La Piazza
Lu Pesant massere ha rotte
Messaggio del 26-02-2009 alle ore 22:46:09
diceva che il Timpano non gli piace per una storia di scatole in cui dovrebbe essere coinvolto un cadavere. Sempre Lu Pesant stasera borbottava su un presunto vilipendio della memoria di qualcuno. Non ho capito bene a chi si riferisse perchè era troppo furibondo. Mai l'avevo visto così nero in volto. Se potete fare qualcosa aiutatelo, vi scongiuro.
diceva che il Timpano non gli piace per una storia di scatole in cui dovrebbe essere coinvolto un cadavere. Sempre Lu Pesant stasera borbottava su un presunto vilipendio della memoria di qualcuno. Non ho capito bene a chi si riferisse perchè era troppo furibondo. Mai l'avevo visto così nero in volto. Se potete fare qualcosa aiutatelo, vi scongiuro.

Messaggio del 26-02-2009 alle ore 23:09:08
Eh?
Eh?
Messaggio del 26-02-2009 alle ore 23:11:21
ripeteva in continuazione: dux in scatola non s'ha da fare più.
ripeteva in continuazione: dux in scatola non s'ha da fare più.
Messaggio del 26-02-2009 alle ore 23:26:29
Questa è la prova che se na' scite addaver...
Questa è la prova che se na' scite addaver...

Messaggio del 26-02-2009 alle ore 23:48:25
da quello che ho capito dovrebbe avere a che fare con questo
------------
Editato da Cinghialone il 26/02/2009 alle 23:51:18
da quello che ho capito dovrebbe avere a che fare con questo
------------
Editato da Cinghialone il 26/02/2009 alle 23:51:18
Messaggio del 27-02-2009 alle ore 12:36:56
non è vero


Messaggio del 27-02-2009 alle ore 12:43:00
In un primo momento ha cercato di negare, ma in viso era così teso che ha finito per ammettere che non gli era piaciuto, non tanto per la tecnica recitativa quanto proprio per il fatto che l'attore avesse trattato un argomento così importante per tanti italiani senza il rispetto dovuto alla loro sensibilità.
In un primo momento ha cercato di negare, ma in viso era così teso che ha finito per ammettere che non gli era piaciuto, non tanto per la tecnica recitativa quanto proprio per il fatto che l'attore avesse trattato un argomento così importante per tanti italiani senza il rispetto dovuto alla loro sensibilità.
Messaggio del 27-02-2009 alle ore 12:47:53
bè, diciamo che io in questo spettacolo ero di parte, però faccio i miei complimenti a Timpano
bè, diciamo che io in questo spettacolo ero di parte, però faccio i miei complimenti a Timpano


Messaggio del 27-02-2009 alle ore 12:51:41

Messaggio del 27-02-2009 alle ore 13:37:15
devo dire che anche il piccioso ha rotto
la battuta su pertini era meravigliosa



Messaggio del 27-02-2009 alle ore 13:47:58
quella non era una battuta, era una dichiarazione attribuita impropriamente a Pertini e non certo da Timpano
quella non era una battuta, era una dichiarazione attribuita impropriamente a Pertini e non certo da Timpano

Messaggio del 27-02-2009 alle ore 13:48:52
seeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee cmq i pompieri partigiani ma fatt sang
seeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee cmq i pompieri partigiani ma fatt sang

