­Lorenzo Pasquini:
­ezze
­CARMINE GIANCRISTOFARO:
­Salve
­Lorenzo Pasquini:
­sezze?
­CARMINE GIANCRISTOFARO:
­cosa posso fare per te
­Lorenzo Pasquini:
­lezze
­cosa stai facendo?
­CARMINE GIANCRISTOFARO:
­stavo leggendo una tua splendida citazione
­Lorenzo Pasquini:
­capisco
­non c'è più religione
­non si possono nemmeno più accoltellare i froci, ne i ricchioni
­CARMINE GIANCRISTOFARO:
­indubbiamente
­Lorenzo Pasquini:
­che subito arrivano schiere di froce ballerine a rompere le creste di gallo
­CARMINE GIANCRISTOFARO:
­indubbiamente
­Lorenzo Pasquini:
­saprei ben io che trattamento riservare a quella marmaglia
­CARMINE GIANCRISTOFARO:
­ovvero^
­Lorenzo Pasquini:
­tutti nei forni, li metterei
­CARMINE GIANCRISTOFARO:
­parole sante
­tu sì che sai mettere la gente al proprio posto
­Lorenzo Pasquini:
­ma decisamente, corpo di mille cannoni arrugginiti
­CARMINE GIANCRISTOFARO:
­sei un repertorio di appropriatezze
­Lorenzo Pasquini:
­decisamente
­CARMINE GIANCRISTOFARO:
­l'uomo giusto al posto giusto
­Lorenzo Pasquini:
­sono austerità e determinazione
­CARMINE GIANCRISTOFARO:
­sei decisione e azione
­Lorenzo Pasquini:
­le chiacchiere le lascio alle checche e ai comunisti
­CARMINE GIANCRISTOFARO:
­come sei epico
­Lorenzo Pasquini:
­fortemente
­CARMINE GIANCRISTOFARO:
­direi quasi pelide
­Lorenzo Pasquini:
­assolutamente
­bisognerebbe tornare ai tempo del cilìcio e della gogna
­tempi
­CARMINE GIANCRISTOFARO:
­sai, credo che aprirò un post
­Lorenzo Pasquini:
­davvero?
­CARMINE GIANCRISTOFARO:
­certo
­meriti la memoria dei secoli
­Lorenzo Pasquini:
­ovviamente
­CARMINE GIANCRISTOFARO:
­questo dialogo merita l'immortalità, non credi
Lorenzo Pasquini:
­lo ritengo sanche io
­anche