Il lavoro realizzato dai due attori e registi abruzzesi, Maurizio Di Marco e Oscar strizzi, è tratto da “Lezioni spirituali per giovani samurai (1968-1969) “ di Yukio Mishima. Il progetto vuole rimanere fedele al testo e mantenere le intenzioni del noto autore, ma nello stesso tempo si è cercato di riadattare l'opera del filosofo giapponese in chiave alternativa. L’idea è quella di attualizzare in un contesto moderno e molto più “occidentale” il saggio dell’autore, che verrà appositamente trasformato e “trasportato” nei giorni nostri e in un contesto del tutto “italiano” e non orientale. Gli spunti presi per lo studio e l’approfondimento del progetto sono cinque: 1) La Vita, 2) Sull’arte, 3) Sul pudore, 4) L’abbigliamento, 5) Gli effeminati intellettuali. Questi cinque elementi sono alla base dello spettacolo che vedrà i due attori alle prese con dubbi e conferme su quella che è la loro situazione sociale e come essa sia identica a quella cultura lontana che Mishima descriveva nei suoi scritti parlando del suo Giappone. Lo spettacolo, della durata di 60 minuti circa, vuole far conoscere questo autore e dimostrare come i sentimenti di un uomo per la propria cultura e la propria tradizione siano identici in tutto il mondo e come il pensiero di “uguaglianza” sia in realtà identico anche in altre culture. I due attori, infine, vogliono dimostrare in un'ottica antimoderna gli stessi rancori e delusioni che Mishima aveva per il suo Giappone, parlando però del nostro Paese e di come esso in questi ultimi anni sia “culturalmente” decatuto a causa della globalizzazione e di quella “italianità” che sembra essersi estinta nelle nuove generazioni.