Messaggio del 02-09-2009 alle ore 11:58:48
E cmq, tanto per non essere tacciata di presunzione vorrei solo aggiungere che anch'io mi sento una stupida perché ho il vizio del fumo
Detto questo però non giustifico ugualmente me stessa e chi nello stesso modo, o in maniera diversa, si fa del male. Si tratta di debolezze e ognuno ha le sue ma si può migliorare...
Per quanto riguarda i "vizi", penso che un uomo senza vizi non si possa definire un uomo.
Dipende dai vizi
se per vizi intendiamo un bicchierino in compagnia, una bella magnata ogni tanto...questo sì perché si tratta dei piaceri della vita e sono d'accordo...
ma se parliamo di quei vizi che in qualche modo ci possono far male...beh...non mi trovo d'accordo...
come può definirsi "uomo" qualcuno che pur sapendo che una cosa gli fa male continua imperterrito su quella strada? io lo definirei uno stupido...
e non mi tirare fuori la storia che se devi morire muori lo stesso perché la trovo solo un alibi, una giustificazione tra l'altro senza senso, perché se è vero che non sappiamo quando scoccherà l'ora x, è vero anche che non per questo me la devo in un certo senso andarla a cercare o fare in modo che sia il più vicino possibile.
E questo soprattutto se amo qualcuno...perché credo che se veramente ami qualcuno desideri stare il più a lungo possibile con quella persona, desideri che lei/lui non soffra, inevitabilmente diventi più responsabile.
Sonyca, mai smettere di voler bene per non soffrire anche perché non sarebbe possibile, sarebbe solo una menzogna, una farsa e poi non avrebbe senso...perderesti tanto.
Messaggio del 02-09-2009 alle ore 11:39:23
ma zitt..nn e piu amore diventa abitudine questo è... la convivenza i matrimoni del caxxo che diventano abitudine e uccidono la coppia..
Messaggio del 02-09-2009 alle ore 11:27:15
Purtroppo i pensieri di Medusa mi vengono spesso in mente. Addirittura un certo periodo ho pensato che per farmi meno male dovevo smettere di volere bene...E forse l'ho anche fatto, ma non si sta meglio.
Messaggio del 02-09-2009 alle ore 09:45:10
innanzitutto, famme arrattà....
poi, già sai come la penso, cmq:
io credo che la "vita" sia solo un' anticamera verso un mondo nuovo, una nuova vita e credo che questa qui vada vissuta come meglio credi, facendo le cose che ti piacciono non facendo del male a nessuno, amici e non amici.
Ho avuto la fortuna di trovare una ragazza che mi fa sentire vivo e che mi fa stare (quasi sempre ) felice, credo che sia una grande fortuna, soprattutto per uno come me
Per quanto riguarda i "vizi", penso che un uomo senza vizi non si possa definire un uomo.
Io a Babbo Natale scriverei di inventarsi qualche servizio di trasporto notturno a ssa cazz di città, che rischiare la patente pe ddu birre e un amaro è una cosa vergognosa.
Messaggio del 02-09-2009 alle ore 09:20:15
Premetto che non è nelle mie intenzioni rattristare nessuno, è solo una semplice riflessione.
Ieri notte tornavo a casa, sola, dopo aver trascorso la serata con Mio e mi sentivo veramente felice. Felice d’amare e d’essere amata, felice perché sto bene, felice perché ci sono tante persone alle quali voglio bene e che a loro volta ne vogliono a me.
Ma questa sensazione, questa gioia, pian pianino è diventata tristezza, angoscia, paura.
Il pensiero è andato al momento in cui tutto questo finirà, e quindi inevitabilmente alla morte, mia o dei miei cari. E non riuscivo ad immaginare neanche lontanamente di non poter più vivere tutto questo, di non provare quelle emozioni, non riuscivo ad accettare l’idea che dopo ci fosse il nulla.
Credo che amore e sofferenza siano direttamente proporzionali, più ami e più soffri.
Sono cosciente del fatto che ci sono persone al mondo che hanno conosciuto solo il dolore, persone che muoiono in solitudine, o magari semplicemente persone che hanno avuto una vita né bella, né brutta, e che tutto questo dovrebbe farmi riflettere e apprezzare quello che ho e che mi fa stare così bene, ma alla fine la mente va da sola.
A questo punto il pensiero è andato a tutte quelle cose che continuiamo a fare pur sapendo che sono nocive per la nostra salute…a cominciare dalle sigarette (purtroppo anch’io fumo) fino al rischiare la vita (propria e degli altri) mettendosi alla guida ubriachi.
Qualcuno potrebbe vederla in un altro modo, potrebbe dirmi: “ Non si tratta di farsi del male, ma di godersi la vita!”
Beh...contenti loro!!!
A questo punto ero quasi arrivata a casa e sapevo che una volta messa a letto questi pensieri sarebbero potuti diventare ancora più forti, come quando sei bambino e a volte piangi da solo nel lettino perché pensi che un giorno mamma e papà non ci saranno più. A me perlomeno succedeva.
E così ho deciso che non sarei andata subito a dormire
E ho pensato al Natale, quando scrivevo la mia letterina e chiedevo come regalo di ricevere la magia per poter realizzare i miei desideri. Era bello potersi illudere, fare quei voli con la fantasia.
E così ho capito che l’unico modo per evitare di cadere nel baratro della tristezza era credere, o meglio sperare, e volutamente non dico illudersi, che la vita non abbia fine con la morte fisica, che un domani morire significherebbe “riabbracciare” tutte le persone care scomparse e aspettare l’arrivo delle altre ( ratt ratt)
Forse quello dell’immortalità è il desiderio più comune dell’uomo ma come potrebbe essere diversamente?
E poi chi m’impedisce di credere o quantomeno avere una speranza che ci sia dell’altro al di fuori di questa realtà?
Su certi argomenti nessuno può avere delle certezze e nel dubbio continuo a sognare!!!
Mio preparati…staremo sempre insieme!!!
E cmq, voi come scacciate (se li avete) questi pensieri così tristi?