Cultura & Attualità
Transumanza: il "monumento"
Messaggio del 26-06-2009 alle ore 18:46:16
Transumanza: il "monumento"
dei tratturi non deve essere toccato
I percorsi utilizzati dalle mandrie sono una testimonianza delle tradizioni e devono essere custoditi e preservati
Un momento della transumanza di questi giorni in Molise
Oggi pomeriggio sul tratturo molisano ho visto la transumanza di ben 300 buoi dell'azienda Colantuono di Frosolone. Ogni anno porta la sua mandria a svernare nelle Puglie e oggi risaliva in Molise. Nella nostra regione non abbiamo quasi nulla, ma abbiamo un ambiente incontaminato e selvaggio, che nei secoli passati è stato utilizzato per la transumanza dei pastori abruzzesi e molisani sui famosi percorsi di erba denominati tratturi. I tratturi hanno avuto varie definizioni - la più significativa che ho trovato è quella data nel decreto del Ministero dell'Ambiente del 1976, che li definisce beni di rilevanza archeologica, politica, sociale, religiosa, militare del Molise. I tratturi sono quindi un monumento dove c'è tutto sui quali sono transitate non solo le greggi, ma anche e soprattutto uomini, ognuno con il proprio bagaglio di esperienze: crociati, soldati, imperatori, mercanti, medici, architetti, pastori. E fu proprio sulla confluenza delle reti tratturali che sorsero molti centri molisani.
IL VALORE AMBIENTALE ED ECONOMICO (a cura del Wwf) - Le siamo davvero grati per aver evidenziato con la sua nota l'importanza non solo naturalistica, ma anche sociale, religiosa, archeologica ed economica dei tratturi molisani. I tratturi sono un pezzo importante di testimonianza delle tradizioni e come tali devono essere gelosamente custoditi e preservati da possibili trasformazioni antropiche. Il Wwf per tutelare la biodiversità del nostro Paese, sta attivamente cercando l'alleanza con chi vive e lavora sul territorio rurale, la cui importanza per la sopravvivenza di tantissime specie sia domestiche che selvatiche è enorme, certo che agricoltori e allevatori possano essere custodi del territorio e dei suoi valori quando svolgono le proprie attività con metodi tradizionali e non impattanti. Dal punto di vista naturalistico i tratturi molisani attraversano molte aree di grande valenza che consentono a chi li percorre di entrare in contatto con gli straordinari paesaggi molisani, caratterizzati da vasti boschi, ed in particolare faggete, con la tipica flora e fauna apenninica. Solo per citarne una, a poca distanza da un tratturo di transumanza, su un'area vasta 2187 ettari nel Parco del Matese, si trova l'Oasi di Guardiaregia (CB) gestita dal Wwf.
I pastori al lavoro con la mandria
L'area è caratterizzata da spettacolari fenomeni carsici come il Canyon del torrente Quirino, la cascata di San Nicola (salto totale di 100 m.) e le grotte di Pozzo della Neve (profondità -1048 m.) e Cul di Bove (profondità -913 m.) che sono fra i più profondi abissi d'Europa. Di gran rilievo è la flora presente nell'area: sul monte Mutria è possibile trovare pascoli d'alta quota con molteplici ed interessanti fioriture fra cui la Primula auricola e l'Androsace appenninica e poco più in basso boschi di faggio con piante secolari. Lungo le pareti delle gole del Quirino si trovano il leccio e tassi centenari sul fondo del canyon, mentre molto interessante è un isolato elemento della macchia mediterranea, il corbezzolo, nell'unica localizzazione del versante orientale del Matese. Inoltre alle quote più basse, varie specie arboree ed arbustive quali agrifoglio, acero di Lobelius, maggiociondolo, orniello e corniolo, con le bellissime fioriture del giglio di San Giovanni, Aquilegia vulgaris, Anemone appenninica, ed Hepatica nobilis. Altrettanto importanti sono le presenze faunistiche: tra i mammiferi spicca la presenza del lupo, insieme al gatto selvatico e al tasso; tra gli anfibi la salamandrina dagli occhiali, oltre alla salamandra pezzata e ululone dal ventre giallo. Ricca l'avifauna: lanario, nibbio reale, poiana, falco pellegrino, merlo acquaiolo. Tra gli insetti, l'importante presenza della farfalla diurna Zerinthya polyxena.
12 giugno 2009(ultima modifica: 25 giugno 2009)
Da noi, il tratturo che va da Lanciano a Mozzagrogna è completamente compromesso.
Transumanza: il "monumento"
dei tratturi non deve essere toccato
I percorsi utilizzati dalle mandrie sono una testimonianza delle tradizioni e devono essere custoditi e preservati
Un momento della transumanza di questi giorni in Molise
Oggi pomeriggio sul tratturo molisano ho visto la transumanza di ben 300 buoi dell'azienda Colantuono di Frosolone. Ogni anno porta la sua mandria a svernare nelle Puglie e oggi risaliva in Molise. Nella nostra regione non abbiamo quasi nulla, ma abbiamo un ambiente incontaminato e selvaggio, che nei secoli passati è stato utilizzato per la transumanza dei pastori abruzzesi e molisani sui famosi percorsi di erba denominati tratturi. I tratturi hanno avuto varie definizioni - la più significativa che ho trovato è quella data nel decreto del Ministero dell'Ambiente del 1976, che li definisce beni di rilevanza archeologica, politica, sociale, religiosa, militare del Molise. I tratturi sono quindi un monumento dove c'è tutto sui quali sono transitate non solo le greggi, ma anche e soprattutto uomini, ognuno con il proprio bagaglio di esperienze: crociati, soldati, imperatori, mercanti, medici, architetti, pastori. E fu proprio sulla confluenza delle reti tratturali che sorsero molti centri molisani.
IL VALORE AMBIENTALE ED ECONOMICO (a cura del Wwf) - Le siamo davvero grati per aver evidenziato con la sua nota l'importanza non solo naturalistica, ma anche sociale, religiosa, archeologica ed economica dei tratturi molisani. I tratturi sono un pezzo importante di testimonianza delle tradizioni e come tali devono essere gelosamente custoditi e preservati da possibili trasformazioni antropiche. Il Wwf per tutelare la biodiversità del nostro Paese, sta attivamente cercando l'alleanza con chi vive e lavora sul territorio rurale, la cui importanza per la sopravvivenza di tantissime specie sia domestiche che selvatiche è enorme, certo che agricoltori e allevatori possano essere custodi del territorio e dei suoi valori quando svolgono le proprie attività con metodi tradizionali e non impattanti. Dal punto di vista naturalistico i tratturi molisani attraversano molte aree di grande valenza che consentono a chi li percorre di entrare in contatto con gli straordinari paesaggi molisani, caratterizzati da vasti boschi, ed in particolare faggete, con la tipica flora e fauna apenninica. Solo per citarne una, a poca distanza da un tratturo di transumanza, su un'area vasta 2187 ettari nel Parco del Matese, si trova l'Oasi di Guardiaregia (CB) gestita dal Wwf.
I pastori al lavoro con la mandria
L'area è caratterizzata da spettacolari fenomeni carsici come il Canyon del torrente Quirino, la cascata di San Nicola (salto totale di 100 m.) e le grotte di Pozzo della Neve (profondità -1048 m.) e Cul di Bove (profondità -913 m.) che sono fra i più profondi abissi d'Europa. Di gran rilievo è la flora presente nell'area: sul monte Mutria è possibile trovare pascoli d'alta quota con molteplici ed interessanti fioriture fra cui la Primula auricola e l'Androsace appenninica e poco più in basso boschi di faggio con piante secolari. Lungo le pareti delle gole del Quirino si trovano il leccio e tassi centenari sul fondo del canyon, mentre molto interessante è un isolato elemento della macchia mediterranea, il corbezzolo, nell'unica localizzazione del versante orientale del Matese. Inoltre alle quote più basse, varie specie arboree ed arbustive quali agrifoglio, acero di Lobelius, maggiociondolo, orniello e corniolo, con le bellissime fioriture del giglio di San Giovanni, Aquilegia vulgaris, Anemone appenninica, ed Hepatica nobilis. Altrettanto importanti sono le presenze faunistiche: tra i mammiferi spicca la presenza del lupo, insieme al gatto selvatico e al tasso; tra gli anfibi la salamandrina dagli occhiali, oltre alla salamandra pezzata e ululone dal ventre giallo. Ricca l'avifauna: lanario, nibbio reale, poiana, falco pellegrino, merlo acquaiolo. Tra gli insetti, l'importante presenza della farfalla diurna Zerinthya polyxena.
12 giugno 2009(ultima modifica: 25 giugno 2009)
Da noi, il tratturo che va da Lanciano a Mozzagrogna è completamente compromesso.
Messaggio del 26-06-2009 alle ore 20:15:36
I tratturi sono scomparsi...però, in compenso, ci sono rimasti un sacco di "picurele"!!!

