Cultura & Attualità

schifani: basta aiuti alla fiat
Messaggio del 06-02-2010 alle ore 17:33:14
animamundi:


In cambio, i costruttori dovranno impegnarsi a mantenere la produzione nel Paese



superbikern1:


tutti i governi Europei, nonchè americano, hanno imposto il mantenimento degli stabilimenti produttivi e dei quantitativi come condizione necessaria per attivare gli incentivi.



questo è quello che mi fa incazzare di più. tutti i governi pretendono qualcosa in cambio, invece i governi italiani degli ultimi 50 anni hanno solo dato soldi alla fiat, senza mai imporre un cazzo. se vogliono chiudere gli stabilimenti al sud per me possono ricacciare i soldi che gli ha dato lo stato per aprirli.
Messaggio del 06-02-2010 alle ore 08:20:19
Un'anno fa quando scoppiò la cassa integrazione anche giù a val di sangro, alcune sigle sindacali fecero vedere un documento pervenuto dalla germania nel quale già erano indicati i poli produttivi fiat che chiudeva no e in quale anno....e si diceva già da allora che il governo era stato avvisato! Quello che dicono in tv è un pò una tarantella mediatica!?!?!?!?
Messaggio del 04-02-2010 alle ore 18:39:53
Il punto è che in quasi tutti i paesi europei, si producono più di un milione di autoveicoli! Ad eccezzione della Germania che ne produce molte di più di un milione, anche la GranBretagna che non ha nessun marchio di proprietà inglese produce circa un milione e trecentomila vetture l'anno.
L'esempio ultimo sta a indicare che se dietro una industria c'è la stuttura per fare business, questo si fa comunque a prescindere dalla " Nazionalita".

Inoltre, come da molti ricordato, tutti i governi Europei, nonchè americano, hanno imposto il mantenimento degli stabilimenti produttivi e dei quantitativi come condizione necessaria per attivare gli incentivi.

Entranbe le cose non avvengono in Italia. Nel 2009 sono state prodotte meno di 900'000 vetture, e il governo non ha preteso nulla per gli incentivi.
Non solo: la Fiat ha preso la decisione irrevocabile di chiudere Termini Imerese, lasciando in balia della malavita tante povere famiglie che dal 2011 non sapranno più come tirare avanti.
Non solo: la Fiat ha ricevuto dal governo nel 2009 oltre 500 milioni di credito d'imposta derivante dagli incentivi, più fondi per i brevetti da questa registrati!

E il bello è che gli utili la Fiat li fa in Italia sostanzialmente! La politica che sta adottando attualmente la casa di Torino è assurda!

Finalmente qualcuno sta aprendo gli occhi, dicendo basta!!
Messaggio del 04-02-2010 alle ore 18:07:01
Settore auto: gli incentivi in Europa. Ecco cosa succederà in Italia

Europa in ordine sparso sugli aiuti all'industria automobilistica: gli interventi vanno dagli incentivi alla rottamazione dei veicoli più inquinanti alle garanzie per sostenere il credito alle imprese, all'esenzione da bollo di circolazione.

* GRAN BRETAGNA

Londra ha annunciato lo sblocco 2,5 miliardi di euro di crediti. Il governo britannico offrirà garanzie per sboccare prestiti per 1,3 miliardi di sterline dalla Banca europea degli investimenti e, ove sia il caso, garanzie a sostegno di un ulteriore miliardo di sterline di prestiti.

* FRANCIA

Il governo metterà a disposizione 5-6 miliardi di euro per aiutare il settore. In cambio, i costruttori dovranno impegnarsi a mantenere la produzione nel Paese e a porre limiti precisi alla distribuzione di dividendi.

Previsti 1.000 euro di incentivi per la rottamazione dei veicoli piu' inquinanti, validi a tutto il 2009.

* GERMANIA

Il governo di Berlino ha deciso di stanziare 1,8 miliardi di euro per aiutare l'Opel, che nella sola Germania dà lavoro a 26mila persone.

Il pacchetto anti-crisi contiene inoltre un premio ambientale: chi compra un'nuova auto e rottama un veicolo di almeno nove anni, rimanendone proprietario per almeno un anno, riceve 2.500 euro di bonus, fino a un massimo di 1,5 miliardi di euro. Prevista anche l'esenzione per i bolli di circolazione sugli acquisti di auto Euro 4 o 5.

* SPAGNA

Il governo di Josè Louis Zapatero ha stanziato 800 milioni di euro per prestiti agevolati per la realizzazione di impianti produttivi. Istituito anche un fondo da 1,2 miliardi per l'acquisto di auto poco inquinanti: servirà a finanziare prestiti senza interessi per i primi 10mila euro per auto nuove del valore massimo di 30mila euro.

* SVEZIA

Saab e Volvo hanno ottenuto 1,9 miliardi di euro a garanzia dei crediti.

