Cultura & Attualità

Turismo in italia...
Messaggio del 21-07-2009 alle ore 11:00:29

MILANO - L'ha presentato di notte, negli studi di Emilio Fede, in piena maratona elettorale: «Sono molto ansiosa di mostrare l'immagine nuova dell'Italia alla quale il presidente Berlusconi lavora da giorni». Michela Vittoria Brambilla ha aperto la cartelletta che portava con sé e, con una certa soddisfazione, ha lanciato lo slogan: "Magic Italy". Illustrato con una scritta su sfondo scuro con banda tricolore che, ha spiegato il ministro per il Turismo al Tg4, «sarà il marchio protagonista della nostra campagna di spot» (per poi precisare più tardi che si tratta ancora di una bozza). Una conferma è arrivata dallo stesso premier durante l'assemblea di Confartigianato: «Stanotte ho varato il marchio 'Magic Italy' per rilanciare il turismo in Italia» ha annunciato Berlusconi, che si sarebbe occupato personalmente degli ultimi ritocchi. «Il nostro obiettivo, che è anche la missione del ministro, è raddoppiare in quattro anni il Pil rappresentato dal turismo: dal 10 al 20%. Abbiamo la possibilità di farlo».

REAZIONI - Ma il logo – almeno nella versione presentata al Tg4 - era già rimbalzato in Rete, assieme al video della Brambilla. Risultato? I giudizi della blogosfera sono stati impietosi. Si parte dalla stroncatura di SocialDesignZine, che ha svelato sul web il nuovo simbolo: «Questo accrocchio di luminescente barbarie grafica non ha né struttura, né status, né dignità di marchio: ci sembra scarsamente applicabile in qualsiasi contesto». Emmebi scrive sul suo blog: «Magic Italy odora di televendite notturne dei primi anni delle tv commerciali. Sembra che da un momento all'altro salti fuori Giorgio Mastrota. E poi Umberto Smaila con le ragazze cin-cin». Cattiva Maestra, invece, si chiede: «Magic Italy sarà principalmente una campagna per gli old media o sbarcherà anche sul Web? E in tutto questo, che fine farà l'annunciato rilancio del progetto Italia.it sotto le insegne del dominio Italia.info?». Su Facebook è già nato il gruppo "Magic Italy Go Home": «Quel marchio – si legge - è offensivo per un paese che continua a vantare una decorosa, a volte gloriosa, cultura del progetto».
IL PORTALE - Il timore, che si coglie dalle numerose critiche sparse in Rete, è che "Magic Italy" possa bissare il flop del portale italiano per il turismo: nonostante un investimento di 45 milioni di euro, Italia.it venne infatti chiuso nel gennaio 2008 dopo circa un anno di vita (e una marea di polemiche). Ma il nuovo governo ha deciso di riprovarci: a gennaio il ministro Brunetta ha siglato proprio con la Brambilla il protocollo di intesa per "la messa on line del portale nazionale del turismo" (qui il file in pdf). La dote, in questo caso, è di 10 milioni di euro.

LA REPLICA - Ma è lo stesso ministro a precisare al Corriere.it che lo slogan "Magic Italy", in realtà, fa parte della «nuova campagna di spot televisivi per i paesi esteri, che il ministero del Turismo diffonderà entro la fine del mese». «Il Presidente del Consiglio lo sta curando in prima persona, con grande impegno - prosegue la Brambilla. - I contenuti degli spot, la colonna sonora prescelta e la grafica di "Magic Italy" , ancora in corso di definizione, verranno resi noti in conferenza stampa entro la fine del mese di giugno. Nei giorni scorsi sono intanto state mostrate alcune bozze non definitive dello slogan che verrà inserito con grafica animata in coda agli spot». «Il Presidente del Consiglio ed il ministero del Turismo - aggiunge il ministro - stanno inoltre lavorando al nuovo logo dell'Italia, che comparirà in tutta la comunicazione ufficiale – dal nuovo portale alle pubblicazioni di ogni genere. Pur essendo ancora in corso di definizione, possiamo però anticipare che i colori utilizzati saranno il bianco, il nero, il rosso ed il verde. Si ritiene di poterlo presentare in via ufficiale nel corso della medesima conferenza stampa. Solo in quella data sarà quindi possibile commentare la nuova immagine dell'Italia, che ci auguriamo incontrerà il gradimento di tutti. Ed è facilmente immaginabile quale grande studio e confronto vi sia a monte della realizzazione dei progetti menzionati». Per adesso, dunque, si sta discutendo solo di una bozza. Una cosa è certa: questa immagine, così com'è, alla Rete non piace. Proprio come accadde al celebre "cetriolone" di Italia.it.



