Folklore
visto che cucciolo racconta...
Messaggio del 23-08-2005 alle ore 21:20:30
Messaggio del 18-08-2005 alle ore 02:35:39
Sono tornata a Lanciano i primi di luglio dopo l’ultimo esame(sociologia generale…voto 24).
Tornata con la voglia di trascorrere un estate all’insegna del cazzeggiamento piu totale,dopo un anno passato tra i monti aquilani.
Il primo pensiero è stato lui: il mareeeeeeeeeee!!!!!!
Da anni ormai lo stabilimento che mi ospita è a Fossacesia e,anche se quest anno la voglia di cambiare c’era,sono rimasta fedele alle mie vecchie tradizioni marine
Verso fine mese tornano tutti i reduci degli stremanti esami di luglio.
In realtà anche io avrei dovuto sostenerne uno il 12 ma, un giorno sotto un sole splendido, spalmata di olio al profumo di cocco, mentre dal mio lettore mp3 usciva a palle “Estate” dei Negramaro, ho capito che l’avrei rimandato a settembre…:sbok:
“Estate” dei Negro è stata indiscutibilmente la mia colonna sonora di questa estate. Quando ad una strofa lui dice “…è il segno di un’estate che vorrei potesse non finire mai”…è come se mi leggesse nel pensiero…
Non mi sono fatta nessuna vacanza fuori perché quest anno, con tutti sti attentati e accidenti vari, ho preferito starmene a casa(penso che mi rifarò a capodanno)…ma ho girato per feste,stabilimenti e discoteche adiacenti alla nostra mitica Lanciano. Ovviamente non mi permetterei di non citare le serate passate a poltrire al b.d.c. accoccolata sulla scaletta di luisa spagnoli con il mio brachetto e la mia inseparabile marlboro… soprattutto la domenica sera dopo i fine settimana stremanti e distruttivi, che cominciavano il giovedì e finivano la domenica mattina non prima delle 6-6.30 davanti a veronese con un tramezzino!
Il tutto è andato avanti dal primo weekend di luglio fino a ferragosto…infatti sto talmente stremata che sono 2 giorni che non esco di casa manco per andare a comprarmi le sigarette(do l’incarico alla mami)
Gli eventi estivi che davvero mi porterò dentro a vita sono stati 2:
- schiuma party presso una discoteca di vasto (30 luglio)
- aspettando le stelle presso pretoro(9-10-11 agosto)
il primo è davvero una figata…
ne avevo sentito parlare ma non c’ero mai andata…quest anno mi sono lasciata trasportare da un paio di bicchieri che mi ero fatta al b.d.c….e sono partita con destinazione vasto!
Una fila da panico all’entrata tanto che stavo per fare dietro front…ma, una volta entrata…non me ne volevo andare piu…
Immaginate: un’intera discoteca, strabordante di giovani creature che ballano innaffiati da litri e litri di schiuma… UN’AFRICA!
Sono tornata a casa bagnata fradicia alle 6.30 del mattino con le scarpe talmente mal ridotte che le ho dovute buttare (da notare che le avevo comprate la settimana stessa).
La schiuma me la sono risognata anche la notte visto che forse ne avrò ingoiata un 2-3 kg facile!!!
AVVERTENZA! Per chi di voi avrà occasione di andarci vi consiglio:
1) di non portarvi dietro niente perché vi bagnate fino alle mutande!!
2) ragazze occhio perché sta pieno di marpioni che con la scusa della schiuma scivolosa vi si attaccano peggio delle piattole e mettono le mani dove non dovrebbero…
E poi c'è Pretoro …
Che dire…penso che ci riandrò per il resto della mia vita ogni volta che questa festa si rifarà…e cioè tutti gli anni
3 giorni in questo paese, arroccato sulla montagna…tutte salite,salite e salite…
ma alle salite si unisce un’ altra inseparabile compagna di viaggio: la bottiglia del vinello tipico di pretoro!
Il motto di pretoro infatti è questo: a pretoro si sale bevendo e si scende collassando!!!
Ad ogni piazzetta del paese si possono assaggiare prodotti tipici,naturalmente accompagnati dal famoso vino gia nominato! Per le viuzze ci sono botteghe,rievocazioni storiche, i nostri sbandieratoti di lanciano,mercatini e tante altre belle cosette tutte da guardarsi… alla “piazza orientale”, praticamente su delle scale, c’è ......“pretoro disco” fino all’alba
La gente che arriva da ogni paese vicino è indescrivibile,infatti le macchine le fanno lasciare al campo sportivo del paese e poi,da lì,c’è un autobus che ti porta fino all’entrata del paese…e da lì…parte il tour de force a piedi.
AVVERTENZA! Visto che il motto è “a pretoro si sale bevendo e si scende collassando” vi consiglio di non andare con la vostra macchina
se mi torna in mente qualche altro evento del summer 2005...appunterò
------------
Editato da Paprica83 il 18/08/2005 alle 02:36:46
Sono tornata a Lanciano i primi di luglio dopo l’ultimo esame(sociologia generale…voto 24).
Tornata con la voglia di trascorrere un estate all’insegna del cazzeggiamento piu totale,dopo un anno passato tra i monti aquilani.
Il primo pensiero è stato lui: il mareeeeeeeeeee!!!!!!
Da anni ormai lo stabilimento che mi ospita è a Fossacesia e,anche se quest anno la voglia di cambiare c’era,sono rimasta fedele alle mie vecchie tradizioni marine
Verso fine mese tornano tutti i reduci degli stremanti esami di luglio.
In realtà anche io avrei dovuto sostenerne uno il 12 ma, un giorno sotto un sole splendido, spalmata di olio al profumo di cocco, mentre dal mio lettore mp3 usciva a palle “Estate” dei Negramaro, ho capito che l’avrei rimandato a settembre…:sbok:
“Estate” dei Negro è stata indiscutibilmente la mia colonna sonora di questa estate. Quando ad una strofa lui dice “…è il segno di un’estate che vorrei potesse non finire mai”…è come se mi leggesse nel pensiero…
Non mi sono fatta nessuna vacanza fuori perché quest anno, con tutti sti attentati e accidenti vari, ho preferito starmene a casa(penso che mi rifarò a capodanno)…ma ho girato per feste,stabilimenti e discoteche adiacenti alla nostra mitica Lanciano. Ovviamente non mi permetterei di non citare le serate passate a poltrire al b.d.c. accoccolata sulla scaletta di luisa spagnoli con il mio brachetto e la mia inseparabile marlboro… soprattutto la domenica sera dopo i fine settimana stremanti e distruttivi, che cominciavano il giovedì e finivano la domenica mattina non prima delle 6-6.30 davanti a veronese con un tramezzino!
Il tutto è andato avanti dal primo weekend di luglio fino a ferragosto…infatti sto talmente stremata che sono 2 giorni che non esco di casa manco per andare a comprarmi le sigarette(do l’incarico alla mami)
Gli eventi estivi che davvero mi porterò dentro a vita sono stati 2:
- schiuma party presso una discoteca di vasto (30 luglio)
- aspettando le stelle presso pretoro(9-10-11 agosto)
il primo è davvero una figata…
ne avevo sentito parlare ma non c’ero mai andata…quest anno mi sono lasciata trasportare da un paio di bicchieri che mi ero fatta al b.d.c….e sono partita con destinazione vasto!
Una fila da panico all’entrata tanto che stavo per fare dietro front…ma, una volta entrata…non me ne volevo andare piu…
Immaginate: un’intera discoteca, strabordante di giovani creature che ballano innaffiati da litri e litri di schiuma… UN’AFRICA!
Sono tornata a casa bagnata fradicia alle 6.30 del mattino con le scarpe talmente mal ridotte che le ho dovute buttare (da notare che le avevo comprate la settimana stessa).
La schiuma me la sono risognata anche la notte visto che forse ne avrò ingoiata un 2-3 kg facile!!!
AVVERTENZA! Per chi di voi avrà occasione di andarci vi consiglio:
1) di non portarvi dietro niente perché vi bagnate fino alle mutande!!
2) ragazze occhio perché sta pieno di marpioni che con la scusa della schiuma scivolosa vi si attaccano peggio delle piattole e mettono le mani dove non dovrebbero…
E poi c'è Pretoro …
Che dire…penso che ci riandrò per il resto della mia vita ogni volta che questa festa si rifarà…e cioè tutti gli anni
3 giorni in questo paese, arroccato sulla montagna…tutte salite,salite e salite…
ma alle salite si unisce un’ altra inseparabile compagna di viaggio: la bottiglia del vinello tipico di pretoro!
