La Piazza
hanno tolto il cinema Excelsior per una delle meghe cacate fatte a Lanciano.
Lanciano e la sua cultura

Ho capito, devo cercarmi un'altra casa perché se questi scienziati autorizzeranno la demolizione dei pilastri che sorreggono posteriormente il mio palazzo farò una brutta fine...
e che dire.....parlandone questa mattina con un amico ci siamo detti, forse non "ciazzecca niende" detto alla dipietro, ma non è che cibbotti dopo aver fatto danni da vivo, fà anche danni da morto

LANCIANO. Il Comune ha presentato alla Regione la richiesta di finanziamento per la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica. L'intervento è un accordo di programma pubblico-privato e riguarda le aree dismesse dietro l'ex cinema Excelsior, il complesso in via Piave venduto all'asta dopo il fallimento del supermercato Ggs che affaccia sul Diocleziano. Scettica l'opposizione, che esprime dubbi e preoccupazione sull'impatto ambientale e idrogeologico che l'intervento avrà nella zona.
Il progetto, un programma complesso di riqualificazione architettonica e urbanistica del tessuto edilizio, è stato approvato dalla giunta alla fine di ottobre, per partecipare al bando di gara del ministero che ha destinato all'Abruzzo 9 milioni di euro. L'accordo è stato presentato dal Comune e da un privato, la Adriatica Costruzioni, società che raggruppa imprenditori di Castel Frentano e Lanciano, e vi partecipa anche l'Ater, l'azienda territoriale per l'edilizia residenziale. L'obiettivo è riqualificare il tessuto urbano esistente, attraverso la ristrutturazione o gli interventi di nuova costruzione, con almeno una quota di appartamenti di edilizia sovvenzionata o a canone concordato.
Il progetto per l'area in via Piave, in pieno centro, riguarda la realizzazione di due palazzine rispettivamente da 24 e da 21 appartamenti, e un'altra palazzina da 12 alloggi per l'Ater. «Ci sono vecchi capannoni da dismettere e aree di risulta dalle quali recuperare cubature e investire per abitazioni sociali», spiega l'assessore alle Politiche per la casa, Luciano Bisbano (nella foto), Pdl ma in odore di passare a Fli, «c'è una grande necessità di edilizia sociale e il bando regionale permette di fare questo tipo di intervento. Ma non sarà toccato quasi per niente il complesso dell'ex galleria Excelsior che resta ad uso commerciale. Mentre una parte dell'investimento andrà al Comune che lo reinvestirà in un altro progetto, la messa in sicurezza di una parte del Diocleziano (versante di via Del Ponte, sottostante alla zona di intervento, ndc)».
Sono previsti servizi, soprattutto garage, e un'area pubblica, da adibire a verde o a parcheggi. Se approvato e finanziato dalla Regione, il programma sarà realizzato in variante al piano regolatore, ma non c'è stato alcun passaggio né in commissione urbanistica né tantomeno in consiglio comunale.
Sono molte le perplessità manifestate dall'opposizione. «La zona interessata dall'intervento è sottoposta a vincolo Pai, il piano di assetto idrogeologico, e dal punto di vista insediativo è completamente satura», sostiene il consigliere di minoranza Pasquale Sasso (Pd), membro della commissione urbanistica, «secondo le previsioni del piano regolatore, in quell'area gli indici edilizi sono superati. Il passaggio in commissione urbanistica o in consiglio comunale sarebbe servito a verificare l'opportunità della proposta del privato, e l'impatto ambientale e idrogeologico del progetto. Queste cose andavano fatte in via preliminare, prima di partecipare al bando regionale. Inoltre», continua Sasso, «un giudizio completo potrebbe essere dato solo conoscendo la destinazione dei locali commerciali dell'ex Excelsior: c'è il rischio infatti che la zona sia caricata troppo a livello abitativo e di viabilità».
il centro 12 novembre 2010

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