I Viali

per la mia generazione
Messaggio del 18-04-2003 alle ore 02:59:15
ma come ti permetti di generalizzare nepal?non è la prima volta che usi espressioni del genere. io sono nato nell'80, e fino a due anni fa non sapevo manco che fossero i pc,i telefonini e il resto. sono cresciuto in campagna, non disdegnando, anzi, apprezzando il lavoro nei campi, i più semplici giochi che un ragazzino possa realizzare, l'atto di mangiare un frutto colto da una pianta, le cose più semplici e concrete che una vita di piccola comunità possa offrire, sorbendo di essa anche i lati negativi,che non sono pochi,ma che aiutano a crescere. quindi prova, se ci riesci, a ponderare bene ogni tuo giudizio prima di renderlo pubblico.non sono le tue affermazioni che offendono, ma l'assurda contestualità in cui le poni.
Messaggio del 17-04-2003 alle ore 06:49:35
tutti i nati dall 80 in poi possono ritenersi MERDA
Messaggio del 14-04-2003 alle ore 21:26:25
hell per favore mi dici da cosa l'hai tratto..pensa che stamattina lo hanno recitato su radio dee-jay..Linus and company...tanta verità..questa è l'amara realtà...almeno qd eravamo ragazzini noi..e tu ti ricordi nn dovevamo temere gli atti o gli occhi indiscreti di qc maleintenzionato, potevamo giocare a ,pallavolo sotto casa ,in strada ,perchè il traffico era molto ridotto rispetto ad oggi.Ma ..cosa fondamentale..nn avevamo status simbol da dover seguire per forza per appartenere ad una di queste tribù metropolitane........!!!!!!!!!!!!!ed ancora sapevamo risolvere i problemi senza ricorrere all'aiuto di qualcuno..nn so se sia stato un bene o un male,a volte si deve poter chiedere, anzi credo che si impari a chiedere, spesso!
Messaggio del 12-04-2003 alle ore 00:37:27
io credo ke sono uno degli ultimi esemplari di quelle generazioni...io prima abitavo a S.Antonioe quando ero piccolo andavo sempre a chiamare i miei amici per giocare a palla o per rincorrerci con le bici...forse io ero anche uno di quelli piu' attivi della zona, quello ke non rispettava mai gli orari dei genitori, ke a 10 anni andava da solo a s. vito con la bici, pero' erano proprio altri bei tempi...eppure non sono molto grande, ho solo 18 anni...pensare ke in 8 anni sono cambiate tutte questa cose...bah, dopve andremo a finire...
Messaggio del 09-04-2003 alle ore 20:25:53
direi che il pensiero di Almond è impeccabile
Messaggio del 09-04-2003 alle ore 18:35:06
Come hai ragione Hell...che bei tempi....
ora purtroppo nn si vedono più bambini in giro a giocare...a nascondino..a campana...ma dai..quanto ci siamo divertiti!!! Penso che ormai nn ci sia più quella creatività, e quella voglia di stare insieme semplicemente...all'epoca ci si scambiavano le figurine....
mah...penso che sia anche tutta questa violenza che c'è in giro..ormai i genitori nn si sentono più sicuri a far scendere i propri figli per strada.....
eh quanti ricordi mi hai fatto tornare in mente......
grazie Hell
Messaggio del 09-04-2003 alle ore 01:30:41
Purtroppo mi rendo conto di non vedere più bimbi che giocano per strada...è così triste..( mi sembra di sentire mio padre...mi diceva le stessa cose quad'ero piccolo )
Comunque parlando con bakunin, diceva che non farà questi errori con i suoi figli, purtroppo non potremmo evitarlo perchè i nostri figli sono figli di questo mondo e questo mondo offre ben poco alla loro fantasia. Credo che con l'andare avanti sarà sempre peggio.
Per chi non lo sapesse non ho figli ed ho solo 28 anni...non è che mi prendete per un 50 enne???