Il motto di pretoro infatti è questo: a pretoro si sale bevendo e si scende collassando!!!
Ad ogni piazzetta del paese si possono assaggiare prodotti tipici,naturalmente accompagnati dal famoso vino gia nominato! Per le viuzze ci sono botteghe,rievocazioni storiche, i nostri sbandieratoti di lanciano,mercatini e tante altre belle cosette tutte da guardarsi… alla “piazza orientale”, praticamente su delle scale, c’è ......“pretoro disco” fino all’alba
La gente che arriva da ogni paese vicino è indescrivibile,infatti le macchine le fanno lasciare al campo sportivo del paese e poi,da lì,c’è un autobus che ti porta fino all’entrata del paese…e da lì…parte il tour de force a piedi.
AVVERTENZA! Visto che il motto è “a pretoro si sale bevendo e si scende collassando” vi consiglio di non andare con la vostra macchina
se mi torna in mente qualche altro evento del summer 2005...appunterò
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Editato da Paprica83 il 18/08/2005 alle 02:36:46
Messaggio del 04-06-2005 alle ore 12:03:11
...nuovo soprannome no ti prego
...nuovo soprannome no ti prego
Messaggio del 04-06-2005 alle ore 12:02:33
Zilbanella
Zilbanella
Messaggio del 04-06-2005 alle ore 07:32:58
Tratto dallo zibaldonedi nirvanella
3/06/2004
È una strana giornata quella che mi accingo a vivere oggi…lo sento dall’atmosfera che mi stà accerchiando questa mattina
Ritrovarmi nel letto sveglia un ora prima del solito a riflettere sul dafarsi arrotolata tra le coperte come un bozzolo che si stà aprendo lentamente.
La sensazione che ho provato è la stessa della farfalla nel momento in cui sono”nata” e scesa da quel letto è stato come rinascere in una nuova realtà con
la voglia di condividere questa gioia con qualcuno.
Iniziando a girovagare per casa con il tepore dell’estate alle porte nel mio corpo percorre in me la voglia di stare distesa su una spiaggia raggomitolata nella sabbia all’alba che invece mi limito a scorgere dai fori della tetra e artificiale serranda…
Mentre stò preparando la colazione si insinua sul mio volto l’odore del caffè che mi lascia immaginare un paese lontano dalla mia realtà,in cui le piccole cose hanno un valore senza prezzo,ma nell’ istante in cui inizia a ribollire nella macchinetta la mia attenzione torna in questo mondo in cui mi attende l’ultima giornata di monotonia quotidiana prima di iniziare una nuova esperienza
E percorrendo il corridio con il freddo che sale dal pavimento sfiorando i miei piedi scalzi provo un brivido risveglio da quel calore che avevo addosso..E’ presto per vestirmi,allora decido di accendere il computer e scrivere in un orario insolito una pagina del mio diario con le riflessioni di questi momenti in cui mi stò rilassando nel solo osservare nello specchio del latte il mio volto sereno,come solitamente è di mattina,ma mi sento in gabbia e decido di sollevare la serranda per osservare ciò che ho di più bello in casa…la vista su un paesaggio tranquillo con il mare al di là di un pino che sovrasta dal mio giardino e per sapere cosa c’è oltre deve sfruttare la mia immaginazione che vola sfiorando la punta dell’enorme albero e al di là vedo il sole e sento il tepore lieve che trasmette a quest’ora
E la voglia di sognare la tranquillità di una estate spensierata si infrange con l’idea di dover affrontare la giornata ma con la certezza del ritorno di un momento come questo.
Tratto dallo zibaldonedi nirvanella
3/06/2004
È una strana giornata quella che mi accingo a vivere oggi…lo sento dall’atmosfera che mi stà accerchiando questa mattina
Ritrovarmi nel letto sveglia un ora prima del solito a riflettere sul dafarsi arrotolata tra le coperte come un bozzolo che si stà aprendo lentamente.
La sensazione che ho provato è la stessa della farfalla nel momento in cui sono”nata” e scesa da quel letto è stato come rinascere in una nuova realtà con
la voglia di condividere questa gioia con qualcuno.
Iniziando a girovagare per casa con il tepore dell’estate alle porte nel mio corpo percorre in me la voglia di stare distesa su una spiaggia raggomitolata nella sabbia all’alba che invece mi limito a scorgere dai fori della tetra e artificiale serranda…
Mentre stò preparando la colazione si insinua sul mio volto l’odore del caffè che mi lascia immaginare un paese lontano dalla mia realtà,in cui le piccole cose hanno un valore senza prezzo,ma nell’ istante in cui inizia a ribollire nella macchinetta la mia attenzione torna in questo mondo in cui mi attende l’ultima giornata di monotonia quotidiana prima di iniziare una nuova esperienza
E percorrendo il corridio con il freddo che sale dal pavimento sfiorando i miei piedi scalzi provo un brivido risveglio da quel calore che avevo addosso..E’ presto per vestirmi,allora decido di accendere il computer e scrivere in un orario insolito una pagina del mio diario con le riflessioni di questi momenti in cui mi stò rilassando nel solo osservare nello specchio del latte il mio volto sereno,come solitamente è di mattina,ma mi sento in gabbia e decido di sollevare la serranda per osservare ciò che ho di più bello in casa…la vista su un paesaggio tranquillo con il mare al di là di un pino che sovrasta dal mio giardino e per sapere cosa c’è oltre deve sfruttare la mia immaginazione che vola sfiorando la punta dell’enorme albero e al di là vedo il sole e sento il tepore lieve che trasmette a quest’ora
E la voglia di sognare la tranquillità di una estate spensierata si infrange con l’idea di dover affrontare la giornata ma con la certezza del ritorno di un momento come questo.
Messaggio del 21-04-2005 alle ore 18:25:56
fiuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
fiuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
Messaggio del 07-01-2005 alle ore 20:39:35
>>-Taz-
>>-Taz-
Messaggio del 29-12-2004 alle ore 15:18:04
c'è molto poco da dire forse....
c'è molto poco da dire forse....
Messaggio del 23-12-2004 alle ore 15:31:10
nessuno che racconta più nulla?
rimmicci!
nessuno che racconta più nulla?
rimmicci!
Messaggio del 22-12-2004 alle ore 04:19:14
fiuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
fiuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
Messaggio del 06-12-2004 alle ore 16:17:13
ed è falso...
ed è falso...
Messaggio del 05-12-2004 alle ore 18:12:44
stacco-________-
stacco-________-
Messaggio del 04-12-2004 alle ore 17:20:34
il giudice di pace conosce solo delle cause la cui domanda è contenuta entro 2.500 euro
il giudice di pace conosce solo delle cause la cui domanda è contenuta entro 2.500 euro
Messaggio del 04-12-2004 alle ore 16:21:35
ora con il giudice di pace.....
ora con il giudice di pace.....
Messaggio del 04-12-2004 alle ore 04:08:05
coi tempi medi di un processo in italia...uff...
altro che
coi tempi medi di un processo in italia...uff...
altro che
Messaggio del 03-12-2004 alle ore 22:28:24
appena ti denuncio e mi costituisco parte civile..... vediamo se ridi ancora..
appena ti denuncio e mi costituisco parte civile..... vediamo se ridi ancora..
Messaggio del 03-12-2004 alle ore 21:52:59
3000 a 20 cent al giorno...
41 anni e stai ristoreto!
3000 a 20 cent al giorno...
41 anni e stai ristoreto!
Messaggio del 03-12-2004 alle ore 21:25:32
cucciolo mi devi i diritti per il racconto esposto.... pari a 500 € iva esclusa... graziiiiieeeeeee....
cucciolo mi devi i diritti per il racconto esposto.... pari a 500 € iva esclusa... graziiiiieeeeeee....
Messaggio del 03-12-2004 alle ore 13:13:38
fiuuuuuuuuuuuuuuuuu
(quanti racconti: che bello!)
fiuuuuuuuuuuuuuuuuu
(quanti racconti: che bello!)
Messaggio del 02-12-2004 alle ore 16:08:44
Messaggio del 02-12-2004 alle ore 14:42:35
fiuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
(piano, uno alla volta!)
fiuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
(piano, uno alla volta!)
Messaggio del 01-12-2004 alle ore 19:56:33
fiuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
(basta a postare però eh!)
fiuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
(basta a postare però eh!)
