La Piazza
ma questo non vuol dire che la manifestazione di quest'estate nn doveva averla.
hanno sbagliato in 2
C.V.D.!!!!!!!!!
per la notte bianca s'è gridato allo scandalo... mentre per il choco village Tutto passa in cavalleria!
Mida
sono cmq contento...
non condivido ma sono contento: il tuo ragionamento, almeno, da atto del fatto che il parallelo non era poi così malaccio!
se hanno sbagliato in due "si dia fiato alle trombe" e giù con denunce , querele, frentania provincia e co... (oppure facete ddu' pesi e ddu' misure?)!!!!
se invece non c'è nulla di sbagliato (come da me sostenuto) le vostre erano solo sterili e faziose polemiche!
Ciaps!
La struttura apposita c'era anche sotto al fosso! (eppoi non è una questione di location!)
non mi risulta. io per struttura intendo il tendone o come si chiama quella specie di "fattapposta gonfiabile

e chi te l'ha detto che non è questione di location??

un lancianese viene tratto in inganno se legge un manifesto come quello "incriminato" di quest'estate, perchè tutte le altre simil iniziative erano gratuite. sbagliando (evidentemente), ma uno associa.
e cmq se nel caso del chocovillage avessero scritto sulle locandine e sulle pubblicità in generale che c'era un biglietto da pagare, avrebbero fatto meglio. è innegabile.
ma questo non vuol dire che la manifestazione di quest'estate nn doveva averla.
hanno sbagliato in 2

"ingresso e biglietteria" è una endiade (o comecavolosidice!) quindi non rompete

Non potrei mai usare un tono aggressivo!!! e se risulta tale chiedo venia! quanto al sarcastico ci hai preso in pieno...e che fà vuoi parlare seriamente di ste cose?

mi fa comenuqua piacere che almeno stavolta non si grida alla truffa, all'inganno, alla mafia ed alla mala fede!!
EPPURE:
I manifesti del choco village affissi in giro non portavano il prezzo!
Io non sono stato alla prima edizione, non sapevo dell'esistenza dell'iniziativa!
Il cartello all'ingresso e la biglietteria c'era pure alla notte bianca!
La struttura apposita c'era anche sotto al fosso! (eppoi non è una questione di location!)
Quanto ai manifesti appiccicati anche fuori lanciano:
riporto quello che in molti hanno detto: """qualcuno ha letto da qualche parte, manifesto, pubblicità etc che l'entrata era a apagamento?
se sì lo dica..
altrimenti non ci sono cazzi...è pubblicità ingannevole"
e cheffà mo non si critica il fatto che sui manifesti non c'era il prezzo???
Jamme su la vostra era una ragione insostenibile... ed adesso ne avete dato riprova!
Salvelox!
o professore, perdonami sai, ma il parallelo che hai fatto non regge

primo perchè del chocovillage non è la prima edizione per cui sì si sapeva che si pagava (come dice giustamente pepetta) e secondo perchè per entrare dentro a una struttura appositamente realizzata è quantomeno verosimile che si paghi, cosa non altrettanto scontata in una manifestazione per bimbi all'aperto, visto che consuetudine voglia che quel tipo di manifestazioni non si siano mai pagate (vedi le recite che fanno alla villa comunale d'estate, per esempio)
O Professore... tu che sei stato alla notte bianca con i tuoi nipotini dai info a Frentanadoc sul tipo di biglietto che ti hanno rilasciato... poi dimmi se era tutto così regolare...
Mi pare di aver scorto in piazza tanto di biglietteria all'ingresso molto ben visibile............poi sul fatto che oltre al biglietto d'ingresso bisognava sborsare altri euri (per varie ed eventuali) su quello siamo sulla stessa linea visto che uno pensa che se si è pagato il ticket poi .........................!
Comunque perchè mi ti rivolgi con questo tono misto sarcastico-aggressivo

what's "risaputo"??
what's"assolutamente"??
Pepè mo è diventata una mera questione di conoscenza??
"Io non lo sapevo!"
"Io non l'ho letto sui manifesti!"
"Lo dovenano dire!"
"Io mi sento ingannato..."
"5x3=15!"
Pepè, pe' piacere!

Le due cose non sono in alcun modo comparabili...............visto che l'ingresso a pagamento di Chocovillage era assolutamente risaputo, mentre per la notte bianca dei bimbi ero per così dire "sconosciuto"!!
Ok!Pocoyo!
Grazie per le info!
Ps. c.v.d.
O professore, innanzitutto il chocovillage è terminato.
Si comunque si pagava il biglietto, ed avevi compreso nel prezzo: l'ingresso sia alla struttura in piazza che all'auditorium diocleziano, gli assaggi che i vari stand mettevano a disposizione e poi eri libero di acquistare quello che volevi.
Qualcuno si è lamentato che si pagava, sopratutto bisognava entrare gratis...ma alla fiera dell'agricoltura entrano gratis??? e sopratutto una volta entrati (a pagamento) gli regalano i trattori? o i pappagallini???
Questo è un consorzio nato l'anno scorso, stanno cercando di far aumentare il numero di stand in modo da far abbassare ogni anno il prezzo del biglietto ma i costi sono tanti e non è facile specialmente all'inizio.
lanciano tappezzata dei manifesti, bandiere di choco vilagge.. ma si paga per entrare sotto le tende? e se si paga il cioccolato è gratis?
ci sono altri utenti del forum che hanno pagato e ci sanno dare altre notizie utili sulla questione biglietti?
------------
Editato da Frentanodoc il 13/09/2009 alle 16:44:55
davano dei semplici bigliettini numerati (ne ho uno che mi son fatta dare da un'amica per ricordo)

una domanda sola a chi ha partecipato alla notte bianca dei bimbi:
che tipo di ricevuta/biglietto rilasciava l'organizzazione quando pagavate il prezzo d'ingresso?
ci siamo capiti...

lo faremo micolao... stanne pur certo

qui si parla di correttezza di comunicazione, se ci sia stata o meno una furbata, ma se cosi fosse è inutile lamentarsi....la prossima volta vorrà dire che ci regola di conseguenza....
il fatto, ma su questo non posso esprimere pareri perchè non sono bene informato, mi sembra che sulla promozione dell'evento non sia stato specificato che l'evento era a pagamento, quindi la gratuità data per scontata, il divertimento per bambini è stato usato come specchietto per le allodole.............è questione di correttezza, quando un'evento è a pagamento, va specificato sulla promozione dello stesso, altrimenti anche in caso contrario và scritto INGRESSO LIBERO, nè l'una e nell'altra cosa è stata fatta giocando sull'ambiguità e sulle debolezze dei genitori che arrivati sul posto, non hanno potuto dire di no a i propri figli..........
esattamente quello che dico io,
anche se poi fosse stato legittimo chiudere in quell'occasione, di correttezza ce n'è stata ben poca..
comunque sarebbe il caso che tenessimo tutti d'occhio queste "iniziative"..
non potresti farlo, sai in quante parti d'italia vengono concessi spazi pubblici per concerti ed evanti a pagamento?
a saperlo prima andavamo in massa e ci DOVEVANO far entrare, altro che 5 euro...
Micolàà, mi sembra che al parco non si poteva accedere, ripeto mi sembra, cosa che però potrebbe essere impossibile, quello è un parco con i buchi a meno che abbiano presidiato tutti gli ingressi.....
il discorso è questo l'ingresso in un pubblico parco è libero, ma in casi come questi può anche essere un pubblico spettacolo a pagamento, vedi esempio una partita di calcio, stadio pubblico, in gestione alla società sportiva, spettacolo(partita di calcio) a pagamento..........il fatto, ma su questo non posso esprimere pareri perchè non sono bene informato, mi sembra che sulla promozione dell'evento non sia stato specificato che l'evento era a pagamento, quindi la gratuità data per scontata, il divertimento per bambini è stato usato come specchietto per le allodole.............è questione di correttezza, quando un'evento è a pagamento, va specificato sulla promozione dello stesso, altrimenti anche in caso contrario và scritto INGRESSO LIBERO, nè l'una e nell'altra cosa è stata fatta giocando sull'ambiguità e sulle debolezze dei genitori che arrivati sul posto, non hanno potuto dire di no a i propri figli............anche mia moglie HA VERSATO, e quando si è venuta a lamentare, credendo come molti altri hanno creduto che l'evento fosse riconducibile anche alle feste di settembre, gli ho risposto "frechete", la prossima volta guardi prima, dove vai e con chi vai......mo tutte sà cummedie non serve a niente.....
ah...bene...
credevo di no, o meglio non potevo crederci..
e invece...
per la serie...
«Questo era e resta uno spazio pubblico», ribadisce il sindaco Filippo Paolini durante la conferenza stampa sulla scelta dell’amministrazione, «gestirlo significa qualcosa di più di un semplice custode che apre e chiude i cancelli: ci sarà un’organizzazione che avrà il compito di far vivere quest’area».
clicca
«Questo era e resta uno spazio pubblico»

siamo partiti proprio bene...

pubblico sto paio di p....

no micolao, se non si pagava non ti lasciavano entrare.
Erano posizionati a tutti gli accessi al parco, non solo davanti al cancello principale

ma tu volendo potevi entrare lo stesso nel parco giusto? nonostante il biglietto all'ingresso intendo.
micolao... alla notte bianca si
ieri no

poi vorrei capire una cosa, ma il biglietto si pagava all'ingresso?
cioè al cancello?
No, O professore io non voglio vedere l'inganno in tutto... per quanto mi riguarda quando c'è da ricredersi lo faccio.
La notte bianca a me non è piaciuta, al di là dei 5€ non mi è proprio piaciuta. Ieri è stato davvero un bel pomeriggio. Però come sappiamo queste giornate sono state organizzate da enti diversi, quindi si aspetta un altro evento promosso da Marketing & Eventi e se sarà poco chiaro come la notte bianca personalmente laggiù non ci metterò più piede. Tutto qui!

Ma tinete a fà tutta questa manfrina.........nella vita le inculature si prendono una sola volta, se ad un ristorante siete andati una volta e non vi è piaciuto la seconda volta non ci tornate........a buon intenditore poche parole......
Di sicuro ho letto più manifesti con la scritta "INGRESSO GRATUITO" che non quelli con il prezzo stampato sopra!!
l mio intento non è quello di andare controcorrente (anche se, dici bene Uana, che ogni tanto mi da gusto !) - ma... quello di evitare esagerazioni, fraintendimenti ed atteggiamenti forcaioli!
Molti vedono l'inganno... in qualcosa che rientra nella normalità di oggi!
E questa organizzazione, se fosse per tutte le chiacchiere sentite e scritte, andrebbe rinviata a giudizio per truffa!!
Ma jamme su'!
Secondo il vostro parametro di giudizio è così; del resto non ho mai letto sui loro manifesti i prezzi!
" altrimenti non ci sono cazzi...è pubblicità ingannevole" Ma dove? e soprattutto ma chi?
------------
Editato da O Professore il 10/09/2009 alle 09:30:30
O Professòoo fusse poco-poco tu!!! l'avvocato del diavolo......

No, no sui cartelloni era specificato INGRESSO GRATUITO. Era scritto!
Poi era scritto che alle 19.30 si offriva un pezzo di pizza o una crepes ai bimbi (GRATIS) e sotto tra parentesi era specificato che eventuali bevande erano a pagamento.
Tutto correttissimo, il programma ha illustrato bene la festa!
Ah, la stessa bottiglietta d'acqua 50 cent. invece di 1€...

Anche io ho portato mia figlia a Bimbolandia ieri.
E' stato un bel pomeriggio, si è divertita sicuramente di più.
L'organizzazione non c'entrava niente con i gestori del parco, e si notava pure. C'era una squadra di animatori per bambini davvero molto bravi, li hanno truccati, hanno gonfiato palloncini, hanno regalato lo zucchero filato, ballato... davvero simpatici! E ad ogni gioco uno di loro controllava che non si affollassero molto e cercavano di far entrare bimbi di età simili.
Anche lo spettacolino teatrale era decisamente organizzato meglio di quello per la notte bianca. Una bella scenografia, impianto audio e seggioline per bambini.
Ecco per una giornata così 5€ li avrei pure pagati!!!

Quote:qualcuno ha letto da qualche parte, manifesto, pubblicità etc che l'entrata era a apagamento?
se sì lo dica..
altrimenti non ci sono cazzi...è pubblicità ingannevole
E chi lo ha detto???
Di sicuro ho letto più manifesti con la scritta "INGRESSO GRATUITO" che non quelli con il prezzo stampato sopra!!
Il mio intento non è quello di andare controcorrente (anche se, dici bene Uana, che ogni tanto mi da gusto

Molti vedono l'inganno... in qualcosa che rientra nella normalità di oggi!
E questa organizzazione, se fosse per tutte le chiacchiere sentite e scritte, andrebbe rinviata a giudizio per truffa!!
Ma jamme su'!
Ripeto: Di sicuro ho letto più manifesti con la scritta "INGRESSO GRATUITO" che non quelli con il prezzo stampato sopra!!
Capossela è un truffatore, Cammariere è un ladro, anche il Metaverso è un covo di ladri e chi organizza i mille concertini negli altri locali di Roma (roma come esempio) è un poco di buono... e con loro tutti gli altri artisti che si esibiscono in bettole di città o in parchetti di paese... sono parte di ingranaggi ed organizzazioni truffaldine...
Secondo il vostro parametro di giudizio è così; del resto non ho mai letto sui loro manifesti i prezzi!
" altrimenti non ci sono cazzi...è pubblicità ingannevole" Ma dove? e soprattutto ma chi?
------------
Editato da O Professore il 10/09/2009 alle 09:30:30
QUESTA VOLTA
bene, certo, ma QUESTA VOLTA l'organizzazione era diversa: non il gruppo privato di gestione ma il comitato feste

infatti sampei era solo x raccontare e precisare

però mi sembra pure giusto evidenziare com e andata stavolta,anche se "QUESTA VOLTA"si sapeva che era gratuito a differenza dell altra..

vorrei far notare a chi di dovere



questa è un osservazione da chi conosce poco questa città nn me ne voglia nessuno...