Messaggio del 27-02-2009 alle ore 13:56:38
I veri partigiani erano quelli che si opposero a Mussolini nel 1922, nel 1924, nel 1926, non quelli che iniziarono il 25 aprile del 1945... C'è gente, come Pertini, che durante il ventennio è stato quasi sempre in carcere ed al confino, non aveva quindi bisogno di rifarsi una verginità pubblica dopo la caduta del fascismo.
I veri partigiani erano quelli che si opposero a Mussolini nel 1922, nel 1924, nel 1926, non quelli che iniziarono il 25 aprile del 1945... C'è gente, come Pertini, che durante il ventennio è stato quasi sempre in carcere ed al confino, non aveva quindi bisogno di rifarsi una verginità pubblica dopo la caduta del fascismo.
Messaggio del 27-02-2009 alle ore 13:59:21
Pertini è un noto furbacchione, mandava i giovani partigiani a morire mentre lui da buon vigliacco si nascondeva sempre, a guerra finita è uscito dal suo "nascondino" e se riempito di meriti che lui non ha, onore a tutti i caduti della guerra, giovani camerati e giovani partigiani, ma gente come pertini è meglio che venga dimenticata.
Pertini è un noto furbacchione, mandava i giovani partigiani a morire mentre lui da buon vigliacco si nascondeva sempre, a guerra finita è uscito dal suo "nascondino" e se riempito di meriti che lui non ha, onore a tutti i caduti della guerra, giovani camerati e giovani partigiani, ma gente come pertini è meglio che venga dimenticata.
Messaggio del 27-02-2009 alle ore 14:00:12
cmq c'ha ragione Lu pesante... nn so ancora il motivo ma ha il mio appoggio!
cmq c'ha ragione Lu pesante... nn so ancora il motivo ma ha il mio appoggio!
Messaggio del 27-02-2009 alle ore 14:02:22
sam si la meje


Messaggio del 27-02-2009 alle ore 14:08:04
Lu Pesant,
sei disonesto ed ignorante, Pertini ha contribuito a far rifugiare in Francia Filippo Turati durante il fascismo, è evaso da Regina Coeli insieme a Saragat quando a Roma c'erano i tedeschi. E quando non è stato libero a dirigere le operazioni contro il fascismo ha trascorso 15 anni in carcere ed al confino per le condanne del Tribunale speciale. Non dimenticare che anche durante la Prima Guerra Mondiale non fu un imboscato ma un decorato al valore.
Lu Pesant,
sei disonesto ed ignorante, Pertini ha contribuito a far rifugiare in Francia Filippo Turati durante il fascismo, è evaso da Regina Coeli insieme a Saragat quando a Roma c'erano i tedeschi. E quando non è stato libero a dirigere le operazioni contro il fascismo ha trascorso 15 anni in carcere ed al confino per le condanne del Tribunale speciale. Non dimenticare che anche durante la Prima Guerra Mondiale non fu un imboscato ma un decorato al valore.
Messaggio del 27-02-2009 alle ore 14:12:55
grazie pesà
grazie pesà