Messaggio del 29-11-2004 alle ore 00:25:25
Cmplimenti.Era tanto che non leggevo un post cosi' lungo senza imprecare alla fine! :-)
Mec
Cmplimenti.Era tanto che non leggevo un post cosi' lungo senza imprecare alla fine! :-)
Mec
Messaggio del 28-11-2004 alle ore 21:36:48
inZenZZibbile!
inZenZZibbile!
Messaggio del 28-11-2004 alle ore 18:56:38
fiuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
(postano postano)
fiuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
(postano postano)
Messaggio del 26-11-2004 alle ore 19:50:22
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Messaggio del 26-11-2004 alle ore 15:05:08
bravo cucciolokkio,
postate postate
bravo cucciolokkio,
postate postate
Messaggio del 26-11-2004 alle ore 14:44:01
Intorno a me c’era solo neve e l’arancione dei lampioni della città si rifletteva dappertutto nell’anonimo candore delle strade deserte e inviolate nel loro manto bianco. La scalinata che conduceva in piazza sembrava un grande scivolo, con la neve levigata e piallata dal vento, e ad ogni passo era perforato dalle mie orme appesantite dal ghiaccio che man mano si accumulava sotto le mie scarpe da tennis.
Quel giorno, ricordo, non c’era una sola persona nella piazza; i negozi erano chiusi per il riposo settimanale, ma credo che se non fosse stato giovedì sarebbero rimasti chiusi ugualmente. Solo il vecchio edicolante aveva avuto il coraggio di sfidare il freddo e la neve per racimolare pochi spiccioli di qualche folle temerario, ma i suoi baffi grigi convergenti sulle labbra increspate e scarne mostravano uno spirito di passività tale da sconfortarlo nell’intento.
Sulla mia sinistra il campanile, imponente e massiccio, gridava le sei meno un quarto, ma la neve che foderava quelle bronzee cam-pane attutiva, ovattandolo, ancor di più il loro tono sordo e insensibile; fu allora che volgendo lo sguardo verso destra, un debole riflesso di luce apparve poco più in là per poi svanire improvvisamente, mentre la rigida persiana sbattuta con forza dalla gelida tramontana, occultava definitivamente la piccola fonte di quel fragile raggio di speranza.
Di fronte a me c’era la chiesa, maestosa nei suoi contorni inferiori tardo neoclassici, ma nuda e asettica nella sommità, quasi a volermi sconfortare mentre comunicava esplicitamente un senso della vita tutto racchiuso in quel nefando ma assurdo presente, riponendo nel futuro la funerea delusione delle aspettative di chi osa volgere il proprio sguardo al di là dell’oggi.
Da quel momento il freddo mi trapassava le ossa passando per forza dal cuore e tutto l’ intorno non faceva che parlarmi di morte: la fredda donna di marmo che lasciava scivolare tra le sue braccia il corpo martoriato di un uomo e l’alloro che cingeva la sua fronte a simboleggiare il trionfo della libertà…, tanti pensieri mi cavalcavano pesantemente in testa e mi rendevano così prigioniero che avrei voluto calpestare il significato morale di quella scultura sputandoci sopra anche la mia anima; la pelle traspirava un acre odor di paura, e il vuoto che sentivo dentro affilava i suoi artigli lungo la mia gola e sembrava sanguinare dentro il silenzio, come nei miei lontani e vicini ricordi…[...]
dal racconto di Cucciolo-Van Krieg "Trentatrè Passi"
Intorno a me c’era solo neve e l’arancione dei lampioni della città si rifletteva dappertutto nell’anonimo candore delle strade deserte e inviolate nel loro manto bianco. La scalinata che conduceva in piazza sembrava un grande scivolo, con la neve levigata e piallata dal vento, e ad ogni passo era perforato dalle mie orme appesantite dal ghiaccio che man mano si accumulava sotto le mie scarpe da tennis.
Quel giorno, ricordo, non c’era una sola persona nella piazza; i negozi erano chiusi per il riposo settimanale, ma credo che se non fosse stato giovedì sarebbero rimasti chiusi ugualmente. Solo il vecchio edicolante aveva avuto il coraggio di sfidare il freddo e la neve per racimolare pochi spiccioli di qualche folle temerario, ma i suoi baffi grigi convergenti sulle labbra increspate e scarne mostravano uno spirito di passività tale da sconfortarlo nell’intento.
Sulla mia sinistra il campanile, imponente e massiccio, gridava le sei meno un quarto, ma la neve che foderava quelle bronzee cam-pane attutiva, ovattandolo, ancor di più il loro tono sordo e insensibile; fu allora che volgendo lo sguardo verso destra, un debole riflesso di luce apparve poco più in là per poi svanire improvvisamente, mentre la rigida persiana sbattuta con forza dalla gelida tramontana, occultava definitivamente la piccola fonte di quel fragile raggio di speranza.
Di fronte a me c’era la chiesa, maestosa nei suoi contorni inferiori tardo neoclassici, ma nuda e asettica nella sommità, quasi a volermi sconfortare mentre comunicava esplicitamente un senso della vita tutto racchiuso in quel nefando ma assurdo presente, riponendo nel futuro la funerea delusione delle aspettative di chi osa volgere il proprio sguardo al di là dell’oggi.
Da quel momento il freddo mi trapassava le ossa passando per forza dal cuore e tutto l’ intorno non faceva che parlarmi di morte: la fredda donna di marmo che lasciava scivolare tra le sue braccia il corpo martoriato di un uomo e l’alloro che cingeva la sua fronte a simboleggiare il trionfo della libertà…, tanti pensieri mi cavalcavano pesantemente in testa e mi rendevano così prigioniero che avrei voluto calpestare il significato morale di quella scultura sputandoci sopra anche la mia anima; la pelle traspirava un acre odor di paura, e il vuoto che sentivo dentro affilava i suoi artigli lungo la mia gola e sembrava sanguinare dentro il silenzio, come nei miei lontani e vicini ricordi…[...]
dal racconto di Cucciolo-Van Krieg "Trentatrè Passi"
Messaggio del 26-11-2004 alle ore 13:47:41
io scrivo racconti....alcuni li potrei postare qui così magari mi date qke suggerimento per eventuali rettifike...altri nn è il caso ke vengano postati qui.......ehmmmm
intanto su questo pc ho solo questo e ve lo faccio leggere...se vi va...altrimenti.....fa nulla.......ma vi prego vi scongiuro : NN FIUATE
Spagna - Portogallo: si parte!!!!
Economia, che brutta materia.
Eppure a mia sorella Valentina piace tanto…
L’ho odiata fin dal nostro primo incontro con il supplente napoletano al primo superiore…anche se alla fine sono sempre riuscita ad ottenere risultati soddisfacenti con lei…ma non ha mai destato il mio interesse…
Beh siamo a fine giugno , studio per l’esame di “economia e gestione delle imprese”…ad un certo punto mi arriva un sms dalla piccola Lalì…
”e se ti dicessi inter-rail 16 giorni penisola scandinava io te e jun??”
….è con quel sms che la prospettiva di un’altra estate tra vallevò e il bdc è iniziata piacevolmente a sfumare…si stava aprendo una finestra che non sapevo neanche esistesse…
Accendo il mio nuovo portatile, apro il messenger…chiamo jun: “oh, ma che è sta cosa della penisola scandinava???”….
Da lì, e per 4-5 giorni seguenti, un fiume di e-mail, telefonate e sms che valutano l’idea… si abbandona la penisola scandinava….troppi soldi e poi io volevo stare al sole, vedere la gente in costume…si cambia rotta… sul sito dell’inter-rail si parla di questa gettonatissima zona F….Spagna-Portogallo-Marocco….
Ora basta convincere mamma e papà…trovare i soldi e organizzare tutto…semplice, no????!!!
Mamma non ha detto no…a papà lo dirà lei…è fatta!!!
Mentre io mi stresso con questa maledetta economia la santissima Jun si sta informando, cerca orari, costi, ostelli, camping, cose da portare, fornelli, filo per i panni, zaini, treni, aerei….già perché pare che in Spagna non convenga fare biglietto inter-rail…troppi supplementi da pagare…molto più comodo e conveniente l’aereo…
Dovevamo essere io lei e Lalì…ma per vari problemi Lalì ci sta abbandonando almeno per i primi dieci giorni di viaggio……lì la paura:
che fanno due ragazze sole in giro per la Spagna???
