I Viali
Pensieri sparsi...
Messaggio del 06-01-2006 alle ore 15:13:48
Sono le 15:00 di un qualunque venerdì di gennaio, qualunque come la nostra vita qualunque come qualunque altro giorno qualunque di una settimana qualunque di un anno qualunque.
Persi in un fiume grigio di giorni, trascinati da una corrente non troppo impetuosa, né fredda né calda ci siamo abituati ad etichettare tutto e a stupirci di niente…
Ci siamo fatti talmente massacrare dalla vita e dalla gente da ridurci a non stupirci più di niente per reggere la botta, le botte future…
La nostra condanna è il realismo ma l’essere degli adulti qualunque non è realismo, è noia…
Ma… c’è un verbo osare… e un aggettivo… ardito.
Sono entrambi desueti ma osare vuol dire innanzitutto prevedere che esiste una terza via, tra una vita qualunque ed una vita straordinaria e si chiama miracolo.
E’ un mistero qualunque della nostra vita perché capita a tutti inevitabilmente e può essere una sconosciuta che scende dall’autobus da fermare e, se la si ferma e si è convincenti, la vita può cambiare dal giorno alla notte o può essere un’opportunità da cogliere al balzo…
Osare è capovolgere l’universo conosciuto…
Non è difficile, anzi, sarebbe una cosa naturale ma… se non si è preparati allo straordinario della vita non lo si riconosce mai nell’attimo che passa e la prossima volta quel treno farà un giro più largo e fischierà nelle orecchie senza fermarsi.
Ma osare non basta, bisogna essere arditi.
Rifare per l’undicesima volta la stessa cosa che non ci è riuscita mai…
Meglio una goccia di veleno al giorno o tutta la fiala di cicuta in una botta sola in cambio di uno straordinario giorno felice?
Mi piace osare… mi piace essere ardito quando ci riesco…
Certo può darsi anche che la pallina in buca non entri mai ma è più terribile non averlo fatto, non averci provato, non aver osato…
Abbiamo una sola vita ed è questa…. sono, sei, siamo irrepetibili… cerchiamo di non dimenticarlo...
------------
Editato da Rrobyker il 06/01/2006 alle 15:14:33
Sono le 15:00 di un qualunque venerdì di gennaio, qualunque come la nostra vita qualunque come qualunque altro giorno qualunque di una settimana qualunque di un anno qualunque.
Persi in un fiume grigio di giorni, trascinati da una corrente non troppo impetuosa, né fredda né calda ci siamo abituati ad etichettare tutto e a stupirci di niente…
Ci siamo fatti talmente massacrare dalla vita e dalla gente da ridurci a non stupirci più di niente per reggere la botta, le botte future…
La nostra condanna è il realismo ma l’essere degli adulti qualunque non è realismo, è noia…
Ma… c’è un verbo osare… e un aggettivo… ardito.
Sono entrambi desueti ma osare vuol dire innanzitutto prevedere che esiste una terza via, tra una vita qualunque ed una vita straordinaria e si chiama miracolo.
E’ un mistero qualunque della nostra vita perché capita a tutti inevitabilmente e può essere una sconosciuta che scende dall’autobus da fermare e, se la si ferma e si è convincenti, la vita può cambiare dal giorno alla notte o può essere un’opportunità da cogliere al balzo…
Osare è capovolgere l’universo conosciuto…
Non è difficile, anzi, sarebbe una cosa naturale ma… se non si è preparati allo straordinario della vita non lo si riconosce mai nell’attimo che passa e la prossima volta quel treno farà un giro più largo e fischierà nelle orecchie senza fermarsi.
Ma osare non basta, bisogna essere arditi.
Rifare per l’undicesima volta la stessa cosa che non ci è riuscita mai…
Meglio una goccia di veleno al giorno o tutta la fiala di cicuta in una botta sola in cambio di uno straordinario giorno felice?
Mi piace osare… mi piace essere ardito quando ci riesco…
Certo può darsi anche che la pallina in buca non entri mai ma è più terribile non averlo fatto, non averci provato, non aver osato…
Abbiamo una sola vita ed è questa…. sono, sei, siamo irrepetibili… cerchiamo di non dimenticarlo...
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Editato da Rrobyker il 06/01/2006 alle 15:14:33
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