Messaggio del 09-04-2003 alle ore 01:12:19
oggi a jucá a pallone si joche nghe la playstation e no sott´acque e soota vento come abbiamo fatto, non per criticare ,ma sono contento che ho vissuto il periodo descritto da Hellraiser!!
BEl post Hell...complimenti!!!
Messaggio del 09-04-2003 alle ore 00:56:01
Essendo virgolettato pensavo si trattasse di un copia-incolla, ma poi....
Io ho 36 anni e sono uno dei ragazzi che diceva Hell. Anche se forse non ci conosciamo neanche, veniamo dalla stessa esperienza. Neanche tanto tempo fa, in fin dei conti.
Ha ragione Skin a dire che la vita cambia. Ma per certe cose sta cambiando in peggio.
L'arte dell'arrangiarsi, la spontaneita' delle azioni, la schiettezza dei rapporti e la fiducia nelle proprie capacita', non sono di questo tempo. E mi rincresce, da padre, di essere stato fagocitato da questo nuovo stile di vita.
Preferiamo vedere i figli (rincoglionirsi) a guardare la TV, piuttosto che temere non sapendo dove si stanno ruzzolando. Il mondo cambia. Forse i miei figli non si troveranno mai in difficolta' per non aver imparato a salire su un albero, a costruirsi "la frezza", a rappezzare la bicicletta forata, a ingannare il tempo con una gara a stagnarelli. Ma di certo, fra vent'anni, non avranno i bei ricordi che rievoca un post come questo.
Messaggio del 08-04-2003 alle ore 22:44:59
caro skin...forse avrò esagerato in alcuni passi, ma mi sembra che sia passato così tanto tempo da quei giorni che davvero è preistoria...
Messaggio del 08-04-2003 alle ore 22:32:08
1) quando 6 vissuto, all'epoca del cacciatore-raccogliotore?
2) ti ho già denunciato per plagio, un post del genere l'ho scritto io qualche giorno fa
3) devo cambiare gli occhiali che mi è aumentata la miopia




hellrè la vita cambia, cambiano le abitudini e cambia la mentalità di conseguenza...
Che devono dire allora i nostri genitori, i figli del dopoguerra???
Molto bella la penultima frase
Messaggio del 07-04-2003 alle ore 00:53:10
""Anche se la cosa non riguarda tutti indistintamente (credo però la maggiorparte), a pensarci bene, è difficile credere che siamo vissuti fino ad oggi!! Ricordate da bambini, andavamo in macchina senza cinture di sicurezza e senza air bag. E viaggiare nel cassone posteriore di una pickup, un trattore, un camion, sul vespino aggrappati alle spalle del proprio genitore in un mattino o in un pomeriggio torrido, era un regalo speciale. I flaconi dei medicinali non avevano delle chiusure particolari. Bevevamo l'acqua dai ruscelli, dai rubinetti di casa o dalla canna del giardino, non da una bottiglia. Che orrore!! Andavamo in bicicletta senza usare un casco. Passavamo dei pomeriggi a costruirci i nostri "carri giocattolo". Ci lanciavamo dalle discese e dimenticavamo di non avere i freni fino a quando ci veniva incontro un'auto o ci sfracellavamo contro un albero o un marciapiede. E dopo numerosi incidenti, imparavamo a risolvere il problema.... noi da soli!!! Uscivamo da casa al mattino e giocavamo tutto il giorno; i nostri genitori non sapevano esattamente dove fossimo, nonostante ciò sapevano che non eravamo in pericolo. Non esistevano i cellulari. Incredibile!! Ci procuravamo delle abrasioni, ci rompevamo le ossa o i denti... e non c'erano mai denunce, erano soltanto incidenti: nessuno ne aveva la colpa.Ti ricordi degli incidenti? Avevamo delle liti, a volte dei lividi. E anche se ci facevano male e a volte piangevamo, passavano presto; la maggior parte delle volte senza che i nostri genitori lo sapessero mai. Si faceva il bagno una volta alla settimana e ci si strofinava con il sapone di Marsiglia senza che ci venissero gli eczemi. Mangiavamo frutti colti direttamente dagli alberi sfottendocene dei pesticidi. Mangiavamo dei dolci, del pane