Cultura & Attualità

XX Settembre
Messaggio del 21-09-2009 alle ore 02:21:20
Messaggio del 20-09-2009 alle ore 11:07:03
Rambl

il problem di MUR e di quelli come lui è che fanno un pò di confusione: credono che la spiritualità umana possa essere rappresentata da gerarchie di potere e quindi ci restano male quando qualcuno fà notare loro le porcherie che tali gerarchie compiono in nome della "fede".

Arrivano perfino a negare l'evidenza pur di avere qualcosa a cui appigliarsi per non perdere ciò che essi ritengono sia la loro "identità" dimenticandosi che gli esseri umani hanno dignità ed identità in quanto tali e non in quanto fedeli di qualche religione.

E' un errore comune, specie in tempi bui e di regresso come quelli in cui ci troviamo costretti a vivere.
Messaggio del 20-09-2009 alle ore 08:34:39
Beh...Mur la prenderà a male..., moolto male...
Messaggio del 20-09-2009 alle ore 08:24:28

Considerazioni storiche:
Nonostante l'alto valore storico (la fine dello Stato Pontificio e del potere temporale del papato, nonché la riunificazione di Roma all'Italia), dal punto di vista militare l'operazione non ha un particolare rilievo. La assai debole resistenza opposta dallo scalmanato esercito papalino (complessivamente 15.000 uomini tra cui: guardie svizzere, volontari provenienti per lo più da Francia, Austria, Paesi Bassi, Spagna, ma soprattutto mercenari Zuavi e Turchi) al comando dal generale Kanzler, ebbe in particolare valore simbolico.

Sulle ragioni per cui Pio IX non esercitò un'estrema resistenza sono state fatte varie ipotesi: si pensa che il papa tendesse a figurare come aggredito per avere il supporto francese, tuttavia venuto a mancare dopo la sconfitta di Sedan e la conseguente caduta di Napoleone III; oppure, che Pio IX si sarebbe trovato impreparato all'attacco perché in mezzo a una trattativa diplomatica con il Regno d'Italia per una risoluzione pacifica della c.d. "Questione romana". Infine, si è anche ipotizzato che di fronte all'avanzata dell'esercito italiano, si sia decisa la resa opponendo una resistenza solo simbolica.

Più accreditata l'ipotesi della rassegnata volontà del Vaticano di mettere da parte ogni ipotesi di una violenta risposta militare all'offesa. È infatti noto che l'allora segretario di stato, Cardinale Giacomo Antonelli, abbia dato ordine al generale Kanzler, di ritirare le truppe entro le mura e di limitarsi ad uno smotivato e apparente atto di resistenza.

Soddisfazione popolare
Contraddittorie, incerte, ma in gran parte sicure sono le numerose testimonianze che dimostrerebbero un forte compiacimento del popolo romano ad un evento che sancì la definitiva fine del potere temporale e la caduta del dispotico governo della Curia romana.
Numerose infatti furono le manifestazioni di giubilo e di affetto che i soldati italiani videro tributarsi durante la marcia verso Roma e nella stessa città.Ad ulteriore dimostrazione della soddisfazione che il popolo dell'Urbe dimostrò per la fine del dominio papale e la vittoria dei soldati italiani, esistono gli esiti del plebiscito del 2 ottobre 1870 che sancì l'annessione di Roma all'Italia; i risultati videro la schiacciante vittoria dei sì, circa 40.000, a fronte dei no che furono solo 46.




La Chiesa ha SEMPRE ESERCITATO UN GOVERNO DI TIPO DISPOTICO.
Ecco perchè si trovano a loro agio e trattano molto volentieri con DITTATORI, FASCISMI E FONDAMENTALISMI di ogni sorta e varietà.

E' nel loro DNA, l'esercizio arrogante e incontrastato del potere è la loro vera ragion d'essere, la sete di dominio e autorità costituiscono le loro "radici" più autentiche.
Messaggio del 20-09-2009 alle ore 08:13:24
Cessa il potere temporale dei papi: alle 10 del mattino del 20 settembre 1870 i bersaglieri del 34° battaglione e i fanti del 39° entrano a Roma, attraverso una breccia aperta dall'artiglieria nelle mura, all'altezza di Porta Pia.
Nello scontro cadono 49 soldati italiani e 19 pontifici. Pio IX si rifugia in Vaticano. Il 2 ottobre un plebiscito sanziona l'annessione di Roma al Regno d'Italia.
Terminò dopo 1143 anni il potere temporale della Chiesa. L'Italia è finalmente unita e Roma è la sua capitale.

La data venne dichiarata festa nazionale e resterà tale fino al 1930 quando fu abolita da Mussolini.






Strano che in questi giorni di patriottismo peloso e mediatico, dove tutti si sciacquano la bocca con l'orgoglio di patria, la bandiera, i funarli di stato, le fanfare etc etc...nessuno osi dire una parola sull'evento conclusivo e idealmente più importnate della storia del nostro Paese.

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