La Piazza

Quando ho riaperto
Messaggio del 15-04-2009 alle ore 21:48:27
Guardavo un film sul due, qualche sera fa.
Parlava di un pubblicitario incazzato che incontra Charline Theron.

E' solo un film, mi sono detto. Si.
Poi mi sono addormentato e chissà, il resto l'avrò sognato.

Quando ho riaperto gli occhi ero in treno, tornavo a Bologna. Il treno ha avuto un guasto qualche chilometro prima della mia fermata. Così, rimasto inscatolato per qualche minuto, ho ripensato e raccolto quei cocci che mi stavo portando in tasca dall'Abruzzo. Ricordi, ecco cosa, questi sono i cocci.

Richiudo gli occhi.
Li riapro in piazza Plebiscito, qualche sera prima.
Quando ero sceso giù. La piazza era piena di gente, sarà per Pasqua, sarà per il Terremoto. Sarà per ovvie ragioni. Ho parlato con degli amici, con della gente. Tutti indaffarati. Tutti. I disastri sono uno strano collante: per quanto facciano a pezzi case, incollano un popolo di più come effetto collaterale.

Riapro ancora gli occhi.
Sono davanti alla chiesa di Santa Chiara, sempre a Lanciano. Chiedo cosa serve, cosa posso fare, comprare. Sapevo che c'era un gran intasamento, non era il caso di aggravarlo e portare roba inutile.

Bè, parliamoci chiaro, parliamo della dispersione. Se a un popolo intero dai un pane, ci sarà una briciola a testa.
Se dai un pane ad una famiglia sola, la sfami.
E se ognuno da un pane ad una famiglia, sfami diverse famiglie. Se ognuno sa di essere l'ago della bilancia, il mondo può pesare anche dal lato buono. Un pò com'è accaduto nel terremoto del Friuli, se non sbaglio.

Comunque, i più pratici erano al lavoro da tempo. I poveri coglioni come me, abituati a scrivere, disegnare, parlare, in quel momento erano senza parole.
"Serve latte. Scatolame. Intimo, mutande calzini. E dei pastelli per i bambini. E' bene farli disegnare".
La cosa mi ha procurato una ulteriore crepa al cuore, come se fosse crollato un asilo in quello strano paese che conservo dentro una boccia di vetro, nel ventre, e che riguardo spesso.
Sono andato a fare la spesa, con dei soldi bolognesi e miei, riempio il carrello. Non stavo più facendo i conti, prendevo la roba e mi dicevo "fanculo, qualche sigaretta di meno questo mese, su" e buttavo barattoli nel carrello, "fanculo questo è più giusto. I bambini. I bambini devono disegnare, anche loro. E due scatole di latte, due ne prendiamo, si che servono. E le mutande e quella roba".
Pensavo al fango, non so perchè, immaginavo il fango.

I bambini devono disegnare anche loro. Non l'ho scritto prima, per paura che a Povia venisse uno strano schiribizzo di ripartecipare a San Remo.

Porto tutto a Santa Chiara. Mi faccio un giro dentro. Trovo degli amici impegnati, stavano smistando roba in arrivo, davano vestiti a sfollati presenti. Sorridevano, gli amici, si facevano forza tra di loro.
Facevano forza a chi ha perso tutto, dando tutto.
L'umanità è una casa. Quando ti viene negata crepi di freddo fuori, da solo. Quando ti viene data, è il tuo rifugio dove vuoi tornare. O per ricostruire. Così ho visto queste persone che a modo loro erano una casa, e sono fiero di loro.

Ricordo un pranzo veloce con mio padre e mio fratello, i racconti di mia madre sul terremoto, le passeggiate, chi voleva andare a dormire in macchina.

E ricordo la pasquetta. Quello sguardo di quella signora. Ella sorrideva e cercava un sorriso. E io glielo davo come se le stessi passando un bicchiere di rum da buttare giù. Rideva. Canti popolari, la gente suonava, ballava.
Gente si era alzata presto la mattina per cucinare.
Fiero di loro. Di loro.

Torno a Bologna.
I mie colleghi mi chiedono.
"Si, il nostro popolo è così"
Come l'ha definito il mio amico Paolo, mi perdoni se riporto questa parte di mail personale:
"In giro per il mondo di queste catastrofi ce ne sono state tante... ma ora e` toccato a noi. Ed ora tocca a noi reagire e lo stiamo facendo.
Grandi pastori abruzzesi... bianchi - forti e coraggiosi. Tocca tornare alle origini... non siamo adatti alla borghesia noi....
Tocca tornare alle origini e la terra ha dato il primo richiamo"

Torno a Bologna con una consapevolezza. Che i capricci da viziati sono il frignare di un bambino che vuole solo soffocare il più rumorosamente possibile.
Il frignare di un vero bambino è l'esatto opposto; urla per toccar la luce.
Che la parte buona della vita è un'altra.
Che l'egoismo è il modo migliore per sparire dalla terra.
Che queste persone che ho visto sono degli eroi sbucati dal cuore.
Che il mio popolo è forte e coraggioso.