Messaggio del 27-02-2009 alle ore 14:15:07
Questa è la storiella che per anni hanno raccontato i professori "pertiniani" nelle scuole, fortunatamente nel 2009 molti studiosi hanno raccontato quella storia che non tutti conoscono, Pertini come altri era solo un soldatino filo-americano di quel tempo, viscidi che hanno venduto prima la propria patria e poi i loro fratelli ( partigiani ), avevano il culo parato dallo zio sam e hanno sventolato una badiera sporca di sangue per poi farci una campagna elettorale in loro favore, oggi come oggi i finti anti-fascisti non hanno più credibilità, torno a ripetere, onore a tutti i caduti di quella guerra che nel bene e nel male sono andati a morire con onore, ma gente come lui non merita la mia stima.
Questa è la storiella che per anni hanno raccontato i professori "pertiniani" nelle scuole, fortunatamente nel 2009 molti studiosi hanno raccontato quella storia che non tutti conoscono, Pertini come altri era solo un soldatino filo-americano di quel tempo, viscidi che hanno venduto prima la propria patria e poi i loro fratelli ( partigiani ), avevano il culo parato dallo zio sam e hanno sventolato una badiera sporca di sangue per poi farci una campagna elettorale in loro favore, oggi come oggi i finti anti-fascisti non hanno più credibilità, torno a ripetere, onore a tutti i caduti di quella guerra che nel bene e nel male sono andati a morire con onore, ma gente come lui non merita la mia stima.
Messaggio del 27-02-2009 alle ore 14:19:17
Timpano in modo velato ha detto anche questo, quando ha citato Pertini ha fatto notare la sua vera indole "assassina"
Timpano in modo velato ha detto anche questo, quando ha citato Pertini ha fatto notare la sua vera indole "assassina"
Messaggio del 27-02-2009 alle ore 14:26:12
Tanto assassina da aver ordinato, in qualità di membro del Comitato di Liberazione Nazionale dell'Alta Italia, la sospensione della condanna a morte e la liberazione di Icadio Saroldi, la spia che lo denunciò al Tribunale speciale e che gli fece passare 15 anni in carcere ed al confino...
Tanto assassina da aver ordinato, in qualità di membro del Comitato di Liberazione Nazionale dell'Alta Italia, la sospensione della condanna a morte e la liberazione di Icadio Saroldi, la spia che lo denunciò al Tribunale speciale e che gli fece passare 15 anni in carcere ed al confino...
Messaggio del 27-02-2009 alle ore 14:30:49
Dopo aver fatto morire molti ragazzini partigiani e giovani camerati era il minimo che potesse fare per meritarsi un "piccolo" posto nel purgatorio.
Dopo aver fatto morire molti ragazzini partigiani e giovani camerati era il minimo che potesse fare per meritarsi un "piccolo" posto nel purgatorio.
Messaggio del 27-02-2009 alle ore 14:38:31
...pesà, credi che sapesse delle foibe?
...pesà, credi che sapesse delle foibe?
Messaggio del 27-02-2009 alle ore 14:51:14
Samwase,
Pertini non era un comunista, non doveva difendere per ragioni di partito le nefandezze dei comunisti jugoslavi.
Lu Pesant,
chi ha mandato a morire i ragazzini standosene bello al sicuro a Roma è stato Mussolini, il quale non mi risulta che sia mai andato al fronte durante la Seconda Guerra Mondiale, soprattutto in Siberia...
Il coraggio di Pertini è dimostrato dalle motivazioni della medaglia d'argento al valore durante la Prima Guerra Mondiale e quella d'oro durante la Seconda Guerra Mondiale, rileggiamole.
«Durante tre giorni di violentissime azioni offensive, senza concedersi sosta alcuna, animato da elevatissimo senso del dovere, con superlativa audacia e sprezzo del pericolo avanzava primo fra tutti verso le munite difese nemiche, vi trascinava i pochi suoi uomini e debellava una dietro l'altra le mitragliatrici avversarie numerosissime e protette in caverne. Contribuiva così efficacemente alla conquista di ben difesa posizione nemica catturando numerosi prigionieri e bottino importante. Bellissima figura di eroismo e di audacia.»
— Descia - M. Cavallo - Jelenick, 21-22-23 agosto 1917
«Animatore instancabile della lotta per la libertà d'Italia, dopo 15 anni trascorsi tra carcere e confino, l'8 settembre 1943 si poneva alla testa degli ardimentosi civili che a fianco con i soldati dell'esercito regolare contrastarono tenacemente l'ingresso alle truppe tedesche nella Capitale. Membro della giunta militare del C.L.N. centrale, creava una delle maggiori formazioni partigiane operanti sui piano nazionale. Arrestato e individuato quale capo dell'organizzazione militare clandestina, sottoposto a duri ed estenuanti interrogatori ed a violenze fisiche con il suo fiero ed ostinato silenzio, riusciva a mantenere il segreto. Il 25 gennaio 1944 riacquistava la libertà con una fuga leggendaria dal carcere, riassumeva il suo posto di comando spostandosi continuamente in missione di estremo pericolo nelle regioni dell'Italia centrale, dove più infieriva