La Piazza
anima non è questione di governi, ma questione di mentalità, se vuoi una mia idea, io al centro storico pulirei tutto, per poi ricostruire tutto da zero, recuperare costerà il doppio in termini economici e di tempo...
ho visto il palazzo della regione.......e ci vù fà..........solo a terra può finire...
Aggiornamento su come (dis)funziona il sistema di richiesta di indennizzo da fonte diretta. Mio padre è andato a richiedere l'indennizzo per sé e per mia madre. Una volta presentata la domanda di indennizzo presso il comune di L'Aquila, non gli è stata fornita nessuna ricevuta, né nessun numero associato alla domanda. Cioè la domanda è stata depositata da mio padre, ma non è stata associata dal Comune a nessun numero né -dunque- registrata. In che modo le autorità preposte, e con quale serietà, stimano il numero delle richieste di indennizzo se loro per primi non le numerano? Sono disonesti i cittadini aquilani oppure le autorità che forniscono notizie inesatte e non dalla parte del cittadino? Noi abbiamo una grande dignità, siamo solidi, perché veniamo dal Gran Sasso, ma di questo autorità e governo non approfittino perché non siamo pecore, ma cittadini che hanno menti che pensano.
la ricostruzione fai da tè, è la cosa più normale ed auspicabile, va però controllata e vanno date le giuste autorizzazioni. Chi può anticipare, è giusto che lo faccia ma nei modi corretti, penso che i rimborsi, tardi, tardissimo forse alla fine arriveranno.
Con L'Arciconfraternita sabato scorso siamo stati giusto a L'Aquila, la situazione è complessa ma non difficile, i problemi esistono per la abitazioni e tanti condomini del centro, tantissime case, quelle singole, quelle costruite negli ultimi anni e ad occhio nudo si vedono le differenze, sembrano a guardarle che le hanno appena ricostruite dopo il terremoto.
nel centro storico, penso per quel poco che può valere il mio pensiero ci vorranno almeno dieci anni per tornare ad un minimo di normalità
«Noi stiamo facendo l’inventario delle case, voi intanto prendetevi un periodo, è quasi Pasqua ed è la bella stagione, andate sulla costa, al mare: paghiamo tutto noi».
«Una volta che lo Stato è vicino - ha esortato Berlusconi - fate così, andate al mare, sarete serviti e riveriti fidatevi: avete l’assistenza di tutti gli italiani». Berlusconi ha dunque insistito a non restare nelle tende, ma a spostarsi «sulla costa, è a un’ora di autobus, facciamo tutto noi».
A dei bambini che lo salutavano, Berlusconi ha detto: «Fate i bravi, voi, dite alle mamme di portarvi al mare che ci sono degli alberghi che vi aspettano». Poi, rivolgendosi a una signora sulla quale erano visibili i segni di una lunga permanenza al sole, il Cavaliere ha detto: «Mi raccomando, mettete la crema solare».
http://www.corriere.it/politica/09_aprile_07/berlusconi_sfollati_mare_bd679a6c-2385-11de-aefc-00144f02aabc.shtml
io direi che oltre alla crema solare ci vuole anche una scorta industriale di...


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Editato da Animamundi il 28/05/2009 alle 10:36:12
ricostruzione l Aquila e anche campagna trasparenza
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Editato da Gipsy il 28/05/2009 alle 10:20:14
Nuova reply all'argomento:
finito il tamtam mediatico...
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