La Piazza

che strano
Messaggio del 23-04-2009 alle ore 14:09:49
ecco, bravo.
Messaggio del 23-04-2009 alle ore 12:14:24
se ho capito di quali strutture si tratta, ricordo ancora le "polemiche" di qualche anno fa quando vivevo a l'aquila relativamente alle stesse.
in pratica, furono costruite bellissime, moderne, a norma, ecc. ma purtroppo (come sempre in questo paese) senza contestualizzarle, hanno praticamente realizzato delle strutture troppo grandi e costose per manutenzione ordinaria per le sole persone che poteva usufruirne: praticamente mantenerla era completamente antieconomico per qualunque ditta privata e ovviamente anche per quella pubblica, quindi vennero messe in disparte in attesa di ampliare almeno i posti letto e riuscire ad ammortizzare meglio i costi quotidiani di mensa, servizi di pulizia, ecc.
costruzioni nuove che non vennero mai fatte e abbiamo visto i risultati.
ps. la casa dello studente in centro aveva sì un numero limitato di studenti, ma l'economicità della struttura era garantita dal costante flusso giornaliero di studenti per mensa ecc.
Messaggio del 22-04-2009 alle ore 20:51:33
ecco, bravo, vedo che intendi bene quello che voglio dire.
Messaggio del 22-04-2009 alle ore 20:17:10
Eh lo sono bene anch'io!
Ho vissuto in casa dello studente per tre anni, abbastanza per capire certi meccanismi ai quali facevi riferimento.
Evidentemente la realizzazione di una struttura non può essere separata dalla progettazione e dall'organizzazione del servizio a cui essa è legata.

Ma si sa com'è la logica da queste parti...

- Oh Cumbà! Ci sta li quatrine pe costruì!
- E dapò?
- Dapò gnà vo Dii!
Messaggio del 22-04-2009 alle ore 20:09:44
secondo me non ci fanno a botte perchè non guadagnano i soliti milioni. io ho da obiettare sul fatto che queste strutture siano costruite fuori l'aquila (anche un bel po' fuori, non come dal centro di lanciano alla fiera) e non al centro, o comunque in città. è vero che le facoltà sono lì, ma i ragazzi una volta che finisce la giornata in facoltà vogliono pure divertirsi la sera e a coppito c'è l'università e l'ospedale....io non ci andrei.

l'ADSU le fa tutte ste cose. è un'azienda regionale, c'è in tutte le città universitarie, se vuoi fartene un'idea ci sono i siti:

www.adsuch.it per quella di chieti
www.adsuaq.org per l'aquila

ecc ecc...

poi perchè non assumono la gente non lo so, non ci sto dentro e non posso dirti. queste cose che ti ho detto le ho toccate con mano, le so abbastanza
Messaggio del 22-04-2009 alle ore 20:00:06
Se è come dici tu com'è che non fanno a botte per accaparrarsi l'appalto del servizio?

Che poi mi domando:
Se l'azienda per il diritto allo studio fa tutte ste belle cose che gli costa assumere un portiere due cuoche e due donne di servizio?
Messaggio del 22-04-2009 alle ore 19:55:18
no no, non dire ste cose. alla sala studio non vanno solo gli inquilini, ma un po' tutti. e così anche alla mensa. se poi ci fai caso le due case sono costruite una a coppito (facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali e facoltà di medicina) e l'altra a roio (facoltà di ingegneria) i due posti sono fuori l'aquila, quindi mi pare ovvio che i vari servizi non siano utilizzati solo dagli inquilini. la casa dello studente è assegnata agli studenti beneficiari dall'azienda per il diritto allo studio. la stessa azienda fornisce anche le borse di studio, paga le tasse a chi non prende la borsa, fa servizio mensa e mette a disposizione le sale studio e molti altri servizi. i posti letto della casa dello studente sono un dato relativo. il vero traffico che c'è nell'edificio ogni giorno è molto maggiore di quello semplicemente legato agli inquilini.
Messaggio del 22-04-2009 alle ore 19:48:04

una sala mensa, una sala computer, una palestra e una sala biblioteca.



..per 35 persone? Poco più di una classe di scuola superiore?

Bhe ci credo che non trovano nessuno che la gestisca....
Messaggio del 22-04-2009 alle ore 19:40:03
penso che i 3000 mq siano divisi, oltre che nelle 20 camere, in sala mensa, computer, palestra e biblioteca. la vecchia, quella che è crollata, aveva 119 posti letto, ma le camere erano multiple e al piano terra c'era la sala studio e al seminterrato la mensa. queste ultime due erano belle grosse, e le camere erano molto vivibili, ma non grandissime.
Messaggio del 22-04-2009 alle ore 19:10:09

La prima, di 3.000 metri quadrati, ha 35 posti letto, 20 camere, una sala mensa, una sala computer, una palestra e una sala biblioteca.



