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Messaggio del 29-08-2011 alle ore 16:51:19
Anche Mike Bongiorno è risorto dopo 3 gg
Messaggio del 28-08-2011 alle ore 10:38:52
mo io che uno creda a un divino che ha camminate sulle acque e ha moltiplicato lu pane,li pozze pure capì,ma il fatto ca parecchi acrede a si favulette mi manda al manicomio
Messaggio del 28-08-2011 alle ore 07:09:32
materia, spirito, progresso, regresso, chissà ...
Messaggio del 28-08-2011 alle ore 07:03:35
mi sembra che ufologi e religioni si stiano sempre più rincontrando
Messaggio del 28-08-2011 alle ore 06:56:02
niente ufo..
Messaggio del 28-08-2011 alle ore 06:46:26
CENTRO UFOLOGICO TARANTO MAGAZINE

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Il mistero genetico dell’avvento dell’Homo Sapiens
8 commenti Pubblicato da centroufologicotaranto su luglio 7, 2008
Articolo scritto da Antonio De Comite (Centro Ufologico Taranto)



“…e apparve misteriosamente dal nulla, una creatura mai vista prima, dotata di una intelligenza sofisticata ma brutale allo stesso tempo, che in breve tempo conquistò il globo in cui viviamo.” Sembrerebbe la narrazione apparsa su qualche romanzo, film o telefilm di fantascienza, mentre in realtà parliamo di uno dei più grandi Misteri della Scienza, l’apparizione “improvvisa” di ciò che definiamo “Homo Sapiens” (Uomo Sapiente). Un mistero iniziato ufficialmente (da quello che ci dicono i reperti fossili) 35 mila anni fa, ma chissà potrebbe essere molto di più antico. Ma cosa ci dice la Paleoantropologia su ciò? L’Homo Sapiens Sapiens apparve con la sua antica variante circa 35 mila anni fa, dal nulla. Questa variante porta il nome di Cro Magnon. I più antichi resti fossili sono stati rinvenuti in Francia, ma si è poi riscontrato che la sua diffusione era più ampia, infatti reperti fossili sono stati trovati (oltre che in Europa) in Asia, Nord Africa e Nord America. Le caratteristiche fisiche sono davvero “anomale” per il periodo geologico di apparizione, il Paleolitico Superiore (36.000 anni fa/ 10.000 anni fa). In effetti ha un’altezza spropositata, calcolata attorno alla media di 1 metro e 80 centimetri, con punte massime di circa 2 metri. Avevano braccia corte, gambe lunghe, naso prominente e spesso aquilino e grande capacità cranica (1650 centrimetri cubici). Come si può notare da questa piccola introduzione, le caratteristiche riscontrate su Cro-Magnon sono davvero misteriose. Prendiamo ad esempio l’altezza e colleghiamola alle leggende di molte civiltà antiche del passato, le quali affermano (con qualche leggera variante) che un giorno, in epoca antidiluviana, vennero i cosiddetti “Giganti”, che erano figli degli Dei, erano potenti e intelligenti. Essi diedero origine alla variante moderna dell’uomo, quello Sapiens Sapiens (successore di Cro-Magnon). Ma anche le religioni di tutto il mondo affermano queste storie, stranamente relegate a semplici miti. L’esempio più vicino è quella della Bibbia Cristiana. In “Genesi, 6, 4” si parla di misteriosi Giganti (Figli degli Dei) che accoppiandosi con donne terrestri, avrebbero creata una nuova stirpe umana, ma con variante “aliena”. Ibridi? Può darsi, ma un ibrido non ha futuro, perché una volta nati non possono procreare, essendo sterili. Ma allarghiamo la mente e fantastichiamo un po’. Oggi le conoscenze genetiche ci portano a credere ciò, che un ibrido è per natura sterile, ma lo è (da quello che conosciamo) con l’accoppiamento di specie diverse ma della stessa Famiglia. E se i Giganti, in questo caso azzardiamo i Cro-Magnon, non fossero della stessa famiglia umana? E se anche noi stessi siamo “non umani”? Per di più i Cro-Magnon avevano (a quanto pare) capelli biondi e occhi azzurri, simili al popolo Basco odierno. Secondo molti genetisti e antropologi questa ipotesi non è provata scientificamente, ma siamo cosi sicuri di ciò? Troppo spesso si censurano ipotesi eretiche ma che poi si dimostreranno reali e tangibili. Ammesso che fosse vero, che i Cro-Magnon fossero davvero coi capelli biondi e occhi azzurri, questo scombussolerebbe, e di non poco, le conoscenze sulle nostre origini, perché più che a un uomo primitivo, Cro-Magnon sarebbe (sommato con altre caratteristiche) più assimilabile a qualcosa di nuovo, un qualcosa di inaspettato che un giorno apparve sul nostro pianeta, ereticamente assimilabile a un “angelo” o un “semi Dio”, per utilizzare termini tanto cari alle leggende e miti religiosi. Fantasie? Può darsi, ma mai scartare nulla. Ma passiamo al discorso genetico, anche qui c’è la prova scientifica che Cro-Magnon non aveva nulla a che vedere col nostro progenitore per convenzione scientifica, L’Homo Neandertalensis. Qualche anno fa una ricerca condotta da una squadra di genetisti italiani dell’Università di Ferrara confermò, con prove inoppugnabili alla mano, che l’Homo Cro-Magnon non è assolutamente imparentato con i Neandertalensis. Tutto è scritto nel nostro DNA mitocondriale. La ricerca, capeggiata dal genetista Guido Barbujani, confermò che siamo molto lontani geneticamente dal Neanderthal ma che evolutivamente non fa parte dello stesso “albero” del Sapiens. Barbujani ha scoperto ciò facendo un confronto diretto fra le sequenze di Dna mitocondriale di uomo di Neanderthal con quelle di Cro-Magnon, di 24 mila anni fa, quindi quasi contemporanei. I dati ribadiscono che non siamo imparentati con i Neanderthal e contemporaneamente abbattono una delle obiezioni che erano state poste l’indomani della pubblicazione delle sequenze dei Neanderthal.