Al prof gli piace andare controcorrente anche quando proprio non si può

sta volta ha pagato il comitato feste ecco perchè era gratis sonyca, sono due cose diverse

qualcuno ha letto da qualche parte, manifesto, pubblicità etc che l'entrata era a apagamento?
se sì lo dica..
altrimenti non ci sono cazzi...è pubblicità ingannevole
AMEN FRATELLO
siamo appena tornati,i miei bambini(una di 8 e l altro di 7 anni)si son molto divertiti..anke se apparte il calcio balilla x i più grandicelli c erano i gonfiabili che a mio avviso sono più adatti a bimbi di età inferiore,comunque hanno offerto zucchero filato,palloncini e trucco x la femminucce GRATIS,per concludere con la pizza(che hanno mangiato anche gli adulti a sbafo)e la recita di biancaneve..tutto sommato un bel pomeriggio che si replicherà domani..
L INGRESSO ERA GRATUITO STAVOLTA..
continui a nasconderti dietro un dito...

un privato "può" farlo... ma la normalità è che il biglietto si paghi!
ma diciamo pure che "avrebbe potuto farlo"
non che era obbligato...
diciamo pure che "avrebbe" potuto anche specificare (se non lo ha fatto) che l'ingresso era a pagamento
e sempre a Bomba torniamo...

ma tu ormai s'è capito che ci senti da un orecchio solo...

i caggi hanno fatto i furbi ed è giusto che se ne parli
facciamo così:
qualcuno ha letto da qualche parte, manifesto, pubblicità etc che l'entrata era a apagamento?
se sì lo dica..
altrimenti non ci sono cazzi...è pubblicità ingannevole
e oggi professore, con la pubblicità non si scherza...la pubblictà ingannevole viene sanzionata e bisogna specificare anche quanti peli sulle chiappe uno ha...
altro che "ci si deve aspettare che si paghi..."
ripeto:
MA PROPRIO PER NIENTE
... tutto vero quel che dici Micolao!!
...ma ciò che suggerisci, e che sposo in pieno, è una scelta gestionale che definirei ...promozionale!!
... e proprio perchè a fini promozionali non rientra nella "normale gestione" ... "la gratuità" è "speciale".
... la normalità è che si paghi il biglietto!
Ecco perchè ritenevo fondate (anche se non condivisibili) le rimostranze circa l'affidamento della gestione del Diocleziano ad una società privata!!
come hai detto tu:"un privato può benissimo scegliere di investire una cifra su uno spettacolo in modo da richiamare gente e guadagnare sulla consumazione lo può fare sia in modo da coprire con le consumazioni la spesa dell'evento (che è lui a stabilire e quindi sa se può rientrarne più o meno...il rischio, calcolato o meno, fa parte dell'imprenditoria).
MA ANCHE, in maniera più lungimirante, per la prima/e volte fare un piccolo investimento a fondo perduto per invogliare le persone, quindi in questo caso anche le famiglie coi bimbi, a rifrequentare quel posto visto che ora è gestito da loro e dovrebbe essere più controlllato, ben tenuto e quindi rivalutato.
Una sorta di pubblicità, mi sembra chiaro;
un privato "può" farlo... ma la normalità è che il biglietto si paghi!
Tutto qui.
Che poi si voglia sfruttare le feste per guadagnare, che il discorso di One sia quantomeno sacrosanto nessuno lo mette in dubbio...
...che il biglietto possa essere salato... soprattutto se, come detto da Pepetta, è il costo del biglietto moltiplicato x3, x4 ecc... è comprensibilissimo....
Vabbò va... basta con sto discorso.
Ciao.
Ate mi dispiace ma lo sai, non sono d'accordo. (e, porca puttana, so che anche tu non sei d'accordo

Attivarsi in prima linea; è l'unica cosa.
sui giornali
per le strade
nella rete
al palazzo.
Penso sia ora di darsi, tutti quanti, una bella svegliata/strigliata.
Basta lamentarsi e basta...
'spitt tu...
fin quando le poche briciole che cadono dal tavolo accontentano troppi, stai fresco a svegliarti.
Quello che è successo è INDEGNO.
Quello che succede da un pochetto di tempo a Lanciano è indegno.
Però, porca paletta, aspetto che se ne accorgano anche quelli che hanno legittimato da oltre 10 anni questa situazione.
Oltre il 60% della popolazione; una minoranza per interessi, una silente maggioranza per il peggiore dei peccati nella politica e nella società
L'IGNAVIA.
Naturalmente ha fatto da contraltare una proposta di opposizione poco comunicata in alcuni casi oppure nulla in altri.
Penso sia ora di darsi, tutti quanti, una bella svegliata/strigliata.
Basta lamentarsi e basta...
insomma, già l'hanno avuto senza gara, in più l'atteggiamento è proprio quello di chi vuole mungere la vacca senza dare niente in cambio...
speriamo durino poco.
sono gli stessi che ci avevano chiamati per suonare GRATIS...ahahaha!

ma nin tinet proprio nient da fà???^^^^


LO SAPPIAMO TUTTI CHE LA STRUTTURA E' GESTITA DA UN PRIVATO!!!!
E SAPPIAMO TUTTI CHE PER ENTRARE AGLI SPETTACOLI ORGANIZZATI DA PRIVATI SI PAGA UN BIGLIETTO!!!
ma adò sta scritt? adò li si lett?
che scemenza è?
1) posto che in ogni caso andava specificato che era a pagamento
2) un privato può benissimo scegliere di investire una cifra su uno spettacolo in modo da richiamare gente e guadagnare sulla consumazione
lo può fare sia in modo da coprire con le consumazioni la spesa dell'evento (che è lui a stabilire e quindi sa se può rientrarne più o meno...il rischio, calcolato o meno, fa parte dell'imprenditoria)
MA ANCHE, in maniera più lungimirante, per la prima/e volte fare un piccolo investimento a fondo perduto per invogliare le persone, quindi in questo caso anche le famiglie coi bimbi, a rifrequentare quel posto visto che ora è gestito da loro e dovrebbe essere più controlllato, ben tenuto e quindi rivalutato.
Una sorta di pubblicità, mi sembra chiaro;
e se uno si trova bene, magari torna anche la volta dopo...invece, ora, per me è giusto boicottarli e che se lo prendano in quel posto dato il mezzuccio dell'inganno (e per principio dato che a quanto pare non hanno fatto nessun concorso d'appalto o simili)
se la potevano gicare meglio e hanno toppato.
oh, li si che c'è? tenete arraggione vù!!
Il mio intervento era rivolto solo a chi si lamenta del fatto che per assistere a quegli spettacoli si paga!!
LO SAPPIAMO TUTTI CHE LA STRUTTURA E' GESTITA DA UN PRIVATO!!!!
E SAPPIAMO TUTTI CHE PER ENTRARE AGLI SPETTACOLI ORGANIZZATI DA PRIVATI SI PAGA UN BIGLIETTO!!! QUA' SI PARLA DI AVER SUBITO INGANNI!!! MA ....MI VIENE IL DUBBIO CHE SOLO IO LEGGO STI POST CON ATTENZIONE... GLI ALTRI SCRIVONO SOLO PER SCRIVERE... PER SETTIMANE E' ANDATA AVANTI LA SOLFA DELLA SOCIETA' DELL'AMICO DEL SINDACO CHE SI FREGA PER POCHI EURO L'ITERO PARCO DEL DIOCLEZIANO... E MO CHE SUCCEDE??? TUTTI CASCANO DAL PERO ... PERCHE' SI PAGA PER UNO SPETTACOLO PRODOTTO DAL SUDDETTO PRIVATO??!??? MA FATEMI IL PIACERE!! CE NE SIAMO LAMENTATI IN MILLE OCCASIONI, CON MILLE INTERVENTI SU UNO STRACONOSCIUTISSIMO "ARGOMENTO" IN QUESTO SITO!!
SE CI SI LAMENTA PERCHE' SI PAGA TROPPO, QUELLO E' UN ALTRO DISCORSO! MA NON HO DETTO NULLA A RIGUARDO!!!
MO SE VULETE CAPIRE CAPITE ALTRIMENTI AVETE RAGIONE VOI!!!
Poi, se per chiacchierare circa un argomento, devi essere per forza o "in disaccordo con tutti" o "in accordo con tutti"... beh allora ... buonanotte al secchio!
PS. Sampè, a me sembra assurdo DOVER specificare che un evento prodotto interamente da un privato (PRODOTTO INTERAMENTE!) sia a pagamento!
L'esempio sullo Stadio è calzante!
Sulla onestà, poi, di SPECIFICARE IL PREZZO (il "quantum" e non "l'an"!!!! capito Micolao o vuoi il disegnino??) beh... quello è comprensibile e non è oggetto del mio appunto!
Ovvio che si chiacchiera

------------
Editato da O Professore il 09/09/2009 alle 09:14:12
prufessò, grazie per la spiegazione, ma resto comunque del mio parere, ovvero che secondo me non hai letto gli interventi precedenti.
In quanto è stato scritto piu e piu volte "non è per i 5 euri che sono una miseria, ma per il fatto che non era stato pubblicizzato come un evento a pagamento". Quindi è inutile che continui con la solfa del "se vai allo stadio lo sai che devi pagare, perchè nessuno lo sapeva".
E cmq niente di personale eh, si discute, magari anche animatamente, ma sempre nel rispetto

avrebbero dovuto SPECIFICARE IL PREZZO e non necessariamente che era a pagamento
questa poi è da incorniciare

giusto...arrivo col bimbo là davanti che vede i giochi e per 5 euro non entri?
entri per far contento il bambino, paghi e ti sei fatto appena inchiappettare..
professore...ti chiami professore ma me tè venì il dubbio che si nzì finit manghe le elementari:
... e mo si casca (invero Dani!) dalle nuvole se si paga un biglietto?????
ma te lo devono scrivere su una lastra di marmo e spaccartela ngocce che il problema non sono i 5 euro ma l'inganno di chi pubblicizza un evento senza specificare che è a pagamento?
DAI DAI DAI professore, che prima o poi ci arrivi anche tu!!
------------
Editato da Micolao il 08/09/2009 alle 20:27:41
Eppoi, moralmente e professionalmente, é scorrettissimo giocare sulla psicologia genitori/figli..........che purcaria!!!

Anche Lei/tu


Grazie professore per aver illustrato così sinteticamente e così bene perchè questa città non va più avanti.
In fondo il mondo è sempre stato così.
Diviso tra chi cerca di raggiungere un record e chi abbassa l'asticella.
Penso che Bruce Wayne abbia 'sintetizzato' molto bene quanto questa città sia in grado di mettere i campo....evviva i mediocri!!!! evviva!!!! dai su che così andiamo bene!!!! vai mooooooooo!!!!
Personalmente, ho solo messo a disposizione delle persone che sono state nella 'polveriera' / 'paese dei balocchi' (mancava poco che i bambini uscissero fuori con le orecchie d'asino), lo strumento per chiarire 'legalmente' quanto accaduto

EVVIVA LA MEDIOCRITA'!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Sampei tu i miei commenti potresti anche leggerli col beneficio del "buon dubbio"... ogni volta mi costringi ad una spiegazione!
Io li ho letti tutti gli interventi...compresi quelli di Luzi... e ho scritto e risposto A DANI (!!!) alla luce del fatto che gli utenti di sto sito hanno parlato e straparlato PER SETTIMANE sull'affidamento della gestione del Parco del Diocleziano alla Società "Marketing & Eventi"...
... e mo si casca (invero Dani!) dalle nuvole se si paga un biglietto?????
quindi davo per assunto e pacifico il fatto che per entrare a vedere una partita della Virtus debbo pagare il biglietto anche se lo stadio è del comune.
Albertone... pienamente in accordo con te ma è un altro paio di maniche!
Dani.... nessunissima spiegazione... non la voglio e non me la devi...CI MANCHEREBBE ALTRO!
ma converrai con me che se entro alle Torri montanare per Ballare (ammesso E NON CONCESSO che sia lecito!):
1) non ti devi stupire se devi pagare un biglietto
2) idem se il posto non ti piace...lo conosci e sai com'è
3) la "compagnia" è quella che è... e se ci vai può anche non piacerti
4) un euro a bottiglietta lo tiri fuori anche nei bar!
5) un bimbo di venti mesi sotto al diocleziano ad una rappresentazione di fiabe (Cappuccetto rosso e company) non è nella fascia di età adatta e rischia davvero di essere travolto... ma questo esula da ogni tipo di responsabilità della organizzazione... è una questione di educazione dei bimbi che scorrazzano e dei familiari dei suddetti "monelli"...
6) Sul costo del biglietto (e solo sul "quantum"!!) beh... avrebbero dovuto SPECIFICARE IL PREZZO e non necessariamente che era a pagamento>ma non mi saembra di aver detto il contrario... quel che ho risposto è rivolto a te ed alle tue osservazioni!!!!!!
Pepè... senza voler essere scortese (GIAMMAI! credo di sapere chi sei e conosco bene tuo marito!) ma non mi riferivo a quanto scritto da te.... anzi mi trovi d'accordo...mi riferivo a Dani e cmq vale, anche per le tue osservazioni, quanto detto a Dani... giustissimo l'essere informati... ma di certo non valgono le critiche sul prezzo che non vale la polveriera, i cessi, la cucina vicino ai bagni e la compagnia di attori "sgangherata"... non trovi??
Diabolik...

SIA BEN CHIARO CHE NON ME NE FREGA NIENTE DI NESSUNO E MENO CHE MENO DELLA SOCIETA' HA ORGANIZZATO GLI EVENTI!
Sampei se vuoi ulteriori spiegazioni non hai che da chiedere!
------------
Editato da O Professore il 08/09/2009 alle 19:05:06
Ed aggiungo che molti personaggi politici e dell'ASL sono pure venuti a bere e magnare a GRATIS.
ma che dici, sciocchino

venivano a controllare l'igiene delle cucine sacrificandosi di fronte al rischio di un eventuale avvelenamento

sei veramente un ingrato

prusessò io non capisco se tu scrivi tanto per scrivere, oppure se prima leggi quello che hanno scritto gli altri... mah
Dani hai fatto bene e non devi nessuna spiegazione, specie a chi dice scemenze.

e la prossima volta, invece di ammazzarti a piedi, CHIAMA.