la lotta alla quale partecipava personalmente. Nel maggio 1944 si recava in Lombardia per portarvi il suo contributo prezioso ed insostituibile di animatore e combattente, potenziando le Brigate che in ogni regione dell'Italia occupata, sotto la sua guida, divennero un formidabile strumento di lotta contro l'invasore. Di là, a fine luglio 1944, si portava in Firenze dove, alla testa dei partigiani locali, partecipava all'insurrezione vittoriosa. Rientrato in Roma liberata, chiedeva di essere inviato nell'Italia occupata e dalla Francia effettuava il passaggio del Monte Bianco. Nella Val d'Aosta (Cogne), soggetta ad un feroce rastrellamento, si univa alle formazioni partigiane distinguendosi in combattimento. Raggiunta Milano, riprendeva il suo posto nei maggiori organi direttivi della resistenza. L'insurrezione del Nord lo aveva, quale membro del Comitato insurrezionale, tra i maggiori protagonisti nelle premesse organizzative e nell'urto militare decisivo. Uomo di tempra eccezionale, sempre presente in ogni parte d'Italia ove si impugnassero le armi contro l'invasore. La sua opera di combattente audacissimo della resistenza gli assegnava uno dei posti più alti e lo rende meritevole della gratitudine nazionale nella schiera dei protagonisti dei secondo Risorgimento d'Italia.»
— Roma, Firenze, Milano, 8 settembre 1943 - 25 aprile 1945
Samwase,
Pertini non era un comunista, non doveva difendere per ragioni di partito le nefandezze dei comunisti jugoslavi.
Lu Pesant,
chi ha mandato a morire i ragazzini standosene bello al sicuro a Roma è stato Mussolini, il quale non mi risulta che sia mai andato al fronte durante la Seconda Guerra Mondiale, soprattutto in Siberia...
Il coraggio di Pertini è dimostrato dalle motivazioni della medaglia d'argento al valore durante la Prima Guerra Mondiale e quella d'oro durante la Seconda Guerra Mondiale, rileggiamole.
«Durante tre giorni di violentissime azioni offensive, senza concedersi sosta alcuna, animato da elevatissimo senso del dovere, con superlativa audacia e sprezzo del pericolo avanzava primo fra tutti verso le munite difese nemiche, vi trascinava i pochi suoi uomini e debellava una dietro l'altra le mitragliatrici avversarie numerosissime e protette in caverne. Contribuiva così efficacemente alla conquista di ben difesa posizione nemica catturando numerosi prigionieri e bottino importante. Bellissima figura di eroismo e di audacia.»
— Descia - M. Cavallo - Jelenick, 21-22-23 agosto 1917
«Animatore instancabile della lotta per la libertà d'Italia, dopo 15 anni trascorsi tra carcere e confino, l'8 settembre 1943 si poneva alla testa degli ardimentosi civili che a fianco con i soldati dell'esercito regolare contrastarono tenacemente l'ingresso alle truppe tedesche nella Capitale. Membro della giunta militare del C.L.N. centrale, creava una delle maggiori formazioni partigiane operanti sui piano nazionale. Arrestato e individuato quale capo dell'organizzazione militare clandestina, sottoposto a duri ed estenuanti interrogatori ed a violenze fisiche con il suo fiero ed ostinato silenzio, riusciva a mantenere il segreto. Il 25 gennaio 1944 riacquistava la libertà con una fuga leggendaria dal carcere, riassumeva il suo posto di comando spostandosi continuamente in missione di estremo pericolo nelle regioni dell'Italia centrale, dove più infieriva la lotta alla quale partecipava personalmente. Nel maggio 1944 si recava in Lombardia per portarvi il suo contributo prezioso ed insostituibile di animatore e combattente, potenziando le Brigate che in ogni regione dell'Italia occupata, sotto la sua guida, divennero un formidabile strumento di lotta contro l'invasore. Di là, a fine luglio 1944, si portava in Firenze dove, alla testa dei partigiani locali, partecipava all'insurrezione vittoriosa. Rientrato in Roma liberata, chiedeva di essere inviato nell'Italia occupata e dalla Francia effettuava il passaggio del Monte Bianco. Nella Val d'Aosta (Cogne), soggetta ad un feroce rastrellamento, si univa alle formazioni partigiane distinguendosi in combattimento. Raggiunta Milano, riprendeva il suo posto nei maggiori organi direttivi della resistenza. L'insurrezione del Nord lo aveva, quale membro del Comitato insurrezionale, tra i maggiori protagonisti nelle premesse organizzative e nell'urto militare decisivo. Uomo di tempra eccezionale, sempre presente in ogni parte d'Italia ove si impugnassero le armi contro l'invasore. La sua opera di combattente audacissimo della resistenza gli assegnava uno dei posti più alti e lo rende meritevole della gratitudine nazionale nella schiera dei protagonisti dei secondo Risorgimento d'Italia.»
— Roma, Firenze, Milano, 8 settembre 1943 - 25 aprile 1945
Nuova reply all'argomento:
Lu Pesant massere ha rotte
Registrati
Mi so scurdate la password
Hai problemi ad effettuare il login?
segui le istruzioni qui