Messaggio del 16-03-2009 alle ore 18:02:33
... nel 1970.
Questo è un articolo comprso su Il Messaggero - Cronaca di Lanciano venerdì 9 gennaio 1970.
Dovrebbe ricordare un po' a tutti, specialmente a coloro che vorrebbero riportare il Centro Storico alla densità abitiativa di una volta, "come eravamo".
Queste erano allora le condizioni di vita di moltissime famiglie.
Per personale pudore, ho coperto i volti dei genitori e omesso i nomi, benchè, come potete vedere, nella cronaca erano riportati.
Messaggio del 16-03-2009 alle ore 19:07:03
Non mi sembra che gli alloggi pubblici ad edilizia convenzionata di Via dei Frentani siano così degradati, anzi saranno sicuramente più asciutti e puliti delle abitazioni dove le persone che avranno l'assegnazione abitano adesso senza certificazione sanitaria conforme della ASL e con il decreto ingiuntivo di sfratto...
Messaggio del 16-03-2009 alle ore 19:13:21
E' evidente che o non vuoi capire o mi stai prendendo in giro...
L'articolo è riferito alle condizioni di vita nel centro storico quando c'erano 10.000 abitanti... e faccio presente che la famiglia in questione non era nemmeno di quella messe peggio se con un tugurio simile e 8 figli a carico il capo famiglia non era ancora riuscito ad entrare in graduatoria.
Te lo ripeto.
In quel palazzo gli alloggi popolari non si potevano fare.
Esattamente come a Palazzo Vergily... dove, guarda caso, sono finiti degli uffici comunali.
Esattamente come a Palazzo Napolitani Berenga. Dove i lavori sono stati bloccati.
Messaggio del 16-03-2009 alle ore 19:15:17
picciò, è bellissimo ammettere quando si sbaglia. l'onestà intellettuale è una cosa meravigliosa e sempre più rara, falla tua anche questa volta.
Messaggio del 16-03-2009 alle ore 19:18:01
Peccato che l'unico che potesse acquistare quell'edificio, ristrutturarlo e manutenerlo fosse l'Ater e che l'Ater non faccia altro che costruire o ristrutturare edifici da adibire ad alloggi residenziali pubblici. Se i privati od altri enti si fossero fatti avanti decenni fa non sarebbero andati a finire in mano all'Ater. Per fortuna esiste anche l'Ater...
Messaggio del 16-03-2009 alle ore 19:21:14
perchè riportare ancora una volta gli articoli di legge? perchè, se ti ostini così? accanimento terapeutico politico il tuo, ma fesso io che mi illudo che persone partitiche possano essere vicine al popolo e alla storia del proprio territorio.
Messaggio del 16-03-2009 alle ore 19:24:29
Stai dicendo delle sciocchezze.
Primo, l'ater ha pagato quell'immobile meno di 300 mila lire al metro quadrato, quindi se lo poteva comprare un sacco di gente.
Secondo, quando acquisti un immobile storico hai l'obbligo di restaurarlo, ovvero di conservare le sue caratteristiche storico artistiche, invece è sotto gli occhi di tutti come quell'immobile sia stato DEVASTATO.
Terzo, almeno ti dovresti preoccupare che non venga defraudato degli elementi che gli conferiscono una dignità artistica, cosa che come hai potuto vedere dalle foto non è stato.
Una cosa giusta l'hai detta, per fortuna che esiste l'Ater e che ha dato e da da mangiare ad un sacco di gente.
Messaggio del 16-03-2009 alle ore 19:25:22
sono contrario anch'io alla ristrutturazione di case museo del centro storico da adibire ad alloggi popolari, perché, invece di dare concessioni edilizie a palazzinari senza scrupoli, l'Ater non ha costruito ancora alla 167?
lo vorrei proprio sapere se qualcuno lo sa grazie
Messaggio del 16-03-2009 alle ore 19:28:11
Atelkin,
i fondi per l'edilizia residenziale pubblica possono essere utilizzati da un ente che fa solo edilizia residenziale pubblica e su una proprietà dello stesso ente solo per fare edilizia residenziale pubblica. A me sembra lapallisiano. Se ci volevate fare un museo dovevate far acquistare l'immobile dai Beni Culturali e farlo ristrutturare da quel Ministero. L'Ater fa altro ed i fondi regionali per l'edilizia residenziale pubblica servono ad altro.