Che io scriverò di voi.
Perchè ora le parole le ho trovate. Parole come "le cose importanti della vita", "l'umanità", "l'amore".
"L'Abruzzo".

"La vita".

E quello che ho scritto, per quanto poco utile in senso pratico a queste persone bisognose e a queste persone che hanno aiutato, sono ciò che dirò in giro, ovunque. Parlerò degli amici, dei conoscenti, di mia madre, di quegli occhi. Ogni qualvolta qualcuno non mi saprà ancora dire dove si trova l'Abruzzo.
Nel centro, nel centro del petto.
Messaggio del 15-04-2009 alle ore 21:53:35
Messaggio del 15-04-2009 alle ore 21:54:56
molto bello...
Messaggio del 15-04-2009 alle ore 22:16:41

hai talento


Ella sorrideva e cercava un sorriso.



"Ella"... solo questo merita la lettura
Messaggio del 16-04-2009 alle ore 00:35:00
Messaggio del 16-04-2009 alle ore 01:58:29
Sei un grande!! Da pelle d'oca!
Messaggio del 16-04-2009 alle ore 02:23:59


Bravo Mircuccio...
Messaggio del 16-04-2009 alle ore 08:46:19

Ogni qualvolta qualcuno non mi saprà ancora dire dove si trova l'Abruzzo.
Nel centro, nel centro del petto.



sn senza parole...
Messaggio del 16-04-2009 alle ore 09:02:03

Nel centro, nel centro del petto.

Messaggio del 16-04-2009 alle ore 09:03:51
Messaggio del 16-04-2009 alle ore 09:55:23
Messaggio del 16-04-2009 alle ore 10:17:53
più commovente di qualsiasi immagine vista questi giorni...c'è tutto quello che tutti noi sentiamo dentro e non riusciamo a esprimere...bravo
Messaggio del 16-04-2009 alle ore 11:13:54
Complimenti!

Messaggio del 16-04-2009 alle ore 11:30:44
Messaggio del 16-04-2009 alle ore 12:05:41
Nodo alla gola..........complimenti davvero
Messaggio del 16-04-2009 alle ore 12:51:02

mi è scappata una lacrima
Messaggio del 16-04-2009 alle ore 12:58:07
E' utile, è utile eccome. Se ognuno di noi contribuisse assecondando le proprie inclinazioni....
Anche le parole servono, a capire che non per tutti sono soltanto le immagini a scandire il tempo della partecipazione emotiva, a sentire che non sei il solo a trovarsi disarmato di fronte a simili avvenimenti, e a dare una voce a quello che video, foto....non possono dire. Tnx.
Messaggio del 16-04-2009 alle ore 13:29:50
GRANDE MIRKO
Messaggio del 16-04-2009 alle ore 13:51:55
come sempre...dritto al cuore


Messaggio del 16-04-2009 alle ore 14:17:23
senza parole...queste poche righe valgono più di mille fotografie...
Messaggio del 16-04-2009 alle ore 20:40:41
Grandissimo... parole toccanti.
Messaggio del 16-04-2009 alle ore 20:42:08
Vero vero vero... grande Mirko!
Messaggio del 16-04-2009 alle ore 22:35:40
Messaggio del 17-04-2009 alle ore 16:06:52
Messaggio del 18-04-2009 alle ore 10:42:03
amen fratello
Messaggio del 18-04-2009 alle ore 13:40:03
Mirko... più leggo queste righe, e più mi scappano le lacrime...
sai come colpire al cuore...
io nn sono nessuno, ma credo che hai descritto al meglio quello che tutti abbiamo pensato...
facci onore...porta nel mondo il nome abruzzo...perchè tu... avrai questa opportunità
nel mio cuore ...sempre
Messaggio del 18-04-2009 alle ore 14:34:51

Nel centro, nel centro del petto.





Messaggio del 18-04-2009 alle ore 14:43:40
vi ringrazio per aver condiviso queste parole.
del resto è una esperienza che stiamo condividendo tutti
dunque gli applausi sono per voi. Voi tutti.
Veramente.