Inutilmente Jun cerca di convincere XXX ad unirsi a due splendide donzelle…stesso risultato ho ottenuto io con XXX…vabbè troveremo una soluzione…
Jun un giorno mi telefona dicendo di aver contattato una tal sara78 di Lucca …lei è sola e ha voglia di partire dopo la discussione della sua tesi…la aggiungo nei miei contatti messenger…pare tranquilla e anche piuttosto carina…
30 luglio 2004
Dopo una notte passata allungate in un sacco a pelo sul marciapiede davanti all’aeroporto di Ciampino (che a quanto pare la notte è chiuso)…finalmente conosciamo la famosa Sara….durante il check-in ad un certo punto vediamo queste due gambettine magre, rivestite d’azzurro, portare uno zaino di 12 kg sulle spalle…”piacere Sara” “piacere io sono Samu e lei è Jun” …
Io non prendo l’aereo da quando sono andata in Tunisia con mamma e papà…una vita insomma….quindi mi sento come una bambina al suo primo volo…infatti riesco a scippare alle mie compagne di viaggio il posto vicino al finestrino….ma le ore di non sonno della notte precedente si sono fatte sentire e le quasi due ore di viaggio sono passate sognando mia madre che mangiava la lasagna…(ma l’alta quota fa questi effetti???)…
Atterrate…accendo il cellulare (anche se non si potrebbe ancora accenderlo in zona pista d’atterraggio…) e la scritta vodafone ES mi manda in visibillio…. Chiamo casa: ” papà, sono atterrata, dì a mamma di non preoccuparsi, sono viva e non mangerò schifezze in questi 21 giorni”….già perché la preoccupazione più grande di mia madre è la mia nutrizione…vive nel terrore da quando nel ’98 sono tornata a casa dopo due settimane da Paris piena di bolle e imbottita di antistaminici…allergie maledette!!!
La fila per entrare alla casa museo Dalì è lunga e soprattutto sotto il sole…per fortuna abbiamo lasciato i 65 kg di zaini e borsette varie al deposito bagagli alla stazione di Figueres…
Certo che questo Salvador era parecchio strano…ma a tratti proprio geniale…….
Scavalcano le persone diligentemente in fila per vedere le varie, strane opere di Dalì….poi ci si lamenta quando si dice che noi italiani siamo imbroglioni…
Siamo già sul treno verso Barna…io e Sara abbiamo avuto il nostro primo pseudo approccio con la lingua spagnola alla biglietteria…”donde se valida la tajeta???”…
Barcellona, bella, ci siamo già state tutte e tre…ora urge doccia e un bel sonno: dove sarà mai l’hostal???
Grazie alla nostra indispensabile Jun abbiamo un letto sul quale sprofondare!!!
Però prima urge un bel giro di perlustrazione dell’ostello e dei suoi abitanti…Mica male quel neo zelandese…ma noi siamo le uniche italiane???
Mentre le altre si fanno la doccia io prendo le redini della cucina come al solito…sono disposta a cucinare per un reggimento purché non mi facciano lavare nulla!!!
Cenato, fatte tutte la doccia si decide di uscire…ma il tremendo sonno che ci portiamo dietro dal viaggio ci porta a tornare presto all’hostàl…
31 luglio 2004
Una colazione da 4 euro… altro che frullato di frutta fresca: questo è un pranzo…vista anche l’ora…
Come digerire questo frullato???una bella nuotata è quel che ci serve…
“patatas, agua, cervesa!!!” ….incredibile una mattinata passata in spiaggia a sentire omini che urlavano queste parole…
Siamo ancora tutte un po’ troppo silenziose…del resto ci conosciamo solo da poche ore…ingraneremo, lo so…intanto per ora commentiamo la nostra prima notte in assoluto in ostello: una camerata compartida.. due londinesi orientali, due inglesi, oggi un'italiana, due tre tedeschi.. tutti insieme in letti a castello.. la cucina e il bagno in comune, il tutto ispira molto rispetto l’un per l’altro…e poi questo meltin pot culturale è favoloso…sembra quasi che siamo le uniche a non aver ancora mai provato questo tipo di esperienza…ci vedo come tre rondinelle che si trovano in volo in uno stormo di gabbiani…
3 agosto 2004
Hostal sull’albaicin di Granata….uno spettacolo da paura…sembra il paradiso… sarà anche la stanchezza che abbiamo accumulato nelle ultime due notti insonni passate in autobus tra Barna e Valencia ….
Valencia ci ha un po' deluse forse perché paragonata alla splendida Barna… dove siamo state da Dio! Ciudad meravigliosa e alla fine dei due giorni sembrava di abitarci da tempo; addirittura sul lungo mare abbiamo incontrato uno spagnolo-tassista che avevamo conosciuto la sera prima, tal Eliseo...amico di jiuliano e Drapito…conosciuti grazie a Linda, ragazza napoletana in erasmus in Spagna…
Grazie a loro abbiamo avuto l’opportunità di andare a vedere le famose fontane magiche…
L’ultima sera abbiamo mangiato anche una buonissima e corposissima paella accompagnata da dell’ottima sangria…come si fa ad andar via da Barcellona senza averne usufruito???
Valencia…è andata un po’ di passaggio…saranno state le nuvole che coprivano il cielo…non saprei dire cos’è che non ci ha fatto innamorare di quella ricchissima ciudad…
Il viaggio verso Granada è stato memorabile….grazie ad un salamino affettato comprato a “El cortè inglès”….divenuto piuttosto letale e maleodorante in dodici ore nei nostri zaini…
Il bumblebee e' la fine del mondo, meno male che Jun si era portata dietro la fotocopia del sito col numero di telefono, dal quale ha potuto chiamare tale Rodrigo, un omaccione mezzo artistoide proprietario di questa casetta, che l’ha adibita ad hostal abbastanza in nero credo, con una amica , Sara una californiana che viaggiando viaggiando ha deciso di fermarsi qui per un po’.
Affacciandosi alla terrazza (munita di olivi, tralci di vite, melograni, piastrelle azulejos, e vento fresco col sole che picchia) si vede Granada tutta intera. Il tutto a 14€ a notte..io ci rimarrei per giorni interi qui…
Importante, quasi dimenticavo, abbiamo assegnato i nomi alle cose che ora come ora temiamo di più: gli zaini, altrimenti spesso denominati i Mostri!!!
Il mio è Agamennone, quello di Silvia è Caronte e quello di Sara è Cariddi…
Qui l'alba c'e' verso le 7.15 e il sole tramonta anche tardi. Alle 21 è come se fossero le 19.30 da noi…si cena alle 21.30 con il sole che ci saluta…sembra voglia vederci divorare il mezzo chilo di pasta alla carbonara…
Silvia s’è esaltata, mentre giravamo per la città con l’autobus, nello scoprire che c’è un paesello qui vicino che si chiama come il suo nick-name: Jun, appunto
4 agosto 2004
Perché quando gli stranieri cucinano la pasta, sembra stiano preparando degli intrugli magici??? Abbiamo visto una coppia inglese che per farsi un piatto di spaghetti col sugo pronto Barilla ci hanno messo buoni 50 minuti…
L’Alhambra…uno spettacolo…giardini ricchissimi…sembra davvero di essere in qualche paese arabo…fontanelle ovunque…ma poi come hanno fatto a portare qui sopra tutta quest’acqua???
6 agosto 2004
Andate via da Granata, dopo una serata passata in compagnia delle tapas e della sangria, arriviamo a Cadiz alle otto la mattina…solita attesa davanti all’ufficio delle informazioni turistiche per farci dare mappe e indirizzi di hostal possibili…anche se qui in effetti siamo state fortunate…a Granata Rodrigo ci ha segnalato un hostal gestito da una sua amica…”casa Caracol” … ovvero la casa della lumaca…simbolo di chi, come noi, viaggia con la propria casa-zaino sulle spalle…
Questo hostal è particolare…si estende in altezza in tre piani… sul terrazzo dove vi sono varie amache circondate da svariate piante…e bottiglie di birra…
La popolazione dell'hostal è prevalentemente australiana (surfisti) o scandinava (danesi). Nessuno parla spagnolo e ci adeguiamo all'inglese.
Poggiamo gli zaini e ci andiamo a buttare sulla prima spiaggia che troviamo: il nostro primo bagno nell’oceano!!!