O Professore... no, non ho pagato. E anche se so di non aver fatto una buona cosa ora ti spiego perchè. Sabato ero entusiasta di questa serata per bambini (tanto che ho aperto il post)... sabato pomeriggio DA SOLA mi sono fatta in quattro per fare in modo di arrivare là sotto alle 19.30. Ho anticipato la nanna a mia figlia, alle 18.15 l'ho fatta cenare, ci siamo preparate e alle 19.00 abbiamo preso l'autobus io lei e il passeggino. Sono arrivata a lanciano e sono scesa al Diocleziano... non so se sei mai sceso laggiù con un passeggino o se peggio ancora ci sei mai risalito.... O cammini in mezzo ad una strada o opti per il sentiero e con la ghiaia il passeggino non cammina. Sono arrivata laggiù stanca morta. Quando sono arrivata e ho letto che l'ingresso costava 5€ mi sono arrabbiata perchè non si sapeva ma allo stesso tempo dopo il casino fatto per arrivare lì non volevo rinunciare ad entrare. E non ho pagato!
Siamo stati lì circa un oretta perchè la serata non era adatta ad una bambina di 20 mesi e me ne sono andata. Sui giochi rischiava di essere travolta dai bambini più grandi e gli spettacoli teatrali non sta certo ferma a guardarli. Dovevo pagare 5€ per questo????
I 5€ li ho spesi lo stesso a mia figlia quella sera ma per un gioco.
Per quanto riguarda i 3 euro di consumazione la gente era libera di scegliere o no se pagarli quindi ok. Io come ho già detto ho avuto bisogno di prendere una bottiglietta d'acqua sono entrata e ho pagato 1€.
Io la sera esco, decido dove andare e cosa fare e se c'è da pagare non ne faccio un problema. Te lo assicuro!!! Ma lo devo sapere e ne deve valere la pena! Perchè i soldi non li trovo per strada...
Domani e dopodomani porterò lì mia figlia a Bimbolandia sperando che possa giocare!
Qui oltre alle 5 euro si critica le agevolazioni ed aiutini del comune(sindaco) verso le sue amicizie,non è possibile dare in concessione un'area pubblica senza un regolare appalto o concorso e per giunta organizzare Sagre,senza le minime norme sanitarie ed igieniche.
Per il resto quoto la Ruspa:
5/6/7 AGOSTO 2007
quattro amici organizzano una sagra all'ippodromo,
Porchetta,arrosticini ecc.... tutte carni locali e migliori... nessun appoggio politico. nessun aiuto esterno.
personale assunto e pagato per tre serate,
celle frigorifere a norma,cassi chimici noleggiati,addetti 40 persone, tavoli con certificazione, cappe aspiranti con filtri, tendone certificato per sagre con zone separate per preparazione e distribuzione, tutto il personale aveva guanti cuffie e camice bianco....
morale della favola 3 giorni incassati circa 15000.........togli spese noleggi strutture varia, togli spese ENEL allccio euri 800 ... togli spese fornitori, togli bevande eccc....ecc....ecc.... sono rimasti tipo 600 euri.... una sagra suicida...
PARCO Diocleziano vi meraviglia??
rintrocelo e pallotte:::
Cucina di fortuna attigua ai cessi.... scatole di cartone con il rintrocelo, cucina posizionata dentro una struttura costata fior di mln di euri... Enel gratis paga il comune, condizioni igieniche della distribuzione 0/0 cuoco con ascella e fronte che sudato si asciuga con lo sparaccio con cui poi scla la pasta... addetti alla distrubuzione
zero guanti
zero cappelli (tanti capelli)
insomma...............ZERO TITULI
WELCOME TO LANCIANO.
Ed aggiungo che molti personaggi politici e dell'ASL sono pure venuti a bere e magnare a GRATIS.
io quell'area la boicotterei per principio.


O professore, nessuno si è lamentato dei cinque euro in sè ma del fatto che non fosse stato comunicato: per dire, se decido di andare al cinema, lo so che devo pagare un ingresso; così come se vado al ristorante, lo so che a fine cena mi si presenterà il conto


Poi, riflessione buttata lì (da me che non ho nè figli nè nipoti e che se penso a cinque euro mi viene in mente un pacchetto di sigarette

Ma tu vedi se devo fare io la paladina di ste cose, io che sono comunista e i bambini me li mangio a colazione

Professo'!!! Ribadisco che il problema non erano i 5 euri, potevano esser anche 10, 15 o 20! Il problema era che non era stato comunicato nel manifesto!
Ah tanto per fare una riflessione................per uno zio che porta a spasso il nipote e che non ha gli oneri che un figlio comporta (mi riferisco ai vestiti, ai vaccini, ai 4 pasti al giorno, alla retta dell'asilo.................) 5 euro non sono nulla anzi sono un piacere......ma sai non tutti possono permettersi gli extra dopo che hanno assolto a quanto detto sopra!

Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale
48ª edizione, in vigore dall'8 giugno 2009
La 1ª edizione del Codice risale al 12 maggio 1966
Norme Preliminari e Generali
a) Finalità del Codice
Il Codice di Autodisciplina ha lo scopo di assicurare che la comunicazione commerciale, nello svolgimento del suo ruolo particolarmente utile nel processo economico, venga realizzata come servizio per il pubblico, con speciale riguardo alla sua influenza sul consumatore.
Il Codice definisce le attività in contrasto con le finalità suddette, ancorché conformi alle vigenti disposizioni legislative; l'insieme delle sue regole, esprimendo il costume cui deve uniformarsi l'attività di comunicazione, costituisce la base normativa per l'autodisciplina della comunicazione commerciale.
b) Soggetti vincolati
Il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale è vincolante per utenti, agenzie, consulenti di pubblicità e di marketing, gestori di veicoli pubblicitari di ogni tipo e per tutti coloro che lo abbiano accettato direttamente o tramite la propria associazione, ovvero mediante la sottoscrizione di un contratto di cui al punto d), finalizzato all'effettuazione di una comunicazione commerciale.
c) Obblighi degli enti firmatari
Gli enti firmatari si impegnano ad osservare ed a far accettare dai loro associati le norme del Codice stesso e dei Regolamenti autodisciplinari, a dare opportuna diffusione alle decisioni dell'organo giudicante, nonché ad adottare adeguati provvedimenti nei confronti dei soci che non si attengano al giudizio dell'organo stesso o siano recidivi.
d) Clausola di accettazione
Per meglio assicurare l'osservanza delle decisioni dell'organo giudicante, gli organismi aderenti si impegnano a far sì che ciascun soggetto ad essi associato inserisca nei propri contratti una speciale clausola di accettazione del Codice, dei Regolamenti autodisciplinari e delle decisioni assunte dal Giurì, anche in ordine alla loro pubblicazione, nonché delle ingiunzioni del Comitato di Controllo divenute definitive.
e) Definizioni
Agli effetti del Codice il termine "comunicazione commerciale" comprende la pubblicità e ogni altra forma di comunicazione, anche istituzionale, diretta a promuovere la vendita di beni o servizi quali che siano le modalità utilizzate, nonché le forme di comunicazione disciplinate dal titolo VI. Non comprende le politiche commerciali e le tecniche di marketing in sé considerate.
Il termine "prodotto" comprende qualsiasi oggetto della comunicazione commerciale e si intende perciò esteso anche al servizio, metodo, trattamento, diritti, obbligazioni e simili. La natura del prodotto o del servizio in sé considerata non forma oggetto del Codice di Autodisciplina.
Il termine "messaggio" comprende qualsiasi forma di presentazione al pubblico del prodotto e si intende perciò esteso anche all'imballaggio, alla confezione, all'etichetta e simili.
Il termine "consumatore" comprende ogni soggetto – persona fisica o giuridica come pure ente collettivo – cui è indirizzata la comunicazione commerciale o che sia suscettibile di riceverla.
Agli effetti del Codice di Autodisciplina non costituisce comunicazione commerciale la distribuzione a scopo didattico di materiale promozionale quando sia richiesto dagli Istituti scolastici pubblici o privati e l'uso avvenga sotto il controllo del personale docente.
Titolo I
Regole di comportamento
Art. 1 – Lealtà della comunicazione commerciale
La comunicazione commerciale deve essere onesta, veritiera e corretta. Essa deve evitare tutto ciò che possa screditarla.
Art. 2 – Comunicazione commerciale ingannevole
La comunicazione commerciale deve evitare ogni dichiarazione o rappresentazione che sia tale da indurre in errore i consumatori, anche per mezzo di omissioni, ambiguità o esagerazioni non palesemente iperboliche, specie per quanto riguarda le caratteristiche e gli effetti del prodotto, il prezzo, la gratuità, le condizioni di vendita, la diffusione, l'identità delle persone rappresentate, i premi o riconoscimenti.
Nel valutare l'ingannevolezza della comunicazione commerciale si assume come parametro il consumatore medio del gruppo di riferimento.
Art. 3 – Terminologia, citazioni, prove tecniche e scientifiche, dati statistici
Terminologia, citazioni e menzioni di prove tecniche e scientifiche devono essere usate in modo appropriato. Prove tecniche e scientifiche e dati statistici con limitata validità non devono essere presentati in modo da apparire come illimitatamente validi.
Art. 4 – Testimonianze
Le testimonianze devono essere autentiche, responsabili e controllabili.
Art. 5 – Garanzie
Le garanzie obbligatorie non possono essere comunicate con modalità tali da fare ritenere che il loro contenuto sia maggiore o diverso.
Qualora vengano comunicate garanzie maggiori o diverse rispetto a quelle obbligatorie, la comunicazione commerciale deve precisare il contenuto e le modalità della garanzia offerta, oppure riportarne una sintetica ma significativa indicazione insieme al contestuale rinvio a fonti di informazione scritta disponibili presso il punto vendita o unite al prodotto.
Art. 6 – Dimostrazione della verità della comunicazione commerciale
Chiunque si vale della comunicazione commerciale deve essere in grado di dimostrare, a richiesta del Giurì o del Comitato di Controllo, la veridicità dei dati, delle descrizioni, affermazioni, illustrazioni e la consistenza delle testimonianze usate.
Art. 7 – Identificazione della comunicazione commerciale
La comunicazione commerciale deve essere sempre riconoscibile come tale. Nei mezzi in cui, oltre alla comunicazione commerciale, vengono comunicati al pubblico informazioni e contenuti di altro genere, la comunicazione commerciale inserita deve essere nettamente distinta per mezzo di idonei accorgimenti.
Art. 8 – Superstizione, credulità, paura
La comunicazione commerciale deve evitare ogni forma di sfruttamento della superstizione, della credulità e, salvo ragioni giustificate, della paura.
Art. 9 – Violenza, volgarità, indecenza
La comunicazione commerciale non deve contenere affermazioni o rappresentazioni di violenza fisica o morale o tali che, secondo il gusto e la sensibilità dei consumatori, debbano ritenersi indecenti, volgari o ripugnanti.
Art. 10 – Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona
La comunicazione commerciale non deve offendere le convinzioni morali, civili e religiose. Essa deve rispettare la dignità della persona in tutte le sue forme ed espressioni e deve evitare ogni forma di discriminazione.
Art. 11 – Bambini e adolescenti
Una cura particolare deve essere posta nei messaggi che si rivolgono ai bambini e agli adolescenti o che possono essere da loro ricevuti. Questi messaggi non devono contenere nulla che possa danneggiarli psichicamente, moralmente o fisicamente e non devono inoltre abusare della loro naturale credulità o mancanza di esperienza, o del loro senso di lealtà.
In particolare questa comunicazione commerciale non deve indurre a:
•violare norme di comportamento sociale generalmente accettate;
•compiere azioni o esporsi a situazioni pericolose;
•ritenere che il mancato possesso del prodotto oggetto della comunicazione significhi inferiorità, oppure mancato assolvimento dei loro compiti da parte dei genitori;
•sminuire il ruolo dei genitori e di altri educatori nel fornire valide indicazioni dietetiche;
•adottare l'abitudine a comportamenti alimentari non equilibrati, o trascurare l'esigenza di seguire uno stile di vita sano;
•sollecitare altre persone all'acquisto del prodotto oggetto della comunicazione.
L'impiego di bambini e adolescenti nella comunicazione deve evitare ogni abuso dei naturali sentimenti degli adulti per i più giovani.
Art. 12 – Salute, sicurezza e ambiente
La comunicazione commerciale relativa a prodotti suscettibili di presentare pericoli, in particolare per la salute, la sicurezza e l'ambiente, specie quando detti pericoli non sono facilmente riconoscibili, deve indicarli con chiarezza.
Comunque la comunicazione commerciale non deve contenere descrizioni o rappresentazioni tali da indurre i destinatari a trascurare le normali regole di prudenza o a diminuire il senso di vigilanza e di responsabilità verso i pericoli.
Art. 13 – Imitazione, confusione e sfruttamento
Deve essere evitata qualsiasi imitazione servile della comunicazione commerciale altrui anche se relativa a prodotti non concorrenti, specie se idonea a creare confusione con l'altrui comunicazione commerciale.
Deve essere inoltre evitato qualsiasi sfruttamento del nome, del marchio, della notorietà e dell'immagine aziendale altrui, se inteso a trarre per sé un ingiustificato profitto.
Art. 14 – Denigrazione
È vietata ogni denigrazione delle attività, imprese o prodotti altrui, anche se non nominati.
Art. 15 – Comparazione
È consentita la comparazione quando sia utile ad illustrare, sotto l'aspetto tecnico o economico, caratteristiche e vantaggi dei beni e servizi oggetto della comunicazione commerciale, ponendo a confronto obiettivamente caratteristiche essenziali, pertinenti, verificabili tecnicamente e rappresentative di beni e servizi concorrenti, che soddisfano gli stessi bisogni o si propongono gli stessi obiettivi.
La comparazione deve essere leale e non ingannevole, non deve ingenerare rischi di confusione, né causare discredito o denigrazione. Non deve trarre indebitamente vantaggio dalla notorietà altrui.
Art. 16 – Variabilità
Una comunicazione commerciale accettabile per un determinato mezzo o per un determinato prodotto non necessariamente è accettabile per altri, in considerazione delle differenti caratteristiche dei vari mezzi e dei vari prodotti.
Nei casi di cui ai successivi articoli 17, 18, 21, 27, 28 e 46 sono consentiti messaggi che non contengano tutte le informazioni ivi previste, quando i messaggi stessi si limitino a enunciazioni generiche.
La conformità di una comunicazione commerciale alle norme del Codice non esclude la possibilità, per i mezzi, di rifiutare, in base alla loro autonomia contrattuale, una comunicazione che sia difforme da più rigorosi criteri da loro eventualmente stabiliti.
Titolo II
Norme Particolari
A) Sistemi di vendita
Art. 17 – Vendite a credito
La comunicazione commerciale relativa a vendite a credito deve precisare chiaramente l'entità del versamento iniziale e delle rate successive, il tasso di interesse e gli oneri accessori nonché il prezzo totale del prodotto. Essa deve particolarmente precisare le condizioni cui è subordinata la concessione del finanziamento, le condizioni di riservato dominio e simili, nonché quelle della locazione o del noleggio con patto di riscatto.
Art. 18 – Vendite a distanza
La comunicazione commerciale relativa a vendite a distanza deve descrivere chiaramente i prodotti offerti in vendita, i prezzi e le condizioni di pagamento, i costi di consegna e ogni altro onere a carico del consumatore, le condizioni di fornitura e, ove previste, le condizioni di annullamento della vendita, nonché l'esistenza e le modalità di esercizio del diritto di recesso.
Essa deve inoltre indicare identità, sede e indirizzo geografico del venditore.
Art. 19 – Forniture non richieste
È vietata ogni comunicazione commerciale relativa a forniture non richieste, che mirino a obbligare il ricevente al pagamento qualora questi non rifiuti i prodotti fornitigli o non li rinvii al fornitore.
Art. 20 – Vendite speciali
La comunicazione commerciale relativa alle vendite speciali di qualsiasi tipo, e in particolare quella relativa alle vendite promozionali, deve indicare chiaramente in che cosa consiste la favorevole occasione d'acquisto, nonché la scadenza dell'offerta. Quest'ultima indicazione non è richiesta sulla confezione.
Art. 21 – Manifestazioni a premio
La comunicazione commerciale relativa alle manifestazioni a premio, realizzate attraverso concorsi od operazioni a premio, deve mettere il pubblico in grado di conoscere chiaramente e agevolmente le condizioni di partecipazione, i termini di scadenza e i premi, nonché – nei concorsi – il loro numero e valore complessivo, le modalità di assegnazione e i mezzi con cui verranno resi noti i risultati.
B) Settori merceologici
Art. 22 – Bevande alcoliche
La comunicazione commerciale relativa alle bevande alcoliche non deve contrastare con l'esigenza di favorire l'affermazione di modelli di consumo ispirati a misura, correttezza e responsabilità. Ciò a tutela dell'interesse primario delle persone, ed in particolare dei bambini e degli adolescenti, ad una vita familiare, sociale e lavorativa protetta dalle conseguenze connesse all'abuso di bevande alcoliche.
In particolare la comunicazione commerciale deve evitare di:
•incoraggiare un uso eccessivo e incontrollato, e quindi dannoso, delle bevande alcoliche;
•rappresentare situazioni di attaccamento morboso al prodotto e, in generale, di dipendenza dall'alcol o indurre a ritenere che il ricorso all'alcol possa risolvere problemi personali;
•rivolgersi o fare riferimento, anche indiretto, ai minori, e comunque rappresentare questi ultimi intenti al consumo di alcol;
•associare la guida di veicoli con l'uso di bevande alcoliche;
•indurre il pubblico a ritenere che il consumo delle bevande alcoliche contribuisca alla lucidità mentale e all'efficienza fisica e sessuale e che il loro mancato consumo comporti una condizione di inferiorità fisica, psicologica o sociale;
•rappresentare come valori negativi la sobrietà e l'astensione dal consumo di alcolici;
•indurre il pubblico a trascurare le differenti modalità di consumo che è necessario considerare in relazione alle caratteristiche dei singoli prodotti e alle condizioni personali del consumatore;
•utilizzare come tema principale l'elevato grado alcolico di una bevanda.
Art. 23 – Prodotti cosmetici e per l'igiene personale
La comunicazione commerciale relativa ai prodotti cosmetici e per l'igiene personale non deve indurre a ritenere che essi abbiano caratteristiche, proprietà e funzioni diverse da quella di essere applicati sulle superfici del corpo umano, sui denti e sulle mucose della bocca, allo scopo esclusivo o prevalente di pulirli, deodorarli, profumarli, correggerne l'aspetto estetico, ovvero proteggerli per mantenerli in buono stato.
Tale comunicazione commerciale, quindi, pur potendo presentare detti prodotti come aventi caratteristiche sussidiarie per la prevenzione di particolari situazioni patologiche, purché a tale scopo abbiano formule e ingredienti specifici, non deve indurre il consumatore a confondere i prodotti cosmetici o per l'igiene personale con i medicinali, con i presìdi medico-chirurgici e coi trattamenti curativi.
Art. 23 bis – Integratori alimentari e prodotti dietetici
La comunicazione commerciale relativa agli integratori alimentari e ai prodotti dietetici non deve vantare proprietà non conformi alle particolari caratteristiche dei prodotti, ovvero proprietà che non siano realmente possedute dai prodotti stessi.
Inoltre detta comunicazione commerciale deve essere realizzata in modo da non indurre i consumatori in errori nutrizionali e deve evitare richiami a raccomandazioni o attestazioni di tipo medico.
Queste regole si applicano anche agli alimenti dietetici per la prima infanzia, a quelli che sostituiscono in tutto o in parte l'allattamento materno e a quelli che servono per lo svezzamento o per l'integrazione alimentare dei bambini.
Per quanto attiene, in particolare, alla comunicazione commerciale relativa agli integratori alimentari proposti per il controllo o la riduzione del peso e di altre tipologie specifiche di integratori, valgono le norme contenute nell'apposito Regolamento, che costituisce parte integrante del presente Codice.
Art. 24 – Trattamenti fisici ed estetici
La comunicazione commerciale relativa ai trattamenti fisici ed estetici della persona non deve indurre a ritenere che tali trattamenti abbiano funzioni terapeutiche o restitutive, ovvero abbiano la capacità di produrre risultati radicali, e deve evitare richiami a raccomandazioni o attestazioni di tipo medico.
Art. 25 – Prodotti medicinali e trattamenti curativi
La comunicazione commerciale relativa a medicinali e trattamenti curativi deve tener conto della particolare importanza della materia ed essere realizzata col massimo senso di responsabilità nonché in conformità alla scheda tecnica riassuntiva delle caratteristiche del prodotto.
Tale comunicazione commerciale deve richiamare l'attenzione del consumatore sulla necessità di opportune cautele nell'uso dei prodotti invitando in maniera chiara ed esplicita a leggere le avvertenze della confezione e non inducendo a un uso scorretto dei prodotti medesimi.
In particolare, la comunicazione commerciale al consumatore relativa alle specialità medicinali da banco deve comprendere la denominazione del medicinale e quella comune del principio attivo; quest'ultima non è obbligatoria se il medicinale è costituito da più princìpi attivi, o se la comunicazione ha il solo scopo di rammentare genericamente la denominazione del prodotto.
Inoltre la comunicazione commerciale relativa alle specialità medicinali da banco o ai trattamenti curativi non deve:
•indurre a ritenere che l'efficacia del medicinale sia priva di effetti secondari, o che la sua sicurezza o la sua efficacia sia dovuta al fatto che si tratta di una sostanza naturale;
•attribuire al medicinale o al trattamento una efficacia pari o superiore a quella di altri;
•far apparire superflua la consultazione del medico o l'intervento chirurgico o indurre a una errata autodiagnosi;
•rivolgersi esclusivamente o prevalentemente ai bambini o indurre i minori a utilizzare il prodotto senza adeguata sorveglianza;
•avvalersi di raccomandazioni di scienziati, di operatori sanitari o di persone largamente note al pubblico, o del fatto che è stata autorizzata l'immissione in commercio del medicinale, né far riferimento a certificati di guarigione in modo improprio o ingannevole;
•assimilare il medicinale ad un prodotto alimentare, cosmetico o ad un altro prodotto di consumo;
•indurre a ritenere che il medicinale o il trattamento curativo possano migliorare il normale stato di buona salute, così come la loro mancanza possa avere effetti pregiudizievoli; a meno che si tratti di una campagna di vaccinazione;
•avvalersi in modo improprio, ingannevole o impressionante di rappresentazioni delle alterazioni del corpo umano dovute a malattie o lesioni, o dell'azione del medicinale.
Per quanto attiene, in particolare, alla pubblicità dei medicinali veterinari valgono le norme contenute nell'apposito Regolamento, che costituisce parte integrante del presente Codice.
Art. 26 – Corsi di istruzione e metodi di studio o insegnamento
La comunicazione commerciale relativa a corsi di istruzione e metodi di studio o di insegnamento non deve contenere alcuna promessa di lavoro né esagerare le possibilità di impiego o di remunerazione che si offrono a coloro che seguono i corsi stessi o adottano i metodi proposti e neppure offrire titoli e qualifiche non riconosciuti o comunque non ottenibili con questi mezzi.
Art. 27 – Operazioni finanziarie e immobiliari
La comunicazione commerciale diretta a sollecitare o promuovere operazioni finanziarie e in particolare operazioni di risparmio e di investimento in beni mobili o immobili deve fornire chiare ed esaurienti informazioni onde non indurre in errore circa il soggetto proponente, la natura della proposta, la quantità e le caratteristiche dei beni o servizi offerti, le condizioni dell'operazione, nonché i rischi connessi, onde consentire ai destinatari del messaggio, anche se privi di specifica preparazione, di assumere consapevoli scelte di impiego delle loro risorse.
Essa in particolare:
a.deve evitare, nell'indicare i tassi annui di interesse, di utilizzare termini quali "rendita" e "resa" nel senso di sommatoria fra reddito di capitali e incremento del valore patrimoniale;
b.non deve incitare ad assumere impegni e a versare anticipi senza offrire idonee garanzie;
c.non deve proiettare nel futuro i risultati del passato né comunicare i rendimenti ottenuti calcolandoli su periodi che non siano sufficientemente rappresentativi in relazione alla particolare natura dell'investimento e alle oscillazioni dei risultati.
La comunicazione commerciale per le operazioni immobiliari deve essere espressa in forme atte a evitare l'ingannevolezza derivante dal far passare investimenti mobiliari per immobiliari o dal privilegiare l'aspetto economico immobiliare senza fornire adeguate indicazioni sulla reale natura mobiliare dell'investimento.
Le disposizioni del presente articolo si applicano anche alla comunicazione commerciale relativa all'attività bancaria e a quella assicurativa, quest'ultima quando sia necessario metterne in evidenza l'aspetto di investimento.
Art. 28 – Viaggi organizzati
La comunicazione commerciale relativa ai viaggi organizzati, sotto qualsiasi forma, deve fornire informazioni complete ed accurate, con particolare riguardo al trattamento ed alle prestazioni incluse nel prezzo minimo di partecipazione. Essa deve mettere in evidenza un invito a considerare con attenzione le condizioni di partecipazione, di pagamento e di recesso, contenute nella documentazione informativa o nel modulo di adesione.
Art. 28 bis – Giocattoli, giochi e prodotti educativi per bambini
La comunicazione commerciale relativa a giocattoli, giochi e prodotti educativi per bambini non deve indurre in errore:
•sulla natura e sulle prestazioni e dimensioni del prodotto oggetto della comunicazione commerciale;
•sul grado di abilità necessario per utilizzare il prodotto;
•sull'entità della spesa, specie quando il funzionamento del prodotto comporti l'acquisto di prodotti complementari.
In ogni caso, questa comunicazione non deve minimizzare il prezzo del prodotto o far credere che il suo acquisto sia normalmente compatibile con qualsiasi bilancio familiare.
Titolo III
Organi e loro competenza
Art. 29 – Composizione del Giurì
Il Giurì è composto da un numero di membri compreso tra dieci e venti, nominati dall'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria e scelti tra esperti di diritto, di problemi dei consumatori, di comunicazione.
I membri del Giurì durano in carica due anni e sono riconfermabili.
L'Istituto nomina tra i membri del Giurì il Presidente e i Vicepresidenti che svolgono le funzioni del Presidente in assenza di questi.
I membri del Giurì non possono essere scelti fra esperti che esercitano la loro attività professionale in materia di autodisciplina della comunicazione commerciale.
Art. 30 – Composizione del Comitato di Controllo
Il Comitato di Controllo, organo garante degli interessi generali dei consumatori, è composto da un numero di membri compreso tra dieci e venti, nominati dall'Istituto e scelti tra esperti di problemi dei consumatori, di tecnica pubblicitaria, di mezzi di comunicazione e di materie giuridiche.
I membri del Comitato di Controllo durano in carica due anni e sono riconfermabili.
L'Istituto nomina tra i membri del Comitato il Presidente e i Vicepresidenti.
Il Comitato può operare articolato in sezioni di almeno tre membri ciascuna, presiedute dal Presidente o da un Vicepresidente. Per quanto riguarda la composizione e il funzionamento della Sezione Pareri Preventivi valgono le norme contenute nell'apposito Regolamento.
I membri del Comitato non possono essere scelti tra esperti che esercitano la loro attività professionale in materia di autodisciplina della comunicazione commerciale.
Art. 31 – Princìpi per il giudizio
I membri del Giurì e del Comitato di Controllo svolgono le loro funzioni secondo il proprio libero convincimento e non in rappresentanza di interessi di categoria. Nell'adempimento dei loro compiti i membri del Giurì e del Comitato di Controllo sono tenuti ad osservare il massimo riserbo.
Art. 32 – Funzioni del Giurì e del Comitato di Controllo
Il Giurì esamina la comunicazione commerciale che gli viene sottoposta e si pronuncia su di essa secondo il presente Codice.
Il Comitato di Controllo:
•sottopone in via autonoma al Giurì, anche in seguito a segnalazioni pervenute, la comunicazione commerciale a suo parere non conforme alle norme del Codice che tutelano l'interesse del consumatore o la comunicazione commerciale;
•esprime pareri consultivi su richiesta del Presidente del Giurì;
•può invitare in via preventiva a modificare la comunicazione commerciale che appaia non conforme alle norme del Codice;
•può emettere ingiunzione di desistenza ai sensi dell'art. 39;
•su richiesta della parte interessata e secondo le norme stabilite nell'apposito Regolamento, esprime in via preventiva il proprio parere circa la conformità della comunicazione commerciale sottopostagli in via definitiva ma non ancora diffusa alle norme del Codice che tutelano l'interesse del consumatore o la comunicazione commerciale. Il parere viene espresso sotto riserva della validità e completezza dei dati e delle informazioni fornite dalla parte richiedente. A questa condizione l'approvazione impegna il Comitato di Controllo a non agire d'ufficio contro la comunicazione commerciale approvata. Le parti nei cui confronti è stato espresso il parere preventivo devono astenersi da ogni utilizzazione del parere medesimo per fini commerciali.
In qualsiasi momento il Giurì e il Comitato di Controllo possono richiedere che chi si vale della comunicazione commerciale fornisca documentazioni idonee a consentire l'accertamento della veridicità dei dati, delle descrizioni, affermazioni, illustrazioni o testimonianze usate. Per la valutazione delle documentazioni prodotte il Giurì o il Comitato di Controllo possono avvalersi dell'opera di esperti.
Salvo quanto disposto nel presente Codice, il Giurì e il Comitato di Controllo esplicano le loro funzioni senza formalità.
Art. 32 bis – Consulenti
È istituito l'albo dei consulenti tecnici del Giurì nominati dall'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria fra esperti di chiara fama delle singole materie.
Art. 33 – Segreteria
La Segreteria dell'Istituto svolge anche l'attività di segreteria per il Giurì e il Comitato di Controllo.
La Segreteria attesta la pendenza di procedimenti avanti il Giurì e, su richiesta degli interessati, ne rilascia certificazione scritta.
Art. 34 – Sede e riunioni
Il Giurì, il Comitato di Controllo e gli uffici di Segreteria hanno sede presso l'Istituto.
Il Giurì e il Comitato di Controllo e le sue sezioni si riuniscono tutte le volte che se ne presenti la necessità, su convocazione dei rispettivi Presidenti da comunicarsi almeno tre giorni prima della data da essi fissata.
Tale termine può non essere osservato in casi di particolare urgenza.
Le riunioni del Giurì e del Comitato di Controllo non sono pubbliche.
Il Giurì è validamente costituito con la presenza di almeno 3 membri; il Comitato di Controllo, in seduta plenaria, di almeno 5 membri.
In assenza del Presidente e dei Vicepresidenti assume la presidenza il membro più anziano di carica. Il Giurì e il Comitato di Controllo, quest'ultimo in sessione plenaria, deliberano con il voto della maggioranza dei membri presenti; in caso di parità, prevale il voto di chi presiede.
Nelle sezioni del Comitato le decisioni devono essere prese all'unanimità; in caso contrario la decisione viene demandata al Comitato in sessione plenaria.
Le sezioni del Comitato di Controllo sono validamente costituite con la presenza di almeno tre membri.
Nelle loro riunioni il Giurì e il Comitato di Controllo sono assistiti da un funzionario di Segreteria tenuto al segreto di ufficio e che si allontana al momento della deliberazione del Giurì.
Art. 35 – Amministrazione
Le modalità amministrative relative alle istanze al Giurì e ai servizi resi dall'Istituto sono decise dal Consiglio Direttivo.
Titolo IV
Norme procedurali e sanzioni
Art. 36 – Istanze al Giurì e segnalazioni al Comitato di Controllo
Chiunque ritenga di subire pregiudizio da attività di comunicazione commerciale contrarie al Codice di Autodisciplina può richiedere l'intervento del Giurì nei confronti di chi, avendo accettato il Codice stesso in una qualsiasi delle forme indicate nelle Norme Preliminari e Generali, abbia compiuto le attività ritenute pregiudizievoli.
La parte interessata deve presentare una istanza scritta indicando la comunicazione commerciale che intende sottoporre all'esame del Giurì, esponendo le proprie ragioni, allegando la relativa documentazione e i previsti diritti d'istanza.
I singoli consumatori, come le loro associazioni, possono gratuitamente segnalare al Comitato di Controllo la comunicazione commerciale ritenuta non conforme alle norme del Codice di Autodisciplina che tutelano gli interessi generali del pubblico.
Art. 37 – Procedimento avanti al Giurì
Ricevuta l'istanza, la presidenza del Giurì nomina fra i membri del Giurì un relatore, ed eventualmente il consulente tecnico esperto nella materia del contendere, dispone la comunicazione degli atti alle parti interessate assegnando loro un termine, non inferiore agli otto e non superiore ai dodici giorni liberi lavorativi, per il deposito delle rispettive deduzioni e di eventuali documenti e le convoca avanti al Giurì entro il termine più breve possibile per la discussione orale che dovrà vertere soprattutto sugli aspetti della controversia che non sia stato possibile trattare per iscritto.
Nei casi in cui la comunicazione commerciale oggetto dell'istanza consista in una comparazione diretta, oppure riguardi una offerta promozionale di durata pari o inferiore a trenta giorni, su richiesta dell'istante il termine assegnato alla parte resistente per il deposito di deduzioni e documenti è di otto giorni liberi lavorativi, e l'udienza di discussione avanti il Giurì ha luogo, salvo casi eccezionali, non oltre i dieci giorni liberi lavorativi dalla presentazione dell'istanza.
Alla discussione partecipa un rappresentante del Comitato di Controllo appositamente delegato e occorrendo il consulente tecnico eventualmente designato.
La discussione non può essere rinviata se non per casi eccezionali o per accordo delle parti.
Nei procedimenti ad istanza di parte, il Presidente del Giurì può richiedere al Comitato parere consultivo scritto, stabilendo il termine per il deposito.
Esaurita la discussione, il Giurì:
a.qualora ritenga la pratica sufficientemente istruita emette la propria decisione;
b.qualora ritenga necessario acquisire ulteriori elementi di prova rimette gli atti al relatore, il quale provvede al più presto e senza formalità alla assunzione degli atti istruttori ritenuti necessari, esauriti i quali egli restituisce gli atti al Giurì per l'ulteriore corso del procedimento;
c.qualora durante il procedimento siano emersi elementi tali da fare ritenere la sussistenza di violazioni non previste nell'istanza in esame, le accerta, le contesta, e dichiara d'ufficio, salva la necessità di disporre la relativa istruttoria.
In qualsiasi momento del procedimento il Giurì può chiedere, senza formalità, al Comitato di Controllo pareri su qualsiasi questione.
Avanti al Giurì le parti possono farsi assistere e rappresentare da legali e consulenti.
Art. 38 – Decisione del Giurì
Il Giurì, al termine della discussione, si ritira in camera di consiglio ed invita occorrendo il consulente tecnico eventualmente designato a partecipare senza diritto di voto.
Il Giurì emette la sua decisione, comunicando immediatamente il dispositivo alle parti. Quando la decisione stabilisce che la comunicazione commerciale esaminata non è conforme alle norme del Codice di Autodisciplina, il Giurì dispone che le parti interessate desistano dalla stessa, nei termini indicati dall'apposito Regolamento autodisciplinare.
Il dispositivo, quando opportuno, fornisce precisazioni sugli elementi riprovati.
Nel più breve termine il Giurì deposita la pronuncia presso la Segreteria che ne trasmette copia alle parti e agli enti interessati.
Le decisioni del Giurì sono definitive.
Art. 39 – Ingiunzione di desistenza
Se la comunicazione commerciale presa in esame appare manifestamente contraria a una o più norme del Codice di Autodisciplina, il Presidente del Comitato di Controllo, con proprio provvedimento, può ingiungere alle parti di desistere dalla medesima.
Il provvedimento, succintamente motivato, viene trasmesso dalla Segreteria alle parti, con la segnalazione che ciascuna di esse può proporre motivata opposizione al Comitato di Controllo nel termine non prorogabile di dieci giorni.
La mancata presentazione dell'opposizione, o l'inosservanza del termine prescritto, o l'assenza di motivazione, vengono constatate dal Presidente del Comitato di Controllo. In questi casi l'ingiunzione acquista efficacia di decisione e, con la relativa attestazione della Segreteria, viene nuovamente comunicata alle parti affinché vi si conformino, nei termini indicati dall'apposito Regolamento autodisciplinare.
Se l'opposizione è proposta nel termine stabilito ed è motivata, l'ingiunzione si intende sospesa. Il Presidente del Comitato di Controllo, prese in considerazione le circostanze e le ragioni opposte dalle parti, può decidere, sentito il Comitato, di revocare l'ingiunzione e di archiviare il caso, dandone atto alle parti stesse. Qualora invece il Comitato di Controllo ritenga non convincenti le ragioni dell'opposizione, gli atti vengono trasmessi al Presidente del Giurì con la relativa motivazione. Se pure questi giudica non convincenti le ragioni dell'opposizione, restituisce gli atti al Presidente del Comitato di Controllo che provvede ai sensi del precedente terzo comma. Se invece ritiene opportuna una decisione del Giurì, convoca le parti per la discussione della vertenza entro il termine più breve possibile e comunque non oltre i termini previsti per la procedura ordinaria; con ciò l'ingiunzione si considera revocata.
Art. 40 – Pubblicazione delle decisioni
Tutte le decisioni sono pubblicate, a cura della Segreteria, nel sito Internet e nella banca dati dell'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria con i nomi delle parti cui si riferiscono.
Il Giurì può disporre che di singole decisioni sia data notizia al pubblico, per estratto, a cura dell'Istituto, anche con i nomi delle parti nei modi e sugli organi di informazione ritenuti opportuni.
Il testo dell'estratto è predisposto dal relatore e sottoscritto dal Presidente.
Le parti nei cui confronti la decisione è stata pronunciata devono astenersi da ogni utilizzazione della decisione medesima per fini commerciali.
Art. 41 – Effetto vincolante delle decisioni del Giurì
I mezzi attraverso i quali viene divulgata la comunicazione commerciale che direttamente o tramite le proprie Associazioni hanno accettato il Codice di Autodisciplina, ancorché non siano stati parte nel procedimento avanti al Giurì, sono tenuti ad osservarne le decisioni.
Art. 42 – Inosservanza delle decisioni
Qualora chi è tenuto ad uniformarsi alle decisioni del Giurì o del Comitato di Controllo non vi si attenga nei tempi previsti dall'apposito regolamento, il Giurì o il suo Presidente reiterano l'ordine di cessazione della comunicazione commerciale interessata e dispongono che si dia notizia al pubblico dell'inottemperanza, attraverso gli organi di informazione indicati, a cura dell'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria.
A tal fine chiunque vi abbia interesse può presentare istanza al Presidente del Giurì. Il Presidente, se l'inottemperanza non è manifesta, dispone che il procedimento segua la procedura ordinaria. Diversamente, con decisione succintamente motivata, accerta l'inottemperanza e provvede ai sensi del primo comma, segnalando alle parti la facoltà di presentare motivata opposizione nel termine perentorio di 5 giorni liberi lavorativi, in pendenza dei quali il provvedimento rimane sospeso.
In mancanza di rituale presentazione dell'opposizione, ovvero nel caso di sua manifesta infondatezza, la decisione diviene esecutiva e viene comunicata alle parti interessate.
Diversamente, il Presidente revoca la propria decisione e convoca le parti dinanzi al Giurì per la discussione della vertenza entro il termine più breve possibile e comunque non oltre i termini previsti per la procedura ordinaria. Il Giurì, qualora accerti l'inottemperanza, provvede ai sensi del primo comma.
Titolo V
Tutela della creatività
Art. 43 – Progetti creativi
Qualora, in vista dell'eventuale futuro conferimento dell'incarico, un utente richieda ad una agenzia o a un professionista, nell'ambito di una gara, di una consultazione plurima o individuale, la presentazione di uno o più progetti creativi, deve astenersi dall'utilizzare o dall'imitare gli aspetti ideativi e creativi del o dei progetti non accettati o prescelti per un periodo di tre anni dalla data del deposito del relativo materiale da parte dell'agenzia o del professionista interessati, da effettuarsi in plico sigillato presso la Segreteria dell'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria, secondo le modalità stabilite dal Regolamento.
Art. 44 – Avvisi di protezione
Ai fini della tutela degli elementi creativi della comunicazione commerciale, i messaggi isolati utilizzati come anticipazione e a protezione di una campagna di comunicazione debbono essere depositati e pubblicati come stabilito dall'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria, secondo le modalità stabilite dal Regolamento. I depositi in vigore sono consultabili presso la sede dell'Istituto e riportati, a titolo informativo, nel sito Internet dello stesso.
La protezione ha efficacia per un periodo di diciotto mesi a far tempo dalla data di pubblicazione.
Art. 45 – Comunicazione svolta all'estero
Gli utenti che vogliono tutelare la comunicazione commerciale da loro svolta in altri Paesi contro possibili imitazioni in Italia, possono depositare gli esemplari di tale comunicazione presso la Segreteria dell'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria, secondo le modalità stabilite dal Regolamento.
Il deposito conferisce un diritto di priorità valido per un periodo di cinque anni dalla data del deposito stesso.
Titolo VI
Comunicazione sociale
Art. 46 – Appelli al pubblico
È soggetto alle norme del presente Codice qualunque messaggio volto a sensibilizzare il pubblico su temi di interesse sociale, anche specifici, o che sollecita, direttamente o indirettamente, il volontario apporto di contribuzioni di qualsiasi natura, finalizzate al raggiungimento di obiettivi di carattere sociale.
Tali messaggi devono riportare l'identità dell'autore e del beneficiario della richiesta, nonché l'obiettivo sociale che si intende raggiungere.
I promotori di detti messaggi possono esprimere liberamente le proprie opinioni sul tema trattato, ma deve risultare chiaramente che trattasi di opinioni dei medesimi promotori e non di fatti accertati.
Per contro i messaggi non devono:
a.sfruttare indebitamente la miseria umana nuocendo alla dignità della persona, né ricorrere a richiami scioccanti tali da ingenerare ingiustificatamente allarmismi, sentimenti di paura o di grave turbamento;
b.colpevolizzare o addossare responsabilità a coloro che non intendano aderire all'appello;
c.presentare in modo esagerato il grado o la natura del problema sociale per il quale l'appello viene rivolto;
d.sovrastimare lo specifico o potenziale valore del contributo all'iniziativa;
e.sollecitare i minori ad offerte di denaro.
Le presenti disposizioni si applicano anche alla comunicazione commerciale che contenga riferimenti a cause sociali.
REGOLAMENTO SUI TEMPI TECNICI DI ATTUAZIONE DELLE DECISIONI AUTODISCIPLINARI
Con riferimento ai punti c) e d) delle Norme Preliminari e Generali del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e tenuto conto che obiettivo degli artt. 38 e 39 è quello di perseguire la cessazione più rapida possibile della comunicazione commerciale ritenuta non conforme al Codice, il Consiglio Direttivo dell'Istituto ha stabilito in 7 giorni lavorativi, e in 5 giorni lavorativi nei casi previsti dall'art. 37 co. 2 CA, il termine perentorio entro il quale deve cessare la comunicazione commerciale riprovata, con riguardo ai seguenti mezzi: TV, Radio, Quotidiani b/n, Affissioni.
Detti termini sono da intendersi come limite massimo e decorrono dal giorno lavorativo successivo alla pronuncia in udienza del dispositivo del Giurì.
La Segreteria dell'Istituto, il giorno stesso della decisione, comunica tale dispositivo a tutte le parti ed a tutti i mezzi citati che potranno farsi parte diligente per informare della decisione eventuali altri interessati.
Nel caso in cui l'ordine di cessazione riguardi la confezione del prodotto dovrà essere eseguito di regola nel termine di 120 giorni dal deposito della motivazione della decisione del Giurì.
Per i provvedimenti del Comitato di Controllo, il termine perentorio decorre dal giorno successivo al ricevimento dell'ingiunzione divenuta definitiva.
In considerazione delle peculiari caratteristiche dei mezzi diversi da quelli sopra richiamati, l'ordine di cessazione dovrà essere eseguito entro i tempi tecnici strettamente indispensabili.
Termini più ampi potranno essere valutati dal Giurì a fronte di particolari esigenze tecniche.
L'utente pubblicitario, in relazione alla propria responsabilità per una tempestiva e concreta esecuzione delle decisioni assunte nei riguardi della sua comunicazione commerciale, è tenuto a comunicare per iscritto (anche a mezzo fax) alla Segreteria dell'Istituto, entro il giorno lavorativo successivo a quello della decisione definitiva degli organi autodisciplinari, di essersi già attivato per far sospendere il messaggio in parola, non oltre i termini massimi suindicati, su tutti i mezzi inseriti nella pianificazione della campagna.
REGOLAMENTO PER I PARERI PREVENTIVI DEL COMITATO DI CONTROLLO
Il presente Regolamento disciplina le modalità organizzative e procedurali per l'emanazione da parte del Comitato di Controllo dei pareri preventivi previsti dall'art. 32 comma 2 punto 5 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.
1) È istituita all'interno del Comitato di Controllo una sezione specificamente dedicata al rilascio dei pareri preventivi, denominata "Sezione pareri preventivi".
La Sezione è presieduta dal Presidente del Comitato di Controllo, o da uno dei Vicepresidenti, o da un membro del Comitato a ciò delegato dal Presidente, e comprende almeno altri due membri, individuati dallo stesso Presidente del Comitato di Controllo a rotazione fra i componenti del Comitato che abbiano competenze specifiche nelle singole materie da esaminare.
La parte richiedente, una volta depositata la richiesta di parere preventivo, ha la facoltà di conoscere la composizione della Sezione.
2) La Sezione ha competenza generale per l'emanazione dei pareri previsti dall'art. 32 comma 2 punto 5 del CA, con gli effetti ivi previsti. In casi particolarmente delicati o complessi, il Presidente della Sezione può demandare l'emanazione del parere al plenum del Comitato di Controllo, informandone preventivamente la parte richiedente.
La Sezione e il Comitato di Controllo possono in ogni caso avvalersi dell'opera di esperti.
3) La parte che intenda richiedere un parere preventivo è tenuta a presentare alla Segreteria dell'Istituto di Autodisciplina una richiesta scritta in tal senso, allegando alla stessa la comunicazione commerciale di cui si chiede il parere, sia su carta che su supporto elettronico, in forma quanto più possibile definitiva (ad esempio: story-boards per la televisione, script completi per la stampa ecc.), o una sua descrizione dettagliata che consenta comunque al Comitato di avere piena conoscenza di tutte le caratteristiche della comunicazione commerciale. La richiesta potrà essere inoltre accompagnata da documentazione utile a supportare la conformità della comunicazione alle norme del Codice applicabili. Tale facoltà diventa obbligo nel caso di claims prestazionali, al fine di riscontrare la veridicità delle affermazioni contenute nel messaggio.
Ogni richiesta di parere preventivo riguarda una sola comunicazione commerciale e le eventuali modifiche alla stessa apportate a seguito delle osservazioni del Comitato. La richiesta di parere preventivo va presentata contestualmente al versamento del diritto amministrativo stabilito dal Consiglio Direttivo IAP.
4) La Sezione, anche attraverso un suo membro a ciò delegato dal Presidente del Comitato di Controllo, procede senza formalità ad assumere dalla parte interessata le informazioni e i chiarimenti necessari o utili per l'emanazione del parere, utilizzando a tal fine i mezzi di comunicazione più rapidi e idonei. La parte che abbia richiesto il parere ha comunque la possibilità di interloquire con la Sezione, sia personalmente che attraverso i mezzi di cui sopra, al fine di meglio illustrare gli aspetti che ritenga rilevanti ai fini dell'emanazione del parere preventivo.
5) Il parere preventivo è emesso in forma scritta ed è adeguatamente motivato qualora sia negativo o favorevole con riserva. Esso è reso nel minor tempo possibile e comunque entro cinque giorni lavorativi dalla data in cui perviene alla Segreteria dell'Istituto dell'Autodisciplina la relativa richiesta. In casi di particolare complessità, il termine può essere prorogato fino ad otto giorni lavorativi.
REGOLAMENTO PER DEPOSITO PROGETTI CREATIVI (Art. 43 CA)
L'agenzia o il professionista che intenda proteggere il proprio progetto creativo da proporre nell'ambito di una gara, di una consultazione plurima o individuale prima della presentazione del progetto all'utente è tenuto a:
a.raccogliere copia dei testi e delle immagini (costituenti la creazione da tutelare) che saranno sottoposti all'utente;
b.allegare alla suddetta raccolta copia dell'invito dell'utente a partecipare alla gara, consultazione plurima o individuale, ed ogni altra documentazione ritenuta utile; ed inoltre una dichiarazione attestante che il materiale corrisponde a quello che sarà presentato all'utente;
c.inserire il materiale di cui ai punti a) e b) in una busta a sacchetto formato massimo 40 × 30 cm, redigendone l'elenco;
d.effettuare il deposito, con il versamento del relativo diritto amministrativo, presso la Segreteria dell'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria – via Larga 15 – Milano.
Tale deposito deve essere tassativamente effettuato prima della presentazione del progetto all'utente, a pena di decadenza della tutela ex art. 43 CA.
La Segreteria dello IAP, ricevuto il materiale in busta chiusa, provvede a:
e.redigere in duplice copia il certificato di deposito, con la data e il numero progressivo dello stesso, l'elenco del materiale depositato e la firma del funzionario IAP che ha ricevuto il deposito;
f.apporre sul plico sigillato il contrassegno IAP con l'indicazione del numero d'ordine del deposito e copia del certificato;
g.consegnare al depositante copia del certificato attestante l'avvenuto deposito, previo incasso del diritto amministrativo dovuto;
h.rilasciare fattura quietanzata;
i.la durata del deposito è di tre anni.
REGOLAMENTO PER DEPOSITO AVVISI DI PROTEZIONE (Art. 44 CA)
Con riferimento agli artt. 13 e 44 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale, chi intenda proteggere una futura campagna di comunicazione mediante la diffusione anticipata di un singolo messaggio, deve depositare gli elementi essenziali di detta creazione, con una sintetica ma significativa descrizione, eventualmente anche visiva, dell'idea che si intende proteggere, e diffonderne la conoscenza con le seguenti modalità.
1) Chi ha titolo di richiedere la protezione di una futura comunicazione commerciale deve accompagnare la richiesta all'IAP con il deposito di una pubblicazione dell'annuncio di protezione su un quotidiano segnalato dall'Istituto (attualmente "Il Sole 24 Ore"), in dimensioni di almeno due moduli, recante la dicitura "Deposito presso l'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria".
Il deposito dell'annuncio pubblicato sul quotidiano, che costituisce l'oggetto della protezione, deve essere effettuato presso la Segreteria IAP tassativamente entro 10 giorni dall'avvenuta pubblicazione sul quotidiano.
In caso di assenza della prescritta dicitura "Deposito presso l'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria", il rilascio del certificato di deposito è subordinato alla ripubblicazione dell'annuncio in forma corretta e al relativo deposito, che dovrà avvenire entro 15 giorni dalla prima uscita sul quotidiano. Per contro, ogni tutela decade qualora non si provveda nei termini prescritti a regolarizzare la pubblicazione ed il deposito.
2) Insieme alla richiesta di deposito, ad una copia del quotidiano e al versamento del relativo diritto amministrativo, il richiedente può inoltre depositare quanto ritenuto utile al fine di meglio documentare l'annuncio oggetto di protezione.
3) Il diritto di priorità così acquisito è valido per un periodo di 18 mesi dalla prima pubblicazione, anche nel caso di successiva regolarizzazione, e potrà essere fatto valere nei confronti di tutti coloro che, con qualsiasi mezzo, imitino l'annuncio oggetto di protezione.
4) L'annuncio pubblicato deve contenere l'indicazione di un solo messaggio per un solo prodotto, mentre non deve necessariamente contenere indicazioni atte ad individuare il nome del prodotto o l'azienda; in tal caso, tuttavia, deve essere indicato il nome dell'agenzia o dello studio o del consulente.
5) Tutti i depositi, fatta eccezione per l'eventuale ulteriore documentazione di cui al punto 2), sono consultabili presso la sede dell'Istituto.
6) La Segreteria curerà, unicamente a titolo informativo, la pubblicazione nel sito Internet IAP degli annunci depositati con la data della pubblicazione.
REGOLAMENTO SULLA COMUNICAZIONE COMMERCIALE SVOLTA ALL'ESTERO (Art. 45 CA)
Gli utenti che vogliono tutelare la comunicazione commerciale da loro svolta in altri paesi contro possibili imitazioni in Italia, possono depositare gli esemplari di tale comunicazione commerciale presso la Segreteria dell'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria.
L'utente è tenuto a:
•allegare copia del materiale disponibile (avviso stampa, story-board, script, VHS, cd-rom, dvd) della campagna già svolta all'estero;
•indicare nome del prodotto, settore merceologico, paese in cui si è svolta la campagna;
•effettuare il deposito con il versamento del relativo diritto amministrativo presso la Segreteria dell'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria – via Larga 15 – Milano.
La Segreteria dello IAP, ricevuto il materiale, provvede a rilasciare certificato di deposito e relativa fattura.
Tutti i depositi sono consultabili presso la sede dell'Istituto.
La Segreteria curerà, unicamente a titolo informativo, la pubblicazione nel sito Internet IAP dell'elenco dei depositi effettuati.
Il diritto di priorità così acquisito è valido per un periodo di 5 anni dalla data del deposito.
REGOLAMENTO SULLA COMUNICAZIONE COMMERCIALE DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI PROPOSTI PER IL CONTROLLO O LA RIDUZIONE DEL PESO E DI ALTRI TIPI DI INTEGRATORI
1) Non è ammissibile presentare i prodotti in questione come "dimagranti". Il ruolo degli integratori finalizzati al controllo o alla riduzione del peso è quello di "coadiuvanti di diete ipocaloriche". Non si deve inoltre enfatizzare il concetto di dimagrimento come sinonimo di salute.
2) Nei messaggi relativi ai prodotti in questione non deve essere utilizzata la denominazione di fantasia come mezzo per avallare o garantire proprietà del prodotto inesistenti o che l'utente non sia in grado di dimostrare.
3) Nei messaggi relativi agli integratori proposti per il controllo o la riduzione del peso, non è ammissibile il riferimento ad approvazioni o ad avalli scientifici.
Deve essere evitato l'impiego di "personale di settore" (medici, farmacisti, dietologi, ecc.) che, grazie all'autorità e al credito riscosso presso il pubblico per il suo ruolo professionale, potrebbe avallare una generale efficacia dei prodotti e diminuire il livello di critica nella scelta dei consumatori in relazione alle proprie esigenze individuali, variabili da individuo a individuo.
Per gli stessi motivi non è ammissibile nemmeno citare eventuali approvazioni da parte di Società o Associazioni scientifiche.
4) È necessario specificare, nel contesto dei messaggi, che l'uso dei prodotti in questione deve accompagnarsi ad un idoneo regime dietetico ipocalorico e ad un maggior livello di attività fisica, rimuovendo comportamenti troppo sedentari.
5) La comunicazione commerciale degli integratori proposti per il controllo o la riduzione del peso non deve presentare diete spersonalizzate elaborate da esperti come universalmente valide.
Presupposto della norma è la convinzione, da tempo condivisa in ambito scientifico, che sia incongruo e irrazionale elaborare e proporre diete spersonalizzate senza tener conto della realtà effettiva del singolo soggetto. Pertanto, diete elaborate in modo standardizzato non devono essere presentate come universalmente valide. Qualora la comunicazione commerciale proponga una dieta standard, essa deve comunque contenere un avvertimento al consumatore circa la necessità di verificare, con l'intervento di un medico o di un dietologo, se si tratti di dieta adatta alle sue esigenze.
6) La comunicazione commerciale relativa agli integratori proposti per il controllo o la riduzione del peso non deve avvalersi né di immagini né di testimonianze volte a confrontare la situazione precedente all'uso del prodotto con i risultati conseguiti con l'uso del prodotto stesso.
7) La comunicazione commerciale relativa agli integratori proposti per il controllo o la riduzione del peso deve evitare quantificazioni assolute dei risultati ottenibili in un determinato periodo di tempo (in termini di riduzione di peso, circonferenze e misure antropometriche, massa grassa, accumuli adiposi, ecc.).
8) La comunicazione commerciale relativa agli integratori proposti per il controllo o la riduzione del peso non deve tendere a far credere di poter ottenere risultati significativi in tempi rapidi e senza rinunce.
L'impiego di un integratore finalizzato al controllo o alla riduzione del peso corporeo può avere un senso e produrre effetti nella direzione voluta solo nell'ambito di un regime dietetico che, per essere ipocalorico, comporta necessariamente delle rinunce (restrizione dell'introito energetico). Contrasta pertanto col principio di verità promettere risultati senza rinunce.
Inoltre, un dimagrimento troppo rapido è pericoloso per la salute. Di conseguenza, promettere perdite di peso in tempi brevi può non solo ingenerare attese sbagliate, ma anche indurre comportamenti scorretti.
9) Precauzioni particolari devono essere adottate per quanto riguarda la citazione di studi clinici e scientifici nella comunicazione commerciale degli integratori proposti per il controllo o la riduzione del peso, in considerazione della particolare vulnerabilità della fascia di pubblico alla quale tali prodotti si riferiscono.
Pertanto:
•non è consentito l'uso di espressioni quali "clinicamente testato", oppure "test clinici dimostrano che...", e simili, in quanto suscettibili di indurre in errore il destinatario del messaggio circa l'ambito e la portata degli studi effettuati, e comunque circa la natura del prodotto pubblicizzato, presentandolo come dotato di proprietà terapeutiche o farmacologiche;
•non è consentito riportare dati scientifici emersi da ricerche bibliografiche condotte su uno o più dei costituenti del prodotto, che non riflettano le effettive condizioni di azione dei componenti interessati con riferimento al dosaggio degli stessi utilizzato nel prodotto e alla loro interazione con altri possibili componenti del prodotto;
•è consentita a corredo delle affermazioni contenute nell'annuncio la citazione circostanziata e veritiera dei risultati specifici di test di tollerabilità o di efficacia effettuati sui prodotti pubblicizzati, a condizione che si tratti di test effettuati secondo criteri e metodologie accettati dalla comunità scientifica.
10) La comunicazione commerciale degli integratori proposti per il controllo o la riduzione del peso deve evitare l'esplicita menzione di condizioni di peso "ideale", linea "ideale" o simili.
Nei messaggi va considerata la delicatezza dell'argomento, in termini di comunicazione, rispetto alle psicopatologie alimentari.
Il concetto di peso "ideale" è stato superato in quanto causa di errori terapeutici e di gravi malattie psicologiche.
11) La comunicazione commerciale dei prodotti in questione non deve correlare l'accumulo di grasso con la ritenzione di liquidi.
12) La comunicazione commerciale dei prodotti in questione non deve correlare il peso corporeo con l'accumulo di gas intestinali.
13) La comunicazione commerciale dei prodotti in questione non deve mettere in cattiva luce la dieta mediterranea ricca in carboidrati complessi.
14) Gli integratori propagandati per il controllo o la riduzione del peso possono vantare solo una generica azione coadiuvante, ma non possono rivendicare vantaggi non veritieri o non dimostrati che il loro impiego arrecherebbe a sottogruppi particolari di soggetti con specifici problemi (ad esempio fame nervosa, metabolismo lento, ecc.).
ALTRI TIPI DI INTEGRATORI
15) I messaggi relativi a prodotti che vantano proprietà anti-età non devono indurre a sottovalutare l'esigenza di adottare un sano stile di vita con la rimozione dei fattori di rischio e non possono quindi attribuire al solo uso del prodotto l'effetto di prevenire o di ritardare l'invecchiamento.
16) La comunicazione commerciale non può tendere a far credere che con un integratore o con altro prodotto non medicinale sia possibile fronteggiare l'impotenza maschile.
Si rilevano frequentemente abusi nel vantare effetti stimolanti le prestazioni fisiche e sessuali, dell'uomo in particolar modo. In alcuni messaggi si arriva direttamente a vantare effetti sull'impotenza maschile per prodotti che vengono così proposti in alternativa ad un trattamento terapeutico.
Si vuole sottolineare che nella assoluta maggioranza dei casi, le evidenze sperimentali di efficacia, sia sull'animale che sull'uomo, sono assai carenti e, comunque, non sufficienti a sostenere gli effetti vantati.
I messaggi devono tener conto del ruolo coadiuvante che questi prodotti possono rivendicare, riconducibile ad effetti di tipo tonico, senza indurre a sottovalutare l'esigenza di un controllo medico per una precisa valutazione della propria condizione e, ove necessario, di un corretto approccio terapeutico.
17) La comunicazione commerciale degli integratori diretti a favorire il controllo dei lipidi plasmatici deve chiarire che la funzione di tali prodotti è quella di favorire un normale metabolismo lipidico, nell'ambito di un regime dietetico adeguato. In nessun caso tali prodotti devono venire presentati come idonei al trattamento di situazioni patologiche, che richiedono la valutazione e l'intervento del medico.
18) La comunicazione commerciale degli integratori non può tendere a far credere che essi presentino una selettività d'uso per gli sportivi, o comunque per chi si sottopone ad un intenso impegno fisico, per effetti favorevoli sulla massa muscolare o sulla prestazione.
I prodotti espressamente destinati agli sportivi, che riportano in etichetta tale specifica indicazione, rappresentano infatti una specifica categoria di prodotti dietetici.
REGOLAMENTO SULLA COMUNICAZIONE COMMERCIALE DEI MEDICINALI PER USO VETERINARIO
Fermo restante il rispetto delle disposizioni contenute nel Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale, la comunicazione commerciale dei medicinali veterinari non soggetti ad obbligo di prescrizione medico-veterinaria deve:
•essere realizzata in modo che la natura promozionale del messaggio sia evidente ed il prodotto sia chiaramente identificato come medicinale;
•comprendere almeno la denominazione del medicinale veterinario e la denominazione comune del principio attivo (indicazione non obbligatoria se il medicinale è costituito da più princìpi attivi), nonché un invito esplicito e chiaro (stampa periodica e quotidiana caratteri di dimensioni non inferiori al corpo 9) a leggere attentamente le avvertenze figuranti nel foglietto illustrativo e/o sull'imballaggio esterno;
•in deroga al punto b) la comunicazione commerciale può limitarsi a contenere la denominazione del medicinale, qualora abbia lo scopo esclusivo di rammentarla.
Inoltre, la comunicazione commerciale dei medicinali veterinari non può contenere alcun elemento che:
a.faccia apparire superflua la consultazione di un medico veterinario o l'intervento chirurgico, in particolare offrendo una diagnosi o proponendo una cura per corrispondenza;
b.induca a ritenere che il medicinale veterinario sia innocuo e dotato di ampio margine di maneggevolezza;
c.induca a ritenere, anche facendo riferimento a dati di farmacovigilanza, che il medicinale veterinario sia privo di effetti collaterali o che la sua efficacia sia superiore o pari a quella di un altro medicinale veterinario;
d.induca a ritenere che il medicinale veterinario sia privo di rischi per la persona che lo somministra e, nel caso di medicinali per uso esterno, per le persone che vivono a contatto con l'animale trattato;
e.induca a ritenere che il medicinale veterinario sia privo di rischi di impatto ambientale;
f.induca a ritenere che la mancanza del medicinale veterinario possa avere effetti pregiudizievoli sul normale stato di buona salute dell'animale;
g.comprenda una raccomandazione di scienziati, di associazioni scientifiche o culturali, di operatori sanitari o di persone largamente note al pubblico;
h.assimili il medicinale veterinario ad un altro prodotto di consumo;
i.induca a ritenere che la sicurezza o l'efficacia del medicinale veterinario sia dovuta al fatto che si tratti di una sostanza "naturale";
j.possa indurre ad una errata diagnosi da parte del proprietario dell'animale;
k.faccia riferimento in modo abusivo, impressionante o ingannevole a certificati di guarigione;
l.utilizzi in modo impressionante ed ingannevole rappresentazioni visive di alterazioni del corpo dell'animale dovute a malattie o lesioni;
m.enfatizzi che il medicinale veterinario abbia ricevuto un'autorizzazione all'immissione in commercio.
REGOLAMENTO A GARANZIA DELL'IMPARZIALITÀ DEL GIUDIZIO AUTODISCIPLINARE
I membri del Giurì, del Comitato di Controllo e i consulenti tecnici di cui all'art. 32 bis del Codice hanno l'obbligo di astenersi: a) nei casi riconducibili all'art. 51.1 c.p.c.; b) nel caso in cui siano impegnati – o lo siano stati negli ultimi 12 mesi – nella prestazione della loro attività professionale a favore dell'inserzionista o del ricorrente; c) nei casi in cui sussistono gravi ragioni di convenienza. In questi casi l'obbligo di astensione vige anche in relazione a casi che coinvolgono imprese direttamente concorrenti di quella rispetto alla quale il membro si trova in condizione di incompatibilità.
I membri del Giurì, del Comitato di Controllo ed i consulenti tecnici di cui all'art. 32 bis del Codice devono astenersi dal prestare la loro immagine in attività di comunicazione commerciale.
Ciascun membro del Giurì e del Comitato di Controllo e il consulente tecnico è tenuto a valutare se si trova in alcuna delle condizioni di incompatibilità all'atto del ricevimento della documentazione relativa alla vertenza oppure alla pratica da esaminare ed è tenuto, in caso di valutazione positiva, a comunicare senza indugio la sua astensione al Presidente del Collegio giudicante o della sezione del Comitato. Il Presidente che valuti di essere in situazione di incompatibilità comunica la sua astensione al Presidente del Giurì oppure al Presidente del Comitato di Controllo. Questi a loro volta, se in condizioni di incompatibilità, comunicano la loro astensione al Presidente dell'Istituto di Autodisciplina.
I membri della "Sezione pareri preventivi" del Comitato di Controllo sono tenuti a manifestare la propria incompatibilità non appena verrà loro comunicata l'identità del soggetto che ha presentato l'istanza e la materia alla quale si riferisce.
La valutazione dell'inosservanza delle regole sull'obbligo di astensione è demandata al Consiglio Direttivo che a sua discrezione può adottare differenti misure, fino alla dichiarazione di decadenza dall'incarico di membro del Giurì, del Comitato di Controllo o di consulente tecnico, tenendo conto della incidenza in concreto dell'operato del soggetto sull'esito della procedura autodisciplinare. In ogni caso la misura adottata non è causa di impugnazione della pronuncia emessa dal Giurì oppure della delibera assunta dal Comitato di Controllo con la partecipazione del soggetto ritenuto incompatibile.
Il Consiglio Direttivo si pronuncia su istanza di chiunque vi abbia interesse sentito il membro del Giurì o del Comitato di Controllo o il consulente tecnico interessato.