FONTE

Ci voleva proprio un ministro così.



Messaggio del 21-07-2009 alle ore 11:43:45


Da Tokyo critiche al Belpaese per il trattamento al bancone del bar, ma non solo: troppe truffe, meglio Francia e Germania:
Giapponesi in fuga dall'Italia "Taxi e ristoranti, prezzi illegali"
di LAURA MARI

Giapponesi in fuga dall'Italia "Taxi e ristoranti, prezzi illegali"
ROMA - Il Belpaese non è più così bello. Almeno per i turisti giapponesi. Dopo la stangata a due vacanzieri del Sol Levante che, meno di un mese fa in un noto ristorante del centro di Roma ("Il Passetto") si sono visti recapitare un conto da 700 euro comprensivo di una mancia (mai lasciata) di più di 100 euro, il secondo quotidiano più diffuso del Sol Levante, l'Asahi Shimbun, in una corrispondenza da Roma parla di "flussi turistici verso l'Italia in rapido declino". Il motivo sarebbe dovuto non solo a fattori come il supereuro e la nuova influenza, ma anche e soprattutto ai "servizi di bassa qualità" e ai "prezzi illegali" riscontrati ad esempio nei ristoranti e nei taxi.
Il quotidiano giapponese, che vanta una diffusione giornaliera di cinque milioni di copie, sottolinea che l'Italia, un tempo famosa tra i turisti nipponici per la convenienza degli acquisti e il fascino dei monumenti, non attrae più i vacanzieri giapponesi, che preferiscono andare in vacanza in Germania e in Francia. Una tendenza confermata anche dai dati dell'Ente del turismo italiano, secondo cui nel 2007 l'Italia ha registrato solo 1,47 milioni di giapponesi sbarcati negli aeroporti, numeri ben lontani da quei 2,17 milioni di nipponici che hanno fatto tappo in Italia nel 1997. "Nel 2009 - stima l'Ente - c'è stato un forte ed ulteriore decremento ad un milione di visitatori".

E a puntare il dito contro i servizi offerti ai turisti stranieri dalle città italiane sono anche, secondo quanto riferisce il giornale Asahi Shimbun, i giapponesi residenti a Roma, tra cui diplomatici e dipendenti del ministero degli Esteri, che in un sondaggio sottolineano che "gli hotel e i ristoranti hanno servizi scadenti". E prezzi elevati, che vanno dai 6 euro di un cono gelato venduto in alcuni locali del centro storico di Roma a bottigliette di acqua che vengono fatte pagare ai turisti cinque euro. Per non parlare dei taxi, che per percorsi a tariffa fissa (come dal centro di Roma all'aeroporto di Fiumicino) arrivano a far pagare ai turisti fino a 100 euro. "Riceviamo decine di segnalazioni al mese di turisti giapponesi, nostri clienti, che dicono di essere stati imbrogliati o derubati" dice Hiroko, la manager di un'agenzia di turismo giapponese a Roma, la quale spiega che "negli ultimi tre anni le vacanze dei giapponesi a Roma sono diminuite del 50%-60% e del 30% rispetto all'anno scorso".

Immediata la reazione del sindaco di Roma Gianni Alemanno: che risponde: "Roma è una città accogliente dove si può spendere poco rispetto ad altri capitali europee". E il presidente della Confcommercio capitolina Cesare Pambianchi precisa come "i giapponesi vengano da un Paese che forse ha qualche mariuolo in meno, ma dei prezzi estremamente eccessivi per i turisti". Per l'Assotravel-Confindustria "la flessione dei turisti del Sol Levante nel nostro Paese è dovuta essenzialmente alla grave crisi economica che attanaglia da tempo il Giappone".

Repubblica.it
Messaggio del 21-07-2009 alle ore 11:53:26
wow

MAGIC ITALY!!

Il trucco c'è ma non si vede.

Nuova reply all'argomento:

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