Una sensazione di gelo e di vertigine…la luna, che si vedeva ancora nonostante fossero le 14, sembra girare quando si è in acqua…
Torniamo poi all'hostal e troviamo le amache che dovrebbero essere i nostri giacigli invase dai vari ospiti che fanno la siesta, ci adeguiamo e si fanno due chiacchiere…Jun si innamora di David, australiano amante dell’orticultura e della letteratura inglese che staziona lì a Cadiz da ormai un anno e collabora con Angie nella gestione dell’hostal…
Grazie a jun e il suo bel David otteniamo una vera paella al modico prezzo di un euro preparata da Juan, un anziano pescatore del posto di origini italiane, che pare conoscere gran parte degli abitanti dell’ostello…
Tutti ci parlano di una certa Plaza Victoria al centro di Cadiz..decidiamo di andare a perlustrare la zona…qui abitudine dei ragazzi è portarsi dietro dei bustoni della spesa pieni di gin, vodka e coca cola e prepararsi da sé il vari cocktail…la cosa non ci entusiasma e torniamo all’ostello…riusciamo per un pelo a guadagnare un posto-amaca a testa per dormire…
9 agosto 2004
Si abbandona la costa per andare a perlustrare un po’ l’entroterra…si arriva a Sevilla…ci si innamora della città già dalla stazione…dove troviamo una organizzatissima donna delle informazioni che ci trova e prenota albergo in un batter d’occhio..
Bella Siviglia, senza dubbio. Splendida la cattedrale dov'e' sepolto Cristoforo Colombo. Peccato che sia una di quelle che di notte in estate e' deserta . Per trovare un po' di vita notturna interroghiamo in spagnolo un ragazzo dietro il bancone di un pub e scopriamo che c'e' una discoteca semi all'aperto, che raggiungiamo.
Scopriamo che in discoteca la gente si porta i ventagli e scopriamo pure che l'orario discoteca qua va più o meno dalle due alle nove del mattino anche se noi ce ne andiamo a delle oneste sei del mattino, facendoci chiamare dall’omino della hall dell’albergo un taxi…passando avanti a una decina di abitanti del posto che attendevano un taxi da non si sa quanto tempo…
11 agosto 2004
Dopo Sevilla abbiamo cambiato nazione… la prima cosa che ho fatto passato il confine è stata accendere la radiolina per sentire un po’ questa lingua sconosciuta quale è per noi il portoghese…che ti becco Trapattoni che parla della sua nuova squadra…portoghese ovviamente ( non vorrei sbagliarmi ma credo sia il Benfica)…
Prima di arrivare a Lisboa, dove ci raggiungerà anche la piccola Laura, abbiamo pernottato una notte a Lagos…piccola cittadina ma molto caratteristica e soprattutto piena di gente…
Noi tre più una australiana, che s’è appena lasciata con il ragazzo in viaggio e ora prosegue da sola senza batter ciglio, girovaghiamo un po’ per le viuzze affollate della città incontrando persino gente della nostra città…lì conosciamo anche un gruppo di fiorentini, per la precisione di Montevarchi, con i quali passiamo tutta la notte e il giorno seguente tra spiaggia e cena nel loro camper…
L’arrivo a Lisboa è stato un po’ triste visto che ci ha accolto un bell’acquazzone…fortunatamente è stato solo di passaggio…
Sia benedetta la metro e chi la creò che ci permette movimento rapido e chiaro nelle grandi città, ormai siamo rodate e ci basta una mezz'oretta da quando arriviamo in un posto nuovo per: fare colazione, beccare il bagno pubblico e farcisi praticamente la doccia, trovare l'ufficio informazioni e farsi dare le mappe, trovare da dormire, raggiungere la pensao (a piedi o con la metro), stavolta per di più abbiamo anche già verificato dove dobbiamo andare per prelevare Laura all’aereoporto..
La lingua portoghese e' affascinante ma veramente incomprensibile…ma perché il thè si chiama cha???
12 agosto 2004
E’ l’alba del quarto di secolo di jun…ma noi non ce ne accorgiamo neanche, sembriamo cadute in un sonno eterno…la stanchezza ogni tanto vince sulla nostra voglia di vivere sia di giorno che di notte…
Dopo dodici ore di sonno profondo facciamo la nostra bella e ricca colazione seguita dopo dieci minuti dal pranzo …e poi visitiamo il cuore della città…l’Alfama, il castello, tanti, troppi italiani in giro!!!
La sera decidiamo di andare a folleggiare tutta la notte al Bairro alto della città…certo che per trovarlo ce ne abbiamo messo di tempo…e qualcuna s’è anche un po’ spaventata…
Una volta lì però tutto è andato benissimo…Laura ha fatto uno show con il suo finto accento russo…abbiamo anche fatto conoscenza di un gruppo di milanesi che ci hanno accompagnate a vedere l’alba in Plaza do commercio tutti muniti di larghi cappelli di paglia in omaggio con l’acquisto di un Bacardi cola…
13 agosto 2004
Scoperto che a Lisboa c’è solo il rio…dopo un piccolo momento di panico da timore di perdita di carta di credito… riusciamo a vincere un passaggio nel furgone dei milanesi per andare a perlustrare un po’ le spiagge vicino la città…
Abbiamo cenato per l’ultima volta a Sandes …con la nostra amata baguette di frango…
Il viaggio verso Porto è tremendo…già nell’estacau di Lisboa incrociamo un uomo poco raccomandabile e molto ubriaco….che ovviamente ritroverò sul nostro autobus seduto dietro a me..per non parlare di altri due tizi che iniziano una scazzottata davanti a Silvia e Laura…il tutto per arrivare alla stazione degli autobus fantasma…si pernotta in dormiveglia forzata nella stazione dei treni…
15 agosto 2004
Ferragosto, siamo finalmente a Porto. Un giro d'obbligo delle cantine con degustazioni gratuite di Porto e giro cultural-enologico della Offley…con annessa degustazione di porto blanco e ruby invecchiato di sei anni…
Questa città e' bellissima.. da qualsiasi lato la guardi.. le chiese tra il gotico e barocco, con l'oro che si spreca (curioso il culto diffuso della Nuestra Senhora del buen viaje, ovvero della buona morte), gli edifici, il fiume Douro in cui si tuffano i bambini da ponti altissimi, completamente vestiti, le strade ripide..
Gli italiani come al solito si sprecano ma ci hanno stufato così tanto che quando li incrociamo attacchiamo a parlare qualche altra lingua tipo tedesco per risparmiarci l'incontro tra paisà
oggi e' 15 e il 19 si riparte da Bilbao..
Personalmente credevo che 21 giorni di viaggio fossero tanti e invece ora che la data si avvicina mi sembra di essere partita ieri…
A Porto saliamo sul treno che ci ha portate a Pamphilosa in poco più di un’ora… due ore in sala d’attesa… prima di riuscire a prendere il treno che aveva come capolinea Paris… Lì ci siamo fatte le nostre due belle ore in sala d’attesa della estacau per attendere il treno per arrivare a S.Sebastian…si torna in Spagna…che bello…il pittoresco Portogallo ci ha un po’ scosse…
Si parte alla volta di S.Sebastian, appunto…quindici ore in treno parlando una lingua che era un mix tra francese, inglese e napoletano…
20 agosto 2004
8.16 , è il 16 agosto, arriviamo a S.Sebastian…
Colazione e giro di perlustrazione per cercare il solito e indispensabile punto informazioni e lì otteniamo la conferma che la famosa semana grande di S.Sebastian è appena terminata, s’è spostata a Bilbao…allora decidiamo di farci il nostro ultimo bagno nell’oceano per poi partire verso Bilbao…fortunatamente dista solo 8 euro da S.Sbastian…
Arrivate a Bilbao ci attacchiamo alla cabina telefonica munite di numeri di telefono alla ricerca di una sacrosanta habitaciòn por cuatro personas e poco ci manca che ci ridano in faccia visto che siamo in piena Semana Grande e tutte le pensioni sono strapiene. Finisce che ci dividiamo, Silvia e Laura in una pensione e io e Sara in un'altra, un minimo di spagnolo ci serve per comunicare con i gestori delle pensioni…e io e Jun siamo le uniche ad aver provato a studiare questa lingua…
Io e sara ci facciamo un piccolo giro di perlustrazione attorno alla nostra pensione…sui cartelli stradali e pubblicitari le scritte non sono in spagnolo, o meglio non sono solo in spagnolo ma sono scritte nella lingua da noi denominata burundese …è la lingua dei paesi baschi…tutta strana e incomprensibile di primo achitto…poi, altra cosa strana, è il simbolo della metro…non è la tradizionale M , bensì tre cerchi concatenati…sembra quasi il logo della Audi…
Altro particolare che mi ha colpito di questa città neanche troppo grande, che essenzialmente si sviluppa nel centro, sono le varie colombe variopinte della paz disseminate in ogni angolo della città…
La Semana Grande è un qualcosa di spettacolare…
C’è tanta di quella gente in giro…a Bilbao il fulcro della festa è il Casco viejo…in ogni piazzetta c’è un palco dove ci sono musicisti, saltimbanchi, artisti di vario genere che si esibiscono…
La prima sera abbiamo visto il concerto di un certo Fermin Muguruza, un tizio basco lì evidentemente conosciutissimo che tiene il palco per ore senza un filo di cedimento con un'orchestra spettacolosa suonando una sorta di ska in lingua basca, parecchio politicizzato e musicalmente spettacolare.. la terza sera con una buona dose di buona sorte becchiamo gli Asian Dub Foundation e anche lì si balla si sbevazza Kalimotxo (tipica bevanda dei giovani baschi, vino e coca cola insieme, molto dissetante che scende che è una meraviglia senza dare alla testa….quasi quasi esporto la ricetta …)…
La mattina della partenza, in aeroporto una certa tristezza mi ha assalita…si rifletteva con Sara…alla fine noi abbiamo vissuto con lei una sorta di effetto da grande fratello
…ci siamo conosciute il giorno della partenza e ci si è salutati a Fiumicino senza sapere se e quando ci si rivedrà…siamo passate dall’essere completamente estranee il 30 luglio al conoscere quasi tutti i dettagli delle nostre vite il 19 agosto…
Del resto credo sia normale creare legami tanto stretti quando si sta 24 ore su 24 insieme per 21 giorni…
Il rientro a casa
21 giorni non sono durati niente.. Casa mia come sempre dopo grandi ritorni mi sembra strettissima e soffocante.. Bello però uscire e risalutare tutti..