Messaggio del 16-03-2009 alle ore 19:29:53
nessuno pretende che l'ater faccia musei, il problema sta al "prima"... ma lo sai benissimo e fai, al solito, finta di non capire.. ://
Messaggio del 16-03-2009 alle ore 19:33:36
Kaiser,
perchè per fare quello che dici tu dovevi presentare un altro progetto per altri fondi e vedere se te lo finanziavano in Regione. In tempi diversi l'Ater ha fatto entrambi. Adesso che sono finiti i soldi forse non farà più nessuno dei due.
Bruce,
l'Ater ha pagato relativamente poco quell'immobile perchè nessun privato aveva intenzione di ristrutturarlo e forse non sarebbe convenuto ad un privato nemmeno a quel prezzo visto quanto avrebbe dovuto spendere per ristrutturarlo.
Ancora ripeto: per fortuna che c'è l'Ater.
il fatto incontestabile è che 'Ater è un ente pubblico
e quello è un immobile storico.
Siamo daccordo su questo?
Ora, la legge dello Stato Italiano*, che suppongo l'amministrazione Ater debba conoscere e sia tenuta a rispettare, stabilisce che gli immobili storici di proprietà di un ente pubblico non possono essere distrutti, deteriorati, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione.
Ora quindi come la mettiamo?
*DECRETO LEGISLATIVO 22 gennaio 2004, n. 42 recante il "Codice dei beni culturali e del paesaggio" ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137 - (Gazzetta Ufficiale 24 febbraio 2004, n. 45).
Messaggio del 16-03-2009 alle ore 19:43:01
mi stupisce sempre di meno la tua difesa di tanzi picciò, nell'altro post. sei molto ma molto lontano dalla legge, da quella che ti abbiamo riportato 10 volte, in diversi e a più riprese.
Messaggio del 16-03-2009 alle ore 19:55:17
Bruce,
dovresti sapere che l'Ater ha provato a partecipare all'asta per acquisire delle aree ricomprese in Lanciano 2 ma ha dovuto desistere per il prezzo e la non disponibilità della Regione a venirle incontro. Le vacche grasse sono finite.
Messaggio del 16-03-2009 alle ore 19:56:52
picciò, ma è così difficile riuscire a rispondere ad una domanda precisa senza tergiversare? è alla base della buona comunicazione.
Ora, la legge dello Stato Italiano*, che suppongo l'amministrazione Ater debba conoscere e sia tenuta a rispettare, stabilisce che gli immobili storici di proprietà di un ente pubblico non possono essere distrutti, deteriorati, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione.
Messaggio del 16-03-2009 alle ore 20:09:06
Semplicemente che non ritengo la ristrutturazione di un edificio di proprietà che andava ristrutturato e la sua destinazione ad edilizia residenziale pubblica dello stesso una distruzione, demolizione, deterioramento ed uso non compatibile col carettere storico dell'edificio.
Mi sembra che ciò fosse ovvio da tutto quello che ho detto in precedenza. Condivido inoltre il pensiero di chi ha sempre criticato quegli orribili palazzoni di edilizia popolare costruiti alla periferia delle grandi città italiane in stile post moderno. Anche gli alloggi di edilizia pubblica devono essere belli e decorosi.
Messaggio del 16-03-2009 alle ore 20:24:47
eh, ma ancora non rispondi. mi spiace picciò, ma questa discussione rappresenta in pieno la penosa situazione partitica della nostra città e del nostro paese e mi spiace che ne sia tu un simbolo.
a presto, io vado avanti.
Messaggio del 16-03-2009 alle ore 20:29:27
Atelkin,
ti ho risposto. Poi se le mie risposte non ti piaciono va bene, nessuno ti obbliga a condividerle, ma se per te uno risponde solo se condivide la tua posizione ti devo dire che hai uno strano concetto della libertà di pensiero e di opinione.
Messaggio del 16-03-2009 alle ore 22:12:35
no. non hai risposto, se non "a modo tuo": di sezione.
non hai risposto dicendo "guarda, è una cosa illegale ma per me va bene perchè ci hanno fatto sei case" mai NEGATO, e sottolineo NEGATO un intervento distruttivo della memoria storica, architettonica ed artistica.
punto. sei tu che mentendo a te stesso e al forum fai un danno alla libertà di opinione.
Messaggio del 16-03-2009 alle ore 22:12:56
picciò
ammesso che hai ragione, le decorazioni "scomparse" come le cataloghiamo'?
