La Piazza
Benvenuti a Treglio !
Messaggio del 23-04-2011 alle ore 16:49:12
Treglio fa parte di un territorio a vocazione agricola, dove, soprattutto da parte dell' ultima amministrazione comunale, è stato incentivato uno sviluppo residenziale di tipo espansivo con la conseguente realizzazione di decine e decine di ville; amministrazione che, ed è lodevole, ha reso il paese un polo di attrazione per acquirenti provenienti da altri centri urbani, e da altre regioni, compratori attirati dalla bella immagine del paese rurale ancora a misura d' uomo: il borgo "affrescato", il paese della "sagra del vino novello e dell' olio nuovo" evento apprezzato da tutta la regione; amministrazione che in campo ecologico ha attivato un avanzato sistema per la raccolta differenziata.Amministrazione che di lì a poco, decide di mandare tutto in malora favorendo la costruzione di uno stabilimento dal nome pieno di belle promesse: t.e.r.m.o.v.a.l.o.r.i.z.z.a.t.o.r.e a b.i.o.m.a.s.s.e; costruito (all'insaputa di tutti, o quasi), nel comune di Treglio; e lo costruisce propio a rodosso del paese!
Quando poi sono venute alla luce le intenzioni, i responsabili si sono affrettati a giustificare la costruzione con una scelta "ecologica": produrre elettricità e calore usando gli scarti vegetali, paragonandolo ad un analogo stabilimento valdostano che utilizza gli scarti dell' indistria del legno... peccato che a Treglio non vi sia alcuna attività del genere e non vi siano boschi cedui dai quali ricavare legname...ci sono solo uliveti e vigneti, le cui potature, scarse e per di più fatte una volta all' anno, sono preziose per i contadini che si guarderebbero bene dal disfarsene !
Allora cosa brucerà "la grade stufa" (altro eufemismo che richiama il vernacolo della casa).Brucerà soprattutto sansa disoleata, derivante dalla sansa che già confluisce nello stabilimento attiguo di uno dei soci e che proviene da ogni dove; ma, come hanno ampiamente dimostrato i professori intervenuti alla conferenza del 13 marzo 2011, presentando chiari riscontri scientifici, legna e sansa disoleata, bruciando, rilasciano sostanze che causano vari tipi di tumori e malattie dell' apparato cardiocircolatorio.Tutto questo senza considerare che gli abitanti di Treglio e delle zone limitrofe già lamentano numerosi disturbi, come bruciori agli occhi e problemi respiratori, derivanti dai fumi prodotti dal sansificio, già presente a ridosso del paese da oltre trent' anni !
Se facessimo una valutazione dei costi e dei benefici di una simile opera, come sempre andrebbe fatto, cosa otterremmo?
Di sicuro benefici per i due, tre soci che lo hanno costruito...e per i tregliesi ?
Ormai è stato confermato che neanche una piccola parte dell' eventuale calore sarà distribuito alla popolazione, come avviene invece in altre realizzazioni del Nord Italia, perciò non ci sarà un impianto di teleriscaldamento; e per gli abitanti dei comuni limitrofi ? Perche sappiamo che in questo problema i confini non sono certo quelli comunali: le scorie emesse interessano il territorio incluso in un raggio di decine di chilometri!
Abbiamo detto: benefici per tre persone, ed i costi? I costi a tutti gli altri!. Pagheranno i cittadini di Treglio che vedranno i valori dei loro terreni e delle loro case crollare: vista la crescente consapevolezza dell’ opinione pubblica nei confronti dei temi ambientali, chi vorrebbe più comprare una proprietà sotto quelle ciminiere?.Pagheranno i contadini: chi apprezzerà più il vino e l’ olio di treglio?.Pagheranno gli operai della lavorazione delle carni che perderebbero il posto di lavoro.Giustamente l’ industria sarebbe costretta a trasferirsi altrove.Perciò centinaia di operai senza lavoro e centinaia di famiglie senza reddito.
E il Sindaco di Treglio? L’ istituzione pubblica che ha il compito di tutelare gli interessi e la salute dei cittadini, che ruolo ha in tutto questo, a parte quello di approvare la realizzazione dell’ inceneritore? Non lo sappiamo, dato che fino ad oggi ha rifiutato il confronto.
Sarà forse perché ha favorito il guadagno del singolo a discapito del benessere dei suoi cittadini?. Sarà perché ha trascurato il dovere primario di ogni amministrazione pubblica cioè tutelare il cittadino ed in primo luogo la sua salute?.
Rifiutando il confronto e il dialogo, che sono le basi di ogni democrazia che si rispetti, non fa altro che avvalorare tutti i discorsi che abbiamo fatto fino ad ora cioè la totale assenza di giustificazioni per la messa in funzione di questo inceneritore, se non per il mero guadagnio dei suoi costruttori.
Treglio fa parte di un territorio a vocazione agricola, dove, soprattutto da parte dell' ultima amministrazione comunale, è stato incentivato uno sviluppo residenziale di tipo espansivo con la conseguente realizzazione di decine e decine di ville; amministrazione che, ed è lodevole, ha reso il paese un polo di attrazione per acquirenti provenienti da altri centri urbani, e da altre regioni, compratori attirati dalla bella immagine del paese rurale ancora a misura d' uomo: il borgo "affrescato", il paese della "sagra del vino novello e dell' olio nuovo" evento apprezzato da tutta la regione; amministrazione che in campo ecologico ha attivato un avanzato sistema per la raccolta differenziata.Amministrazione che di lì a poco, decide di mandare tutto in malora favorendo la costruzione di uno stabilimento dal nome pieno di belle promesse: t.e.r.m.o.v.a.l.o.r.i.z.z.a.t.o.r.e a b.i.o.m.a.s.s.e; costruito (all'insaputa di tutti, o quasi), nel comune di Treglio; e lo costruisce propio a rodosso del paese!