qui ci sono 2 aspetti
il primo è che se c'è uno spettacolo sulle locandine flyers ecc si scrivono le cose essenziali tipo il costo del biglietto...se uno arriva e scopre solo lì che si paga òa lamentela è giustificata
il secondo aspetto è quello che dice sampei...lanciano è sempre + vuota triste e abbandonata...io aggiungo soffocata dal traffico dalrumore, e dalla maleducazione dilagante ... siamo più orientati verso il modello scampia che verso il modello scandinavo
io penso che dipenda dalla sempre più scarsa qualità della classe politica locale tanto vorace quanto priva di lungimiranza...lanciano è ostaggio di una maggioranza dei 2/3 che preferisce mantenere lo status quo in cambio di qualche privilegio (?) poco importa se tutto va a rotoli e se la migliore gioventù preferisce esercitare i propri talenti il + possibile lontano da qui...e detto tra noi fanno benissimo
------------
Editato da Image il 08/09/2009 alle 12:16:19
qui ci sono 2 aspetti
il primo è che se c'è uno spettacolo sulle locandine flyers ecc si scrivono le cose essenziali tipo il costo del biglietto...se uno arriva e scopre solo lì che si paga òa lamentela è giustificata
il secondo aspetto è quello che dice sampei...lanciano è sempre + vuota triste e abbandonata...io aggiungo soffocata dal traffico dalrumore, e dalla maleducazione dilagante ... siamo più orientati verso il modello scampia che verso il modello scandinavo
io penso che dipenda dalla sempre più scarsa qualità della classe politica locale tanto vorace quanto priva di lungimiranza...lanciano è ostaggio di una maggioranza dei 2/3 che preferisce mantenere lo status quo in cambio di qualche privilegio (?) poco importa se tutto va a rotoli e se la migliore gioventù preferisce esercitare i propri talenti il + possibile lontano da qui...e detto tra noi fanno benissimo
qui ci sono 2 aspetti
il primo è che se c'è uno spettacolo sulle locandine flyers ecc si scrivono le cose essenziali tipo il costo del biglietto...se uno arriva e scopre solo lì che si paga òa lamentela è giustificata
il secondo aspetto è quello che dice sampei...lanciano è sempre + vuota triste e abbandonata...io aggiungo soffocata dal traffico dalrumore, e dalla maleducazione dilagante ... siamo più orientati verso il modello scampia che verso il modello scandinavo
io penso che dipenda dalla sempre più scarsa qualità della classe politica locale tanto vorace quanto priva di lungimiranza...lanciano è ostaggio di una maggioranza dei 2/3 che preferisce mantenere lo status quo in cambio di qualche privilegio (?) poco importa se tutto va a rotoli e se la migliore gioventù preferisce esercitare i propri talenti il + possibile lontano da qui...e detto tra noi fanno benissimo
ci sono sagre e sagre.
dipende chi ci mangia su, in tutti i sensi...