con moltissimo burro e bevande piene di zucchero... ma nessuno di noi era obeso. Mangiavamo un panino e ci dividevamo una Fanta con altri 4 amici, dalla stessa bottiglia, e nessuno mai morì a causa dei germi. Non avevamo la Playstation, nè il Nintendo, nè dei videogiochi. Nè la TV via cavo, nè le videocassette, nè il PC, nè internet; avevamo semplicemente degli amici. Uscivamo da casa e li trovavamo sempre al solito posto. Andavamo, in bici o a piedi, a casa loro, suonavamo al campanello o entravamo senza bussare, i loro genitori sembravano anche i nostri e parlavamo con loro. Da soli, nel mondo freddo e crudele! Senza controllo! Come siamo sopravissuti? Ci inventavamo dei giochi con dei bastoni e dei sassi. Giocavamo con dei vermi e altri animaletti e, malgrado le avvertenze dei genitori, nessuno tolse un occhio ad un altro con un ramo e i nostri stomaci non si riempirono di vermi. Alcuni studenti non erano intelligenti come gli altri e dovevano rifare la seconda elementare. Che orrore!!! Non si cambiavano i voti, per nessun motivo. I peggiori problemi a scuola erano i ritardi o se qualcuno masticava una cicca in classe. Le nostre iniziative erano nostre. E le conseguenze, pure. Nessuno si nascondeva dietro a un altro. L'idea che i nostri genitori ci avrebbero difeso se trasgredivamo ad una legge non ci sfiorava; loro erano sempre dalla parte della legge. Se ti comportavi male i tuoi genitori ti mettevano in castigo e nessuno li metteva in galera per questo. Sapevamo che quando i genitori dicevano "NO", significava proprio NO. I giocattoli nuovi li ricevevamo per il compleanno (forse), al massimo per Natale, qualche volta per la Befana (quelli omaggiati dal comune quando papà aveva voglia e tempo di mischiarsi nella terribile folla di genitori) raramente in occasione delle feste dei defunti, non ogni volta che si andava al supermercato. I nostri genitori ci facevano dei regali con amore, non per sensi di colpa; le nostre vite non sono state rovinate perché non ci diedero tutto ciò che volevamo. Quante merende a base di pane e frutta direttamente presa dai nostri giardini o da quelli di qualche contadino distratto (spesso di nascosto....oggi si dice """rubata"""), consumata senza neanche togliere il velo di verderame che la ricopriva. Vi ricordate le fionde, fatte con un pezzo di ramo d'albero ed i guanti che bucavamo apposta alla mamma per farglieli dichiarare fuori uso e ricavarci poi gli elastici? Una canna strappata dal canneto o qualche pezzo di legno procurato da un cantiere edile in fase di chiusura, diventava una spada o un fucile a seconda dell'esigenza del gioco; da un ramo lavorato sul fuoco e da un'ombrello rotto si ricavavano arco e frecce davvero pericolosi, non è mai morto nessuno. Un nido di vespe era il mostro cattivo da distruggere e si ritornava quasi sempre a casa con qualche puntura e qualche bozzo a dimostrazione che le vespe non si lasciavano facilmente convincere ad abbandonare la propria dimora, un pò d'acqua e aceto lavava via i pungilioni e qualche amorevole carezza della mamma ti rimettevano in pace con il mondo. Questa generazione ha prodotto molti inventori, amanti del rischio e ottimi risolutori di problemi. Negli ultimi 50 anni c'è stata un'esplosione di innovazioni e nuove idee. Avevamo libertà, insuccessi, successi e responsabilità, e abbiamo imparato a gestirli. Ci diamo cosi' tanto da fare per dare ai nostri figli quello che non siamo mai riusciti ad avere che spesso ci dimentichiamo di dare loro quello che noi abbiamo avuto. Questo, è per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di crescere prima che gli avvocati, gli psicologi ed i governi regolassero la nostra vita.""


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