Messaggio del 29-09-2011 alle ore 18:48:57
Giovepluvio,
posso avere più di una affinità politica con Norberto Bobbio ma proprio nessuna con Filippo Penati o Gianfranco Fini.
Per quanto riguarda l'attuale seconda (falsa) Repubblica non devi chiedere a me di condividerne le formule, i sistemi, i fini e le prospettive. Rispetto ad essa io mi pongo come quell'uomo seduto lungo il bordo del fiume ad aspettare secondo il noto detto cinese...
Messaggio del 29-09-2011 alle ore 16:17:48
Caro amico Piccioso, comprendo il tuo disappunto, anche N. Bobbio avrebbe insistito perchè Sinistra e Destra significassero di più di un semplice luogo nello spazio politico. Purtroppo, oggi le cose stanno così. Se il sistema Penati è lo stesso, se non di più, della passione di Silvio per le donne (ammesso e non concesso che sia vero), se c'è un'omogeneità etico-filosofica della politica, devi accontentarti, magari per vincere le elezioni (che è l'unica gara sportiva della politica odierna), di avere al tuo fianco sinistro Di Pietro e Vendola o anche Fini. Suvvia non è la fine del mondo. Oppure sì, è la fine del mondo. Ciao
P.S. Il PCI non entrò in nessuna Giunta a Lanciano ma, nel 1975 (+ o -) è stato determinante con l'astensione del suo gruppo consiliare e con l'attiva collaborazione informale (c'era un giovane delegato che trattava direttamente con Lui) in una Giunta retta da Errico D'Amico, il Senatore. Era il tempo del compromesso storico e, ancora una volta, Lanciano era al passo o anticipava i tempi. Ariciao
però poi nel corso dei secoli la distinzione ha assunto una connotazione politica e filosofica.
FORSE ANCHE GEOGRAFICA?
ma una domanda i FUTURISTI destra o di sinistra.....
Frescobaldi stucca o nin stucche ... picciò nti ncazZA lo sai ormai è finita è il nuovo che avanza
VUTTEMBERG
SE VOLETE A TUTTI E DUE PARLO CON IL MINISTRO DEI TRASPORTI VI CI FACCIO ENTRARE .....
Messaggio del 29-09-2011 alle ore 15:01:02
Giovepluvio,
mi spiace per te ma sinistra, centro e destra non sono luoghi geografici in politica. E' vero che quando nacque per la prima volta la distinzione tra sinistra e destra dipendeva dalla collocazione all'interno dell'assemblea nazionale tra giacobini e girondini rispetto al presidente dell'assemblea però poi nel corso dei secoli la distinzione ha assunto una connotazione politica e filosofica. Si è di sinistra o di destra rispetto a cosa si pensa sui principi di libertà, giustizia sociale, integrazione, partecipazione, etc. Da questo punto di vista Di Pietro non potrà mai essere di sinistra, anche se si dovesse sedere in aula all'estrema sinistra rispetto al Presidente della Camera.
Messaggio del 29-09-2011 alle ore 11:33:15
Amico Piccioso, vorrei invitarti nuovamente a darci le giunte degli anni 50 e 60. Secondo la terminologia da prima repubblica il PRI non era di sinistra ma di centro e non rappresentava l'altra metà di Lanciano. Grazie ai tuoi dati io avevo ragione in maniera evidente. Ora, nella seconda repubblica, esistono tre luoghi politici: destra, sinistra e centro. Al centro c'è Casini e qualcun altro. A destra c'è Silvio. A sinistra Bersani, Vendola e Di pietro. Questo schema tripolare è la verità politica odierna. Mi sembra evidente. Anch'io ci sto stretto. Ma fino alla riforma elettorale bisogna stare ...stretti. Volenti o Dolenti. Di pietro è un compagno, piaccia o non piaccia. Ciao
Messaggio del 26-09-2011 alle ore 17:20:50
Giovepluvio,
1) il Pd e Di Pietro non sono di sinistra. Nell'accezione di sinistra storica intendo. Essere antiberlusconiani non basta per definirsi di sinistra. Anche un uomo di destra, per sua stessa ammissione, come Marco Travaglio, può essere antiberlusconiano.
2) io non sono un amico ma al massimo un compagno.
Sei sempre più impreciso, non solo sul PRI e PCI.
P.S.: ritrovare i documenti sulle giunte non è facile, dovrei fare indagini storiche più accurate ma lascio il compito agli storici. Di sicuro a Lanciano il PRI ha avuto diversi esponenti in giunta per decenni, invece il PCI mai.