Non saranno un po' troppi 85 mq di media a persona?
Mi sembrano un tantino sopra lo standard...
Messaggio del 22-04-2009 alle ore 18:43:53
Case dello Studente antisismiche e inutilizzate
A L'Aquila sono state costruite due case antisismiche destinate agli studenti, ma le strutture, che non hanno riportato danni a causa del terremoto, sono inutilizzate a causa dei costi di gestione troppo elevati
A L'Aquila esistono due case dello studente oltre a quella famosa che è crollata a causa del terremoto, provocando la morte di diversi ragazzi. Due strutture antisismiche che non sono state scalfite dal sisma. Due strutture che, però, non sono mai state utilizzate. E dopo la tragedia che ha colpito molti studenti fuorisede, che studiavano all'Università dell'Aquila, ci si chiede perchè gli edifici antisismici destinati agli studenti erano abbandonati. Le due strutture sono state fatte costruire dal Comune ed i lavori sono terminati rispettivamente nel 2002 e nel 2008 per una spesa di circa 2 milioni e mezzo di euro. Ma, nonostante siano state realizzate seguendo tutti i criteri antisismici, non sono mai state utilizzate.

Gli edifici sono stati costruiti utilizzando i fondi messi a disposizione dalla Regione. Ma una volta terminati, il Comune ha deciso di non gestirle, perché sarebbe stato un affare antieconomico a causa dei pochi posti disponibili. Infatti le due strutture potrebbero attualmente ospitare 75 studenti, mentre altri 35 posti devono ancora essere realizzati. Il Comune dal 2002, anno in cui è stata terminata la prima Casa dello Studente, sta cercando finanziamenti pubblici e/o privati, per gestire le strutture, che nel frattempo sono rimaste chiuse. E nel violento terremoto che ha colpito la zona, i due edifici non hanno riportato danni.

La struttura più "vecchia" si trova in zona Casale Marinangeli, nel quartiere Coppito, in un'area di circa 8.000 metri quadrati. Secondo il progetto iniziale, dovevano essere costruite due palazzine. La prima, di 3.000 metri quadrati, ha 35 posti letto, 20 camere, una sala mensa, una sala computer, una palestra e una sala biblioteca. Poi il progetto si è fermato. Il cantiere della seconda palazzina è fermo dal 2002, in quanto dalla Regione non sono arrivati i finanziamenti necessari per concludere il progetto ed il Comune non ha potuto utilizzare le proprie risorse per portare a termine i lavori. Carlo Carafaggi, funzionario del Comune per il settore lavori pubblici, ha così raccontato la situazione della struttura completata: "Nella palazzina ultimata di Casale Marinangeli, da sette anni manca solo l'arredamento. Ogni mese vado lì per assicurarmi che nessuno abbiamo rubato nulla. Dentro c'è già tutto: bagni, porte, servizi, tecnologie".

La struttura più recente si trova nella zona di Roio Piano, dispone di 800 metri quadrati coperti, 40 posti letto e stanze con angolo cottura. L'edificio è stato costruito sul terreno dove sorgeva una vecchia scuola elementare, alcune palazzine della quale sono state utilizzate per realizzare la nuova casa dello studente. La struttura è stata terminata e mai utilizzata. Carlo Caravaggi racconta: "Il problema è sempre lo stesso, non riusciamo a trovare chi possa gestire queste attività. E anche quando abbiamo individuato enti interessati a farlo, la trattativa si è arenata sulla vendita dell'immobile. In passato, abbiamo anche valutato l'ipotesi di trasformare gli edifici in uffici, ma la Regione ci ha diffidato perché le opere sono state realizzate con fondi vincolati al diritto alla studio". Per Luca D'Innocenzo, assessore comunale con delega alla Città universitaria e presidente uscente dell'Azienda per il Diritto alla Studio, "l'incidenza dei costi sul singolo posto letto era troppo alta". Per questo le due strutture non servono a nulla e risultano abbandonate. Ma hanno resistito al terremoto.


che strano, eh?

Nuova reply all'argomento:

che strano

Login




Registrati
Mi so scurdate la password
 
Hai problemi ad effettuare il login?
segui le istruzioni qui

© 2025 Lanciano.it network (Beta - Privacy & Cookies)