se i gentilissimi pagliacci che giravano avessero chiarito che si pagava 5 euro a PERSONA, sicuramente ci sarebbero state meno critiche e lamentele, ma se mi sento preso per culo, mi lamento quanto cazzo mi pare, la pubblicità negativa è un' arma che va usata quando necessario.
...ma fatemi capi'!!
Tu Dani ti lamenti per 5 Euri e poi entri Gratis???!!!!!???? BELLARROBBA!!!!
Poii non ti piace la pizzetta... non te la compri!!!!!
3 euro la consumazione?? LA VOLEVI GRATIS???
La compagnia teatrale sgangherata??? Occhei non ti sarà piaciuta... ma cosa vuoi per 5 euro le cirque du soleil??
IO mio nipote ce l'ho portato...
ABBIAMO PAGATO TUTTI!!!!!!!!!!!
E sinceramente, bimbo di tre anni, s'è pure divertito!!!
quanto alle pallotte cace e ove... si ricorda che era na sagra... il servizio di piatti in porcellana te lòo porti da casa...
quanto al cesso... ringrazia che c'era... vai alle altre sagre e ti tocca entrare nei bidoni blu!!!
La cucina... beh c'era ciampana ed allora?????
A ME NON ME NE SBATTE NULLA DI cIANO O COME DIAVOLO SI CHIAMA... MA CAPISCO CHI DICE CHE (a certi) LANCIANESI NON VA BENE NULLA!
ps le pallotte aricalate al sugo non erano male...
...se poi vuoi l'eccellenza non vai alle sagre!
Grazie professore per aver illustrato così sinteticamente e così bene perchè questa città non va più avanti.
In fondo il mondo è sempre stato così.
Diviso tra chi cerca di raggiungere un record e chi abbassa l'asticella.
...ma fatemi capi'!!
Tu Dani ti lamenti per 5 Euri e poi entri Gratis???!!!!!???? BELLARROBBA!!!!
Poii non ti piace la pizzetta... non te la compri!!!!!
3 euro la consumazione?? LA VOLEVI GRATIS???
La compagnia teatrale sgangherata??? Occhei non ti sarà piaciuta... ma cosa vuoi per 5 euro le cirque du soleil??
IO mio nipote ce l'ho portato...
ABBIAMO PAGATO TUTTI!!!!!!!!!!!
E sinceramente, bimbo di tre anni, s'è pure divertito!!!
quanto alle pallotte cace e ove... si ricorda che era na sagra... il servizio di piatti in porcellana te lòo porti da casa...
quanto al cesso... ringrazia che c'era... vai alle altre sagre e ti tocca entrare nei bidoni blu!!!
La cucina... beh c'era ciampana ed allora?????
A ME NON ME NE SBATTE NULLA DI cIANO O COME DIAVOLO SI CHIAMA... MA CAPISCO CHI DICE CHE (a certi) LANCIANESI NON VA BENE NULLA!
ps le pallotte aricalate al sugo non erano male...
...se poi vuoi l'eccellenza non vai alle sagre!
sampei hai detto la sacrosanta verità..
INGANNO BELLO E BUONO!
concordo.
e un applauso all'intervento di Sampei.
non ce ne entra niente col post, ma leggendolo mi ha fatto tornare in mente due vecchietti sulla 80ina l'altra sera per il corso: "oh, ma ca success a langiane? possibile ca ngi sta nisciune a spasse la sere, manghe nu cumbless, addò sta la gende?"
Mi sa che st'estate si è davvero toccato il fondo che più fondo non si può. Ci credo che la gente se ne va da sto spizio... ed il 75% delle persone che vanno a studiare fuori poi non torna. C'è chi prende 800 euro al mese in paesini del nord, e ne paga 400 di affitto pur di non tornare in questa valle di lacrime.
Eppure le potenzialità porca puttana ce ne sono, ma purtroppo manca la mentalità. Qui si pensa solo ad arricchirsi spudoratamente "e checcazzo me ne frega di quello che pensa la gente", quando invece ci si potrebbe benissimo arricchire un po più lentamente ma apportando dei benefici anche e soprattutto alla comunità. Ma vallo a spiegare a questi avidi assetati di denaro e potere.
Così...tanto per precisare:
i giorni 9 e 10 settembre al Parco Diocleziano Il Comitato organizza Bimbolandia, spettacoli per piccoli con gonfiabili, zucchero filato e intrattenimento dall 15,30 fino alle 19,30. (Ingresso gratuito)
Dalle 19,30 fino alle 20,00 il Comitato offre ai bimbi un trancio di pizza (gratis) le bevande i genitori se vogliono possono portarsele o comprarle nel locale presente al Diocleziano....alle 20,00 spettacolo a cura dell'Associazione Emeis............RIpeto tanto per precisare ed evitare disguidi.............grazie.
5/6/7 AGOSTO 2007
quattro amici organizzano una sagra all'ippodromo,
Porchetta,arrosticini ecc.... tutte carni locali e migliori... nessun appoggio politico. nessun aiuto esterno.
personale assunto e pagato per tre serate,
celle frigorifere a norma,cassi chimici noleggiati,addetti 40 persone, tavoli con certificazione, cappe aspiranti con filtri, tendone certificato per sagre con zone separate per preparazione e distribuzione, tutto il personale aveva guanti cuffie e camice bianco....
morale della favola 3 giorni incassati circa 15000.........togli spese noleggi strutture varia, togli spese ENEL allccio euri 800 ... togli spese fornitori, togli bevande eccc....ecc....ecc.... sono rimasti tipo 600 euri.... una sagra suicida...