La ricerca fu pubblicata dalla rivista telematica scientifica della “Proceedings of the National Academy of Science”. Ma ecco entrare in scena i dettagli dello sgretolamento accademico e antropologico della nostra evoluzione dai Neanderthal. Infatti Barbujani continuò con le sue dichiarazioni è affermò che Il Dna mitocondriale che si è studiato deriva dai resti di due Cro-Magnon risalenti a circa 24 mila anni fa e rinvenuti nell’Italia meridionale nel sito di Pagliacci. Il Dna di questi antichi Sapiens, mostra che sono molto simili a noi, e la variabilità riscontrata è pienamente compatibile con quella che oggi potremmo trovare fra due individui. Invece i Neanderthal sono decisamente più lontani. Per dare un’idea basta dire che su 360 basi azotate dei tratti di Dna che si è analizzato, si è scoperto che ci sono 25-26 differenze fra noi e Neanderthal. Mentre le differenze fra noi e i Cro-Magnon sono 4-5 su 360, pienamente all’interno della variabilità genetica fra individui della stessa specie. Quindi di chi è figlio Cro-Magnon? Di chi è figlio l’uomo moderno? Questi fatti scientifici appurano solo ed un’unica cosa. Che, con ogni probabilità, l’Homo Sapiens è apparso dal nulla, nessun miracolo, ma tutto programmato da una Intelligenza Cosmica Extraterrestre, una Super Intelligenza, che un bel giorno decise di inviare “Messaggeri”, portanti il seme della Civiltà e della Conoscenza, ma che per vari motivi nei nostri ricordi più intimi non c’è traccia, inibita Conoscenza Superiore, “bloccata” da una nostra Involuzione? Stiamo regredendo invece di migliorare? Stiamo per davvero ad una fine di un Ciclo che ci farà rivedere i nostri Creatori Cosmici? E se ciò non fosse eresia, come accoglierebbero un esperimento, che a quanto pare, ha fatto più danni recentemente che in millenni di evoluzione? Probabilmente questa è un’altra storia che, chissà, se avverrà, avremo modo di viverla o temerla.

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