La Piazza

pasta e basta.
Messaggio del 11-01-2011 alle ore 22:56:18
chi fusse su zuzzone, so meje ji!
Messaggio del 11-01-2011 alle ore 21:29:00
Sampeiiiiiii assomigli a Jack Sparrow






Messaggio del 11-01-2011 alle ore 21:19:48
umbè, ovviamente fatto con le mie mani eh!!
Messaggio del 11-01-2011 alle ore 19:17:33
diceva un amico mio, ni li vid quandè gross li nigerian, magnene sol lu ris!
Messaggio del 11-01-2011 alle ore 19:11:43
semplicemente il corpo ha necessita'di glicogeno per funzionare,cio' vale anche per il riso,inteso come elemento assolutamnete necessario.Purtropppo nel 2011 si parla ancora di diete di stu caxxe,a discapito di argomenti ben piu'importanti di quello alimentare di cui si sa gia'tutto...
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Editato da Vogue il 11/01/2011 alle 19:14:11
Messaggio del 11-01-2011 alle ore 17:17:31
pur l'uss ci si mess
Messaggio del 11-01-2011 alle ore 17:14:16
frechete combà, mi sembri il sandokan del rintrocilo


la tigre della malesia
Messaggio del 11-01-2011 alle ore 15:38:44




Messaggio del 11-01-2011 alle ore 12:51:31
e lo so, tua moglie ti ha preparato: pappardelle zucchine e speck!

Messaggio del 11-01-2011 alle ore 12:49:25

Cali umorali



mai..
Messaggio del 11-01-2011 alle ore 12:49:23

Messaggio del 11-01-2011 alle ore 12:48:39

Cali umorali, ansia e depressione, per la rinuncia ai carboidrati, mutuata con una linea scattante. Lo studio, venuto fuori su una campionatura di circa 200 individui. A distanza di un anno, registrati gli effetti di un’alimentazione povera di pane e pasta. I soggetti, sottoposti al trattamento anti farinacei e carboidrati, giù di tono. Contrariamente a chi volentieri gusta un piatto di pasta al pomodoro, degnamente arricchita di formaggio. Il cibo, sano e gustoso, allunga la vita. E stimola la voglia d’andare avanti. Non soddisfacendo la golosità di leccornie e dolciumi. Se il cioccolato, ottimo antidoto ai momenti no, quelli in cui l’umore sfida i mocassini, altri cibi alleati della portata dei giorni. La rinuncia ai piaceri della buona tavola, può non essere così ambita da tutti. Dopo la demonizzazione della taglia 42 in passerella, complice d’anoressie giovanili, l’attenzione ad una linea non per forza di cose asciutta e priva di qualche kg di troppo: barattata col peccato di gola domenicale, dietro un piatto di occhieggianti ravioli o di veloci spaghetti. Oltre agli effetti conviviali della buona tavola, rinfrancante vincoli amicali, nella complicità di trattative d’ogni sorta. Anche gli affari più farraginosi, sanciti dietro porcellane e fumanti pietanze. A tavola, di tutto e di più, senza sfide all’obesità. Semplicemente col gusto di valorizzare il sapore dei cibi, lasciandosi andare al nutrimento, gratificante il palato. Magri e depressi, non aiuta a vivere!

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pasta e basta.

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