PARCO Diocleziano vi meraviglia??
rintrocelo e pallotte:::
Cucina di fortuna attigua ai cessi.... scatole di cartone con il rintrocelo, cucina posizionata dentro una struttura costata fior di mln di euri... Enel gratis paga il comune, condizioni igieniche della distribuzione 0/0 cuoco con ascella e fronte che sudato si asciuga con lo sparaccio con cui poi scla la pasta... addetti alla distrubuzione
zero guanti
zero cappelli (tanti capelli)
insomma...............ZERO TITULI
WELCOME TO LANCIANO.
Ma perchè nella altre serate c'erano scontrini, ricevute fiscali o altro...
Funziona così... si possono spendere oltre due milioni di euro per "ristrutturare" un posto ma poi non si trovano 30.000 euro l'anno per farlo funzionare..
Misteri della fede...
I fessi siamo noi, noi cittadini.
La colpa è di una sola persona...ma nessuno ha il coraggio di dirlo perchè è una "brava" persona! Non sia maiiii... vergogna questa del diocleziano è una porcata pazzesca sia x come è stata realizzata e sia x come si è data in concessione anche se temporaneamente in trattativa privata! Ormai sono passati tanti anni c è troppa gente da accontentare non vedo l ora che il signor sindaco lasci la poltrona, a chiunque esso sia, perchè la situazione è imbarazzante.
no, è vero... avrei dovuto. ci ho pensato dopo...
Dani e tu non gli hai chiesto lo scontrino?
e io dentro ho dovuto prendere una bottiglietta d'acqua naturale e mica mi hanno fatto lo scontrino...
mi ha dato un altro biglietto numerato...