Io e Jun andavamo in giro per il centro della nostra città
la sera stessa del ritorno a casa…ci siamo portate dietro una cartina della Spagna con segnato sopra il tragitto che abbiamo affrontato…
Caspita, 12 città in 21 giorni…direi tanto per tre/quattro ragazze che non avevano mai fatto un viaggio simile…
Inutile dire che i nostri propositi sono quelli di proseguire su questa linea di viaggi…anche se a casa non credo siano contenti di questa mia idea…ma riuscirò a trovare il modo…
Mi piace…è bello come genere di viaggio…vivi il paese che stai visitando in un modo in cui non lo vedresti con i soliti viaggi organizzati che si fanno…è bella l’idea di partire con una semplice idea del percorso che si vorrà fare…è bello in realtà decidere per strada dove andare, quanto tempo rimanere, dove dormire…viaggiare di notte…è bello conoscere tanta gente che ha una cultura diversa dalla tua…ed è altrettanto bello vedere come si è tanto diversi ma alla fine accomunati dalla sete di conoscere…sperimentare…
Credo che questa vacanza me la porterò dietro per tutta la vita…è il genere di esperienza che ho sempre sognato di fare ma che non avevo mai avuto il coraggio di affrontare…eppure il viaggio da inter-railer è tipico dei neo maturati…e noi tre….tutte laureate…non l’avevamo ancora mai provato…ma come si dice…meglio tardi che mai…….
io scrivo racconti....alcuni li potrei postare qui così magari mi date qke suggerimento per eventuali rettifike...altri nn è il caso ke vengano postati qui.......ehmmmm
intanto su questo pc ho solo questo e ve lo faccio leggere...se vi va...altrimenti.....fa nulla.......ma vi prego vi scongiuro : NN FIUATE
Spagna - Portogallo: si parte!!!!
Economia, che brutta materia.
Eppure a mia sorella Valentina piace tanto…
L’ho odiata fin dal nostro primo incontro con il supplente napoletano al primo superiore…anche se alla fine sono sempre riuscita ad ottenere risultati soddisfacenti con lei…ma non ha mai destato il mio interesse…
Beh siamo a fine giugno , studio per l’esame di “economia e gestione delle imprese”…ad un certo punto mi arriva un sms dalla piccola Lalì…
”e se ti dicessi inter-rail 16 giorni penisola scandinava io te e jun??”
….è con quel sms che la prospettiva di un’altra estate tra vallevò e il bdc è iniziata piacevolmente a sfumare…si stava aprendo una finestra che non sapevo neanche esistesse…
Accendo il mio nuovo portatile, apro il messenger…chiamo jun: “oh, ma che è sta cosa della penisola scandinava???”….
Da lì, e per 4-5 giorni seguenti, un fiume di e-mail, telefonate e sms che valutano l’idea… si abbandona la penisola scandinava….troppi soldi e poi io volevo stare al sole, vedere la gente in costume…si cambia rotta… sul sito dell’inter-rail si parla di questa gettonatissima zona F….Spagna-Portogallo-Marocco….
Ora basta convincere mamma e papà…trovare i soldi e organizzare tutto…semplice, no????!!!
Mamma non ha detto no…a papà lo dirà lei…è fatta!!!
Mentre io mi stresso con questa maledetta economia la santissima Jun si sta informando, cerca orari, costi, ostelli, camping, cose da portare, fornelli, filo per i panni, zaini, treni, aerei….già perché pare che in Spagna non convenga fare biglietto inter-rail…troppi supplementi da pagare…molto più comodo e conveniente l’aereo…
Dovevamo essere io lei e Lalì…ma per vari problemi Lalì ci sta abbandonando almeno per i primi dieci giorni di viaggio……lì la paura:
che fanno due ragazze sole in giro per la Spagna???
Inutilmente Jun cerca di convincere XXX ad unirsi a due splendide donzelle…stesso risultato ho ottenuto io con XXX…vabbè troveremo una soluzione…
Jun un giorno mi telefona dicendo di aver contattato una tal sara78 di Lucca …lei è sola e ha voglia di partire dopo la discussione della sua tesi…la aggiungo nei miei contatti messenger…pare tranquilla e anche piuttosto carina…
30 luglio 2004
Dopo una notte passata allungate in un sacco a pelo sul marciapiede davanti all’aeroporto di Ciampino (che a quanto pare la notte è chiuso)…finalmente conosciamo la famosa Sara….durante il check-in ad un certo punto vediamo queste due gambettine magre, rivestite d’azzurro, portare uno zaino di 12 kg sulle spalle…”piacere Sara” “piacere io sono Samu e lei è Jun” …
Io non prendo l’aereo da quando sono andata in Tunisia con mamma e papà…una vita insomma….quindi mi sento come una bambina al suo primo volo…infatti riesco a scippare alle mie compagne di viaggio il posto vicino al finestrino….ma le ore di non sonno della notte precedente si sono fatte sentire e le quasi due ore di viaggio sono passate sognando mia madre che mangiava la lasagna…(ma l’alta quota fa questi effetti???)…
Atterrate…accendo il cellulare (anche se non si potrebbe ancora accenderlo in zona pista d’atterraggio…) e la scritta vodafone ES mi manda in visibillio…. Chiamo casa: ” papà, sono atterrata, dì a mamma di non preoccuparsi, sono viva e non mangerò schifezze in questi 21 giorni”….già perché la preoccupazione più grande di mia madre è la mia nutrizione…vive nel terrore da quando nel ’98 sono tornata a casa dopo due settimane da Paris piena di bolle e imbottita di antistaminici…allergie maledette!!!
La fila per entrare alla casa museo Dalì è lunga e soprattutto sotto il sole…per fortuna abbiamo lasciato i 65 kg di zaini e borsette varie al deposito bagagli alla stazione di Figueres…
Certo che questo Salvador era parecchio strano…ma a tratti proprio geniale…….
Scavalcano le persone diligentemente in fila per vedere le varie, strane opere di Dalì….poi ci si lamenta quando si dice che noi italiani siamo imbroglioni…
Siamo già sul treno verso Barna…io e Sara abbiamo avuto il nostro primo pseudo approccio con la lingua spagnola alla biglietteria…”donde se valida la tajeta???”…
Barcellona, bella, ci siamo già state tutte e tre…ora urge doccia e un bel sonno: dove sarà mai l’hostal???
Grazie alla nostra indispensabile Jun abbiamo un letto sul quale sprofondare!!!
Però prima urge un bel giro di perlustrazione dell’ostello e dei suoi abitanti…Mica male quel neo zelandese…ma noi siamo le uniche italiane???
Mentre le altre si fanno la doccia io prendo le redini della cucina come al solito…sono disposta a cucinare per un reggimento purché non mi facciano lavare nulla!!!