Messaggio del 26-09-2011 alle ore 09:21:32
Abbasso il presuntuoso, vanaglorioso, GUERRAFONDAIO SARKOZY e soprattutto abbasso la sinistrorsa, sciccosa, vuota signora Carla. In Italia, tuttavia, ricordo, che i GUERRAFONDAI sono tutti di sinistra dal PD a VENDOLA A DI PIETRO. Silvio si limitava, pacificamente, a leccare l'anello a Gheddafi per avere il petrolio libico, che Sarkozy, oggi ha ottenuto con circa 25.000 morti. Vada a casa.
Messaggio del 25-09-2011 alle ore 09:54:03
la sintesi del topic è la seguente = non conta il come ma il cosa
che il popolo frentano conosceva bene le reali differenze ideologiche dei vari partiti
che nessuno ha mai votato per interessì altri ma solo per pura consapevolezza
che i politici di allora erano puri idealisti
che i frentani non avevano pregiudizi
che dopo 150 il discorsismo è la più grande ideologia esistente eja eja asta siempre il sendimendo
Messaggio del 25-09-2011 alle ore 07:22:14
PRI contraltare alla DC? Direi piuttosto complementare, anche se con un atteggiamento schifiltoso e opportunistico dovuto al suo essere intimamente legato alla finanza locale e ai salotti sciccosi. Guarda un po', carissimo amico, dai dati riportati non sappiamo qual era la forza reale repubblicano-massone in quanto mescolata con "altri (?). Vedremo la composizione delle giunte dagli anni 50 in poi. O dalla giunta del Sindaco Paone in poi. Ciò non vuol dire che non c'erano repubblicani, anche dirigenti, (qualcuno c'è ancora oggi, residuo di una frangia popolare di quel partito) che erano effettivamente portatori di un ideale popolar-risorgimentale-democratico. Ma non si può, oggi, affermare che il PRI sia mai stato una forza politica di sinistra.
Certo, i tempi cambiano, carissimo. Difatti oggi, malgrado tu e Silvio la pensiate allo stesso modo, i comunisti, in Italia, non esistono più. Ciao, ciao
Messaggio del 25-09-2011 alle ore 01:19:28
Giove.e.plù, con tutto il rispetto, ma forse ti manca qualche informazione in merito.
Il Piccioso ha mostrato qualche dato e i numeri che tu hai riportato sono completamente fuorvianti (oltrechè inesatti).
Il Pri non era una forza marginale come vuoi far intendere, ma era l'esatto contraltare ad una DC dominante.
Purtroppo, o per fortuna, a Lanciano non c'è mai stato spazio per il PCI.
Ma i tempi cambiano...........
Messaggio del 24-09-2011 alle ore 15:55:56
Ottimo lavoro, Piccioso. Cosa abbiamo scoperto che nel 56 a Lanciano il PRI con i socialdemocratici aveva 5 seggi, con i socialdemocratici. A fronte di una maggioranza schiacciante di DC 9+manarchicofascisti 7+Grano e Grattacielo3. I 5/ 19 non sono la metà di Lanciano. Dicci ora la composizione della Giunta del 56, tu che hai accesso ai dati. Lo stesso nel 64: il PRI e altri (chi?)8 a fronte di 20. Anche qui, i repubblicani non sono l'altra metà del cielo. Dicci la giunta del 64 (età centrosinistra). La vigente conventio ad escludendum mi costringe a porre gli eroici comunisti fuori dal calcolo. Ciao
Messaggio del 24-09-2011 alle ore 15:13:46
Giovepluvio,
sei fortunato che nell'archivio storico del Comune di Lanciano ho trovato i risultati elettorali delle comunali a Lanciano di tutti gli anni tranne proprio quelli del 1961. Però per confutare le tue tesi sul numero dei consiglieri comunali dell'epoca del PRI e del PCI mi basterà postare quelli dell'elezione precedente e di quella successiva.