------------
Editato da Dani il 05/09/2009 alle 16:28:02
infatti dani proprio cosi se si devono organizzare dellecose farle almeno comesi deve , senon si è capaci meglio non fare niente.Fare almeno un cartellone pubblicitario chiaro ..quello che era veramente ilprogramma,ilcosto e cosacomprendeva ..non ci doveva andare nessuno cosi perlaprox volta siorganizzano meglio
Sarei curiosa di sapere se alle precedenti serate, si pagava l'ingresso oltre a ciò che mi mangiava/beveva...
non c'ero...
Che poi ieri sera oltre ai 5€ per entrare, sul cartello che avevo sui banchi all'entrata compariva “CONSUMAZIONE 3€“... non so di preciso cosa comprendesse ma dentro non avevano altro che acqua, birra,lattine e qualche pezzo di pizza...
speriamo bene.. che siano piu chiari e più sinceri ....
Pepetta sbagli, possono fare spettacoli, farli pagare, fare una mega festa, quello che vogliono!
comunque non era la prima serata questo è il programma:
Il Parco Diocleziano si trasforma in luogo di divertimento
Venerdì 28 Agosto 2009 17:16
17:16:45 – La Marketing & Eventi, la società guidata dall’ex segretario generale dell’Ente Fiera di Lanciano, Bruno Di Ciano, ha presentato quest’oggi il calendario delle manifestazioni che si svolgeranno nell’area verde del Diocleziano, che così si presenta ufficialmente alla città come luogo da ‘vivere’.
La Marketing&Eventi, come si ricorderà, unica ad aver presentato domanda, ha ricevuto in gestione l’area del parco – rimesso a nuovo proprio in questi giorni – per la durata di quattro mesi.
Nella conferenza stampa tenuta oggi da Di Ciano, sono stati allestiti alcuni eventi che saranno riproposti anche il prossimo anno.
Questa sera, con inizio alle ore 21, la prima manifestazione: a cura del gruppo podistico “Il Crampo” si svolgerà la ‘Maratona della birra in notturna’.
Domani e domenica, invece, in collaborazione con il ristorante Convivium, locale che da sempre propone piatti della cucina locale, spazio al rintrocilo e alle pallotte alla lancianese.
Venerdì 4 settembre i Guardiani dell’oca una “notte bianca” per bambini, mentre sempre ai più piccoli sono destinati gli spettacoli del 9 e 10 settembre. Sabato 12 , a cura dell’Accta, si uniscono teatro e degustazioni, e il 14 e 15 settembre si esibiscono gruppi di musicisti locali. Domenica 4 ottobre, San Francesco, si terrà la festa degli animali mentre dal 9 all’11 ottobre un’iniziativa dedicata ai produttori abruzzesi di birra.
Le manifestazioni si concluderanno il 31 ottobre e il 1° novembre con la festa di Halloween.
infatti, se corretta poteva essere anche un cambiamento positivo. Dopo l'inaugurazione fatta l'anno scorso quel posto era diventato un covo di erbacce e drogati.
La cessione poteva servire finalmente a farlo funzionare... poteva...
Allora non avete capito quesse è tutta una questione di soldi $$$$$$$
A cose fate Luzy! E comunque il fatto che un luogo pubblico venga dato in concessione non significa che tu ci puoi fare quello che vuoi! sbaglio?
quando già aveva fatto tutto Luzy... ma per favore...
comunque vabbè, servirà per la prossima volta. Quando leggerò di qualche iniziativa al parco del Diocleziano personalmente me ne terrò alla larga.
Ma non è per i 5€ (che fortunatamente posso ancora permettermi)...

Il comune ha dato la notizia più di un mese fa.
...........infatti!
forse i cittadini dovrebbero essere informati per poterso opporre non trovi?
ma cosa vuol dire "dovevate lamentarvi prima"?
nel senso che non dovevate permettere che un parco "pubblico" ossia dei "cittadini" sia dato ai privati...Queste sono le privatizzazioni, mi dai una cosa e io faccio quello che voglio.
infatti, all'ingresso ho notato anche io che non rilasciavano biglietti, avevano dei semplici blocchetti numerati...
Domani alcuni quotidiani locali ne parleranno..............fra l'altro pare ci sia una polemica anche sul fatto che non abbiano rilasciato biglietto (siae)!
ma cosa vuol dire "dovevate lamentarvi prima"?
sarà forse la prima iniziativa che si svolge al parco del diocleziano da quando esiste, e ne nessuno me lo dice che l'ingresso costa 5€ devo avere una sfera di cristallo?
Andava detto. Punto.
eh no nn sia mai!!il sindaco è una brava persona!!! con questa amministrazione si rischia di addormentarsi e non risvegliarsi più...
Ma Bruno di Ciano non è un carissimo amico del sindaco? direi proprio di si,lascio trarre a voi le OVVIE conclusioni



Voi non avete capito quello che volevo dire.
Prima, io dicevo che il parco non è pubblico perchè mo gestito dei privati e evidentemente questo è il tipo di gestione che fanno... secondo, non ho mai parlato si stava bene o male il pagamento dei 5 euro, quando parlava di soldi mi riferiva tra comune e gestori del parco.
Al Piccioso: io leggo i giornali, i siti, non ho modo di leggere il contratto tra comune e gestori del parco, ma se tu hai queste informazione è meglio che le posti cosi chiariamo i nostri dubbi.
Comunque non ho visto nessuna mobilizzazione per questa iniziativa del comune( gestione del parco a un privato) per me, un comune che non può mantenere pulita un'area verde è un comune che sta alla frutta!!!
Ma si poteva fare qualcosa prima, mo è inutile lamentarsi.
quoto pepetta ... è stata na truffa secondo me... bisogna mettere sul quel cartellone pubblicitario pieno di cazzate scritte soprattutto ingresso 5 euro a persona.... io neanche gratis ci sarei andata , pieno di zanzare, poco pulito , una sfacchinata per andarci, ho sentito molte lamentele ma nessuno ha fatto niente, io i so affacciata dal terrazzo e tutta sa gente che dicono che cera proprionon l'ho vista.. invece di spendere soldi per niente la sotto non era meglio rivalutare la pista e organizzare li belle iniziative??''

per luzy: non è che lagente non vuole cacciare i soldi per divertirsi anzi se ne cacciano fin troppima deve valere la pena ...... in quel caso meglio fare la beneficenza
Eh foste rimasti un po' di più avreste potuto godervi anche voi lo splendido concerto che si è tenuto, gratis, a piazza san lorenzo allietando le zone limitrofe fino alle quattro e un quarto del mattino...
P. S. La prossima volta so io dove ve le infilo quelle tamorre!!
Luzy,
leggi le convenzioni e non i comunicati stampa.

Luzy ti sbagli!!! Una famiglia di 4 persone che arriva fin la giù deve sapere che quela sera andrà a spendere 20 euro! ...e di sti tempi non sono pochi!!!
Non critico il fatto che si debba pagare, ma il fatto che non si sia comunicato! INGANNO BELLO E BUONO!! Perchè ti assicuro che una volta arrivati li giù con un bambino trepidante non puoi negargli l'ingresso!
Mia figlia è ancora piccola e per fortuna ho capito dalle lamentele di chi risaliva che si pagava!
e che ovviamente va a raccontare al primo che incontra per strada come stanno le cose....

si parla di soldi eccome, visto che per accedere ad uno spazio pubblico è stato richiesto il pagamento di un biglietto di ingresso.
e in cambio provvedere alla manutenzione dello spazio
qui non si parla di soldi, nel dubbio si può domandare al Sindaco che in questi giorni di festa va sempre in giro.
e dove sta scritto che il comune non caccia na lira? secondo te quello lavora a gratis?
funziona sempre così: strutture pubbliche affidate ai privati, che prendono soldi dagli enti pubblici per gestire le strutture e spillano soldi agli utenti per l'utilizzo.
io alle favolette non ci credo più da una vita
Zio, no!!!
LANCIANO. Il parco del Diocleziano sarà affidato in gestione alla società Marketing & eventi di Bruno Di Ciano. Lo rende noto il municipio con una breve nota che annuncia una conferenza stampa, prevista per giovedì, nel corso della quale saranno rese note le modalità dell’assegnazione dell’area di pozzo Bagnaro alla società.
Stando a quanto annunciato in occasione dell’inaugurazione dell’area verde, avvenuta circa un anno fa, la Marketing & eventi dovrebbe gestire la zona, compreso il centro servizi realizzato presso via per Frisa, e in cambio provvedere alla manutenzione dello spazio che divide colle Erminio e dal quartiere Fiera.
Dopo i lavori per riconvertire l’area in un parco, la zona è rimasta a lungo abbandonata, tanto che per diversi mesi i cancelli venivano spesso lasciati chiusi, e nell’ultimo anno sono state poche e sporadiche le iniziative realizzate a pozzo Bagnaro.

e poi se hanno deciso di darlo in gestione per rivalutare uno spazio che magari ultimamente è andato in declino ,forse e ribadisco forse ,sarebbe il comune ad accollarsi le spese nn mamma e papà che escono la sera per far divertire i propri figli(trattasi di luogo pubblico)...
se io voglio uscire e sborsare 20-30 euro vado in una sala giochi ,al cinema, al ristorante ecc.ecc. NN AL PARCO PUBBLICO...
e cmq che fosse ingresso a pagamento nn era scritto in nessun posto una volta li ,la sorpresa..mah nn la vedo molto corretta..
il parco resta comunque pubblico. la gestione non fa diventare un luogo di proprietà del comune -e quindi nostra- di uno che se ne accolla la gestione stessa. anche perchè sono pronto a scommettere che questi prendono soldi dal comune per fare la manutenzione e gestire il parco
Zio, il parco non è pubblico in questo momento è gestito dei privati!!!il comune l'ha dato in gestione!!!
@ luzy: scusa, ma è come se si dovesse pagare per entrare al comune. che cavolo stai a dire. luogo pubblico=ingresso gratuito.
il comune spendesse meno soldi a stronzate e facesse cose di questo tipo gratis, la popolazione ringrazierebbe.
quali sono le stronzate?
l'illuminazione del corso nell'ultimo natale, sembrava una gabbia per uccelli ed è costata la modica cifra di 50mila euri. con quei soldi organizzavano sta cosa, facevano un po' d'asfalto in giro e sistemavano i cablaggi e le postazioni all'assessorato alle politiche sociali.
e come quella ce ne stanno a decine di stronzate. sprechi inutili e poi l'asfalto per le strade (per cui paghiamo anche le tasse) lo deve fare il comitato feste.
------------
Editato da Ziomitch il 05/09/2009 alle 11:13:01
Intervengo, per poche cosette.
Lamentele raccolte, prima quelle di mia figlia e mia moglie

Seconda cosa, quando si fanno determinate iniziative se non viene comunicato nessun prezzo significa che lo spettacolo è gratis, non bisogna trarre in inganno le persone, e speculare sulla voglia di divertimento dei bambini.........c'erano gruppi di famiglie, una volta arrivati sotto il parco, per insistenza dei figli si sono visti costretti a sborsare qualcosa come 25 euro, sole per entrare in una polveriera....
avete capito perchè Lanciano è una città morta?? perchè nessuno vuole cacciare un soldo!!!
però nonostante le molteplici lamentele che leggo era pieno di famiglie..


5 euro

infatti bisognava ribaltare il tavolino e non pagare. Non era scritto su nessun programma. Per una volta che si organizza qualcosa per i bambini si deve pagare poi il comune tira fuori una marea di soldi per cantanti e cazzate varie e poi per vedere una stupida compagnia teatrale da quattro soldi 5€??????... lasciamo perdere va...!
Io sono entrata (senza pagare), ma siamo stati poco e dopodichè siamo andate via: i bambini si divertivano ma quelli dai 4 anni in su, i piccoli rischiavano di essere travolti.
Il parco comunque mi è sembrato pulito, almeno ho analizzato ogni cm. dove metteva i piedi mia figlia e non ho visto niente di brutto.
Alla fine non siamo andati....................sinceramente pagare 5 euro per arrivare fin la giù ci è sembrato una assurdità visto che fra l'altro il fatto che si pagasse non era scritto da nessuna parte!
Mk22... grazie.
Purtroppo non avevo letto quel post nei giorni scorsi, da non credere!
Certo che è proprio uno schifo però... per una volta che si organizza qualcosa per i bambini bisogna essere terrorizzati da queste cose

Stasera andremo a dare un'occhiata... speriamo bene!
Ci saremo!!!! Muniti di Autan ma ci saremo!!!!!

Dani, visto che parliamo di bambini, mi preme ancor di più farti notare un passaggio che forse ti è sfuggito, ovviamente non si possono leggere tutti i post aperti in questi giorni... Senza ripetere ancora una volta la stessa cosa, ti invito a dare un occhiata, sempre su "PIAZZA" al post "GRAZIE PRESIDE'"...
Certo, non è stato il posto adatto dove scrivere ed informare la gente su di un paio di cosette, ma se leggi diciamo da metà post fino alla fine, l'argomento sarà sicuramente di tuo interesse...

------------
Editato da Mk22 il 04/09/2009 alle 12:23:24
già Ciuc Ja ...
ma da più di un mese è stata affidata la gestione della manutenzione del parco e visto che lì si svolgeranno numerose iniziative durante queste feste mi auguro proprio che abbiamo sistemato
Famiglia Faber

ci saremo

spero che l'area venga ripulita a dovere....
Stasera al parco del Diocleziano a partire dalle 19.30 fino alle 00.30 la compagnia teatrale " I Guardiani dell'oca" animerà una serata dedicata ai più piccoli.

Nuova reply all'argomento:
Notte bianca per bambini
Registrati
Mi so scurdate la password
Hai problemi ad effettuare il login?
segui le istruzioni qui