La Piazza

Marchionne....du....du....du...
Messaggio del 28-01-2011 alle ore 17:27:08



Messaggio del 28-01-2011 alle ore 18:24:40
Al Tg3 Regione oggi alle 14,00 ho assistito ad una bella intervista:

NICOLA DI MATTEO (SEGR: FIOM) che parlava di DIRITTI dei lavoratori, contro lo strapotere di Marchionne (ci vuole un bel coraggio!!!).

A questo signore di mezza età vorrei ricordargli quell'accordo che firmò in SEVEL malgrado i lavoratori tutti non erano d'accordo. Non ricordo con precisione credo l'anno 83/84, ricordo sicuramente che la condizione dei lavoratori peggiorò ulteriormente. Anche allora, come ora a Mirafiori e Pomigliano, quell'accordo fù frutto di un ricatto (prendere o lasciare).



In Val di Sangro all'epoca contrava, non poco, il Sen. Graziani di Paglieta (P.C.I.) e Di matteo rappresentava per il PCI di allora, il braccio politico in SEVEL di tale
Messaggio del 28-01-2011 alle ore 18:55:11
Anno 1985: slittamento della mezz'ora per il cambio turno.

In quell'anno ero poco più di un ragazzetto alla sua prima esperienza lavorativa; dopo qualche anno entrai in Sevel ed i miei nuovi colleghi mi parlarono di quell' accordo "carogna" che fu respinto a maggioranza con un referendum; nonostante il volere operaio aveva detto NO, in blocco Cgil (Fiom), Cisl (Fim) e Uil (Uilm) firmarono per il "SI'" allo slittamento della mezz'ora.
Come non darti ragione Deniro, purtroppo, e dico purtroppo, diciamo tanto male ai politici che sono inchiodati da anni alle loro poltrone e non riusciamo a vedere la "casta" che vige dentro queste organizzazioni.
Oggi se ci troviamo a queste condizioni è anche per colpa loro, e questo bisogna riconoscerlo; l'importante che loro riconoscano gli errori fatti, anche se timidamente e sporadicamente l'hanno iniziato ad ammettere in qualche intervento di questi giorni.
Oggi protestiamo insieme a loro perchè la posta in palio è davvero molto alta, ma non saremo mai come loro.
La storia ci rende scettici sui loro finali di lotte

Vedremo come andrà a finire......io ci credo

Messaggio del 29-01-2011 alle ore 00:37:59
Messaggio del 29-01-2011 alle ore 01:27:27
Mi spiace disilludervi (seriamente, mi dispiace) ma la verità é che i sindacati sono una cosa superata... nel senso che se nel 1800 la volontà degli operai uniti era più forte di quella del padrone stesso della fabbrica, ora non è più così, perché il padrone prende baracca e burattini e se ne va in Polonia.

L'unica speranza che hanno gli operai sarebbe se i sindacati si svecchiassero da questa visione nazionalistica e retrò che hanno e cominciassero a pensarla in modo internazionale... come le multinazionali.

La verità è che i sindacati sono rimasti indietro... questa è la verità e prima o poi si deve guardarla in faccia.
Messaggio del 29-01-2011 alle ore 01:31:14
Aggiungo una cosa, se i sindacati fossero guidati da persone lungimiranti (e non dai piccoli burocrati quali sono) punterebbero a migliorare i diritti dei lavoratori in Cina, India, Pakistan... etc... finanziandoli.

Una volta che anche lì i lavoratori cominciano ad avere dei diritti potreste giocarvela ad armi pari... ma fino a che ci sta il cinese che sgobba 15 ore al giorno per pochi spicci, non c'è partita.
Messaggio del 29-01-2011 alle ore 08:26:10
Era il 1985 un milione di anni fa nella logica temporale del mondo d'oggi,prima del crollo del muro esisteva ancora l'URSS e in Cina si andava ancora con i muli..purtroppo mi tocca quotare Gispy in una economia globalizzata il capitalista puo' scegliere dove produrre e fino a quando i lavoratori del 3 mondo non pretenderanno condizioni migliori di vita e lavoro possiamo star certi che tutto continuera' nello stesso modo con l'azienda che continuera' a portare avanti la sua "politica" senza ascoltare le istanze spesso giuste dei propri lavoratori...Va cmq detto che cmq alla Fiat manca la cd massa critica di 6 milioni di veicoli prodotti all'anno limite che lo stesso Marchionne ha fissato per garantire la sopravvivenza,con Chrysler arriva a 4 e la Fiat lo scorso anno ha segnato un -28.6 % delle vendite ergo non e' che con lo scontro che salvera' la Fiat...Inoltre ancora si vedono i fantomatici 20 nuovi modelli promessi da tempo e mi fa ridere sentir parlare ancora di SUV in un mondo che guarda gia' altrove..
Messaggio del 29-01-2011 alle ore 08:36:26
Ieri inoltre leggevo l'intervista al capo dei designer di Chrysler che sottolineava come Marchionne avesse di fatto inventato l'8 giorno lavorativo nella consapevolezza nel Nord America ipercompetitivo, che per cercare di salvare l'azienda e quindi il proprio futuro si e' certi di doversi fare un mazzo incredibile senza avere cmq certezze...Poi senza prenderci in giro bisogna cmq ammettere che in certe realta' produttive del mezzogiorno la situazione era davvero fuori ogni controllo/decenza e che spesso anche dalle ns parti la figura del cd Metalmezzadro e' davvero difficilmente difendibile...Alla fine Sergio e' costretto a far cosi per dimostrare di esser il sovrano incontrastato nelle sue aziende sperando che gli investitori, in primo luogo americani,siano disposti a credere nel suo progetto e sganciare il denaro necessario per andare avanti..
Messaggio del 29-01-2011 alle ore 12:53:54

Vedremo come andrà a finire......io ci credo



più ci credi ed in più ci credete... e più è facile che la sevel chiude
Messaggio del 30-01-2011 alle ore 00:12:05
Secondo me non chiude, ma na bella botta glie la danno..............
Messaggio del 31-01-2011 alle ore 01:08:12
D'accordissimo con Dekkard, sia per quanto riguarda la situazione lavorativa a Pomigliano (tra l'altro l'ho anche sentito dire da due persone che ci hanno lavorato) sia per quanto riguarda la necessità della dirigenza FIAT di una dimostrazione di forza... nei confronti di tutti, anche dello stato italiano. Questa è l'extrema ratio, dopo di che conviene vendere in Italia e spostarsi altrove. E ripeto mi dispiace molto per le persone che ci lavorano, visto che ci sono anche alcuni miei amici.

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