Cultura & Attualità
Termoli ribadisce il proprio no all’atomo.
Una manifestazione pacifica, organizzata da istituzioni civili e religiose locali, è stata convocata infatti per domani nella cittadini molisana che più volte, anche attraverso delle delibere comunali, ha dichiarato la propria contrarietà ad ospitare una centrale nucleare. Il nome di Termoli infatti è circolato più volte durante l’ultimo anno fra i siti che dovrebbero ospitare le nuove centrali volute dal governo. Ma la comunità locale ha già espresso fermamente il proprio dissenso.
mo' voglio vedere i sostenitori del nucleare si che dicono ad averci na centrale nucleare dietro le chiappe
ma non si era fatto un referendum che sanciva che l'Italia e gli italiano NON volevano il nucleare?????
e allora perchè si costruisce lo stesso???
non possono farlo porca troia!!!!!!!!!!!!

se non esplode che fa? che dici, meglio la raffineria di petrolio che inquina sicuro?
meglio niente...ne raffineria ne centrale nucleare....stiamo bene così!!
sci


Non è possibile, Divo, perché l'acqua marina è piena di buste di plastica
divo, ma tu pensi che sta raffineria faccia il petrolio per le macchine di qua?
zio, è il concetto che conta


è il concetto di non voler sfruttare altri metodi ESISTENTI di energia, che conta.
Bisogna fare come la mafia in Sicilia con l'eolico; poi che non ci esce energia, è un altro conto

Oppure come la Germania, che quando si è accorta dell'inefficienza della rete alternativa e dei blackout, pur di continuare la farsa dell'eolico e del fotovoltaico, si è buttata a capofitto nel nucleare e nel gas della Russia

fatelo a pescaraaa!!!!!

bella chernobyl abbandonata vero???

e pensare che anche termoli, lanciano, vasto, campobasso, fossacesia, san salvo, chieti, ortona, ecc....potrebbero essere così!! un sogno che finalmente potrà realizzarsi!!

l'unica speranza sono le energie rinnovabili, il nucleare non e' certo la cornucopia
L'unica cosa che rinnovano sono i portafogli di qualcuno, ma non dei fessi che ci vanno dietro
In Germania, le energie rinnovabili hanno generato 230'000 posti di lavoro, in Francia invece sono solo 51'000 i posti di lavoro creati.
Per la prima volta, il Rapporto sullo stato delle energie rinnovabili in Europa contiene un capitolo relativo alle cifre d’affari e ai posti di lavoro della maggior parte delle filiere delle energie rinnovabili di sette paesi dell’Unione europea: Germania, Austria, Spagna, Francia, Paesi bassi, Polonia e Slovenia.
In questi paesi, il settore delle energie rinnovabili impiega all’incirca 400'000 persone. L’eolico (145'000) e la biomassa (74'000) sono le filiere più importanti nell’ambito delle energie rinnovabili. Un risultato questo spettacolare ottenuto in meno di venti anni.
La pubblicazione presenta inoltre sette regioni europee all’avanguardia nelle tecnologie rinnovabili. Di estremo interesse è la presentazione dello studio della riconversione della Slesia regione dedita all’estrazione del carbone che a partire dagli anni novanta ha dato avvio ad una progressiva riconversione verso il solare termico e le biomasse.
duecentotrentamila nuovi posti di lavoro...
La crisi si fa sentire anche nella ricca Germania e quindi nelle economie della politica del governo della Merkel rientrano anche i tagli ai sussidi per le fonti rinnovabili.
Ma nonostante tutto (e la maggiore scarsità di ore di insolazione) il paese rimane in testa ai produttori mondiale di energia fotovoltaica.
Quindi non sono stati sufficienti alcune riduzioni agli incentivi per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, per far scendere la Germania dal podio di leader tra i produttori di energia solare.
Facendolo notare il quotidiano inglese, The Financial Times sottolineava come, proprio a dispetto di un’esposizione al sole inferiore a molti altri Paesi, il governo Berlino abbia saputo mettere in campo una politica funzionale e in grado di far moltiplicare la diffusione dei moduli fotovoltaici nell’utenza domestica.
Il taglio di cui si è detto, ammonta al 9-10% annuo a fronte di una previsione che aveva ipotizzato una diminuzione del 30%.
Certo il Paese, che produce la metà della produzione energetica solare mondiale dovrà ora difendersi da una concorrenza più agguerrita su scala globale. Ma grazie al vantaggio che la nazione tedesca ha accumulato sino ad oggi in questo settore, le prospettive sono ancora ottime e i dati parlano chiaro.
Il comparto dell’energia solare dà lavoro a 60 mila cittadini, sviluppando un fatturato che dovrebbe arrivare intorno ai 13 miliardi di euro l’anno entro il 2010 (nel 2007 il è stato di 7 miliardi). Comunque la Germania si conferma il terzo produttore mondiale di pannelli fotovoltaici, con il 25% del mercato globale. E, secondo il parere degli analisti, nel lungo periodo, il solare alimenterà il 30% del fabbisogno di elettricità e acqua calda dei cittadini tedeschi contro l’1% scarso di oggi.
fatturato (solo per il solare) che in due anni e' raddoppiato (da 7 a 13 MILIARDI !)...
leadership tecnologica...

Purtroppo pero' noi siamo in Italia...
Lo ripeto per l'ennesima volta voglio che la centrale nucleare la facciano davanti alla casa di Adonaccio in Marcianese!!!!...
Nuova reply all'argomento:
Una centrale nucleare a Termoli
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