Messaggio del 17-12-2008 alle ore 19:13:00
ma i figli dove sono si pensava che a distanza di qualche anno almeno un bebè e che cacchio mo che ti sei infortunato penaci
Messaggio del 22-06-2006 alle ore 18:17:33
Dean è bellissimo, io lo metterei in scena veramente... poi hai fatto delle anticipazioni da paura. Ma la puntata con protagonista Skin quando la fai, che sono curiosa? Davvero complimenti, pur non conoscendo molte delle persone protagoniste del racconto, mi sono divertita moltissimo, specialmente quando si parla di Paz e Sampei...
Messaggio del 04-01-2006 alle ore 13:12:34
scì infatti c'ha ragione negroni...che cazzo m'hai lasaciato in caffetteria ad aspettare che quel letame arrivi...che cazze
vabbò io già me ne sono andato col mio ragazzo pinolatrino
Messaggio del 04-01-2006 alle ore 12:07:32
Dean, sei deprimente,non si può mica, altro che papiri, ogni volta scrivi il trattato di Varsavia, peccato mi sarebbe piaciuto leggere
Messaggio del 27-12-2005 alle ore 18:03:27
Ejà che ideona che ho avuto....Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinnn
...sottotitoliamo..anzi possiamo inserire anche un mini album fotografico
Messaggio del 27-12-2005 alle ore 16:29:37
Questa volta cucciolo non riprese sonno e si limitò ad aspettare steso sul letto, ma anche questa volta perse la cognizione del tempo, fino a quando non sentì le solite campane rintoccare la mezzanotte e gli parve di vedere delle fiammelle nella stanza e benché se l’aspettasse non potè evitare di sobbalzare quando la gigantesca figura gli apparve davanti e con la sua voce cavernosa gli annunciò
“Sono Ariel il fantasma dei Natali futuri, l’ultimo inviato”
“Ti aspettavo” fece Cucciolo
“Ora mi farai vedere un natale futuro, ma io nel futuro non posso aver commesso già dei danni”
“Infatti non ne hai commessi, ma sarà istruttivo ugualmente” disse il fantasma con la sua voce cavernosa
“Andiamo” aggiunse
lo coprì con il proprio mantello e si ritrovarono in un cimitero
“Ma deve esserci un errore che ci facciamo qui?”
“Questo è un natale del futuro” fece una vocina squillante
Cucciolo di voltò ma non vide nessuno
“Ma dove sei?”
“Sono qui” sentì la vocina mentre veniva tirato per la giacca del pigiama
abbassò lo sguardo e vide un nanerottolo di 1 metro e 20 biondo come un angioletto
“Ma scusa ma non eri alto due metri e mezzo con la voce di un tenore?”
“Seee, se mi presento come sono davvero chi mi da retta?”
“Ma ti pare che mi capitano pure i fantasmi con i complessi?”
“Smettila siamo qui con uno scopo”
“Già, che ci facciamo qui?”
“guarda quella tomba”
Cucciolo si avvicinò e vide una foto di se stesso con un pacchetto di popcorn in mano
Sentì una stilla di sudore scendergli lungo la schiena
“Ora vieni con me”
Ariel lo presa per la mano ed iniziarono a volare.
Volarono sui tetti e dentro le case e la gente festeggiava
“Va bene che è Natale, ma mi sembra festeggino più del solito”
“Infatti festeggiano la tua morte, visto che non hai lasciato eredi il tuo patrimonio è stato devoluto ai poveri e nessuno ti rimpiange, tranne…”
“Tranne?”
Si abbassarono e si ritrovarono davanti ad una bara con una sola persona che piangeva su di essa, Negroni.
Si sentì la voce di Samu
“Lascialo perdere quel vecchiaccio, merita di restare solo, in fondo è stato lui a scegliere di vivere solo con i suoi soldi”
“Si ma mi dispiace, in fondo non era cattivo”
”No non era cattivo era solo avaro”
Negroni si alzò, voltò le spalle ed andò via e Cucciole seppe che quella fu l’ultima volta che qualcuno gli rivolse uno sguardo.
“Portami via, portami via!! Ho capito, ho capito, cambierò!”
“Secondo me tu non hai capito niente, cmq ricordati questa è l’ultima occasione che hai, non la perdere”
e il fantasma sparì.
