La Piazza

lo sapevate che...
Messaggio del 27-10-2008 alle ore 13:24:16
...viaggiando all' 85% della velocità della luce (che sarebbe circa 240,000 m/sec. "se nn erro") per un periodo di 3 mesi, per chi ha viaggiato a quelle velocità , sono semplicemente trascorsi 3 mesi, ma sono passati circa 40 anni per chi è rimasto sulla terra...!!! praticamente covalcando un raggio di luce si otterebbe la vita eterna...

Messaggio del 27-10-2008 alle ore 13:25:23
però
Messaggio del 27-10-2008 alle ore 13:26:43
cazzo! ora capisco perchè sei sempre giovane quando scopi vai alla velocità della luce
Messaggio del 27-10-2008 alle ore 13:29:31
Cercherò di essere più chiaro...



Consideriamo ora due gemelli, chiamati Tommasino e Tommasone (perché, in ebraico, Tommaso vuol dire proprio "gemello"). Tommasone, il più robusto e il più intraprendente dei due, lascia la Terra nell'anno 2000 per raggiungere, a bordo di una navicella spaziale, una stella distante 8 anni luce (la distanza è misurata nel sistema di riferimento terrestre), viaggiando ad una velocità di 240.000 chilometri al secondo, pari cioè ai 4/5 della velocità della luce. A tale velocità occorrono dieci anni per percorrere 8 anni luce, e quindi per Tommasino, sulla Terra, Tommasone rientrerà nell'anno 2020 (dieci anni per arrivare sulla stella più dieci anni per tornare sulla Terra). Tommasone, al suo ritorno, concorderà sul fatto che sia l'anno terrestre 2020, ma sosterrà che per lui sono trascorsi soltanto dodici anni, e l'orologio dell'astronave confermerà la sua affermazione segnando l'anno 2012.

Il viaggio di andata misurato da Terra dura dieci anni. Tommasino però, che osserva il fratello con un potente telescopio, non vedrà effettivamente la navicella raggiungere la stella nel 2010 poiché a questo punto Tommasone sarà lontano 8 anni luce. Dato che la luce deve impiegare altri otto anni per tornare sulla Terra, Tommasino avrà la prova visiva dell'arrivo del fratello sulla stella nel 2018 (dieci più otto). La formula di Einstein (2.1) ci dice che l'orologio di Tommasone funziona a una velocità che è pari al 60% di quella di un orologio terrestre, e quindi, quando Tommasone arriva sulla stella, il suo orologio indica che sono trascorsi sei anni. Pertanto, quando Tommasino vede l'arrivo nel 2018, l'orologio dell'astronave segna l'anno 2006.

Dal punto di vista di Tommasone le cose sono ribaltate. Concorda ovviamente sul fatto che l'orologio dell'astronave segna l'anno 2006 al momento del suo arrivo sulla stella, ma in quell'istante vede l'orologio di Tommasino segnare l'anno 2002. Infatti nel sistema di riferimento terrestre l'arrivo sulla stella si è verificato nel 2010, però, dato che la stella è distante 8 anni luce, il segnale luminoso che effettivamente raggiunge la navicella in quel momento sarà partito 8 anni prima, cioè nel 2002 (dieci meno otto). Quindi Tommasone nel momento in cui raggiunge la stella vedrà il suo orologio segnare l'anno 2006 e quello terrestre l'anno 2002. La situazione è perfettamente simmetrica.

Secondo Tommasino, che nell'anno terrestre 2018 vede l'orologio sulla stella segnare l'anno 2006, l'orologio di Tommasone funziona dunque tre volte più lentamente del suo; secondo Tommasone, che nell'anno stellare 2006 vede l'orologio sulla Terra segnare l'anno 2002, l'orologio di Tommasino funziona tre volte più lentamente del suo.

Fin qui tutto bene? Allora occupiamoci del viaggio di ritorno.

Una volta arrivato, Tommasone si imbarca immediatamente per il viaggio di ritorno. Ora si sta avvicinando alla Terra e quindi il ritardo della luce è opposto a quello di dilatazione temporale. Tommasino, sapendo che Tommasone tornerà sulla Terra nel 2020 ed avendolo visto arrivare sulla stella nel 2018, avrà l'impressione che il viaggio di ritorno venga compresso in due soli anni di tempo terrestre. Abbiamo già stabilito che quando nel 2018 Tommasino vede l'orologio del suo gemello a metà del viaggio, questo segna l'anno 2006, e che quando lo rivede di nuovo sulla Terra segna il 2012. Quindi nei due anni terrestri di durata del viaggio di ritorno, Tommasino vedrà l'orologio della navicella avanzare di sei anni; in altre parole vedrà quell'orologio funzionare tre volte più velocemente del suo. Questo è un punto fondamentale: durante il viaggio di ritorno l'orologio dell'astronave visto da Terra sembrerà accelerato, e non rallentato! Come per il viaggio di andata, Tommasino è in grado di separare i due effetti e di concludere che l'orologio della navicella sta « realmente » funzionando ad una velocità pari al 60% della velocità del suo, analogamente alla prima parte del viaggio.