Cenato, fatte tutte la doccia si decide di uscire…ma il tremendo sonno che ci portiamo dietro dal viaggio ci porta a tornare presto all’hostàl…
31 luglio 2004
Una colazione da 4 euro… altro che frullato di frutta fresca: questo è un pranzo…vista anche l’ora…
Come digerire questo frullato???una bella nuotata è quel che ci serve…
“patatas, agua, cervesa!!!” ….incredibile una mattinata passata in spiaggia a sentire omini che urlavano queste parole…
Siamo ancora tutte un po’ troppo silenziose…del resto ci conosciamo solo da poche ore…ingraneremo, lo so…intanto per ora commentiamo la nostra prima notte in assoluto in ostello: una camerata compartida.. due londinesi orientali, due inglesi, oggi un'italiana, due tre tedeschi.. tutti insieme in letti a castello.. la cucina e il bagno in comune, il tutto ispira molto rispetto l’un per l’altro…e poi questo meltin pot culturale è favoloso…sembra quasi che siamo le uniche a non aver ancora mai provato questo tipo di esperienza…ci vedo come tre rondinelle che si trovano in volo in uno stormo di gabbiani…
3 agosto 2004
Hostal sull’albaicin di Granata….uno spettacolo da paura…sembra il paradiso… sarà anche la stanchezza che abbiamo accumulato nelle ultime due notti insonni passate in autobus tra Barna e Valencia ….
Valencia ci ha un po' deluse forse perché paragonata alla splendida Barna… dove siamo state da Dio! Ciudad meravigliosa e alla fine dei due giorni sembrava di abitarci da tempo; addirittura sul lungo mare abbiamo incontrato uno spagnolo-tassista che avevamo conosciuto la sera prima, tal Eliseo...amico di jiuliano e Drapito…conosciuti grazie a Linda, ragazza napoletana in erasmus in Spagna…
Grazie a loro abbiamo avuto l’opportunità di andare a vedere le famose fontane magiche…
L’ultima sera abbiamo mangiato anche una buonissima e corposissima paella accompagnata da dell’ottima sangria…come si fa ad andar via da Barcellona senza averne usufruito???
Valencia…è andata un po’ di passaggio…saranno state le nuvole che coprivano il cielo…non saprei dire cos’è che non ci ha fatto innamorare di quella ricchissima ciudad…
Il viaggio verso Granada è stato memorabile….grazie ad un salamino affettato comprato a “El cortè inglès”….divenuto piuttosto letale e maleodorante in dodici ore nei nostri zaini…
Il bumblebee e' la fine del mondo, meno male che Jun si era portata dietro la fotocopia del sito col numero di telefono, dal quale ha potuto chiamare tale Rodrigo, un omaccione mezzo artistoide proprietario di questa casetta, che l’ha adibita ad hostal abbastanza in nero credo, con una amica , Sara una californiana che viaggiando viaggiando ha deciso di fermarsi qui per un po’.
Affacciandosi alla terrazza (munita di olivi, tralci di vite, melograni, piastrelle azulejos, e vento fresco col sole che picchia) si vede Granada tutta intera. Il tutto a 14€ a notte..io ci rimarrei per giorni interi qui…
Importante, quasi dimenticavo, abbiamo assegnato i nomi alle cose che ora come ora temiamo di più: gli zaini, altrimenti spesso denominati i Mostri!!!
Il mio è Agamennone, quello di Silvia è Caronte e quello di Sara è Cariddi…
Qui l'alba c'e' verso le 7.15 e il sole tramonta anche tardi. Alle 21 è come se fossero le 19.30 da noi…si cena alle 21.30 con il sole che ci saluta…sembra voglia vederci divorare il mezzo chilo di pasta alla carbonara…
Silvia s’è esaltata, mentre giravamo per la città con l’autobus, nello scoprire che c’è un paesello qui vicino che si chiama come il suo nick-name: Jun, appunto
4 agosto 2004
Perché quando gli stranieri cucinano la pasta, sembra stiano preparando degli intrugli magici??? Abbiamo visto una coppia inglese che per farsi un piatto di spaghetti col sugo pronto Barilla ci hanno messo buoni 50 minuti…
L’Alhambra…uno spettacolo…giardini ricchissimi…sembra davvero di essere in qualche paese arabo…fontanelle ovunque…ma poi come hanno fatto a portare qui sopra tutta quest’acqua???
6 agosto 2004
Andate via da Granata, dopo una serata passata in compagnia delle tapas e della sangria, arriviamo a Cadiz alle otto la mattina…solita attesa davanti all’ufficio delle informazioni turistiche per farci dare mappe e indirizzi di hostal possibili…anche se qui in effetti siamo state fortunate…a Granata Rodrigo ci ha segnalato un hostal gestito da una sua amica…”casa Caracol” … ovvero la casa della lumaca…simbolo di chi, come noi, viaggia con la propria casa-zaino sulle spalle…
Questo hostal è particolare…si estende in altezza in tre piani… sul terrazzo dove vi sono varie amache circondate da svariate piante…e bottiglie di birra…
La popolazione dell'hostal è prevalentemente australiana (surfisti) o scandinava (danesi). Nessuno parla spagnolo e ci adeguiamo all'inglese.
Poggiamo gli zaini e ci andiamo a buttare sulla prima spiaggia che troviamo: il nostro primo bagno nell’oceano!!!
Una sensazione di gelo e di vertigine…la luna, che si vedeva ancora nonostante fossero le 14, sembra girare quando si è in acqua…
Torniamo poi all'hostal e troviamo le amache che dovrebbero essere i nostri giacigli invase dai vari ospiti che fanno la siesta, ci adeguiamo e si fanno due chiacchiere…Jun si innamora di David, australiano amante dell’orticultura e della letteratura inglese che staziona lì a Cadiz da ormai un anno e collabora con Angie nella gestione dell’hostal…
Grazie a jun e il suo bel David otteniamo una vera paella al modico prezzo di un euro preparata da Juan, un anziano pescatore del posto di origini italiane, che pare conoscere gran parte degli abitanti dell’ostello…
Tutti ci parlano di una certa Plaza Victoria al centro di Cadiz..decidiamo di andare a perlustrare la zona…qui abitudine dei ragazzi è portarsi dietro dei bustoni della spesa pieni di gin, vodka e coca cola e prepararsi da sé il vari cocktail…la cosa non ci entusiasma e torniamo all’ostello…riusciamo per un pelo a guadagnare un posto-amaca a testa per dormire…
9 agosto 2004
Si abbandona la costa per andare a perlustrare un po’ l’entroterra…si arriva a Sevilla…ci si innamora della città già dalla stazione…dove troviamo una organizzatissima donna delle informazioni che ci trova e prenota albergo in un batter d’occhio..
Bella Siviglia, senza dubbio. Splendida la cattedrale dov'e' sepolto Cristoforo Colombo. Peccato che sia una di quelle che di notte in estate e' deserta . Per trovare un po' di vita notturna interroghiamo in spagnolo un ragazzo dietro il bancone di un pub e scopriamo che c'e' una discoteca semi all'aperto, che raggiungiamo.
Scopriamo che in discoteca la gente si porta i ventagli e scopriamo pure che l'orario discoteca qua va più o meno dalle due alle nove del mattino anche se noi ce ne andiamo a delle oneste sei del mattino, facendoci chiamare dall’omino della hall dell’albergo un taxi…passando avanti a una decina di abitanti del posto che attendevano un taxi da non si sa quanto tempo…
11 agosto 2004
Dopo Sevilla abbiamo cambiato nazione… la prima cosa che ho fatto passato il confine è stata accendere la radiolina per sentire un po’ questa lingua sconosciuta quale è per noi il portoghese…che ti becco Trapattoni che parla della sua nuova squadra…portoghese ovviamente ( non vorrei sbagliarmi ma credo sia il Benfica)…
Prima di arrivare a Lisboa, dove ci raggiungerà anche la piccola Laura, abbiamo pernottato una notte a Lagos…piccola cittadina ma molto caratteristica e soprattutto piena di gente…
Noi tre più una australiana, che s’è appena lasciata con il ragazzo in viaggio e ora prosegue da sola senza batter ciglio, girovaghiamo un po’ per le viuzze affollate della città incontrando persino gente della nostra città…lì conosciamo anche un gruppo di fiorentini, per la precisione di Montevarchi, con i quali passiamo tutta la notte e il giorno seguente tra spiaggia e cena nel loro camper…
L’arrivo a Lisboa è stato un po’ triste visto che ci ha accolto un bell’acquazzone…fortunatamente è stato solo di passaggio…
Sia benedetta la metro e chi la creò che ci permette movimento rapido e chiaro nelle grandi città, ormai siamo rodate e ci basta una mezz'oretta da quando arriviamo in un posto nuovo per: fare colazione, beccare il bagno pubblico e farcisi praticamente la doccia, trovare l'ufficio informazioni e farsi dare le mappe, trovare da dormire, raggiungere la pensao (a piedi o con la metro), stavolta per di più abbiamo anche già verificato dove dobbiamo andare per prelevare Laura all’aereoporto..