* RUSSIA

Prestiti fino a 1,75 miliardi di euro garantiti dallo stato per le imprese del settore, a cui si aggiunge uno stanziamento pubblico di oltre 300 milioni di euro per il rinnovo del parco macchine dei ministeri.

Lo Stato aiuterà inoltre le aziende automobilistiche ad emettere obbligazioni fino a 1,5 miliardi di euro e sosterrà i cittadini che acquistano con un mutuo auto russe economiche (fino a 8700 euro) rimborsando fino a due terzi il tasso di interesse.

Le società automobilistiche straniere che assemblano veicoli in Russia, come Toyota, Renault, Ford e Volskwagen, godranno delle stesse agevolazioni statali di quelle nazionali.

PORTOGALLO

Sono previsti 1.000 euro di incentivo alla rottamazione fino alla fine del 2009.

* ROMANIA

Il governo ha istituito un bonus da 800 euro per l'acquisto di auto poco inquinanti.


e dunque? Non è che tutta stà storia è la solita lotta di potere tra il capitalismo storico (legato al Gruppo FIAT) e il nuovo capitalismo d'assalto (i finanzieri e il gruppo Milano/Berlusconi) ?

Il tutto ovviamente sulla pelle degli italiani...
Messaggio del 04-02-2010 alle ore 17:10:12
aggiungo, a me dell'italianità della fiat o dell'alitalia non interessa niente. a me interessa che le cose funzionino.
Messaggio del 04-02-2010 alle ore 17:09:36
sull'alitalia hai pienamente ragione, thompson, ma i debiti della fiat li paghiamo da 50 anni e sinceramente mi sono stufato. hanno aperto le fabbriche al sud con i soldi della cassa del mezzogiorno (non con i loro), e ora vogliono chiuderle. l'anno scorso hanno preteso gli incentivi rottamazione per non fare cassa integrazione e l'hanno fatta lo stesso. adesso stanno facendo di nuovo pressione per nuovi incentivi, tra l'altro chiedendo al governo di mettere come condizione per la macchina nuova la presenza dello start&stop, già di serie su molti loro modelli. senza andare poi a rivangare cose vecchie che sinceramente non ricordo neanche.

poi quando vanno a comprarsi la chrysler il governo americano gli dice che se vogliono vendere le macchine in america le devono costruire là (e fanno bene). mentre qua gli si permette di fare il porco comodo loro. a me non sembra che la BMW riceva tutti questi aiuti dal governo tedesco, ma le macchine le fa in germania e oggi sono le migliori macchine europee.

quindi la smettessero di contar cazzate e iniziassero a ragionare da azienda vera, non da parassiti dello stato.
Messaggio del 04-02-2010 alle ore 16:43:32
Sono pienamente d'accordo a meta'.

Da un lato ritengo che un'azienda come la FIAT debba camminare sulle proprie gambe, affrontare le sfide del mercato globale ma senza gli aiuti del Governo.
Dall'altro pero', questo governo fece il diavolo a quattro (meno di due anni fa - allora all'opposizione) per difendere un altro costoso carrozzone, l'Alitalia, perche' doveva essere difesa l'italianita' della compagnia di bandiera.
E' inutile che vi ricordi chi sta pagando i debiti dell'Alitalia. Oppure ve lo devo ricordare?
Messaggio del 04-02-2010 alle ore 16:38:09
...concordo pienamente, che imparino a gestirsi da soli come fanno tantissime altre aziende sul territorio nazionale....!!!

TIRATEVI SU' LE MANICHE E GUADAGNATEVI LA PAGNOTTA!!
Messaggio del 04-02-2010 alle ore 15:19:17

"Bisogna avere il coraggio di dire basta a elargizioni statali se non vengono salvaguardati i posti di lavoro e i presidi industriali". È quanto ha dichiarato quest'oggi il presidente del Senato, Renato Schifani, alla presentazione del rapporto sulla sussidiarietà del 2009 riferendosi esplicitamente alla Fiat. "Il patrimonio industriale e produttivo della Fiat di Termini Imerese", ha continuato Schifani, "deve essere salvato. Non dobbiamo e non possiamo disattendere questo impegno morale".

Questa doccia fredda sul Lingotto arriva all'indomani di un'altra dichiarazione che ha fatto tremare il mondo dell'auto. Il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, infatti, ieri ha rimesso in discussione il rinnovo degli incentivi per la rottamazione delle auto. "Stiamo valutando se siano ancora utili o se siano un fenomeno distorsivo del mercato", ha affermato, sottolineando che "non si può andare avanti in maniera disarmonica con l'Europa.

Probabilmente sarà decisiva la riunione di lunedì 8 febbraio tra i ministri Ue dell'industria, che si terrà in Spagna. Intanto la Fiat è avvisata... Continuare con questa sorta di braccio di ferro le potrebbe costare molto caro.

Roberto Barone (www.quattroruote.it)



e io sono pienamente d'accordo. sono 50 anni che la fiat pretende soldi dallo stato, mo avast.

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