrograda, tu proponi innovazione e la gente ti dice: ma oramai noi siamo abituati cosi'.

Adesso vaffanculo mi ritrovo:

- 7,25 h di lavoro effettivo al giorno (se lavoro di piu' e i controlli mi beccano l'azienda potrebbe passare i guai)
- fanculo al malocchio , strapagato. e' vero che la vita forse costa di piu' (non piu' di una metropoli come Milano) ma prendo 5 volte quello che prendevo prima all'ora..
- con un CV che finalmente e' piu' che degno di nota
- lavoro fianco a fianco con aziende di calibro mondiale come Nokia e Siemens e ho conosciuto persone veramente con i controcazzi
- rimborso per qualunque cosa spendo a causa del lavoro
- innovazione cosi' rapida che non finisco a fare qualcosa che gia' e' vecchio

mo questo discorso non e' assolutamente per vanto personale, ma per far capire a molti (che ahime' gia' se ne rendono conto) che siamo noi da terzo mondo, non gli altri che stanno avanti. e io invito i ragazzi come me soprattutto di andarsene se possono. fanculo salvare un paese che in fondo non merita, dove i vecchi vogliono che i giovani rimangono solo perche' possono poi continuare a pulirgli il culo. quanto potenziale sprecato nel nostro paese, che tristezza..



Per caso vi serve un laureato in Relazioni Internazionali?

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