I tratturi sono scomparsi...però, in compenso, ci sono rimasti un sacco di "picurele"!!!

Messaggio del 26-06-2009 alle ore 20:51:55
quel che resta della transumanza sono solo le "rustelle".
quel che resta della transumanza sono solo le "rustelle".
Messaggio del 26-06-2009 alle ore 20:58:50
Crasso,
se un noto esponente politico democristiano dell'epoca volle lo spostamento della Fiera dell'Agricoltura sul Tratturo in questione per non espropriare i terreni degli agricoltori non ti puoi lamentare dello stato attuale e della speculazione sul resto del percorso...
Crasso,
se un noto esponente politico democristiano dell'epoca volle lo spostamento della Fiera dell'Agricoltura sul Tratturo in questione per non espropriare i terreni degli agricoltori non ti puoi lamentare dello stato attuale e della speculazione sul resto del percorso...
Messaggio del 29-06-2009 alle ore 07:50:40
Se volete vedere veramente le "pecorelle" vi consiglio di andare su:
FESTA DELLA TOSATURA
Se volete vedere veramente le "pecorelle" vi consiglio di andare su:
FESTA DELLA TOSATURA

Messaggio del 29-06-2009 alle ore 09:53:19
in Molise c'è ancora qualcuno che porta le pecore sul tratturo
comunque avete visto l'inaugurazione dei giochi del mediterraneo?
c'erano le pecore come simbolo dell'abruzzo
in Molise c'è ancora qualcuno che porta le pecore sul tratturo
comunque avete visto l'inaugurazione dei giochi del mediterraneo?


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