Messaggio del 24-09-2011 alle ore 09:07:16
Non esageriamo: Lanciano non era divisa in due. Il Partito repubblicano era un partito di centro, sempre di scarsa entità, esprimeva uno o due consiglieri. Era certamente di ispirazione laica e non marxista ed era di matrice risorgimentale e massone. I massoni, forza economica potente e presente a Lanciano (allora come ora) trovavano espressione politica essenzialmente nel PRI mentre erano organizzati clandestinamente in almeno due logge di cui la più antica era la "Fra Dolcino", eminentemente anticlericale. Oggi la massoneria locale è ancora divisa in due logge, l'antica "Fra Dolcino" e la più recente "A. Bomba" ed è potentissima sul fronte finanziario. Politicamente si è accasata nella sinistra e, penso, in parte notevole nel PD. Il PCI, al tempo, era una forza più rilevante del PRI, aveva migliaia di voti e un gruppo di giovani molto vivace. Giovani bravi, buoni e appassionati, per lo più studenti liceali. La loro sezione si trovava in Piazza Plebiscito nell'attuale sede dell'ANPI. Questi giovani, in parte, avevano una frequentazione anche con Benito Lanci, ma questi mai entrò nella loro sezione. Molti di questi ragazzi, giovani comunisti dichiarati, hanno pagato personalmente la loro militanza esplicita. Ma qualcuno di loro vincerà, da vero comunista, gli stessi concorsi vinti dal Maestro. Ciao
Messaggio del 23-09-2011 alle ore 19:29:51
A parte che Benito Lanci non era solo un bravo intellettuale di sinistra, visto che grazie al "cranio" era l'unico che superava i concorsi col massimo dei voti quando essere comunista significa davvero racimolare le briciole, prima dell'ondata di fine anni60. In ogni caso anche Nathan conferma che la città era divisa tra democristiani e repubblicani. Qualcosa dovrei pure sapere visto che nonnomè militava nel psi
Messaggio del 23-09-2011 alle ore 18:49:28
Più che centrosinistra, Lanciano sperimentò per prima quello che sarà definito a livello di governo nazionale il pentapartito. Il Pci, esattamente come il Msi, non entrò mai nel governo cittadino.
Ha ragione Jena quando dice che i comunisti erano una piccola minoranza a Lanciano, e i motivi vanno ricercati nella storica presenza di una forza laica, fondamentalmente di sinistra (non marxista) e di tradizione risorgimentale.
Messaggio del 23-09-2011 alle ore 18:26:51
Benito Lanci non fu mai iscritto al PCI di Lanciano. Si limitò ad essere un bravo intellettuale di sinistra di estrazione cattolica. Ha fondato il benemerito gruppo esprit. Ma non andò oltre. I comunisti c'erano, amico mio, ed erano brave persone, anche in gamba, molto oneste ed anche italianamente, buone. Credevano all'URSS ed erano disposti a sacrificare tutto per il Partito. Non credevano che le cose potessero cambiare per via giudiziaria. Penso che oggi, quei comunisti, si rivoltino nella tomba al solo pensiero che si possa fare politica giudiziaria e che si speri di cambiare le cose confidando sullo scandalo pruriginoso e moralistico delle zoccole. Quei bravi comunisti avevano solo un punto debole. Confidavano in un'ideologia falsa, che si rivelerà tristemente, drammaticamente, disumanamente falsa. Questo fallimento ha seppellito i migliori tra loro, quelli che avevano/hanno il più sano rispetto per la ragione. I sopravvissuti (pochissimo) stanno all'estero e guardano dall'alto in basso i tempi moderni. Ciao, ciao
Messaggio del 23-09-2011 alle ore 15:23:48
Per la precisione fu la prima giunta di centrosinistra in Italia, ma... in funzione anticomunista. Amici, come in tutta Italia, il centrosinistra fino al suo esito tragico (morte della prima repubblica colpita da micidiali colpi giudiziari, molti dei quali rivelatisi campati in aria) fu una politica provvidenzialmente adottata per salvare il Paese dal comunismo. Erano gli anni in cui il PCI veniva finanziato dal PCUS dell'Unione Sovietica, paese nemico della Nato e del Patto atlantico a cui aderiva l'Italia. Baci
Messaggio del 24-08-2011 alle ore 13:23:45
io credo che vada fatta una attenta analisi di quanto accaduto nelle recenti votazioni comunali perché a quanto pare Lanciano è sempre anticipatrice di eventi e movimenti.
Messaggio del 24-08-2011 alle ore 13:17:43
La particolarità storica di questa giunta è stata che dopo Genova fu una delle primissime giunte di centrosinistra in Italia.
Messaggio del 23-08-2011 alle ore 18:52:38
la prima giunta lancianese di centrosinistra risale al 1961.
metto questa notizia perché io non la conoscevo ma leggendo un libro che parla delle storie minori di Lanciano, scritto da Domenico Policella, ho scoperto questa cosa e forse è cosa utile conoscere la nostra storia.
il sindaco era Francesco Paolo Giancristofaro
la giunta era composta da cav. Trozzi, avv. Russo, avv. Marfisi e dal dott. Memmo.