Cucciolo si svegliò di soprassalto, questa volta fuori splendeva il sole, si alzò con l’istinto di mettersi a lavorare pensando che in fondo era stato tutto un sogno, poi ci ripensò e si disse che sogno o non sogno la sua vita era cambiata
“Peccato che ormai Natale sia già passato”
ma proprio in quel momento sentì una voce che augurava Buon Natale;
era Fachiro che continuava la sua questua
Uscì di casa in vestaglia e si avvicinò a Fachiro che appena lo vide iniziò a trmarer
“Mi scusi signore se la disturbavo”
“Ma quale disturbo, smettila di chiedere l’elemosina e va da Kabuto a dirgli di non preoccuparsi per la cena di quella sera e di farsi trovare insieme ai suoi spammer nel miglior ristorante ed eccoti la mia carta di credito compra regali per tutti e questi 100 euro sono per te”
“Così ancora qui? Il tempo è denaro…beh si insomma sai cosa voglio dire”
“Ah dove posso prendere il miglior Pc in circolazione? E a chi mi devo rivolgere per la fibra ottica, se non mi muovo io quel buono a nulla di Negroni affoga in un bicchier d’acqua. Ora che ci penso dopo aver fatto tutto, passa da Nirvanella a portarle una tonnellata di ricotta di prima qualità ed invita anche lei per stasera”
Fachiro sconvolto prese la carta di credito e corse via, ma fatti pochi passi si sentì chiamare
“Ecco mi sembrava troppo bello”
“Si signore?”
“Buon Natale”
“Buon Natale anche a Lei signor Scrooge
Messaggio del 27-12-2005 alle ore 15:32:33
Il sonno di Cucciolo fu agitato, finoa quando non si svegliò di soprassalto; guardò la finestra aspettandosi di vedere il sole ormai convinto di aver sognato tutto e già preparandosi mentalemtne alla giornata di lavoro e alla fastidiosa atmosfera festiva che sarebbe arrivata dalle finestre.
Invece con sua sorpresa era ancora buio, ma prima di potersi stupire sentì le campane battere la mezzanotte ed immediatamente apparire davanti a lei una misteriosa figura femminile vestita di nero
“Sono Jun il fantasma dei natali presenti”
“Dobbiamo andare da qualche parte?”
“Io dovrei andare a Forlì che mi aspetta il merlo romagnolo, cmq si devo farti vedere qualcosa”
“Non vedo il collesecco” fece cucciolo
“Per chi mi hai presa? Non sono mica un’ubriacona, io sono un fantasma moooolto intellettuale” disse lei passandogli un libro
“E’ il libro di tutti i natali in corso. Aprilo”
Cucciolo visto il caratteraccio del fantasma non disse nulla ed aprì il libro; si ritrovò nella cucina fredda ed umida di una povera casa, dove 3 dei bambini giocavano per terra con giocattoli di pezza, una donna vestita molto poveramente cucinava.
Cucciolo si avvicinò e vide che la donna cucinava un’unica zucchina, mentre i bambini le si attaccavano alle gambe e lei con molto amore li prendeva in braccio ci giocavae poi tornava ala sua zucchina.
“Ma chi sono?”
“Già questa domanda indica quanto sei meschino” fece Jun “Zitto ed osserva”
Proprio in quel momento entrò Negroni, il suo fedele segretario, con in braccio, un bambino più piccolo, così debole che aveva la testa reclinata sulla spalla del padre e che emetteva ossessivamente uno strano verso
“QUA QUA”
“Ma chi è quel bambino?” chiese Cucciolo
“Ti ho detto di star zitto”
“Allora che ti ha detto il dottor Bobrock?” fece Samu rivolta al marito
“Che Negrucciolok avrebbe bisogno di un computer nuovo e di una connessione ADSL stabile”
“Ma noi possiamo permetterci a mala pena un vecchio 486 con collegamento GPRS e tutta colpa di quel vecchiaccio che non ti concede un aumento”
“No non parlare male del povero Signor Scrooge, in fondo quel poco che abbiamo lo dobbiamo solo a lui e poi lui ora è solo nella sua grande casa, senza nessuno che gli voglia bene, mentre noi siamo una famiglia!”
“E’ solo? È quello che si merita quel taccagno inacidito”
“Su mettigli da parte un po della nostra zucchina gliela porterò domani”
A quel punto Cucciolo chiese al fantasma cosa avesse quel bambino
“soffre di una grave forma di Spammite acuta, l’unica cura consiste in massicce dosi di lanciano.it”
“Portami via, portami via” fece cucciolo disperato, ben sapendo di aver sofferto anche lui da giovane di quella grave malattia
“Come vuoi”
Jun chiuse il libro e si ritrovarono nella camera da letto di cucciolo.