I
francamente sono sbalordito...seguendo il tuo ragionamento, se non si trovassero soldi x ristrutturare la torre di pisa ci facciamo fare degli eleganti monolocali x gli sfrattati pisani
Messaggio del 16-03-2009 alle ore 22:20:53
Le decorazioni scomparse non c'entrano nulla con la scelta di realizzare degli alloggi publici a canone convenzionato. Io difendo la scelta politica che l'Ater intervenga nell'edilizia pubblica residenziale anche nel centro storico. Le scelte dei tecnici e delle imprese possono essere più o meno conformi. Io non difendo tutte le scelte di materiali e di tecnicne, difendo che i cittadini assegnatari degli alloggi Ater di Lanciano possano vivere anche in palazzi belli e storici come avviene anche in altri edifici italiani.
Messaggio del 16-03-2009 alle ore 22:24:42
niente da fare, non ci si arriva. amen, me ne farò una ragione e tu hai preso qualche ipotetico voto al centro storico, buon per te.
quando avrai una reale voglia di mettere in discussione il tuo paraocchi partitico e verrai qui a discutere e non a fare comizi senza contradditorio, sai dove trovarmi.
ora, per evitare che il post perda il suo valore di analisi per scendere su quello personale (tipo: non è che è a causa dell'aura ex socialista che sta dietro tutto questo che te la prendi tanto? o ci sono fatti più vicini a te? non so eh, chiedo) mi fermo qui e non ti rispondo oltre.
se vuoi partecipare alla dalvaguardia del territorio sai come stiamo operando, se vuoi prostituirlo a colpi di cemento altrui e belle parole tue, continua pure: magari ti fornisco anche in affitto il palco per parlare.
Messaggio del 16-03-2009 alle ore 23:04:05
Nessun interesse personale. Non ho i requisiti per partecipare a nessun bando per l'assegnazione di alloggi popolari. Nè ho lavorato, nè lavoro per l'Ater, nè per l'impresa che ha fatto i lavori. Nessun mio parente prossimo si trova nelle condizioni di cui sopra. Il mio è solo un intervento disinteressato ma risoluto a difendere la mission dell'Ater anche nei centri storici. Effettivamente il mio partito tanti anni fa scelse di favorire il ritorno degli abitanti in vari modi nel centro storico di Lanciano ed a livello regionale votò e gestì delle Leggi regionali che finanziavano questi interventi di recupero del centro storico ad uso abitativo pubblico con fondi regionali a disposizione delle Ater. Se intendi la difesa di una scelta politica come interese personale allora sono personalmente coinvolto.
Messaggio del 17-03-2009 alle ore 07:18:16
bruce anche se hai omesso i nomi, hai messo le foto, il papà faceva il bidello, e quille dell'età l'hanne già aricunusciute...........paragonare nel 70 come viveva quella famiglia nel centro storico rispetto alla ristrutturazione che l'ater ha compiuto a lancianovecchia non centra per niente, se poi vogliamo giudicare giusto ho sbagliato come l'ater o un ente pubblico ha effettuato la ristrutturazione del palazzo in oggetto a lancianovecchia ti dò pienamente ragione, il fatto è che io e molti di noi, se dobbiamo fare qualsiasi operazione edilizia di ristrutturazione o nuova edificazione dobbiamo scrupolosamente attenerci a norme e regolamenti ad altri, alcuni privati e enti pubblici e concesso fare tutto ed il contrario di tutto......
dico pure che anche se l'intervento edilizio di ristrutturazione cosi come è stato fatto non è dei migliori o meglio,dei più belli.......trovo giusto destinare l'edificio a residenze, ogni cosa a stu paese nin ci si pò fà sale convegni ed esposizioni museali
paragonare nel 70 come viveva quella famiglia nel centro storico rispetto alla ristrutturazione che l'ater ha compiuto a lancianovecchia non centra per niente
non ha scritto questo mimmo fuoriconcò, ha risposto a chi in altri post/news aveva scritto che si augurava 10mila persone nel centro storico, come un tempo. e per questo ha riportato questo articolo.
nessuno dice che si debba fare un museo in ogni luogo, basterebbe semplicemente ristrutturare nel rispetto, senza distruggere come è stato fatto, nient'altro. è come se decidessero di far diventare la struttura torriero come l'oasi o pianeta, come la si prenderebbe? io dico male.
Messaggio del 17-03-2009 alle ore 08:58:05
Mi dispiace, mi sono sbagliato.
