La Piazza
Certo, la tua non era sufficiente
cos'è? Adonai ti ha prestato un pò della sua intelligenza?
scemiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii pensavo che mi faceva sta barzelletta.aaaa crrrretiniiiiiiiiiiiii!!!!!

Hai ragione, scusa. Uno che è stato grasso come te, non sarebbe prudente e coscienzioso se comprasse un appartamento che un giorno, prima o poi, finirebbe per essere un miserabile monolocale.
sei stato cortese, ma credimi, non so che farmene di un appartamento di seicento metri quadri.
No, quello te l'ho prestato per farti sentire a casa
è per quello che mi hai prestato il buco del culo?
No, ti ho insegnato a fare la O col bicchiere
sei riuscito ad allacciarti le scarpe senza indossare gli occhiali?
Il mio trionfo è completo
Finalmente fai una cosa che si addice alla tua natura
davanti ad un palese caso di psicosi allucinatoria, non posso che ritirarmi in commiserevole silenzio.
Lo ha fatto per rimpicciolirti, sennò non sarei stato in grado di abbracciare con un solo sguardo l'intera tua circonferenza
fatti restituire i soldi dal tuo ottico.
ti ha montato le lenti al contrario.
Quasi come adesso, del resto
È vero, mi ricordo. Non dimenticherò mai quanto eri grasso e ributtante
esatto, era lo stesso periodo in cui ti sono cominciate a venire le rughe.
E tu allora avevi ancora i capelli'
no, poichè visse in un epoca più remota addirittura di quella in cui nascesti tu.
L'hanno ucciso a casa tua?
Esopo, per quanto ammirato da molti, finì per morire come un sorcio di fogna.
Figuriamoci quale futuro si prosopetta per te, che non godi nemmeno della tua stessa stima.
Se la sazietà dipendesse dal lavoro, invidieresti le soddisfazioni anche di Ciacco
tu invece farai bene a lavorare, prima di morire di fame.
Allora farai bene a emanciparti, prima di morir d'amarezze.
antiche di millenni, ma sempre attuali: così come l'invidia degli schiavi.
Parole antiche di millenni, ma sempre attuali.
Hai capito mo'? Asino!
Ora, caro Bartam, t'insegno un'altra cosa:
L'asino che portava una statua
Un tale che aveva caricato la statua di un dio su un asino, se ne andava verso la città. Poiché quelli che incontravano si inchinavano alla statua, pensando che s'inchinassero a lui, tutto emozionato l'asino si mise a ragliare e non voleva più andare avanti. Allora l'asinaio, compreso che cosa fosse successo, battendolo col bastone disse: « Testaccia, ci mancava solo che un asino fosse riverito dagli uomini!»
La storia mostra che coloro che si vantano di ciò che non gli compete, suscitano meritatamente il riso di chi li conosce.
Una volpe e una scimmia, che facevano un viaggio insieme, discutevano circa la loro nobiltà, a sostegno della quale ciascuna delle due portava molti argomenti. Quando giunsero a un certo punto, la scimmia, dopo aver dato un'occhiata intorno, scoppiò in lacrime. La volpe gliene domandò la ragione e la sua compagna, additandole alcuni monumenti sepolcrali, rispose: «Come posso non piangere, quando vedo le steli funebri dei liberti e degli schiavi dei miei antenati?». Ma la volpe ribatté: «Di' pure tutte le menzogne che vuoi: nessuno di costoro si alzerà certo a smentirti».
Così anche tra gli uomini bugiardi che si vantano soprattutto quando non vi sia chi possa confutarli.
Spero che questo insegni al mio amico Bartam a non vantarsi più e a non tediarmi più su msn.
Nuova reply all'argomento:
La volpe e la scimmia
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