“Ricordati domani riceverai l’ultima visita, poi il tuo destino si compirà”
Messaggio del 27-12-2005 alle ore 14:46:24
Cucciolo si coprì con la coperta lisa e rimase immobile tremante, fino a quando non sentì un alito di vento gelato penetrargli nelle ossa, trattenne il fiato e smise di tremare, sentiva una presenza e capì che l’alito di vento era il respiro di questa creatura, poi sentì rintoccare la mezzanotte
“Ma come?” Era sicuro fosse già suonata prima dell’apparizione di Bullok,
poi sentì una voce stridula
“Scrooge, figliodiputtana alzati”
Cucciolo si scoprì solo quel tanto per vedere un curioso essere con i capelli lunghi ed una bottiglia di collesecco in mano
Si alzò, più incuriosito che spaventato
“E tu chi sei?”
“Sono Gorgebest il fantasma dei natali passati, Ermafrodito!”
“E quella bottiglia di vino?”
“Ma quale vino? Questa è la pozione che devi bere per seguirmi, bevi e spicciati se non ti moccico!”
disse il fantasma passandogli la bottiglia
Cucciolo perplesso tracanno il vino e per magia si ritrovò in uno strano posto, con tanta gente che beveva e mangiava in allegria, si guardò e vide che era in pigiama
“non preoccuparti loro non possono vederti, questa è l’immagine di un Natale passato, guarda sei li con quel confettino, la riconosci?”
Cucciolo la riconobbe era Nirvanella di Pizzacalla, il suo primo ed unico amore che con lo sua vocina dolce lo chiamava
“Cucciolo, Cucciolo, Cucciolo”
“Eravamo felici, ci nutrivamo di amore e ricotte” disse Cucciolo sospirano
“Già ma poi tu l’hai lasciata e hai fatto in modo che non ci fossero più cene di Natale”
“Si ma dovevo lavorare e poi queste cene erano troppo costose”
“Zitto non peggiorare la tua condizione!”
Improvvisamente la scena cambiò e si ritrovarono in un ospedale
“E adesso che ci facciamo qui? Non sarà mica successo qualcosa a Nirvanella?” chiese preoccupato
“Taci e guarda cosa hai combinato da quando l’hai lasciata”
C’era Nirvanella dietro un bancone che passava dei piatti a della gente malmessa
“Ora distribuisce ricotta ai poveri visto che non può darla più a te, purtroppo è di qualità pessima e domani saranno tutti con la colite”
“Ma non è colpa mia!”
“Certo che è colpa tua lei è passata tante volte da te per chiederti di finanziare la ricotta fresca ma tu non l’hai mai ricevuta”
“Ero impegnato e poi lei mi avrebbe fatto perdere troppo tempo con le sue insulse smancerie”
”Vergognati sei un caso disperato”
E all’improvviso si ritrovarono nella sua stanza da letto
“Ricordati domani notte riceverai la visita del secondo fantasma, anche se credo sarà inutile”
disse Gorge best prima di sparire.
Messaggio del 27-12-2005 alle ore 12:05:41
Si era quasi addormentato quando sentì rintoccare la mezzanotte e subito dopo un agghiacciante sferragliare che gli gelò il sangue, poi il silenzio, aguzzò le orecchie e per lunghi minuti restò in attesa, poi si convinse di aver sognato e si rimise tranquillamente a dormire.
Dopo un tempo che non avrebbe saputo definire un nuovo sferragliare di catene lo fece sobbalzare, questa volta il rumore durò a lungo e non poteva più passare per un sogno.
Scrooge si alzò dal letto con i capeli dritti come il pelo di un gatto, poi con la voce agghiacciata dal terrore urlò
“Andate via!!! Siamo in tanti e siamo armati!”
Ma sulla casa era tornato il silenzio, rimase in attesa, ma non sentì più nulla, allora prese un nodoso bastone e si rimise sotto le coperte, tremando per un freddo innaturale.
Rimase steso, sobbalzando al minimo scricchiolio, ma non sentì più nulla, tranne lo squittire dei topi e lo scricchiolare delle travimalandate.
Stava quasi per riaddormentarsi quando risentì di nuovo le catene, questa volta il rumore proveniva dalla stanza, era fortissimo ed insopportabile.