Chiedo scusa al Piccioso.
Sono stati dei veri interventi di Recupero del Centro Storico.
Qui palazzi non sono stati distrutti, deteriorati, danneggiati e adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico e non è stato recato pregiudizio alla loro conservazione.
Grazie ATER.
In segno di gratitudine in una delle prossime manifestazioni che organizzerò, tipo "Settimana della Cultura", "Giornate Europee del Patrimono" o Primavera del Fondo per l'Ambiente Italiano", inserirò le realizzazioni dell'ATER in modo che tutta la Nazione possa prendere esempio dal recupero di questi edifici, che pur adibiti ad alloggi popolari hanno mantenuto integri tutti i loro elementi artistici, stucchi, inferriate, infissi d'epoca, pitture, affreschi, conservando intatti, alle soglie del XXI secolo tutto il loro fascino, divenendo testimoni di un sapere antico che si poggiava sul "saper fare", sul saper produrre bellezza.
Una bellezza che si è conservata intatta fino a noi e per noi, ed è giusto conoscere e valorizzare.
Messaggio del 18-03-2009 alle ore 14:55:42
fermo restando che condivido pienamente il fatto che non si possano "sventrare" alcuni edifici storici senza che nessuno paghi per questi scempi, c'è una cosa che mi sfugge: mimmo, preferisci un centro storico disabitato? O un eventuale incremento della popolazione equivarrebbe ad essere condanati a vivere in dei tuguri?
Messaggio del 18-03-2009 alle ore 15:23:17
Grazie per la domanda Alex, spero che la risposta possa essere altrettanto interessante.
E' naturale che io non sia per un centro storico abbandonato o totalmente musealizzato, ci vivo e ci tengo anche un museo.
La situazione del centro storico pone dei problemi ai quali, storicamente, si è cercato di dare una risposta già dall'ultimo quarto dell'800.
Già allora ci si accorse che il perimetro della "città storica" non era più in grando di sostenere la popolazione che vi era concentrata (la "fame di spazio" avevo portato ad una eccessiva crescita verticale degli edifici, non si contanto infatti le sopraelevazioni di quell'epoca, e ad utilizzare come abitazioni spazi in origine non residenziale etc etc)
Quindi si intervenne sulle infrastrutture (fognature, acqua corrente etc) e soprattuto si previdero altre zone di espansione in modo da diminuire la pressione sul centro storico, per questo Sargiacomo progettò il quartiere della fiere invece di prevedere degli sventramenti.
Oggi abbiamo il problema inverso. Un centro storico poco vivo. Mi chiedo:
Possibile che l'unica soluzione praticabile sia il domicilio coatto, il "costringere" la gente a viverci?
Possibile che l'unica scelta praticabile, per raggiungere questo scopo sia quella dell'ATER?
Acquistare complessi enormi, che non rientrano assolutamente nei parametri fissati dalla legge per l'edilizia popolare, agire su di essi con interventi pesantissimi per poi ottenere come risultato abitazioni che spesso sono ritenute inadeguate anche dagli stessi assegnatari?
Non lo credo ora e non lo credevo nemmeno decenni fa, quando il progetto venne presentato la prima volta e per la prima volta reclamai in sede pubblica.
Non occore nemmeno, esiste già, uno studio sul carico antropico che il centro storico è in grado di sostenere, e su quante e quali sia le aree qualitativamente più adatte ad essere adibite ad un uso abitativo (è vergognoso, permettimi, che si sia data l'autorizazione all'uso residenziale ad alloggi che non hanno nemmeno i requisiti minimi di abitabilità e di casi documentabili ce ne sono tanti), ed è da questo studio che bisognerebbe partire.
L'esigenza di tutela e di conservazione del centro storico, non solo a livello di chiacchiere, rimane fondamentale, e purtroppo in questa direzione negli ultimi dieci anni sono stati fatti molti passi indietro invece che avanti.
Non condanniamo la gente a vivere in tuguri ma nemmeno condanniamo il nostro centro storico a diventare tugurio!
Altrimenti, e qui mi rivolgo all'amministratore, è inutile buttar giù un pezzo alla volta come sta acadendo persino al nostro patrimonio monumentale, deportateci, minate tutto e fate saltare tutto per aria.. non è poi detto, in fondo, che la nuova Lanciano sia per forza peggiore della precedente.
Messaggio del 18-03-2009 alle ore 16:29:37
mimmo secondo te quale sarebbe la soluzione?