Quando poi sono venute alla luce le intenzioni, i responsabili si sono affrettati a giustificare la costruzione con una scelta "ecologica": produrre elettricità e calore usando gli scarti vegetali, paragonandolo ad un analogo stabilimento valdostano che utilizza gli scarti dell' indistria del legno... peccato che a Treglio non vi sia alcuna attività del genere e non vi siano boschi cedui dai quali ricavare legname...ci sono solo uliveti e vigneti, le cui potature, scarse e per di più fatte una volta all' anno, sono preziose per i contadini che si guarderebbero bene dal disfarsene !
Allora cosa brucerà "la grade stufa" (altro eufemismo che richiama il vernacolo della casa).Brucerà soprattutto sansa disoleata, derivante dalla sansa che già confluisce nello stabilimento attiguo di uno dei soci e che proviene da ogni dove; ma, come hanno ampiamente dimostrato i professori intervenuti alla conferenza del 13 marzo 2011, presentando chiari riscontri scientifici, legna e sansa disoleata, bruciando, rilasciano sostanze che causano vari tipi di tumori e malattie dell' apparato cardiocircolatorio.Tutto questo senza considerare che gli abitanti di Treglio e delle zone limitrofe già lamentano numerosi disturbi, come bruciori agli occhi e problemi respiratori, derivanti dai fumi prodotti dal sansificio, già presente a ridosso del paese da oltre trent' anni !
Se facessimo una valutazione dei costi e dei benefici di una simile opera, come sempre andrebbe fatto, cosa otterremmo?
Di sicuro benefici per i due, tre soci che lo hanno costruito...e per i tregliesi ?
Ormai è stato confermato che neanche una piccola parte dell' eventuale calore sarà distribuito alla popolazione, come avviene invece in altre realizzazioni del Nord Italia, perciò non ci sarà un impianto di teleriscaldamento; e per gli abitanti dei comuni limitrofi ? Perche sappiamo che in questo problema i confini non sono certo quelli comunali: le scorie emesse interessano il territorio incluso in un raggio di decine di chilometri!
Abbiamo detto: benefici per tre persone, ed i costi? I costi a tutti gli altri!. Pagheranno i cittadini di Treglio che vedranno i valori dei loro terreni e delle loro case crollare: vista la crescente consapevolezza dell’ opinione pubblica nei confronti dei temi ambientali, chi vorrebbe più comprare una proprietà sotto quelle ciminiere?.Pagheranno i contadini: chi apprezzerà più il vino e l’ olio di treglio?.Pagheranno gli operai della lavorazione delle carni che perderebbero il posto di lavoro.Giustamente l’ industria sarebbe costretta a trasferirsi altrove.Perciò centinaia di operai senza lavoro e centinaia di famiglie senza reddito.
E il Sindaco di Treglio? L’ istituzione pubblica che ha il compito di tutelare gli interessi e la salute dei cittadini, che ruolo ha in tutto questo, a parte quello di approvare la realizzazione dell’ inceneritore? Non lo sappiamo, dato che fino ad oggi ha rifiutato il confronto.
Sarà forse perché ha favorito il guadagno del singolo a discapito del benessere dei suoi cittadini?. Sarà perché ha trascurato il dovere primario di ogni amministrazione pubblica cioè tutelare il cittadino ed in primo luogo la sua salute?.
Rifiutando il confronto e il dialogo, che sono le basi di ogni democrazia che si rispetti, non fa altro che avvalorare tutti i discorsi che abbiamo fatto fino ad ora cioè la totale assenza di giustificazioni per la messa in funzione di questo inceneritore, se non per il mero guadagnio dei suoi costruttori.
Messaggio del 23-04-2011 alle ore 20:35:13
Ma un'esposto alla procura della Repubblica?
Ma un'esposto alla procura della Repubblica?
Messaggio del 23-04-2011 alle ore 21:35:01
che schifo..sarebbe ora di qualche bella azione dimostrativa..
che schifo..sarebbe ora di qualche bella azione dimostrativa..
Messaggio del 24-04-2011 alle ore 13:22:44
Grandissimo. Albertone non serve l'esposto, basta scaricarsi il foglio, firmare, e consegnarlo. Se poi Komsdivision conosce altre soluzioni (ad esempio punti raccolta firme) può farcele sapere. Io il mio foglio con 5 firme l'ho consegnato ad un amico che a sua volta lo consegnerà ad un ragazzo di Treglio.
Grandissimo. Albertone non serve l'esposto, basta scaricarsi il foglio, firmare, e consegnarlo. Se poi Komsdivision conosce altre soluzioni (ad esempio punti raccolta firme) può farcele sapere. Io il mio foglio con 5 firme l'ho consegnato ad un amico che a sua volta lo consegnerà ad un ragazzo di Treglio.
Messaggio del 24-04-2011 alle ore 17:28:13
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