Cucciolo voleva urlare, ma il terrore gli soffocò il grido, poi una sentì una voce che non capiva se provenisse dai piedi del letto o dal più profondo degli inferni
“SCROOGE; SCROOGE”
“Chi è? Che vuoi? Io non ho niente! Sono povero!” fece Cucciolo terrorizzato
“SCROOGE! SCROOGE!”
A Cucciolo sembrò di riconoscere quella voce
“Bullok! Sei tu! Vecchio amico” si rianimò il vecchio taccagno
“SCROOGE! SCROOGE” fece la voce sempre più vicina
“Bullok tu sei morto! Sono stato io a trovarti nel tuo letto quel Natale di tanti anni fa” disse Cucciolo con le lacrime agli occhi per la commozione.
Improvvisamente il vecchio Bullok apparve ai piedi del letto illuminato da mille candele
“Che sei tornato a fare? Ormai la tua roba è mia” fece Cucciolo sospettoso
“Ormai non so che farmene della tua roba, sono alle prese con ben altre questioni” rispose il fantasma con la voce più triste che cucciolo avesse mai sentito.
Cucciolo notò con orrore le catene che avvinghiavano le caviglie, i polsi e la vita del vecchio amico
“Ma cosa sono? Chi ti ha ridotto così?”
“Queste sono le catene dell’avidità che mi ha attanagliato per tutta la vita, sono catene del metallo più freddo e duro che esista, come freddo è duro è stato il mio cuore per tutta la vita!”
“Oh mio buon amico! Tu mi hai insegnato tutto, cosa posso fare per aiutarti!” fece Cucciolo con sincerità
“Per me non c’è più speranza; sono condannato a vagare per l’eternità portandone il peso, ma tu…”
“Io…” fece cucciolo sbigottito
“Tu hai ancora tempo per ravvederti, io sono qui per metterti in guardia”
“Dimmi, ti ascolto”
“Rinuncia alla tua avarizia, rinuncia ai tuoi guadagni. Liberati dalle catene che ti avvinghiano tu che ancora puoi! Io sono qui per aiutarti, per la prima volta farò qualcosa per un altro essere umano, questa è l’ultima possibilità che ti è concessa”
“Dimmi come, dimmi come” chiese cucciolo con un filo di voce
“Nelle prossime 3 notti riceverai la visita di 3 fantasmi, stai bene attento a quello che ti diranno, ora vado il mio tempo è scaduto, ci rivedremo nell’aldilà”
Poi sparì improvvisamente come era apparso sparì e nella casa torno il silenzio assoluto.
il vecchio proprietario della casa e suo vecchio socio e forse unico amico della sua vita, Bullock, che ormai lo aveva lasciato proprio la notte di Natale di molti anni prima.
Messaggio del 27-12-2005 alle ore 11:02:26
Scrooge rimase a lavorare fino a tardi, visto che era solo spense anche la vecchia caldaia a carbone e si consolò al pensiero del moccolo di candela risparmiata, ma l’idea del Natale non lo abbandonava “Sfaticati! Perditempo! Ma come fanno a sprecare tante energie in buoni sentimenti? Io stringo la cinghia per non diventare povero e questi spendono e spandano per un giorno intero. Prendi quel Negroni ora si è anche sposato con quella Samu, che non fa altro che chiedergli soldi per quei 4 figli e chi ci rimette sono io che glio ho dovuto concedere un aumento di 8 euro al mese! O quel Sampei che la sua assurda mania di offrire da bere si è ridotto senza casa, ma la colpa so io di chi è, di quel perditempo del reverendo Kabuto e delle sue prediche e le sue cene di Natale! Dovrebbero arrestarlo!” Prese i registri, con l’idea di lavorarci il giorno dopo a casa, così avrebbe risparmiato le scarpe per il percorso da casa all’ufficio ed uscì, rabbrividendo per gli spifferi dei buchi del vecchio cappotto. Il tragitto fino a casa peggiorò il suo umore visto che non vide altro che gente scambiarsi gli auguri o che si dirigeva contenta verso casa per la cena di Natale “Cosa ci sarà da essere contenti nello scialacquare in una cena quello che basta per vivere 2 mesi?” Mentre girava l’angolo fu avvicinato da un ragazzo, che lui riconobbe come Fachiro uno degli scagnozzi di Don Kabuto “Buon Natale! un’offerta per gli spammer orfani” “Togliti dai piedi oppure ti faccio arrestare!” fece Cucciolo spingendolo e facendolo ruzzolare nella neve, sparpagliando i frutti della questua e accelerando il passo per rientrare velocemente a casa, mentre alcune persone aiutavano Fachiro a rialzarsi e a recuperare le offerte e sentì i commenti che gli rivolgevano “Ma che tipo” “Ma non si vergogna” “Proprio a Natale” “Commentate, commentate e poi dopodomani sarete da me con il cappello in mano a supplicare un prestito”. Finalmente arrivò al suo indirizzo; una vecchia grande casa, ormai cadente, buia, fredda e vuota come il suo cuore. Entrò, si tolse il capotto e poi al buio, per non consumare le candele, si diresse nella grande stanza da letto, indosso il vecchio pigiama e si sedette sul letto a guardare il grande camino che non veniva acceso da tempo immemorabile. E li per un attimo un pensiero gli attraversò la mente, il vecchio proprietario della casa e suo vecchio socio e forse unico amico della sua vita, Bullock, che ormai lo aveva lasciato proprio la notte di Natale di molti anni prima. Poi pensò che ormai era tardi e che il giorno dopo aveva molte cose da fare, così si mise a letto.
