Messaggio del 26-04-2009 alle ore 12:09:43
Pfffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffff
Messaggio del 26-04-2009 alle ore 11:58:21
Va bheè ho capito
quote:
Quelli erano tempi di guerra.
1) e la guerra chi l'ha voluta?
2) anche in tempi di guerra, NULLA e ripeto NULLA di NULLA può "giustificare" un massacro di civili, per lo più donne e bambini come quello descritto di S. Anna, di Marzabotto, delle Fosse Ardeatine e di altre centinaia e centinaia di paesi in Italia e all'estero.
3)La LIBERAZIONE è INDIPENDENTE da ogni ideologia.
4) ragionare come tifosi ad un derby (1 strage a zero: olè abbiamo vinto noi ! ) è semplicemente da...(autodefinisciti Anvè)
Qui non è questione di politicizzazione dei massacri. E' UN FATTO DI COSCIENZA.
Chi appoggia o giustifica o semplicemente dice "e allora le foibe? etc etc) è semplicemente una persona che non ha coscienza.
Chi non ha coscienza non può avere memoria e chi non ha memoria è un burattino da indottrinare e ideologizzare a seconda di come tira il vento...
Oggi il vento tira a destra e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Messaggio del 26-04-2009 alle ore 08:47:45
Per non parlare poi di quello schifoso di franceschini, che rispecchia fedelmente la vostra coscienza democratica quando distingue i morti italiani...che schifo... VERGOGNA.
Per voi le foibe sono un motivo di orgoglio
Messaggio del 26-04-2009 alle ore 08:45:53
Animamundi, sei davvero deprimente. Come al solito la vostra coscienza è a senso unico. Mi sono stufato di ripetere le cose. Quelli erano tempi di guerra. Perchè non guardi a cos'era il fascismo prima della guerra? Perchè non guardi ai morti che fanno comunisti ed ebrei? Già, per voi, il fascismo è ancora una realtà contemporanea, mentre gli assassini in tempo di pace quali brigate rosse e compagni fanno parte di un'altra epoca e oggi possiamo mandare gli stragisti rossi a fare lezione nelle università. Dovete solo vergognarvi.
Ti piace essere schiavo degli ebrei? Contento tu...