La lingua portoghese e' affascinante ma veramente incomprensibile…ma perché il thè si chiama cha???
12 agosto 2004
E’ l’alba del quarto di secolo di jun…ma noi non ce ne accorgiamo neanche, sembriamo cadute in un sonno eterno…la stanchezza ogni tanto vince sulla nostra voglia di vivere sia di giorno che di notte…
Dopo dodici ore di sonno profondo facciamo la nostra bella e ricca colazione seguita dopo dieci minuti dal pranzo …e poi visitiamo il cuore della città…l’Alfama, il castello, tanti, troppi italiani in giro!!!
La sera decidiamo di andare a folleggiare tutta la notte al Bairro alto della città…certo che per trovarlo ce ne abbiamo messo di tempo…e qualcuna s’è anche un po’ spaventata…
Una volta lì però tutto è andato benissimo…Laura ha fatto uno show con il suo finto accento russo…abbiamo anche fatto conoscenza di un gruppo di milanesi che ci hanno accompagnate a vedere l’alba in Plaza do commercio tutti muniti di larghi cappelli di paglia in omaggio con l’acquisto di un Bacardi cola…
13 agosto 2004
Scoperto che a Lisboa c’è solo il rio…dopo un piccolo momento di panico da timore di perdita di carta di credito… riusciamo a vincere un passaggio nel furgone dei milanesi per andare a perlustrare un po’ le spiagge vicino la città…
Abbiamo cenato per l’ultima volta a Sandes …con la nostra amata baguette di frango…
Il viaggio verso Porto è tremendo…già nell’estacau di Lisboa incrociamo un uomo poco raccomandabile e molto ubriaco….che ovviamente ritroverò sul nostro autobus seduto dietro a me..per non parlare di altri due tizi che iniziano una scazzottata davanti a Silvia e Laura…il tutto per arrivare alla stazione degli autobus fantasma…si pernotta in dormiveglia forzata nella stazione dei treni…
15 agosto 2004
Ferragosto, siamo finalmente a Porto. Un giro d'obbligo delle cantine con degustazioni gratuite di Porto e giro cultural-enologico della Offley…con annessa degustazione di porto blanco e ruby invecchiato di sei anni…
Questa città e' bellissima.. da qualsiasi lato la guardi.. le chiese tra il gotico e barocco, con l'oro che si spreca (curioso il culto diffuso della Nuestra Senhora del buen viaje, ovvero della buona morte), gli edifici, il fiume Douro in cui si tuffano i bambini da ponti altissimi, completamente vestiti, le strade ripide..
Gli italiani come al solito si sprecano ma ci hanno stufato così tanto che quando li incrociamo attacchiamo a parlare qualche altra lingua tipo tedesco per risparmiarci l'incontro tra paisà
oggi e' 15 e il 19 si riparte da Bilbao..
Personalmente credevo che 21 giorni di viaggio fossero tanti e invece ora che la data si avvicina mi sembra di essere partita ieri…
A Porto saliamo sul treno che ci ha portate a Pamphilosa in poco più di un’ora… due ore in sala d’attesa… prima di riuscire a prendere il treno che aveva come capolinea Paris… Lì ci siamo fatte le nostre due belle ore in sala d’attesa della estacau per attendere il treno per arrivare a S.Sebastian…si torna in Spagna…che bello…il pittoresco Portogallo ci ha un po’ scosse…
Si parte alla volta di S.Sebastian, appunto…quindici ore in treno parlando una lingua che era un mix tra francese, inglese e napoletano…
20 agosto 2004
8.16 , è il 16 agosto, arriviamo a S.Sebastian…
Colazione e giro di perlustrazione per cercare il solito e indispensabile punto informazioni e lì otteniamo la conferma che la famosa semana grande di S.Sebastian è appena terminata, s’è spostata a Bilbao…allora decidiamo di farci il nostro ultimo bagno nell’oceano per poi partire verso Bilbao…fortunatamente dista solo 8 euro da S.Sbastian…
Arrivate a Bilbao ci attacchiamo alla cabina telefonica munite di numeri di telefono alla ricerca di una sacrosanta habitaciòn por cuatro personas e poco ci manca che ci ridano in faccia visto che siamo in piena Semana Grande e tutte le pensioni sono strapiene. Finisce che ci dividiamo, Silvia e Laura in una pensione e io e Sara in un'altra, un minimo di spagnolo ci serve per comunicare con i gestori delle pensioni…e io e Jun siamo le uniche ad aver provato a studiare questa lingua…
Io e sara ci facciamo un piccolo giro di perlustrazione attorno alla nostra pensione…sui cartelli stradali e pubblicitari le scritte non sono in spagnolo, o meglio non sono solo in spagnolo ma sono scritte nella lingua da noi denominata burundese …è la lingua dei paesi baschi…tutta strana e incomprensibile di primo achitto…poi, altra cosa strana, è il simbolo della metro…non è la tradizionale M , bensì tre cerchi concatenati…sembra quasi il logo della Audi…
Altro particolare che mi ha colpito di questa città neanche troppo grande, che essenzialmente si sviluppa nel centro, sono le varie colombe variopinte della paz disseminate in ogni angolo della città…
La Semana Grande è un qualcosa di spettacolare…
C’è tanta di quella gente in giro…a Bilbao il fulcro della festa è il Casco viejo…in ogni piazzetta c’è un palco dove ci sono musicisti, saltimbanchi, artisti di vario genere che si esibiscono…
La prima sera abbiamo visto il concerto di un certo Fermin Muguruza, un tizio basco lì evidentemente conosciutissimo che tiene il palco per ore senza un filo di cedimento con un'orchestra spettacolosa suonando una sorta di ska in lingua basca, parecchio politicizzato e musicalmente spettacolare.. la terza sera con una buona dose di buona sorte becchiamo gli Asian Dub Foundation e anche lì si balla si sbevazza Kalimotxo (tipica bevanda dei giovani baschi, vino e coca cola insieme, molto dissetante che scende che è una meraviglia senza dare alla testa….quasi quasi esporto la ricetta …)…
La mattina della partenza, in aeroporto una certa tristezza mi ha assalita…si rifletteva con Sara…alla fine noi abbiamo vissuto con lei una sorta di effetto da grande fratello
…ci siamo conosciute il giorno della partenza e ci si è salutati a Fiumicino senza sapere se e quando ci si rivedrà…siamo passate dall’essere completamente estranee il 30 luglio al conoscere quasi tutti i dettagli delle nostre vite il 19 agosto…
Del resto credo sia normale creare legami tanto stretti quando si sta 24 ore su 24 insieme per 21 giorni…
Il rientro a casa
21 giorni non sono durati niente.. Casa mia come sempre dopo grandi ritorni mi sembra strettissima e soffocante.. Bello però uscire e risalutare tutti..
Io e Jun andavamo in giro per il centro della nostra città
la sera stessa del ritorno a casa…ci siamo portate dietro una cartina della Spagna con segnato sopra il tragitto che abbiamo affrontato…
Caspita, 12 città in 21 giorni…direi tanto per tre/quattro ragazze che non avevano mai fatto un viaggio simile…
Inutile dire che i nostri propositi sono quelli di proseguire su questa linea di viaggi…anche se a casa non credo siano contenti di questa mia idea…ma riuscirò a trovare il modo…
Mi piace…è bello come genere di viaggio…vivi il paese che stai visitando in un modo in cui non lo vedresti con i soliti viaggi organizzati che si fanno…è bella l’idea di partire con una semplice idea del percorso che si vorrà fare…è bello in realtà decidere per strada dove andare, quanto tempo rimanere, dove dormire…viaggiare di notte…è bello conoscere tanta gente che ha una cultura diversa dalla tua…ed è altrettanto bello vedere come si è tanto diversi ma alla fine accomunati dalla sete di conoscere…sperimentare…
Credo che questa vacanza me la porterò dietro per tutta la vita…è il genere di esperienza che ho sempre sognato di fare ma che non avevo mai avuto il coraggio di affrontare…eppure il viaggio da inter-railer è tipico dei neo maturati…e noi tre….tutte laureate…non l’avevamo ancora mai provato…ma come si dice…meglio tardi che mai…….
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visto che cucciolo racconta...
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