Tommasone, invece, al momento dell'arrivo sulla stella aveva visto l'orologio sulla Terra segnare l'anno 2002. Sappiamo che raggiungerà la Terra nel 2020, quindi Tommasone vedrà l'orologio terrestre avanzare di diciotto anni mentre sulla navicella ne trascorreranno sei. Ciò significa che a Tommasone l'orologio terrestre sembrerà funzionare tre volte più velocemente del suo. C'è quindi una completa simmetria anche nella seconda parte del viaggio! Tommasone può dedurre che l'orologio terrestre sta « realmente » andando lentamente, a una velocità pari al 60% di quella del suo.

Durante il viaggio di ritorno Tommasino vedrà l'orologio di Tommasone funzionare tre volte più velocemente del suo: infatti quello di Tommasino passerà dall'anno 2018 all'anno 2020 e quello di Tommasone dall'anno 2006 all'anno 2012. Contemporaneamente, Tommasone vedrà l'orologio di Tommasino funzionare tre volte più velocemente del suo: infatti quello di Tommasino passerà dall'anno 2002 all'anno 2020 e quello di Tommasone dall'anno 2006 all'anno 2012. Come conclude Paul Davies, se spiegato in questi termini, il paradosso dei gemelli non sembra più nemmeno un paradosso.


Oppure: Facciamo notare che, nonostante l'apparente irrealizzabilità, il paradosso dei gemelli è stato... verificato sperimentalmente! Questo grazie a degli orologi atomici collocati a bordo di due aerei che volavano in direzioni opposte rispetto al pianeta: l'aereo che viaggia in direzione est somma la sua velocità a quella di rotazione della terra, dunque viaggia più velocemente di quello che viaggia in direzione ovest, e quindi deve segnare un tempo inferiore di alcune frazioni di secondo. E così in effetti è stato. Un'altra verifica sperimentale fu invece eseguita nel 1966 in un acceleratore di particelle al CERN a Ginevra:.in questo caso i viaggiatori erano muoni, fatti correre per mezzo di campi magnetici lungo percorsi circolari con velocità pari al 99,6% della velocità della luce. Si trovò che al loro ritorno i muoni erano più giovani, perché erano decaduti più lentamente dei muoni in quiete nel laboratorio!

Ma c'é un altro esempio ancor più sconcertante, elaborato da Piero Angela, che illustra le trappole in cui si può cadere viaggiando a velocità prossime a quella della luce. Supponiamo che un ragazzo di 19 anni parta su un'astronave che va alla stessa velocità del treno di Einstein (4c/5) verso una meta lontana, lasciando sulla terra la giovane moglie con un bimbo appena nato. Rimane lontano per un tempo proprio di 30 anni e quindi, quando torna, egli ha 49 anni; ma per suo figlio, in base alla solita legge (2.1), ne sono trascorsi 50. Egli dunque... ha un anno in meno di suo figlio!!!

Capito ora???
Messaggio del 27-10-2008 alle ore 13:30:25
si abbiamo capito però il msg era troppo corto metti uno più lungo da leggere
Messaggio del 27-10-2008 alle ore 13:30:26
Pesà provaci pure tu.... è una sensazione unica
Messaggio del 27-10-2008 alle ore 13:31:26

praticamente covalcando un raggio di luce si otterebbe la vita eterna...



PEEEE... errore, si otterrebbe la NON vita eterna, visto che se il tempo non passa rimani congelato nell'istante in cui raggiungi la velocitá della luce.
Messaggio del 27-10-2008 alle ore 13:34:18
puo darsi gipsy
Messaggio del 27-10-2008 alle ore 14:08:45
per sfiorare la velocità della luce ci vorrebbero massa infinita ed energia infinita,per ora limiti invalicabili,sono però in studio teorie per viaggiare servendosi dei tachioni particelle che si muovono a velocità superiori della luce,ma per ora sono solo teorie.
Messaggio del 27-10-2008 alle ore 14:38:32

per sfiorare la velocità della luce ci vorrebbero massa infinita ed energia infinita


PEEEE... errore, ci vuole energia infinita se la massa non é nulla

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