Laura, e voi altri,
dopo quello che è successo, dopo quello che state facendo,
prima, dopo, adesso, per sempre
non dire e non dite mai più
"io nn sono nessuno"
come hai scritto.
Noi siamo questo popolo. Abbiamo un cuore così, ora lo sappiamo, e ce l'abbiamo sempre avuto, ma essendo abruzzesi in modo disinvolto, talvolta non ce ne siamo accorti.
Io l'ho notato da quando sono a Bologna, vedete voi! Perchè c'è differenza, si.

Noi siamo figli della terra e del cielo: dell'umiltà e del sognare,
come sono mia madre e mio padre
come siamo tutti noi.
Sono così fiero di voi che ora sto scrivendo queste righe, di fronte alla finestra della mia camera, pensandovi e con un groppo in gola, cosa che ogni tanto di questi giorni mi capita anche qui a Bologna, perchè la ferita l'ho e l'abbiamo sentita.
Siate fieri. Siate fieri di quello che siete, credetemi.

Voi siete la mia carica

vi ho nel sangue, "la mia tribù" per citare un grande, è così. Quando torno a farmi un bicchiere in Caffetteria e dintorni, penso sempre a questo. La mia tribù di casinisti.
vi prometto che mi impegnerò a far sapere chi siamo, se Dio o il caso (fate voi con la burocrazia spirituale) me ne darà la possibilità.


Piuttosto, vorrei che rifletteste su questo particolare punto che ho scritto su, volevo sapere cosa ne pensate e capire meglio come si stanno orientando gli aiuti (da qui non sempre mi è facile sapere tutto tutto e vorrei tenere informate delle persone):

"Se a un popolo intero dai un pane, ci sarà una briciola a testa."
Se condividi un solo pane con un popolo intero, ci sarà una briciola a testa
(così è più chiaro, pardon)

Questo per dire che se orientiamo gli aiuti (vestiti, cibo, anche denaro etc) ad un obiettivo "generale", ogni famiglia coinvolta in questo terremoto riceverà "una briciola" e ovviamente non basta singolarmente a nessuno. Un continuo arrivo di briciole rende tutto molto lento.

"Se dai un pane intero ad una famiglia sola, la sfami.
E se ognuno da un pane intero ad una famiglia, sfamiamo diverse famiglie."

Vuol dire che se l'aiuto lancianese è indirizzato prettamente ed esclusivamente ad una zona (anche un paesino limitrofo) allora almeno quella zona riparte prima. Ciò non vuol dire ignorare tutti gli altri in modo crudele, vuol dire curarne un pezzo sperando che anche gli altri gruppi di volontariato scelgano una loro specifica zona (o coccio, perchè di cocci parliamo...). In Friuli mi dicono che con questo sistema volontari e aziende hanno rimesso su in due-tre anni una città colpita da terremoto, rispetto alle baraccopoli che esistono ancora in zone che conosciamo bene da periodi assai più lunghi.

Non ho scritto e pensato niente di nuovo perchè so che il tutto si sta organizzando con un certo complesso criterio, immagino.
volevo sapere se Lanciano si sta occupando di una singola zona (che secondo me sarebbe più costruttivo per rimettere su delle vite) o il tutto viene dato a un pò e a un pò.
Perdonate la domanda forse arrogante da parte mia (è facile chiedere non stando lì mentre voi vi fate il culo, lo so)e ve ne chiedo scusa, ma ve la pongo anche per tenere informata la gente di qua (oltre che me!) e per aiutarmi e aiutarci a pensare:
in questa officina, per far ripartire questo spaccato motore, ognuno è specializzato per componenti differenti.
è per questo che siamo diversi.
Anche gli elettrauti: è un periodo buio, servono anche loro. Idee, ora più che mai.
Non pensate di essere inutili, cercate di capire qual'è il vostro pezzo e agite, ma lo sapete già.
Mia madre è stata la madre di qualcun altro questi giorni.
I miei amici, gli amici di qualcun altro.

Ecco, io temo di essere un piccolissimo elettrauto. Ho bisogno però di sapere questa cosa che vi ho chiesto per poter far luce a chi vuole aiutare anche da qui e indirizzare eventuali aiuti

Messaggio del 18-04-2009 alle ore 15:09:08
Mirko, dirti che ti voglio un bene immenso è superfluo....
io in questi giorni sono stata un pò assente da s.chiara, per altri motivi... ma posso dirti che ho incntrato persone dell'aquila che mi hanno detto... a me che nn c'entro niente, " abbiamo trovato gente speciale... siete brava gente Nn ci manca niente"....
Riporto il messaggio di persone che sono ospiti in albergo... la cosa mi ha aperto il cuore...
io.. personalmente sono fiera di tutti... perchè senza conoscersi, tanta gente va nella stessa direzione... e sono fiera di te....
..... senza che te lo dico...lo sai

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