Messaggio del 09-09-2009 alle ore 14:41:49
Cioè, un presidente della repubblica che invita a lottare contro la xenofobia con un partito xenofobo al governo ed un ministro che rivendica i diritti delle donne dopo un passato a rappresentare l’ideale della donna oggetto.
Quasi quasi faccio un attentato e poi mi candido al ministero della giustizia…
Per la xenofobia ci sono due oggetti principali verso cui si manifesta la fobia:
* il primo è una popolazione presente all'interno di una società , che però non è considerata parte di quella società . Spesso si tratta di immigrati recenti, ma la xenofobia può anche essere diretta verso un gruppo che sia presente da secoli. Questa forma può provocare o facilitare reazioni ostili e violente, come l'espulsione di massa degli immigranti o, nei casi peggiori, il massacro, come nel caso dei pogrom.
* la seconda forma è sostanzialmente culturale e l'oggetto della fobia sono alcuni elementi culturali che vengono considerati alieni. Tutte le culture sono soggette a influenze esterne, ma la xenofobia culturale è spesso ben indirizzata, ad esempio verso parole straniere inserite nella lingua nazionale. Conduce raramente ad aggredire le persone, può portare a campagne politiche per la purezza della cultura e della lingua.
Si commenta da solo.... ------------ Editato da Ciuc Ja il 09/09/2009 alle 15:08:14
Messaggio del 09-09-2009 alle ore 15:07:27
be animanera avere paura del diverso e' grave questa "paura" non dovrebbe far parte del dna di un popolo di poeti e naigatori
Messaggio del 09-09-2009 alle ore 15:32:21
Bè, su Wikipedia i termini associati a xenofobia sono:
Antisemitismo
Genocidio
Italianizzazione (fascismo)
Omofobia
Razzismo
Discriminazione
Violenza contro le persone
Cioè tutte attività nobili nobilitate da personaggi ancora più nobili. Ma non è che ci fosse bisogno dell’enciclopedia per arrivarci, tu che dici animanera?
Messaggio del 09-09-2009 alle ore 18:06:35
-omologazione
-sfruttamento
-scarso senso della realtÃ
-distruzione delle identitÃ
-mondializzazione
-buonismo d'accatto
-cecità davanti alle evidenze
-paura non del tutto irrazionale di perdità di diritti acquisiti
assocerei anche questi termini e problematiche parlando di xenofobia e non le solite menate degne di una a dir poco visione superficiale.
cose c'è dietro la paura del diverso? una paura del tutto naturale che non mi sento di giudicare e che sottende tematiche che vanno ben oltre i pensieri della geniale mente wikipediana.
Messaggio del 09-09-2009 alle ore 18:54:12
Ok, anima. E' innegabile che spesso ci sia una paura del diverso, con tutte le accezioni che riporti. Ma cos'è che rende qualcuno così diverso al punto da averne paura? Perchè la questione è tutta lì. Quanto alla xenofobia ed a tutte le altre forme di razzismo non mi sembra che si possa parlare di menate e tantomeno superficiali, ma solo di fatti concreti purtroppo, tralasciando poi i casi (la maggiorparte) in cui questi fenomeni nascono solo da un guazzabuglio di preconcetti senza nemmeno l'ombra delle problematiche di cui parli.
Infine, per ritornare allo spunto originale del post forse sono disincantato, ma mi aspetto che la più alta carica dello stato parlando di questo argomento tiri quantomeno qualche bacchettata ad una parte politica che dichiaratamente alimenta il fenomeno, così come mi aspetto maggiore dignità da un politico che accusa la società di maschilismo dopo esserne stata per scelta personale un'icona.
Messaggio del 09-09-2009 alle ore 19:08:52
Animanera,
io non ti considero diverso e non ti discrimino per il semplice fatto che hai una pigmentazione della pelle decisamente più marcata della mia
Messaggio del 09-09-2009 alle ore 21:21:25
Ma cos'è che rende qualcuno così diverso al punto da averne paura?
la mancanza di coesione sociale, l'incertezza, la solitudine, la bramosia del denaro, l'ignoranza.
fermorestando che la gestione dei flussi migratori e la ricerca del meltin pot cosi come avviene adesso è totalmente sbagliata e distruttiva nei confronti nostri e loro
Messaggio del 10-09-2009 alle ore 12:19:09
Dimenticavo... conoscendo One (insospettabile conoscitore di insospettabili trans) volevo infatti porre l'accento sulle contraddizioni, anzi gli accenti: contrà ddìziòni...ecco fatto.
) voleva solo porre l'accento sulle contraddizioni, non dare giudizi.