CONTINUA
------------ Editato da Dean Corso il 27/12/2005 alle 11:03:17
Messaggio del 27-12-2005 alle ore 10:15:46
Di Dean Dickens
Negroni alzò gli occhi e sospirò guardando, dalla finestra, la neve scendere copiosa; poi sospirò di nuovo pensando che quella era la vigilia di Natale e Samu l’aspettava a casa con i loro 4 figli affamati; poi pensò che a quell’ora Ivan lo aspettava in caffetteria per il solito Negroni e questa volta il sospiro fu tanto forte che per poco non spense il mozzicone di candela.
Al pensiero del negroni si fece coraggio, lasciò il suo trespolo e si diresse verso il retro bottega, quando arrivò davanti alla porta chiusa sentì una voce sbraitare
“Scuse!! Sempre scuse!! Pretendete che rinunci al mio misero compenso solo perché è Natale!! Domani troverete i sigilli alla porta così imparerete ad onorare gli impegni invece che scialacquare il MIO affitto per inutili regali! E ora andate via! Devo lavorare IO!”
Poi sentì una voce dimessa che Negroni riconobbe come quella del vecchio Sampei, che per anni aveva ospitato gratis nel suo sito Cucciolo Scrooge, prima che questi diventasse ricco e rilevasse il marchio Lanciano.it
“Cucciolo sei senza cuore! Cmq ti auguro Buon Natale di cuore!”
“E’ per questo che ora sei senza casa, perdi tempo con inutili auguri, ora VAI!”
La porta si aprì e sampei e sua moglie Paz uscirono
“Mi dispiace…” fece Negroni imbarazzato
“Oh non si preoccupi, in qualche modo faremo, ma non pensiamoci ora, domani è Natale! Buon Natale di cuore signor Negroni e stia vicino a quel povero vecchio!” fece Sampei
“Buon Natale Sampei, buon Natale Paz” strinse loro calorosamente le mani, con le lacrime agli occhi.
Poi mentre vedeva i due vecchi allontanarsi, sentì un urlo disumano provenire dall’ufficio
“NEGRONIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!”
Negroni rimase senza fiato, per un istante poi rispose
“Si signore Scrooge arrivo”
Si precipitò nell’ufficio
“Mi dica signore”
“Devi aggiornare il registro delle proprietà, preparare i cartelli per l’affitto e rifare i conti del bilancio. PER DOMANI!”
Negronì terrorizzato pensò
“nergroni, negroni, negroni”
poi disse
“Signor Scrooge è la vigilia di Natale”
“Ancora questo Natale!!! Volete davvero vedermi sul lastrico? Se fosse per i perditempo come te e quel pezzente di sampei a questo mondo non lavorerebbe più nessuno! Ma immagino tu voglia anche smettere di lavorare prima NULLAFACENTE”
“Veramente si Signore, sa i bambini e mia moglie mi aspettano”
intanto continuava a pensare
“negroni, negroni, negroni”
“E sia, ovviamente non ti pagherò la giornata e dopodomani recupererai tutto il lavoro arretrato”
“Grazie signore!”
“Ora togliti di torno che io devo lavorare”
“Che Dio la benedica e Buon Natale” disse Negroni mentre già assaporava il cocktail
“Ma quale Buon Natale! Questo giorno è una tragedia, dovrebbe essere segnato in nero sul calendario, perdo centinaia di euro, per colpa di tutti questi buoni sentimenti”.