Secondo me l'unica è rendere economicamenteappetibile il centro storico e questo significa da un lato diventare molto più severi su alcuni aspetti (vedi traffico), ma dall'altro permettere tutta una serie di interventi di ristrutturazione.
Messaggio del 18-03-2009 alle ore 16:40:23
a parte l'ater, che è un caso unico e sporadico, le case del centro storico in questi ultimi anni sono state preda di pseudo imprenditori che le hanno acquistate in gran quantità, le hanno ristrutturate, nella maggior parte dei casi, alla meno peggio (il che non è un male) per poterli poi affittare. I prezzi fino a pochi anni fa erano bassi, oserei dire ridicoli, e chi aveva un gruzzoletto ha fatto l'affare e ora si ritrova una rendita.
Il problema è che chi cerca, e trova, case a prezzo di affitto basso non sono i lancianesi amanti del centro storico, ma spesso sono altro.
Messaggio del 18-03-2009 alle ore 16:44:32
Dean, il centro storico ha un senso se viene conservato e se rappresenta qualcosa di materiale, che può essere visto, apprezzato e gustato.
Il centro strorico non può essere "ristrutturato", si fa spesso confusione anche sui termini, ha valore proprio per la sua "struttura" se vai a modificarlo non ha piuù senso.
Si possono attuare degli interventi conservativi, o di restauro, intesi in senso scientifico ma non si buò considerare l'antico un semplice "involucro" una bella carta da regali con la quale impacchettare degli orribili appartamenti mal distribuiti e mal orientati per renderli appetibili al pubblico.
Occorre quindi incentivare il recupero, anche a scopi diverso di quello abitativo, del patrimonio edilizio esistente, ricordandozi soprattutto che ha più valore quanto più lo si conserva, negli elementi che lo compongono come nel contesto.
Altrimenti succede come un bel palazzo storico lancianese che è stato "ristrutturato".
Ci non delle bellissime voltine in mattoni che sono state portate in luce dalla "ristrutturazione" un vero peccato che attaccate a quelle voltine, prima dell'intervento, ci fossero delle pitture di Giacinto Diano.
Oppure succede che "ristrutturino" un palazzo ottenendo, da 2 appartamenti una soffitta e uno scantinato, 9 appartamenti, ma che appena riempite da 27 persone, i 18 water e le 9 lavatrici con 9 lavastoviglie in funzione tuti collegato al preesistente allaccio, facciano letteralmente "saltare" le fogne risalenti al 1850 lasciando tutti in un mare di m....
Messaggio del 18-03-2009 alle ore 16:57:37
Vogliamo che i nostri figliuoli seguano allegramente il loro capriccio, avversino brutalmente i vecchi e sbeffeggino tutto ciò che è consacrato dal tempo!
Messaggio del 18-03-2009 alle ore 17:09:32
Mimmo io pensavo a locali pubblici, locali per eventi, ma queste cose hanno bisogno di strutture e spazi, insomma un tramezzo lo devi poter buttar giù senza che qualcuno ti salti alla gola
Messaggio del 18-03-2009 alle ore 17:14:33
Io non ho mai sentito di gente che non abbia potuto buttare giù un tramezzo...
Se proprio dovesse verificarsi il caso... puoi sempre aprirlo in un altro punto il locale pubblico...
Strutture per locali pubblici, locali per eventi, mi sembra siano disponibili in grande quantità in centro storico...
ci sono locali che si sviluppano per centinaia di metriquadrati..
Poi se vuoi aprire un discount o un centro commerciale è un altro discorso.. ma hanno realizzato anche quello... al mercato coperto. ------------ Editato da Bruce Wayne il 18/03/2009 alle 17:16:10
Messaggio del 18-03-2009 alle ore 17:20:33
Non mettermi in bocca cose che non ho detto..
Intendevo solo dire che è stato comunque possibile fare un centro commerciale anche in "centro storico".
Il che è in linea teorica una cosa buona, così non devo andare fino a Oasi o a pianeta per fare la spesa...
Si riuscisse a trovare una soluzione così brillante pure per i parcheggi...
Messaggio del 18-03-2009 alle ore 17:42:42
abbattiamo sant'agostino e mettiamoci delle palme stile mercato coperto, magari il fornitore ne ha qualcun'altra da parte, no?! piante tipiche del nostro paesaggio e perfettamente intonate allo spirito della zona.